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Autore: BrutalLove    27/02/2013    9 recensioni
Avere una relazione sembra facile, ma non lo è soprattutto se ad essere coinvolta è una persona famosa e super impegnata. E quando finalmente tutto sembra funzionare, c'è sempre qualcosa pronto a distruggere la tranquillità...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Dopo aver fatto pace, Niall ha proposto di venire a stare un po' da me.

Casa mia è abbastanza grande per entrambi e gli ho lasciato la camera blu, quella con l'enorme finestra che dà sul giardino.

Ha detto che fino a quando non ricomincerà il tour starà qui con me per aiutarmi a superare il mio autolesionismo. Ho accettato, perchè questo problema mi sta sovrastando e da sola non sono più in grado di gestirlo. Ho bisogno di aiuto. Finalmente me ne sono resa conto e se n'è accorto anche lui.

Per prima cosa, dopo aver sistemato alcuni dei vestiti e degli effetti personali che ha portato per stare da me, ha buttato tutte le lamette e tutti i rasoi che ha trovato in casa.

“Così non sarai tentata” ha detto. Pff, come se non ci fossero altre cose taglienti, in casa.

“Dovrai farti la barba in qualche modo, non credi?” gli ho risposto.

“E' per questo che hanno inventato i rasoi elettrici!”.

“Ah-ah, divertente” replico con sarcasmo, “Così avrebbero inventato dei rasoi del genere per prevenire atti di autolesionismo, eh?”

“Esatto! Impari in fretta, piccola”. Mi sorride, mi abbraccia e mi schiocca un sonoro bacio sulla fronte.

“Ti amo” sussurro.

“Anch'io” mi risponde.

“Vieni, finiamo di sistemare le tue cose”. Lo prendo per un braccio e lo trascino fuori dal bagno.

Gli scatoloni appoggiati sul pavimento sono quasi tutti vuoti, fatta eccezione per uno, quello che contiene qualche suo libro e gli spartiti per la chitarra. Ah già, si è portato anche quella.

Ha promesso che una sera suonerà per me. Wow, non vedo l'ora. Non ho mai assistito ad un concerto 'privato' e a rendere ancora più eccitante l'idea è il fatto che sarà proprio Niall il protagonista.

Ridiamo e scherziamo mentre svuotiamo insieme lo scatolone. Anche le azioni più banali e noiose diventano divertenti, con lui.

Sono così felice. Così orgogliosa della nostra complicità. Così soddisfatta di come il nostro legame spezzato si sia magicamente ricostruito, a quanto pare.

È incredibile quanto la vita ti sorprenda, sempre da un momento all'altro.

Prima piangi e ti disperi, poi sei felice come non mai.

Però in fondo puoi sempre sperare in un miglioramento, dopo qualcosa di spiacevole.

Non è forse vero che dopo il temporale nasce l'arcobaleno? Sta a noi vederlo e apprezzarlo, certo. Però c'è.

 

 

Quando è ora di pranzo o cena, Niall prende il comando dei fornelli e crea piatti degni di Gordon Ramsay. Sì, insomma, magari non proprio così perfetti, ma di certo il suo amore per il cibo ed il fatto che mangerebbe sempre lo hanno portato a diventare uno chef niente male. Il mio chef.

Good job, Niall.

Così cerca di stimolarmi a mangiare, assaggiando piatti nuovi, evadendo dalla monotonia della solita insalata.

Mi sta davvero aiutando.

Da quando c'è lui in casa con me, l'armadio della cucina che prima ospitava solo qualche biscotto solitario, trabocca di pacchetti di patatine, confezioni di merendine al cioccolato, scatole di cereali... non immaginavo nemmeno che ne esistessero così tanti tipi!

Niall non si fa mancare proprio nulla, quando si tratta di cibo. Cereali al cioccolato per la colazione del lunedì, mercoledì e venerdì, cereali con frutta secca per il martedì e giovedì, e cereali soffiati per la domenica. È un tipo organizzato, il mio principe.

 

Fare la spesa con lui è tanto divertente quanto inutile: compra tutto ciò che vede e che lo attira, senza pensare a cosa davvero ci serva a casa, e una volta uscito dal supermercato si accorge di aver fatto gli acquisti sbagliati. Allora rientra nell'edificio e ricomincia da capo.

I soldi non gli mancano di certo, ma visto che altrimenti vivremmo di patatine e merendine confezionate, ho deciso di andare a fare la spesa da sola.

Mi sento così cresciuta, a volte. Grande.

Ho una casa tutta mia che al momento condivido con Niall, faccio la spesa, pago le bollette, quasi come se fossi adulta. Non lavoro, per ora, ma non manca molto prima che io inizi.

Altre volte, invece, mi sembra di essere ancora una bambina.

In fondo mi manca essere 'piccola', ci sono stata per così poco tempo. Ho dovuto crescere presto, imparare a gestirmi da sola gli impegni scolastici e non, venendo continuamente affidata prima ad una baby-sitter, poi ad un'altra.

Quando ci ripenso credo che avrei desiderato essere meno ricca a livello economico, ma avere due genitori presenti. Presenti a tutti i miei compleanni, presenti all'uscita da scuola, presenti la sera per darmi il bacio della buonanotte e leggermi una favola.

Avrei preferito una vita uguale a quella degli altri bambini. Avrei desiderato indossare i pantaloni della tuta strappati e avere qualcuno che mi desse tanto amore. Avrei desiderato essere felice.

 

Forse Niall non è stato l'unico a farmi sentire così indesiderata e sconfitta da portarmi all'autolesionismo.

Forse è un trauma che porto dentro di me da tanto, tanto, troppo tempo.

Forse la causa del mio essere come sono è nata con me.

I miei genitori non ci sono mai stati, mi hanno in qualche modo 'abbandonata'.

Hanno preferito il lavoro alla loro unica figlia e continuano a preferirlo tutt'ora.

 

 

Angolo autrice:

 

Eccomi qua!

Allora, che ne pensate di questo capitolo? Lo so, non è granché, ma perdonatemi, ho la febbre ;)

Non esitate a lasciare commenti :)

Grazie a tutti coloro che seguono la mia storia, l'hanno recensita, messa tra le seguite/ricordate/ecc.

Volevo anche avvisarvi che siamo quasi alla fine ... mancano più o meno tre o quattro capitoli alla conclusione.

A presto!

 

BrutalLove x

  
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