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Autore: Martina1DHoran    26/02/2013    4 recensioni
Tutti meritano una seconda chance, quasi nessuno la prima.
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I loro scherzi continuavano ad aumentare sempre più frequentemente con il passare degli anni.
In seconda superiore mi rubavano i soldi per il pranzo.
Si avvicinò alla ragazza una figura che diede un colpo secco all'armadietto affianco al suo.
«Sgancia i soldi Jipsen»
Lei cominciò a tremare estraendo dalla tasca 10 sterline che afferrò prontamente per poi distribuirseli con gli amici lasciando la ragazza da sola.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Second chance
 


 

Tutti meritano una seconda chance, quasi nessuno la prima.

Era cominciato tutto con un semplice scherzo.

Ero in prima superiore quando iniziò tutto con il mio cappello preferito che ritrovai in tanti piccoli pezzi...

Era l'ultimo regalo che mi aveva fatto mio padre prima di morire,

lui lo sapeva quanto ci tenessi a quel semplice cappello,

eppure era là immezzo ai suoi amici che rideva guardando il loro "capolavoro" al mio cappello.

I loro scherzi continuavano ad aumentare sempre più frequentemente con il passare degli anni.

In seconda superiore mi rubavano i soldi per il pranzo.

Si avvicinò alla ragazza una figura che diede un colpo secco all'armadietto affianco al suo.

«Sgancia i soldi Jipsen»

Lei cominciò a tremare estraendo dalla tasca 10 sterline che afferrò prontamente per poi distribuirseli con gli amici lasciando la ragazza da sola.

In terza superiore dovevo fare loro i compiti.

Liam tentava di tenere in equilibrio tutti quei libri che lasciò tra le braccia della ragazza.

«Devi fare una tesina sulla storia dell'america per Niall entro martedì.

Svolgere 20 equazioni per Harry entro due giorni.

Fare un riassunto su Martin Luther King per Zayn entro venerdì.

Svolgere una ricerca sulla Spagna per Louis entro giovedì.

E per me devi fare un riassunto sulle prime 30 pagine del libro di letteratura italiana entro Sabato.» fece per andarsene ma ritornò indietro dalla mora per prendere le 10 sterline dalla tasca di lei «E grazie per i soldi del pranzo».

In quarta superiore mi picchiavano.

La ragazza si guardò attorno per l'ennesima volta e rassicurata estrasse il panino dall'armadietto.

Non si accorse dei ragazzi che dal fondo del corridoio le si avvicinavano pericolosamente.

«Jipsen lo sai cosa succede se non hai i soldi per il pranzo?»domandò il biondo.

La ragazza cominciò a vedere sfuocato a causa degli occhi lucidi poi senti un sussegguirsi di dolorose fitte causate dai numerosi colpi ricevuti dai cinque ragazzi.

In quinta superiore raggiunsi il culmine.

Dopo aver picchiato la ragazza il moro con gli occhi azzurri mormorò «Questa settimana è il turno di Harry» prese per un braccio la ragazza e la strattonò dentro il bagno degli uomini dove ci mandò anche il riccio. Quei cinque ragazzi erano arrivati al punto di abusare di quella povera ragazza, l'unico che non l'aveva mai fatto era stato proprio Harry.

La ragazza si mise in un angolino del bagno guardando implorante il ragazzo, che le si sedette affianco abbracciandola, facendola così sfogare.

Quel giorno in bagno con Harry gli dissi tutto, dalla mia frustrazione averlo visto abbandonarmi nonostante fossimo vicini di casa sin da piccoli e anche migliori amici alla mia malattia.

Come mio padre avrei fatto la stessa fine, avevo un tumore.

L'avevo saputo due mesi prima, il dottore mi aveva mandato via da quel ospedale dicendomi «Mi dispiace, ma non c'è più niente da fare, vivi i tuoi ultimi mesi come non mai.»

A scuola la voce si sparse fino ai quattro amici di Harry che saputa la verità si scusarono con me, e nonostante tutto li perdonai.

Quella calda mattina del 15 Maggio, al mio diciannovesimo compleanno il mio cuore smise di battere.

  

Chiusi bene la lettera e la diedi a Nate, un angelo come me.

Ogni 1.000 anni un angelo scelto dal consiglio angelico veniva riportato in vita, quel millennio avevano deciso di mandare Nate, un angelo da oltre 143 anni che era morto a soli 22 anni.

Quella lettera l'avevo scritta per Harry in modo che in futuro avrebbe potuto avere un ricordo su di me e della mia storia.

«Penso che sia tu a dover tornare tra gli umani»

«Non si può»

«Se io rinuncio al posto posso scegliere io chi mandare, tu meriti veramente una seconda possibilità» mi si illuminarono gli occhi e abbracciai Nate, chiusi gli occhi e appena li riaprì mi ritrovai in un centro commerciale.

Mi guardai intorno spaesata ma dopo pochi minuti riuscì a orientarmi e a trovare l'uscita.

La città era sempre uguale a come l'avevo lasciata due anni prima, raggiunsi casa Styles dove trovai fuori appostati una miriade di fotografi.

Con non poca fatica raggiunsi il campanello e suonai ripetutamente finchè non mi venne ad aprire Niall che mi guardò con stupore «Sei proprio tu?» ancora sorpreso mi fece passare, entrai nel soggiorno e trovai Zayn e Liam con il videogame e in quel preciso istante Harry scese le scale senza accorgersi di me.

Solo dopo essere sceso completamente dalle scale mi vide, i suoi occhi diventarono lucidi, gli corsi incontro e lui mi alzò da terra facendomi girare per poi baciarmi e urlarmi un «Ti amo».

Tutti abbiamo una seconda possibilità dobbiamo solo saperla usare.

  
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