Capitolo 5- Quesito esistenziale
 

 
Era più di mezz’ora che erano uscite dalla bottega di Madame Rosé e ora giravano per le vie di Nahir, osservando le vetrine.
Lylai ascoltava con attenzione ciò che Daphne, Alice ed Emma le dicevano, indicandole i negozi o le persone -….quello è Fred, il fioraio….lì c’è il negozio di strumenti musicali….quella là è la signora Brawn, scrive poesie….- .

Quando finalmente entrarono in un negozio Lylai rimase a bocca aperta, era un luogo grande e luminoso, alle pareti erano allineati decine di manichini con abiti uno più bello dell’altro: ce n’era uno bianco, senza maniche che arrivava sotto alle ginocchia, con una grande fascia all’altezza della vita; un altro rosso sangue, aveva una gonna ampia, maniche lunghe e ricami dorati sulla scollatura e all’estremità della gonna; un altro ancora era verde acqua, con ampie maniche che arrivavano a sfiorare le ginocchia e due sottili catenelle argentate ai fianchi e alla vita.
- Dovrai pure comprare qualcosa di appropriato da mettere, no?- chiese Daphne, ferma accanto a un vestito blu notte con un’ampia scollatura e un lungo strascico, ricamato con arabeschi bianchi.
- Ma io non ho soldi….- disse Lylai, continuando a osservare affascinata i vestiti.
- E il mio colore preferito è il rosa! Che in caso tu non lo sapessi, mi fa schifo e tu non lo potevi sapere perché non mi conosci ancora-  disse una bambina di circa nove anni, uscita da dietro un vestito color ametista.
Aveva capelli neri lunghi fino alla vita e una sottile tiara argentata appoggiata sul capo, la pelle diafana era cosparsa di lentiggini sul naso e sulle guance e gli occhi erano due profondi pozzi, scuri come una notte priva di stelle. Indossava abiti aderenti: un paio semplici pantaloni neri e una maglia a collo alto, senza maniche, dello stesso colore; allacciata in vita, aveva una cintura e una spada pendeva al fianco sinistro.
-Lylai, ti presento Spes… il nostro piccolo grande genio, non sottovalutarla solo perché è una bambina: non ti conviene- disse Alice facendo un passo avanti per fare e presentazioni, la bambina intanto guardava scettica Lylai.
- Quello che lei intendeva dire è che tu non hai bisogno di soldi per comprare ciò che ti serve, perché abiti a palazzo e quindi paga tutto Iris- intervenne Daphne.
- Assomiglia molto a Iris…- disse Lylai, che non aveva staccato gli occhi dalla bambina.
- Sì, c’è persino chi dice che sia sua figlia, ma io non so cosa pensare. A dire il vero non si sa molto di lei, neanche il nome… tutti la chiamano Spes, ma lei si è sempre rifiutata di dire il suo vero nome… è a palazzo da così tanto tempo che nessuno ricorda più nemmeno da dove provenga- spiegò Daphne- lei comunque non è molto loquace e non le piace parlare di sé, giusto?-
Spes fece un breve cenno con il capo in assenso.
-Bhè… io vi lasci ai vostri problemi sulla mia esistenza, che molto presto si trasformeranno nel quesito esistenziale “è più bello il vestito verde o quello azzurro?”- borbottò la bambina uscendo dal negozio.
-Piccolo maledettissimo genio!- sibilò Alice irritata, come se l’intelligenza di Spes la infastidisse realmente. Daphne ed Emma risero per quella reazione e Alice le guardò male.
- Che c’è? Non è colpa mia… insomma trovo ingiusto che una bambina debba essere così intelligente, a volte è snervante…- disse, come per giustificarsi, poi si avviò verso un vestito rosa pallido dalla parte opposta del negozio; Daphne ed Emma nel frattempo ridevano ancora.
- Allora, passiamo al quesito esistenziale “è più bello il vestito verde o quello azzurro?” come direbbe Spes?- chiese Emma, con un tentativo non molto riuscito di smettere a ridere.

Fu una decisione alquanto travagliata, ma alla fine, dopo lunghe discussioni e i consigli della sarta, Chiara Smith, uscirono dal negozio e Lylai indossava un bellissimo vestito verde erba con ricami color crema che s’intonava perfettamente ai suoi occhi.
La signora Smith era già al lavoro per cucire altri vestiti apposta per Lylai, sulle precise indicazioni di Daphne, Alice ed Emma che sembravano divertirsi tantissimo a scegliere tessuti e stoffe.
Mentre tornavano a palazzo, si fermarono a salutare un signore, che a quanto capì Lylai, era un Generale di nome George.

-La carica di Generale è una carica molto importante e prestigiosa, perché si ha l’accesso a molte delle assemblee e il rispetto del resto della popolazione, inoltre la parola di un generale è di gran valore, perché i generali sono tutte persone che hanno la fiducia di Iris e non è mai una buona idea tradirla o deluderla…- spiegò Alice – ci vuole molto tempo e ancora più impegno per raggiungere una carica così elevata… ma dopotutto tu diventerai Consigliere quindi non hai nulla di cui lamentarti, no?-
- Non saprei, che potere ha un Consigliere?- chiese Lylai, fermandosi per far passare dei ragazzini che s’inseguivano ridendo.
- Giusto, ti devo spiegare anche questo… come prima cosa devi sapere che ci sono solo sette Consiglieri, anzi per ora siamo solo sei, ma quando anche tu sarai una di noi, saremo al completo- disse Alice.
-Quindi tu sei Consigliere?- chiese curiosa Lylai, che non vedeva l’ora di scoprire qualcosa di nuovo.
- Sì, io Daphne, Emma e anche Spes- elencò Alice indicando Emma e Daphne che camminavano qualche passo avanti a loro.
- E perché hai detto che quando anche quando io sarò Consigliere saremo al completo? Perché solo sette Consiglieri?- domandò Lylai.
- Lo dice una profezia… i Consiglieri, comunque, sono persone molto vicine a Iris, a differenza dei Generali possono partecipare a tutte le assemblee e vivono a palazzo, in genere sono persone molto potenti e che sanno padroneggiare la magia molto bene… naturalmente non lo dico per vantarmi- rispose Alice, poi sorrise teneramente a Lylai come solo un bambino avrebbe saputo fare.

Si fermarono davanti alla scalinata che portava all’entrata del palazzo e si sedettero a guardare il sole che ormai tramontava, tingendo il cielo di rosso e rosa.
Le persone iniziavano a tornare alle proprie abitazioni e le botteghe chiudevano, i genitori richiamavano i bambini dai loro giochi e gli amici si salutavano, per poi voltarsi e andare per la propria strada.
Lylai sbadigliò e solo in quel momento si accorse di quanto era realmente stanca.
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Allora, sono stata brava ad aggiornare così in fretta?
Sì, sì lo so che anche qui non succede niente, ma se non metto questi capitoli di spiegazione non posso andare avanti…
Comunque vi prometto che il prossimo sarà più interessante.
Domandina: vi piace il nome Spes? E’ della serie evviva il latino, l’ho scelto perché significa speranza e ho pensato che fosse adatto al ruolo di questo personaggio (che è uno dei miei preferiti). Se non vi piace vi basta scriverlo in una recensione e io lo cambio…
Per il nome del personaggio maschile di cui vi avevo accennato, ho pensato a Gideon, ma se qualcuno ha altre idee sono aperta a qualsiasi tipo di consiglio.
Ora smetto di annoiarvi e passo ai ringraziamenti:

LoveForHachi: sono felice che ti piaccia come scrivo, soprattutto perché, come avrai notato, ancora non succede niente (-.-‘).Grazie tantissimo per la recensione, ho appena iniziato la tua storia e appena avrò tempo recensirò =-)
 
Feli_Tonks: credo che inizierai a lanciarmi pomodori se non mi muovo a far succedere qualcosa in questa noia, purtroppo devi ancora pazientare… per quanto riguarda i nomi sono in un periodo fortunato, sono un paio di giorni che trovo potenziali nomi per i miei personaggi, speriamo duri tanto… grazie mille per la recensione!
 
mammanna: temo di essere un caso perso per quanto riguarda le ripetizioni, in compenso sto recuperando sul fattore tempo, che è già un miglioramento… Che ne dico di Spes come personaggio? Per ora si conosce poco, ma a me piace tantissimo e diventerà un personaggio fondamentale… Grazie per aver recensito! Spero che anche questo capitolo ti piaccia!
 
Infine ringrazio anche tutti i lettori silenziosi (come sempre)!!!
Devi