26/02/2013
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Harry ed Hermione erano seduti nella loro poltrona preferita, i compiti cominciavano a scarseggiare e c’era più tempo da dedicare al relax, ma Hermione non era mai rilassata, aveva paura di vederlo entrare dal buco della Sala Comune di nuovo giù di morale a causa di Lavanda, faceva ancora male ripensare a quel bacio dopo la partita, come aveva potuto farlo, come non aveva pensato che tra la massa ci fosse anche lei, eppure, se lui fosse tornato, lei lo avrebbe perdonato, anzi, era già stato perdonato …
Comunque era da un po’ che Ron e Lavanda non si vedevano, lei era sempre con le sue amiche e preferiva di gran lunga la loro compagnia. Hermione stava male, come faceva a stare ancora con lei quando era evidente che lei non era interessata a lui ma alla sua corona? Come non capiva che stava perdendo tempo con una persona che non aveva i suoi stessi interessi e che li boicottava? Era davvero così stupido da farsi prendere in giro da tutta la scuola, era davvero disposto a questo solo per non ritornare a essere uno sfigato, era davvero così debole? Hermione sapeva che era così, e sapeva che solo lei sarebbe stata in grado di farlo stare bene e meglio … i suoi pensieri vennero interrotti proprio da lui; come ogni volta, la cercava nella stanza, la guardava e poi sfuggiva dai suoi occhi cioccolato!
Harry lo chiamò ed Hermione non riuscì a pensare a essere più perfetto … lui era tutto per lei, come faceva a non capirlo?
- Hei!
- Hei Ron, come va?
- Tutto bene, aspetti anche tu i ragazzi?
- Oh si, non vedo l’ora!!
- Scusa, di che state parlando?
Hermione si rivolse a Harry senza degnare di uno sguardo Ron.
- Bhè, oggi noi ragazzi avevamo intenzione di fare una partitina a Quidditch!
- Ma, non puoi farlo, è contro il regolamento!
- No, ho chiesto il permesso alla McGrannit, ultimamente è più gentile e mi ha dato il permesso!!
- Ah, allora va bene! Ci vediamo domani! Notte!
- Ehi aspetta, vogliamo il tifo!!
Hermione guardò Harry, aveva un gran sorriso e gli occhi speranzosi, come faceva a dire di no?!
Nel frattempo Ron non aveva parlato, ma i suoi occhi scintillavano, voleva che Hermione lo vedesse giocare; non capiva il perché, o forse si …
- Allora vengo, a patto che tutti siano d’accordo!
Proprio in quel momento varcarono il buco del ritratto Dean, Seamus, Jimmy Peakes e Ritchie Coote, tutti sorridenti e pronti a scendere in campo!
- Ehi Hermione, fuori fa freddo, metti la sciarpa e scendi con noi, ti facciamo vedere chi sono i “leoni” della scuola! Ahaha
Era Dean a parlare, Hermione sapeva che sperava nella presenza di Ginny nel campo, così salì le scale e chiese a Ginny di accompagnarla. Il tempo di mettere una sciarpa e il mantello e le due amiche scendevano le scale per andare a vedere la partita. Proprio in quel momento videro una chioma bionda che si adirava chiedendo per quale motivo non potesse scendere a vedere la partita del suo ragazzo. Dean aveva appena finito di dire che era una serata per soli uomini, Ginny ed Hermione capirono che era meglio non farsi vedere da una Lavanda infuriata con la manicure appena fatta e indietreggiarono di qualche scalino.
Nel frattempo Hermione si concentrò sulla faccia di Ron, era rimasto in disparte e non degnava di uno sguardo la sua ragazza, non stava partecipando all’animata discussione tra i suoi amici e la sua ragazza, Hermione era incredula, che senso aveva quel comportamento?
In quel momento Lavanda se ne andò via furiosa e i ragazzi furono liberi di esprimere i loro pensieri, e
Ginny ed Hermione tornarono in sala comune. Dean e Seamus, come tutti d’altronde, odiavano Lavanda e la sua compagnia e non perdevano occasione per farla allontanare dalla prorpia cricca…
Scesero le scale e si ritrovarono ad assaporare l’aria fresca prima del crepuscolo …
Le ragazze si sedettero sugli spalti e i ragazzi cominciarono a giocare, divisi in due squadre: Ron avrebbe fatto da portiere per entrambe le squadre, Dean e Peakes sarebbero stati Cacciatore e Battitore, Seamus e Coote pure ma nella squadra avversaria, Harry avrebbe fatto il Cercatore, come sempre!
Dopo una partita finita con un 30- 50 per Dean e Peakes, i ragazzi andarono a sedersi accanto alle ragazze che avevano fatto il tifo, e parlato un bel po’. Harry si accomodò accanto a Ginny, con il disappunto di Dean che cercava ancora di farsi una ragione per la loro rottura, così decise di sedersi accanto a Seamus e Peakes, Coote, troppo stanco tornò in Sala Comune e Ron, decise di sedersi vicino a Hermione, nel farlo si sfiorarono le braccia, un semplice e innocuo tocco che aveva scaturito scintille, se non vere e proprie, almeno nei loro cuori. Si guardarono ma solo per un secondo, poi continuarono a discutere come se non fosse successo niente, beati della loro vicinanza.
Il giorno dopo, Hermione era a letto, era sabato, le seccava scendere per fare colazione, non aveva voglia di parlare e le faceva male lo stomaco al pensiero di rivederlo, più che altro perché, di solito, il sabato era il giorno della coppia felice, si sedevano su una poltrona e cominciavano a mangiarsi la faccia senza degnare nessuno di uno sguardo. A quel pensiero Hermione si coprì col lenzuolo fin sopra la testa.
Nel frattempo, al piano di sotto, Ron era seduto e guardava le scale che portavano al dormitorio femminile, sperava di vederla scendere con i capelli arruffati e una catasta di libri che le facevano venire una buffa gobba! Al pensiero rise e ricordò quel contatto della sera precedente, era stato come un dejà vu …
Gennaio, Harry e Ginny giocavano a scacchi magici, accompagnati dagli sbuffi di Ron ogni qual volta Harry sbagliava qualche mossa. Proprio mentre Ginny distruggeva l’alfiere di Harry, Hermione tornò dalla biblioteca, aveva finito i compiti assegnateli dal professor Vector ed era stanchissima, ma vedendo le sue teste rosse preferite ed Harry seduti ad un tavolo accanto al fuoco, non potè che sfoggiare il suo sorriso migliore e andare a vedere la partita tra i due innamorati. Appena si sedette Ron le fece un gran sorriso, era contento di vederla, aveva passato mezza giornata in biblioteca.
Passò una mezz’ora piuttosto umiliante per Harry, infatti Ginny aveva distrutto entrambi gli alfieri e le torri, per non parlare dei pedoni, e quando stava per esporre pure il cavallo, Ron ed Hermione lo bloccarono insieme, senza neanche accorgersene, si stavano toccando le mani, e per quanto fosse sciocco sentirono un’ondata di calore per tutto il corpo, e non poterono far altro che guardarsi, come non si erano mai guardati.
- Ah, già. Così espongo il cavallo! Che stupido!
Ed Harry spostò un’altra pedina, in quel momento Ron aveva capito di essere innamorato di lei …
- RonRon!
- Ehi!
- Che hai? Sembri giù!
- Oh, nono. Stavo solo pensando.
- Ah, tu pensi? Ahaha
Era da lei fare queste battutine, credeva Ron uno sciocco senza cervello ma molto sexy, e non perdeva occasione per dirglielo.
- Lavanda?
- Si!
- Cosa ti piace di me? Cioè, perché proprio me?
- Perché tu sei unico, sei fantastico.
- Si, ma cos’è che ti ha fatto innamorare di me?
- I tuoi occhi, e i tuoi capelli, sono rossi come l’amore.
Si baciarono e Ron non potè che pensare “banale!”