Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Low_Armstrong    26/02/2013    4 recensioni
[Seconda classificata al contest di GiulyHermi96 “Hermione e... Ron, SOLO Ron” e vincitrice del Premio per il Miglior Ron]
Ron ha una domanda da fare alla sua ‘Mione. LA domanda. Ma prima deve comprare qualcosa, e chiede aiuto al suo fidato amico con gli occhiali tondi e i capelli mori e ribelli. Tra serate chic e frivolezze, sorprese e fallimenti, sarà un sì?
Prima long che pubblico, dopo averne ideate e lasciate a metà decine. Questa è completa, tranquilli!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic






There’s something harder than falling in love







CAPITOLO 3. Bigliettini volanti

Mani sudate. Ginocchia instabili. Cervello… completamente andato.

Aveva deciso. Lo avrebbe fatto. Gliel’avrebbe chiesto.


Ron,
mi hanno rifilato una pila di scartoffie infinita da compilare e correggere… Oh, ma che dico! Saranno tutte da riscrivere! Quelli del Dipartimento della Regolazione della Legge Magica sono degli incapaci! Dove si sono laureati in Magisprudenza? Con i topi nelle fogne di Londra?
Vabbè, non importa… Ma farò tardi, stasera. Forse sarò a casa alle nove. Mi dispiace.
A più tardi.
Hermione x


Forse fanno lavorare te su quelle che definisci scartoffie perché per loro sono più simili a fogli scritti in Rune Antiche da leggere senza sillabario. O forse perché sei la persona più straordinaria del mondo.

Sarà a casa per le nove. C’è scritto ‘nove’, sì.
Le nove.
Il che significa che mancano sette ore e venticinque all’ora x.
Che poi che cosa vorrà dire quella x dopo il suo nome? Non è ‘Granger’ in Rune, vero?
Comunque, se così fosse, da stasera dovrebbe imparare a tradurre in una stupida lingua morta qualcos’altro.
Almeno spero.


Camminavano uno affianco all’altro in un corridoio luminoso, affollato dopo la pausa pranzo. «Harry… Harry, senti… Posso parlarti un secondo?»
Il moro lo afferrò per il braccio e lo trascinò nel suo ufficio, al quarto piano, mentre finiva di sorseggiare il suo caffè squisitamente Babbano comprato nello Starbucks all’angolo.
«Che c’è, Ron?» chiese, vagamente assorto in altri pensieri, camminando verso la scrivania. Disordinata e piena di carte e documenti arretrati, ovviamente.
«C’è che avrei bisogno di un favore…», cominciò Ron, titubante. «Dovrei fare una cosa e… possiamo fare che per i prossimi cinque minuti tu sei il mio migliore amico e non il mio collega e capo Auror, per favore?»
«Ron, per la barba di Merlino, non sono il capo di nessuno qui dentro!», fece Potter, accomodandosi nella sua comoda poltrona di pelle marrone scura che sembrava sostenere l’esatto contrario. «E lo sai che sono sempre il tuo migliore amico».
«Bene, allora, potrai sicuramente riversare tutta la tua comprensione su di me quando ti chiederò un pomeriggio libero diciamo… questo pomeriggio».
Occhi bassi. Dita intrecciate. Speranza… meravigliosamente intatta.
Harry ignorò totalmente la richiesta di Ron, ribattendo con una domanda un po’ più mirata.
«Hermione torna tardi stasera. Che fai a casa da solo fino alle nove?»
Le orecchie di Ron presero fuoco, il suo volto rifletté la sorpresa interiore.
«Come miseriaccia fai a saperlo? Hai imparato la Legilimanzia e non me lo hai detto?»
«Ah, Ron, se scopro il segreto per entrare nella mente di qualcuno giuro che te lo dico!» ribatté Harry ridendo. Poi riprese, vago. «Ho intercettato il biglietto volante spedito da Hermione per caso… Ma tu non hai risposto alla mia domanda!» Quando si dice l’attacco è la miglior difesa.
«Neanche tu alla mia!» Inutile, per quanto il tempo passasse, continuavano a comportarsi come i due bambini che si litigavano le idee per le profezie di Divinazione spudoratamente inventate a tavolino. Solo che ora in pubblico si limitavano.
«Ma te l’ho fatta prima io! Andiamo, rispondi!» incalzò divertito e curioso Harry.
«Ok, ok, va bene, te lo dico! Però tu piantala di leggere i biglietti che non sono per te! Dovrebbero incantarli per non farli aprire a chi non dovrebbe leggerli…»









Angolo dell’autrice:
Ed ecco qua il terzo capitolo della storia! Ok, continuate ad avere pazienza, vi supplico, prima o poi arriveremo al punto!
Mi piaceva l’idea di inserire questo scambio di battute tra Ron e Harry perché… uno non bastava, direte voi, no invece! L’ho scritto perché, nella mia mente malata e ancora e sempre in depressione post-Potter, in qualche modo, Harry doveva metterci lo zampino ancora, perché, in fondo, loro tre sono Loro Tre.
Solo una cosuccia da notare, e cioè il parallelismo tra la frase di apertura e quella dopo la titubante richiesta di Ron… così, volevo che lo vedeste, perché a me piace tantissimo!
Ah, aggiungo solo che io, pur di poter fare Magisprudenza, studierei tranquillamente con i topi nelle fogne di Londra.
Va bene, mi rendo conto del fatto che sto straparlando, ergo vi saluto!
Fatemi sapere che ne pensate!

A presto,
Lally_Weasley

P.S.: Grazie di cuore a tutti quelli che hanno recensito (prima o poi vi risponderò, non disperate! Intanto sappiate che mi rendete una donna felice!), messo la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate, ma anche a tutti quelli che leggono in silenzio. Non so spiegare quanto vi sono grata.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Low_Armstrong