Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ISI    12/09/2007    4 recensioni
"Per un attimo restò immobile con gli occhi d’argento sgranati fissi su Harry che non capiva cosa diavolo stesse accadendo.
Il ragazzo biondo prese la mano destra di Harry nella sua, inizialmente con forza, ma gli fece subito capire che non aveva alcuna intenzione di ferirlo, così quello non oppose resistenza e Draco guidò la sua mano di nuovo sulla sua guancia, in una carezza.
Le dita sfiorarono la pelle, resa calda dalla foga e dallo schiaffo, arrecando ad entrambi le medesime sensazioni di quella volta in infermeria, ma stavolta, forse anche a causa della posizione, piuttosto ambigua, in cui si trovavano, queste risultarono più forti, più sconvolgenti."
RAITING ALZATO A ROSSO.
Genere: Drammatico, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Good morning death

Good morning death.

 

Per lake: Che bello! Ho avuto così tanta paura che ti fossi arrabbiata con me per la sev rem che ho temuto il peggio...non farmi più venire questi colpi! piuttosto, sono felice che i capitoli precedenti ti siano piaciuti! Non preoccuparti per il capitolo extra ci sarà! Ora ti lascio alla lettura del capitolo...spero che ti piaccia...ciao!!!

Per fanchan: Ciao! Non ti preoccupare...non credo che alzerò il rating fino a rosso, almeno non finchè mi obbligheranno...eh eh eh sono molto felice che tu abbia continuato a seguire la mia storia! Grazie mille e mi raccomando leggi e commenta anche questo capitolo! Ciao!

Per animablu: Sono contenta che il Piton della mia storia sia di tuo gradimento...come ti ho già detto molti non sarebbero d’accordo con me sul carattere che gli ho fatto tenere, ma non posso fare a meno di descriverlo così...non so perché, ma non ci riesco...volevo ringraziarti inoltre per il sostegno che mi dai e per i commenti che non ti scordi mai di lasciare...che dire...ti ringrazio! Ciao!

E come al solito, grazie anche a coloro che hanno messo la mia storia tra i propri preferiti! Ora vi lascio al tredicesimo capitolo...buona lettura.

 

Capitolo XIII

Figlio di puttana

 

Purtroppo o per fortuna, giacché neppure lui avrebbe saputo decidersi, il giorno del ritorna a scuola era arrivato. Nei quattro giorni in cui l’attesa l’aveva letteralmente divorato, non aveva fatto altro che leggere e rileggere il libro di erbologia che gli aveva dato il professor Piton e poteva benissimo affermare di saperlo a memoria come la Granger o di essere un vero e proprio intenditore di Driadi pluviali come lo sarebbe stato Paciock. Stava ancora leggendo il manuale di erbologia quando alzando lo sguardo vide che la sveglia avrebbe suonato di lì a poco per strappare dalle braccia di Morfeo tutti gli studenti della scuola, eccezion fatta per lui, che per l’agitazione non era riuscito a chiudere occhio. Quando, insieme al professor Piton erano ricercati dagli auror, tralasciando le notti in cui era di veglia per far la guardia, riusciva a dormire benissimo, magari anche per terra. Invece, ora, che era al sicuro, al caldo, disteso su di un morbido letto non riusciva neppure a rilassarsi un tantino.

Con un gesto alquanto irritato chiuse il libro e alzandosi dal letto attraversò in pochi passi quella che era la sua nuova camera da letto. Non era molto grande, dato che era stata destinata ad una sola persona, c’erano un letto, un tavolino con una sedia, che avrebbe dovuto fungergli anche da scrivania e una piccola libreria in cui aveva riposto tutti i libri che il professor Piton gli aveva fatto avere. I mobili non avevano nulla di sfarzoso, al contrario di quelli degli altri dormitori, erano, infatti, molto più semplici di un legno molto chiaro e la tappezzeria, che non consisteva ovviamente in arazzi finemente lavorati con sopra lo stemma di serpeverde, bensì in un anonimo tappetino ai piedi del letto, era anch’esso ben poco suntuoso. Nella parete sulla destra c’era una porta che dava su di un piccolo bagno. Nonostante a quella stanza mancasse l’imponenza che avevano quelle del Malfoy Manor, ciò non gli procurava alcun fastidio, anzi ne era felice, perché quanto più piccola era la stanza, tanto più era accogliente.

 

Il suono delle quattro sveglie magiche risuonò nella camera di grifondoro trapanando il cervello del povero Harry, che invece di alzarsi dal letto ne rotolò giù con risultati abbastanza dolorosi. Si tirò in piedi, buttò giù dal letto anche Ron che altrimenti avrebbe continuato a poltrire per tutto il giorno, poi si trascinò in bagno ed infine, in ritardo per la colazione, dopo aver preparato la borsa, se per preparare la borsa s’intende gettarvi dentro libri a casaccio, si fiondò nella sala grande per una tazza di caffè ed una ciambella. Hermione era già lì e Ron li avrebbe raggiunti poco dopo.

La mattinata fu alquanto pesante e come se non bastasse i tre grifondoro avrebbero dovuto passare le ultime due ore nei sotterranei per le lezioni di Lumacorno. Le serpi erano già in classe quando entrarono i grifondoro, mentre il professore non era ancora arrivato. Si chiese perché quel giorno le serpi fossero tanto silenziose: per solito le loro grida si potevano sentire addirittura due piani sopra, ma oggi, con grande sorpresa di tutti non era volata una mosca. Quando entrò nella stanza la prima cosa che vide fu un capannello di serpeverde, girati di schiene rispetto a lui, intenti a fissare qualcuno, ma non riuscì a capire chi fosse quel qualcuno, dato che le schiene dei serpeverde glielo impedivano. Si sedette, come al solito vicino a Ron mentre Hermione, come faceva da un po’ di tempo a questa parte, su concessione di un gelosissimo Ron, andava ad aiutare Neville che non aveva più fato saltare in aria nulla. Anche da seduto, Harry non riuscì a vedere nulla, ma, quando il professore entrò in classe e tutti tornarono ai propri posti sentì il sangue gelargli nelle vene: quel qualcuno che le serpi avevano fissato di sbieco per almeno dieci minuti era Draco. Il suo Draco.

Non era stato molto semplice, quella mattina, uscire dalla sua camera come aveva fatto gli anni precedenti, per andare a lezione. Aveva sempre tenuto la bacchetta a portata di mano pronto a difendersi come se all’improvviso, un gruppo di auror avesse dovuto assalirlo. Ora, però, le cose si erano fatte abbastanza complicate: era da solo a preparare la pozione, dato che nessuno aveva avuto il coraggio di avvicinarsi a lui e impugnare una bacchetta mentre si trita una salamandra o si lessano delle lumache non è di ceto la cosa più semplice del mondo. Non appena Lumacorno si voltava un istante era costretto a mollare la pozione e ad afferrare la bacchetta. Tale prontezza di riflessi lo salvò da sette incantesimi offensivi di cui due a parte del suo ormai ex migliore amico Blaise Zabini. Non volle credere che anche lui gli avesse voltato le spalle, ma dovette arrendersi all’evidenza ed ingoiare anche questa ennesima delusione.

Nei giorni che seguirono diminuirono gli attacchi di natura magica, anche perché Draco riusciva sempre, in un modo o nell’altro, a salvarsi, ma aumentarono gli insulti che i suoi compagni di casa gli rivolgevano o gli scrivevano sui banchi che occupava nelle varie aule dei diversi corsi che frequentava. La cosa non gli faceva né caldo né freddo, in fondo bastava un semplice gratta e netta e quelle parole svanivano.

Un giorno però l’insulto fu troppo grande da sopportare, infatti, sul legno del banco vicino al calderone a caratteri neri e cubitali c’era scritto FIGLIO DI PUTTANA.

-Chi è stato?- urlò Draco e nella sua voce Harry avvertì un moto d’odio e d’ira che lo fece rabbrividire. Come potevano i serpeverde, pur sapendo ciò che gli era accaduto, scrivere una cosa del genere? Alla domanda di Draco le altre serpi scoppiarono in una risata divertita. Il biondo stava per schiantare uno dei suoi ex amici, quando Harry, inaspettatamente, si frappose tra i litiganti, prendendo le difese di Draco.

-Siete disgustosi!- gli urlò contro dando voce ai pensieri dell’altro -gli unici figli di puttana qui siete proprio voi!- le serpi, invece di offendersi, risero ancora più forte, mentre Draco, sorpreso tanto quanto Ron ed Hermione, se non di più, avvertì le parole del moro squassarlo dentro, in fondo lui doveva per forza sapere cosa significa rimanere soli.

-Oh! Che teneri, Potty che difende il traditore! Che c’è, Malfoy? Ti sei staccato dalla sottana della mamma e ti sei attaccato a quella di Potter?- per la prima volta nella sua vita Harry vide Draco arrossire di vergogna.

-Levati dai piedi sfregiato!- gli urlò il ragazzo biondo ed Harry sussultò impaurito, quelle parole ebbero su di lui lo steso effetto di una coltellata, non riuscì a muoversi, quindi Drac, senza tropi complimenti, lo scansò con uno strattone. Il ragazzo stava per mettere su una vera e propria rissa, sennonché il professore entrò in classe costringendo entrambe le parti ad una tregua forzata di ben due ore.

Quando però furono di nuovo liberi, Draco dovette essere molto veloce nell’usare gli incantesimi che aveva imparato dal professor Piton. Velocemente, dopo aver messo al tappeto tutti e nove i suoi avversari, si diresse verso la propria camera salendo due a due i gradini della scalinata che lo separavano da essa. Oramai era quasi arrivato, gli mancavano giusto un paio di passi, credeva di essere riuscito a seminarli tutti, ma una voce dietro di lui lo fece voltare di scatto.

-Malfoy!- si girò e si ritrovò con Potter a poco meno di un metro di distanza -non era mia intenzione metterti in imbarazzo, io...-

-Non mi interessa sfregiato! Non ho bisogno del tuo aiuto, tantomeno della tua compassione o della tua pietà! Quindi ora vattene!-

-Io lo so come ti senti, lo so perché ci sono passato anche io e...- il biondino non gli dette neppure il tempo di continuare.

-Non me ne frega niente sfregiato! E ora vattene, è un ordine!- Harry, che voleva solo aiutarlo, non potè sopportare oltre ed il suo atteggiamento verso il biondo, come anche il suo tono di voce, mutò completamente.

-non chiamarmi sfregiato! E non darmi ordini, non sono il tuo servo!- Draco, già abbastanza provato dai continui agguati dei suoi compagni di casa fece per estrarre la bacchetta che aveva dissennatamente lasciato, ma Harry fu più veloce di lui e, ricorrendo ad una tecnica più gabbana che magica, gli mollò un violento cazzotto in faccia, mandandolo a sbattere contro la porta della camera che si aprì. Mentre Draco cadeva s’era aggrappato alla camicia di Harry che inevitabilmente gli cadde addosso. I due neppure parvero accorgersi dell’imbarazzante posizione in cui si erano ritrovati e continuarono a guerreggiare. Draco con un colpo di reni ben assestato riuscì a portarsi sopra il grifondoro, la cui gola fu subito circondata da dieci dita diafane, in maniera alquanto dolorosa.

Harry tentò in ogni modo di divincolarsi, ma non vi riuscì, tirò un paio di pugni al peto del serpeverde che non potè trattenere un paio di guaiti da bestia ferita.

Poi la mano di Harry si mosse da sola, mollando uno schiaffo sulla guancia candida di Draco.

Fu un attimo.

Le mani del biondo allentarono la presa sul collo del rivale. Quello schiaffo aveva qualcosa di stranamente familiare. Quando le dita di Harry avevano toccato la sua pelle, segnandola di rosso, aveva avvertito un brivido togliergli il respiro. Per un attimo restò immobile con gli occhi d’argento sgranati fissi su Harry che non capiva cosa diavolo stesse accadendo.

Il ragazzo biondo prese la mano destra di Harry nella sua, inizialmente con forza, ma gli fece subito capire che non aveva alcuna intenzione di ferirlo, così quello non oppose resistenza e Draco guidò la sua mano di nuovo sulla sua guancia, in una carezza. Le dita sfiorarono la pelle, resa calda dalla foga e dallo schiaffo, arrecando ad entrambi le medesime sensazioni di quella volta in infermeria, ma stavolta, forse anche a causa della posizione, piuttosto ambigua, in cui si trovavano, queste risultarono più forti, più sconvolgenti.

Gli occhi d’argento si chiusero lentamente, lasciando scivolar via dall’intricato intreccio delle ciglia due delicate stille salate che s’infransero sulla pelle di Harry inumidendola.

-Eri tu...- mormorò il biondo che aveva riconosciuto in Harry l’autore di quelle carezze che lo avevano strappato dall’incoscienza, dopo che Nagini lo aveva morso -Perchè l’hai fatto? Perché proprio tu?- Harry mosse un’altra carezza sul viso di Draco, per poi catturare l’oro dei suoi capelli tra le proprie dita.

-Io credo di essermi innamorato di te, Draco...- gli confessò infine Harry lasciandolo a bocca aperta, sconvolto e togliendosi un gran peso dal cuore -Anzi io non lo credo...ne sono certo...- e fu così che tirandolo a sé piano gli prese le labbra tra le sue, come sognava di fare da tanto tempo e lo baciò con quanta più dolcezza potè.

Quando Draco si staccò da Harry vide che gli occhi del ragazzo erano completamente sommersi di lacrime.

-Ora...ora tu mi odierai per questo...- singhiozzò senza ritegno, cercando di nascondersi il viso in un modo o nell’altro, ma Draco gli asciugò le lacrime e sollevandolo da terra per poi abbracciarlo e stringerlo forte a sé, affondando il viso nell’incavo della sua spalla, respirando il delizioso profumo della pelle di Harry.

-Io non voglio più odiarti e se devo essere sincero quella che ho provato per te in tutti questi anni non è stata che invidia...tu eri sempre al centro dell’attenzione ed io non credevo che tu fossi così solo...io non capivo, ma ora mi dispiace...mi sento un bastardo...- gli confessò piano, le labbra che sfioravano l’orecchio di Harry che con gli occhi sgranati ricambiò l’abbraccio stringendolo a sua volta e piangendo questa volta di gioia.

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Vi è piaciuto??? Spero di si...il momento della verità si fa sempre più vicino...state pronti...manca poco ormai...ora però vi saluto e vi chiedo ancora un volta di commentare e di dirmi se vi è piaciuto...ciao! Vostra Isi.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ISI