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Autore: Fragolina84    27/02/2013    2 recensioni
Makani è la parola hawaiana per vento. Ed è un vento nuovo quello che soffia sui Five-0 e sul comandante Steve McGarrett. Questo vento ha un nome, Nicole Kalea Knight, e il volto di una giovane donna dagli splendidi occhi viola. Basteranno questi occhi a catturare un ex Navy SEAL?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve McGarrett, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I miei Five-0'
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Epilogo
Ora sì che dovresti dire qualcosa tu

 
L’acquazzone li aveva sorpresi mentre stavano rientrando dalla corsa quotidiana. La pioggia colpiva la sabbia creando minuscoli crateri e scrosciava su di loro, piacevolmente tiepida sulla pelle. Quegli acquazzoni erano molto comuni alle Hawaii ed entrambi amavano correre sotto la pioggia.
Steve si fermò e si girò, facendo un cenno all’indirizzo di Nicole. «Sei lenta, Nicky!».
La donna si arrestò e si chinò in avanti, posando le mani sulle ginocchia, ansimando per riprendere fiato. Erano trascorsi quasi quattro mesi dal suo incidente con Alvarez. Grazie a Dio, Nicole non aveva riportato danni cerebrali; quando era uscita dall’ospedale però era debolissima dopo la lunga convalescenza. Ora stava lentamente cercando di tornare in forma.
Abitava ancora in casa di Steve ed entrambi erano assolutamente appagati da questo felice stato di cose. Steve si era assunto il compito di allenatore e i risultati non avevano tardato ad arrivare. Quel giorno aveva voluto forzare un po’ di più, ma ora la vedeva davvero stanca.
«Sei grassa e fiacca. Datti una mossa» le gridò. Non era vero, ovviamente. Nicole non era mai stata così in forma e i muscoli giovani non ci avevano messo molto a ritrovare tonicità. Ma Steve si divertiva a stuzzicarla e ottenne ciò che voleva.
La vide raddrizzarsi e portare le mani sui fianchi. Riprese a correre e in breve lo raggiunse. Non lo degnò di uno sguardo e proseguì imperterrita sotto la pioggia. Steve sogghignò e la seguì, restando qualche passo dietro di lei, osservando affascinato la maglietta bagnata che aderiva al suo corpo snello e il movimento delle lunghe gambe brune.
Arrivarono finalmente a casa e Nicole si fermò sotto la veranda. Strizzò i capelli fradici e torse la maglietta, allagando il pavimento di legno. Steve le si fermò accanto e le sfiorò la spalla.
«Sei offesa?» domandò.
Nicole si scostò, evitando il contatto.
«Vado a fare le valigie. Sono grassa e fiacca, quindi di certo non ti interesso più» mormorò piccata, ma si voltò in fretta, nascondendo il sorriso che le incurvava le labbra. Allungò una mano per aprire la porta ed entrare in casa, ma Steve la bloccò. La fece girare verso di sé e la baciò con passione, stringendola al petto.
Il bacio durò un bel po’ e fu Steve ad interromperlo. Aveva smesso di piovere e un raggio di sole bucò le nuvole rade e le colpì il viso. Steve le era vicinissimo perciò vide le pupille contrarsi diventando due capocchie di spillo e il color lavanda dei suoi occhi intensificarsi.
«Ti basta come risposta?» chiese, la voce spezzata dal nodo che avvertiva in gola. «Lo sai benissimo che non sei grassa. Non ho mai posato gli occhi su qualcosa di più bello e sexy di te».
Nicole intrecciò le braccia dietro la sua nuca, sorridendo.
«Sono solo questo per te?» domandò, socchiudendo gli occhi.
No, non era solo quello. Dal giorno in cui l’aveva vista insanguinata sul pavimento della cucina, aveva capito che la loro relazione era ben diversa da quella che aveva sperimentato con Catherine e con le altre donne che aveva frequentato. Non faticava a scorgere un futuro con questa donna ed erano ormai settimane che rimuginava su un pensiero.
«Vieni con me», sussurrò e la prese per mano, trascinandola in casa. La portò al piano di sopra, nella loro camera, e la fece sedere sul letto. Nicole lo guardava perplessa perché notava una certa agitazione e non riusciva a capire di cosa si trattasse.
Lui le voltò le spalle e si avvicinò al comò.
«Ti sembrerà strano» cominciò, sempre voltandole le spalle, «ma da quando sei entrata nel mio ufficio, il mio mondo ha cominciato a girare più in fretta». La guardò riflessa nella specchiera sopra il mobile. «Sei stata come un uragano nella mia vita e sei stata la mia medicina dopo la rottura con Cathy. A sentire Danny, mi è perfino sparita la faccia da aneurisma».
Nicole abbassò gli occhi, ridendo sommessamente, improvvisamente intimidita dalle sue parole.
«Non ho fatto nulla di speciale» mormorò.
Steve la raggiunse e sedette sul letto vicino a lei.
«Ti prego, non interrompermi. Quello che voglio dire è che mi sono innamorato di te e ringrazio Dio ogni mattino quando apro gli occhi e ti vedo accanto a me».
Le accarezzò il viso. Il discorso che aveva preparato con tanta cura si sbriciolò di fronte a quegli occhi viola. «Ti amo» bisbigliò sulle sue labbra e la baciò.
Mentre la sentiva rispondere al bacio con tenerezza, le prese la mano sinistra e lentamente le infilò l’anello che aveva tenuto celato nel palmo fino a quel momento. Accorgendosi della cosa, Nicole si staccò da lui e abbassò gli occhi.
Al suo anulare spiccava uno stupendo anello d’argento con incastonate tre ametiste circondate da un pavé di brillanti.
«Sono quasi dello stesso colore dei tuoi occhi» sussurrò Steve mentre la donna rimaneva immobile a fissare l’anello, come se non capisse cosa stava guardando. Allora Steve si mosse, abbassandosi a cercare il suo sguardo.
«Nicole Kalea Knight, mi faresti l’uomo più felice della terra se accettassi di sposarmi» disse semplicemente.
La donna tacque, incapace di pronunciare parola. Le sembrava di stare sognando e non riusciva a capacitarsi di ciò che stava succedendo. Senza che potesse fermarle, calde lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi tanto che Steve si preoccupò di quella strana immobilità.
«Tesoro, ora sì che dovresti dire qualcosa tu» disse e Nicole parve riscuotersi dalla sua apatia.
Gli gettò le braccia al collo. «Certo che ti sposo, Steve», singhiozzò.
Steve la circondò con le braccia, stringendola al petto e cullandola dolcemente. Dopo un po’ si separò da lei e la guardò negli occhi.
«Lo diciamo agli altri?» chiese e Nicole annuì.
«Sì, certo. Non voglio più che teniamo nascosto nulla».
Steve si mise in piedi e tese le mani, facendo alzare anche lei.
«Comincia a prepararti. Andiamo fuori a cena. Io chiamo Danny e gli altri».
Mentre Nicole si infilava in bagno per fare la doccia, Steve compose il numero di Danny.
«Danny, sono Steve. Sei libero stasera? Ti offro la cena, andiamo al Duke’s» esclamò.
«Mi offri addirittura la cena?» domandò Danny incredulo. «Che hai combinato stavolta? Vi siete lasciati? Se l’hai fatta soffrire ti sparo, hai capito?».
Steve roteò gli occhi al cielo.
«No, non ci siamo lasciati. Non possiamo aver semplicemente voglia di vedere gli amici? Ci vediamo al Duke’s alle otto» rispose Steve, riattaccando prima che l’altro avesse tempo di replicare.
Chiamò in fretta anche Kono e Chin che confermarono entrambi la loro presenza. Poi prese l’asciugamano ed entrò nella doccia assieme alla donna che amava.

 

Si conclude qui questa fanfiction che spero vi sia piaciuta.
Ringrazio tutta la mia famiglia che ho tediato all'inverosimile con questa storia!
E ringrazio anche te, caro lettore! Grazie per ogni commento che mi avrai lasciato.
Alla prossima!
Fragolina84

  
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