Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Krixi19    26/02/2013    3 recensioni
"Alcune amicizie impiegano molto a maturare, [...] altre invece nascono e crescono spontaneamente. L’amicizia tra Chri e i gemelli Weasley apparteneva alla seconda categoria. [...] Forse era stata proprio l’imprevedibilità ad attrarla a loro, [...]. Erano come il vento, liberi, naturali, spontanei e senza regole, non sapevi dove ti avrebbero portato, ma non aveva importanza: l’unica cosa che potevi fare era chiudere gli occhi e lasciarti trasportare. E così lei aveva fatto, per tutti gli anni in cui erano stati insieme."
-
La vita non è che l’insieme di momenti, più o meno significativi; questa storia si compone proprio di questo: momenti, aneddoti, episodi, alcuni più collegati tra loro, altri meno, ma che nel loro insieme vanno a comporre l’esistenza di Christine Harvey, di Fred e George Weasley. Un rapporto unico, quasi indescrivibile; una vita intera, tra gioie e dolori, alcuni più grandi di altri.
Perché se c’è una sola cosa certa, è che la vita è imprevedibile.
-
«Io non permetterò che ti accada qualcosa. Né permetterò che accada qualcosa a George. E so che lui farà lo stesso con noi. E so anche che tu farai lo stesso con me e lui. Finché staremo insieme, non ci accadrà nulla».
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, Nuovo, personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Untitled Document

We were nothing like the rest

 

 

 

 

 

 

Dicembre 1994 – Sesto anno

 

«Io dico che c’è qualcosa che non torna» affermò Fri, non appena Cat ebbe finito di raccontarle gli eventi a cui lei e Chri avevano assistito la sera prima. A Chri andava bene che fosse Cat a parlare, lei aveva già rivissuto la scena troppe volte nella sua testa.

«È quello che ho detto anche io» annuì Cat.

Chri sbuffò, posando la penna sul libro di Trasfigurazione. «Sentite, c’è poco da fare. Ha invitato lei e non me, evidentemente gli piace lei, evidentemente io non gli piaccio in quel senso, evidentemente tra noi non c’è quel qualcosa che pensavo... penso... che dite ci sia. È tutto okay».

Frida la guardò scettica.

«Okay, no, sto da culo, ma dovevo aspettarmelo, no? Era ovvio».

Cat sospirò. «Davvero, la tua insicurezza è incredibile».

«Fin ora i fatti è a me che hanno dato ragione» commentò, come se con quello la discussione fosse chiusa, e tornando a concentrarsi sugli studi.

«Davvero, secondo me qualcosa non torna» ripeté Frida. «Dai, è così ovvio che...»

«Ma non eravamo qui per studiare?» la interruppe Chri, spazientendosi. «E se continuiamo così Madama Pince ci caccia davvero» aggiunse, senza sollevare gli occhi dal libro.

Fri e Cat non replicarono, anche se Chri era sicura che si fossero appena lanciate un’occhiata; ma, dopotutto, sapevano com’era fatta: c’erano momenti in cui aveva bisogno di parlare e c’erano momenti, la maggior parte a dire il vero, in cui non ne era in vena o non se la sentiva di farlo, e in quei momenti aveva solo bisogno di essere lasciata in pace e di pensare ad altro.

Ma chiaramente il destino non aveva voglia di far cadere la questione tanto facilmente, perché proprio in quel momento fecero il loro ingresso i due gemelli, che con passo baldanzoso si diressero al loro tavolo.

«Allora, ragazze?» disse George, scivolando nel posto accanto a Frida, salutandola poi con un bacio.

«Che si dice?» disse il suo gemello, sedendosi accanto a lui.

«Niente di particolare» disse Frida, con un sorriso, mentre Chri tornava a concentrarsi su Trasfigurazione, evitando accuratamente lo sguardo di Fred, mentre provava una strana fitta di rabbia, nel vederlo così allegro e sereno.

«Cercavamo di saltarci fuori con Trasfigurazione» aggiunse Cat.

«Che noia» commentò Fred. «Noi invece stavamo organizzando un giro di scommesse per la prossima prova».

«Già, il che ci porta al motivo per cui siamo qui» disse George.

«Chri?» chiamò Fred, aspettando che lei sollevasse lo sguardo prima di proseguire: «Ci dai una mano? Invece che fare come per la prima, avevamo pensato di...»

«No, non penso» lo interruppe lei, atona, tornando a sottolineare quella frase che aveva ormai riletto venti volte.

«Perché?» chiese George, e Chri poté sentire lo stupore nella sua voce.

«Sono indietro nello studio» rispose, scrollando le spalle.

«La seconda prova è a febbraio. Sarai indietro fino a febbraio?» ribatté Fred.

Chri alzò lo sguardo di nuovo e lo piantò su di lui. «Potrebbe essere, no? Sai, succede quando si hanno più di tre materie da seguire».

Fred la guardò stupito. «Come siamo acidi».

«Allora» disse George, cercando di stemperare la tensione palpabile. «Cariche per il ballo?»

Chri fece una smorfia: tra tutti gli argomenti che poteva tirare fuori, proprio quello?

«Un sacco» risposero in coro Cat e Frida, mentre Chri commentava a mezza voce: «Oh, sì, non vedo l’ora».

«Perché così tanto entusiasmo?» chiese Fred, ironico, rivolgendosi a lei: il suo commento non gli era sfuggito. A volte malediva questa attenzione che Fred aveva per le sue reazioni.

«Beh, capirai se non faccio i salti dalla gioia» rispose lei, acre. Okay, forse era ingiusta, dopotutto Fred non le doveva niente, però... Era amareggiata, probabilmente più con sé stessa che con lui.

«Cos’hai?» chiese lui, scrutandola. «Sei strana».

«Capita quando il ragazzo che avresti voluto ti invitasse invita un’altra» le scappò detto, con lo stesso tono di prima. La situazione le stava davvero sfuggendo dalle mani.

«Eh?»

«Nulla» disse immediatamente. Sentiva che stava perdendo il controllo, non voleva dire cose di cui poi si sarebbe pentita, quindi fece l’unica cosa sensata che poteva fare in quel momento: biascicò una scusa sull’andare in bagno, si alzò e si allontanò, il più velocemente possibile, mentre Fred l’osservava, stupito.

«Chri» si sentì chiamare, e allora rallentò l’incidere, aspettando che uno dei due gemelli la raggiungesse e sperando vivamente fosse George. Ma, ovviamente, non era così.

«Cos’è? Sei arrabbiata con me?» chiese Fred, serio, non appena la raggiunse.

«No, perché dovrei essere arrabbiata con te?» rispose lei, mentendo solo in parte.

«Sei strana. E più lunatica del solito» osservò lui. «Da ieri sera».

Chri non rispose, continuando a camminare, guardando dritto davanti a sé. Fred teneva il suo passo senza problemi, le mani in tasca, lo sguardo sul volto di lei.

«È per quello?»

«Dici la scenetta a cui abbiamo tutti assistito ieri sera?» replicò Chri, fredda. «No. Non sono affari miei chi ti porti al ballo».

«E allora perché hai capito subito a cosa mi stavo riferendo?» disse lui, e Chri non ebbe bisogno di vederlo per sapere che sorriso aveva sulle labbra.

«Sono perspicace» commentò lei.

«Certo» disse lui, ironico. «E allora perché sei arrabbiata con me, se non per quello?»

«Non è con te che sono arrabbiata!» sbottò lei.

«E con chi allora? Chri, fermati, ti sto parlando» disse, afferrandola per un polso e arrestando il passo, cosicché lei fu costretta a fermarsi.

«Non abbiamo niente di cui parlare, Fred» disse, guardandolo finalmente in viso.

«No, infatti» disse Fred, sarcastico e innervosito. «Ha perfettamente senso. Sei arrabbiata con me perché ci vado con Angelina, ma va bene che tu ci vada con Kenneth Towler. Certo, ha senso, perché parlare del fatto che, beh, non ne ha?».

«Non sono arrabbiata!» negò ancora. «Cioè, adesso sì, ma prima no! E poi, io non ci vado con Ken! Me l’ha chiesto e io gli ho detto di no: semplice» rispose, riscaldandosi. «Non pensi che l’avrei detto, a te e a George, se avessi accettato un qualche invito?»

Fred aveva un’espressione stupefatta, che Chri non sapeva spiegarsi. Che cosa c’entrava ora il discorso di Kenneth?

«Senti, devo andare» tagliò corto lei, sentendosi sul punto di scoppiare. «Ci vediamo... in giro, okay?» disse, prima di andarsene in tutta fretta, percependo su di sé ancora lo sguardo stupefatto di Fred.

 

 


Una scimmietta particolarmente insistente mi ha ricordato che oggi è martedì e dunque giorno di pubblicazione - anche se non sono del tutto sicura che pubblicassi il martedì, io, ma diamole ragione <3

Ecco a voi questo capitolo, più prettamente "adolescenziale", in cui finalmente qualcosa sembra cominciare a sbloccarsi... Ma ne sapremo di più nel prossimo!

Scusate le noti brevi, ma sinceramente penso parlino da sé, no? E non mi va di esplicitare troppo: temo di spoilerare!

Grazie a tutti coloro che stanno seguendo - perdonate la mia lentezza nelle risposte alle recensioni.

Al prossimo aggiornamento

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Krixi19