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Autore: proudrauhls    26/02/2013    10 recensioni
Lui: rinomata popstar, membro di una delle più famose band, stanco delle avance delle fans
e delle voci che lo definiscono puttaniere e incapace di mantenere una relazione.
Lei: ex modella, sparita da tempo sul mercato, bisognosa di soldi e di ritornare alla sua vita abituale.
Insieme? No, non davvero. Non per amore.
Si chiama vita, si chiama realtà, ma non tutto è così reale. O forse no?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter  4 - Goodnight.

Una notte in compagnia di Harry Styles?
Paul l’aveva fatto apposta, ne ero più che certa. Aveva progettato tutto: prima l’uscita, poi io a casa di Harry per qualche ora,
il tempo che ci voleva per farla aggirare dai paparazzi, e poi la chiamata che ci informava che sarei dovuta restare a dormire là.
Era tutto già deciso, ed io non ero stata informata di niente.
Probabilmente perché sapeva che se me l’avesse detto avrei rifiutato, o comunque fatto il possibile per mandare all’aria il piano.
E, in fin dei conti, aveva ragione.  Già non gradivo la compagnia di Harry, o meglio, non gradivo l’idea di dover recitare come la sua finta fidanzata, figuriamoci se avrei accettato di restare a dormire a casa sua.
Ero piuttosto sicura che anche Harry ne fosse al corrente, che si fosse messo d’accordo con Paul per la riuscita del piano, e che
quindi non mi avesse detto nulla, proprio per quello stesso motivo.
-Tu ne sapevi qualcosa, non è vero?- Domandai, dopo che la chiamata terminò.
- Di che parli?- Mi chiese lui.
- Lo sai benissimo, avevate organizzato tutto alle mie spalle.-
- Io non sapevo un bel niente. Non c’era niente di organizzato, e se c’era, io non ne ero al corrente.-
- Sta di fatto che Paul ha chiamato te per comunicarti che dovessi venire qua, dopo la nostra uscita. Avrebbe potuto benissimo
avvertire pure me.- Esclamai seccata.
- Ti stai facendo troppi film mentali, te l’ho detto, io non ho organizzato un bel niente.- Esclamò con tono abbastanza serio.
Decisi di finirla li, anche se la mia opinione era sempre la stessa.
- Va bene, okay. Lasciamo stare. Non voglio altri problemi questa sera.- Mi rilassai, risedendomi comoda nel divano.
L’atmosfera tornò ad essere quella di sempre.
- Mi dispiace doverti infliggere una tale tortura!- Disse Harry, anch’egli rilassato nel divano.
Lo guardai con aria dubbiosa.
- Trascorrere una notte insieme a me!- Spiegò poi lui.
- No, io non devo trascorrere la notte insieme a te, io devo trascorrere la notte a casa tua, e basta.-
- Peccato, ci speravo veramente.- Esclamò con il suo sorriso da ebete.
- Sei un idiota.- Risposi, per poi girare i tacchi ed avviarmi verso la cucina, per prendere qualcosa da bere.
Presi una bottiglia di Sprite dal frigo, mi riempii un bicchiere e la riposai, poi mi girai e mi accorsi che Harry era proprio accanto a me.
Sobbalzai, facendo cadere la bibita sul pavimento.
- Tranquilla, faccio io.- Disse senza neanche darmi il tempo di scusarmi. Prese una pezza e si chinò ad asciugare, io nel frattempo
presi di nuovo la bibita dal frigo.
-Vuoi un po’?- Domandai. Harry fece cenno di si con la testa.
Riempii due bicchieri e li posai a tavola, poi riposai la bibita e mi sedetti. Harry fece lo stesso.
- Perché mi tratti così male?- Mi domandò d’un tratto.
- Come?!- Esclamai sorpresa.
- Beh, sei sempre così scontrosa. Che ti ho fatto?- Domandò, quasi con aria da cucciolo.
Faceva tenerezza, lo dovevo ammettere.
- Lo vuoi davvero sapere?-
- Si, certo.- Esclamò.
- Sinceramente, non capisco perché un ragazzo ricco, famoso e bello come te abbia..-
Mi fermai a guardare la sua reazione dopo avergli attribuito l’aggettivo ‘bello’. Mi fissava con quel suo sorriso sghembo.
- .. abbia dovuto ingaggiare qualcuno per fingere di essere la sua ragazza. Dico, hai tutto quello che qualcuno potrebbe desiderare:
belle macchine, ragazze che ti vanno dietro, amici fidati, soldi. E qualsiasi sia il motivo, sono del parere che sia stato un atto di codardia,
e che non è neanche bello giocare con l’amore.- Esclamai velocemente, per poi prendere la bibita e portarmela alla bocca, per riprendere fiato.
-Non dici niente?- Chiesi poi, accorgendomi che il ragazzo non aveva spiccicato neanche una parola.
- No.-
- Come mai?- Lo guardai stranita.
- E’ la tua opinione. Sei libera di pensare quello che vuoi. Ma sappi che l’ho fatto per un motivo ben preciso e valido, e che io non sono
come tu mi descrivi, codardo ed indifferente.-
- E’ quello che ho visto finora.- Esclamai.
- Ti farò ricredere su tutto.- Annunciò lui.
- Non vedo l’ora.- Esclamai sarcastica.
Restammo in silenzio in cucina, con i nostri bicchieri in mano, aspettando che qualcuno prendesse la parola.
 - Allora, quando mi farai conoscere il resto della band?- Chiesi io.
In effetti, fino a quel momento non avevo ancora conosciuto nessuno degli altri componenti, e non sapevo neanche se essi erano
al corrente dello ‘status’ mio e di Harry, o se erano anche loro vittime di questa messa in scena.
Forse neanche i genitori di Harry ne sapevano qualcosa.
- Perché vuoi conoscere i ragazzi?- Mi chiese. Che domanda stupida.
- No, sai, dovrò essere la tua ragazza per altri sei mesi, dovrò venire con voi in tour, alle vostre cene e alle..-
- Okay, okay, ho capito.- Esclamò stufato. Restai in silenzio in attesa di una risposta.
- ALLORA?- Strillai.
- Ah, si. Beh, se vuoi li invitiamo stasera qua, così non sarai costretta a passare l’intera serata in mia compagnia.-
- Finalmente hai detto qualcosa di intelligente, Styles.- Gli sorrisi sfacciatamente. Lui sbuffò.
- Li vado a chiamare!- Esclamò, uscendo fuori in terrazzo.
Perfetto, avrei finalmente conosciuto gli altri quattro ragazzi.
Non so quando Paul avesse intenzione di farmeli incontrare, ma volevo accadesse il prima possibile, così forse avrei trovato qualcuno di loro che mi stava simpatico, e con cui avrei potuto fare amicizia. Almeno quando ero costretta a seguirli nei loro spostamenti, avrei avuto qualcuno con cui parlare tranquillamente e scherzare, dato che con Harry questo riusciva ben poco.
Li avevo visti solo in foto. Sembravano tutti e quattro dei bei ragazzi, e con Harry possiamo dire che erano la ‘band perfetta’, almeno per le ragazzine. Cinque bellocci, dalle belle voci e dal carattere simpatico, tutti i requisiti perfetti per avere successo tra le giovani ragazze.
- Non vengono!- Esclamò il riccio, rientrando in cucina.
Come non detto. Una semplice frase e le mie aspettative crollate.
- Perché?- Chiesi io.
- Sono impegnati con le loro ragazze!- Esclamò Harry.
- Vere, o finte anche loro come me?!- Harry mi guardò male.
- Vere. - Disse, poi.
- E sono tutti quanti impegnati?- Questa storia mi puzzava parecchio.
- Si, tranne il biondo, ma ha detto che vuole restare a casa stasera.- Lo guardai con aria scettica.
- Beh, sarai costretta a stare da sola con me.- Fece spallucce, e poi se ne andò.
Dannazione. Quando avrei incontrato Paul, gli avrei fatto un bel discorsetto.
Non erano questi i patti, raggirare il piano a mio sfavore senza neanche informarmi.
Dovevo essere al corrente di tutto, e quello che aveva fatto quella sera mi dava abbastanza fastidio.
Andai vicino ad una finestra, per controllare se ci fossero ancora paparazzi e, in caso contrario, se avessi via libera per andare a casa, magari dopo aver insistito con Paul.
- Ce ne sono due davanti, e altre due nel retrò.- Mi informò Harry, sbucando alle mie spalle, ancor prima che riuscissi a vedere le due macchine appostate fuori.
Sbuffai rassegnata e mi portai una mano alla testa sia per il nervoso che per la stanchezza.
- Mi dovrai prestare qualcosa da mettere!- Esclamai.
- Seguimi.-
Salimmo al piano di sopra, la casa era bella grande. Entrammo in quella che suppongo fosse la camera di Harry, per quanto fosse in disordine e confusionaria.
Mi sedetti sul letto, ancora disfatto, osservando Harry che, indaffarato, cercava qualcosa da farmi mettere dentro una cassettiera.
- Tieni, metti questi!- Esclamò, lanciandomi un pantalone del pigiama verde e una t-shirt nera.
- Okay, perfetto, posso sapere dove dormirò?-
- Il mio letto è matrimoniale.- Disse, con la sua solita faccia da ebete.
- Potresti fare il serio almeno una volta?- Chiesi seccata.
- Sono serio. Ma se vuoi c’è una stanza degli ospiti qua di fianco.- Mi informò.
- Oh, grazie mille.- Esclamai, per poi dirigermi verso la stanza. Harry mi bloccò ancora prima di entrare.
- Si, ma non te la consiglio. E’ molto fredda.- Esclamò, nascondendo un piccolo sorrisetto.
- Perfetto, mi accontenterò del divano. Un bagno?-
Girai i tacchi e mi diressi verso la stanza che Harry mi aveva indicato. Mi cambiai, mettendomi i vestiti che il ragazzo mi aveva prestato,
mi struccai, mi sciacquai la faccia e scesi di nuovo in cucina.
- Sei bella pure struccata!- Esclamò Harry, per poi girarsi di scatto, come se avesse realizzato solo dopo di averlo detto ad alta voce. Mi scappò un sorriso.
- Grazie.- Dissi con tono alquanto dolce, andandomi a sedere.
Decidemmo di ordinare una pizza, anche se ero venuta a sapere che Harry se la cavava piuttosto bene in cucina.
Se ne era uscito dicendo ‘ci saranno altre occasioni’, ma se con quella frase intendeva dire che mi sarei ritrovata a dormire di nuovo a casa sua, beh, allora si sbagliava di grosso.
Quando finimmo di mangiare decidemmo di guardare un film in salotto.
Fu una serata piuttosto silenziosa, eravamo concentrati a guardare il film o fare dell’altro, piuttosto che ad avere qualche conversazione.
Il film finì verso mezzanotte.
- Okay, Styles, puoi pure andare in camera adesso!- Esclamai, accovacciandomi sul divano.
- Aspetterò che ti addormenti.-
- Non c’è bisogno di fare il gentiluomo, vai pure a dormire.-
- No, ho detto che resterò qua. Dopotutto è casa mia, e non ho neanche tanto sonno!- Esclamò.
Rassegnata, raccolsi le ginocchia per dargli la possibilità di sedersi, e mi rannicchiai per provare a dormire.
Stemmo in silenzio per circa dieci minuti, a quanto pare neanche io riuscivo a prendere sonno, forse per la scomodità del divano,
o forse perché mi sentivo gli occhi di Harry puntati addosso.
- Sai, stavo pensando che potresti andare tu a dormire in camera, ed io restare qua nel divano.- Disse, dopo essersi accorto che ero ancora sveglia.
- No, non ti preoccupare.- Esclamai cambiando l’ennesima posizione.
Harry mi scostò le gambe facendo per poggiarmele a terra, poi mi prese delicatamente per un braccio.
- Forza, sali su in camera e vai a dormire. Io ho già dormito in questo divano, sono abituato ormai.-
Mi fece alzare del tutto e si coricò a posto mio.
- Harry?- Cercai di ribattere. Ma il ragazzo mi fece solo cenno di salire.
- HARRY!- Esclamai. Il ragazzo si girò quasi con sguardo assassino.
- Okay, okay.- Dissi rassegnata. Poi salii in camera.
La trovai ordinata rispetto a come era ridotta il pomeriggio, probabilmente l’aveva sistemata mentre io ero in bagno a sistemarmi. Probabilmente aveva già deciso tutto.
Mi infilai tra le morbide lenzuola di quel grande letto, e mi coprii fino a lasciare scoperto il viso solo dal naso in su, come era mio solito fare.
Quel letto era davvero comodo, e ti faceva sentire bene.
Rimasi a pensare al ragazzo che dormiva al piano di sotto, mi sentivo un mostro ad essermene approfittata così.
Beh, certo, aveva insistito lui, ma non mi sembrava corretto.
Rimasi ferma in una posizione, rannicchiata, e socchiudendo gli occhi per cercare di addormentarmi.
Passò circa una mezzoretta, quando vidi la porta della camera aprirsi. Mi strinsi tra le lenzuola.
- Sono io, non pensavo fossi ancora sveglia!- Esclamò il riccio, entrando di soppiatto.
- Harry?- Chiesi stranita. Accesi la lampada del comò, e realizzai che il ragazzo era a petto nudo.
Devo ammettere che Harry aveva proprio un bel fisico.
Sgranai gli occhi. - Che cosa avevi intenzione di fare? -
- Solo prendere un cuscino. Il divano è già scomodo di suo.- Esclamò avvicinandosi al letto.
- Non dovresti dormire là giù, il letto è tuo!- Esclamai alzandomi di botto, comandata dal rimorso.
- Alecia, smettila, e torna a dormire.- Esclamò seccato. Mi sedetti sul letto, e feci un bel respiro.
- Okay, facciamo così. Dormiamo entrambi qua, ma appena ti azzardi a..- Harry mi fermò.
- Cosa ti potrei fare?- Scoppiò a ridere.
- Non sono un maniaco, Alecia.- Continuò immerso nella sua risata.
- Va bene, ma mettiti almeno qualcosa addosso.- Esclamai, tornando sotto le coperte.
- Signor si, signora!- Affermò lui, indossando una canotta presa dall’armadio. Poi si infilò bruscamente nelle coperte, e si girò, dandomi le spalle.
- Buonanotte Alecia!- Esclamò.
- Buonanotte Harry!- Risposi io, spegnendo la luce.



Alecia's look: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=73728077&.locale=it

//YEAH.
*si nasconde*
Non sapete quanto odio me stessa per il fatto che aggiorni così tardi.
Non ci posso fare niente, è più forte di me. Sono abbastanza lenta nello scrivere, anche perchè se un concetto non mi piace ci giro intorno fino a quando non ne sono soddisfatta. E prima di pubblicare voglio che sia tutto perfetto. Si, non è normale, lo so. HAHAHH
Ed il capitolo alla fine non è uscito nemmeno 'perfetto', anzi, lo reputo abbastanza noioso, ma questo dovete essere voi a dirlo, no?
Fatemi sapere (: un bacio.

-Chiara.
   
 
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