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Autore: Nipotina    27/02/2013    5 recensioni
Alcuni anni dopo Hogwarts Scorpius rivede Lily, diventata ormai una donna. Pian piano nascerà tra loro due qualcosa che non avevano assolutamente previsto.
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Dal primo capitolo:
Scorpius, sorridente, alzò lo sguardo dal piccolo e lo posò…sulla ragazza con il bel lato B e le belle gambe. Non si era sbagliato, da davanti era ancora meglio, ma dopo averla guardata più attentamente il ragazzo sgranò gli occhi, decisamente colto alla sprovvista.
-Guarda un po’ chi si vede…come va, Malfoy?-
Quella ragazza era Lily Potter.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vicarious Living'
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20 capitoli
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15 ricordate
114 seguite!
Io veramente non so che dirvi se non grazie.

 
 
 

20. DI LATI NASCOSTI, AMICI INVADENTI E NIPOTI ESAGITATI

 
 
 
La notizia della gravidanza di Eliza, che avrebbe partorito a giugno, era stata così inaspettata e così gradita, che per alcuni giorni parenti e amici non parlarono d’altro. Come era successo quando Victoire era incinta, tutti i cugini si lanciarono in fantasticherie su come avrebbero viziato i due nascituri, lasciando i vecchi a crogiolarsi nei ricordi di quando era toccato a loro diventare genitori.
Le ragazze erano già andate a caccia di vestitini di tutti i tipi, scegliendoli di ogni colore possibile e immaginabile dato che non si sapeva ancora se i gemelli sarebbero stati maschi o femmine. Nonna Molly aveva cominciato a sferruzzare copertine e maglioncini, singhiozzando di tanto in tanto al pensiero di quanto fosse bella la sua famiglia.
Lily e James erano semplicemente in estasi, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che il più eccitato di tutti sarebbe stato nientepopodimeno che Mike Zabini.
-Oh, insomma, smettetela di prendermi in giro! Io non ho fratelli o sorelle che mi rendano zio, e non ho neanche tanti cugini come te, Al. Non posso essere felice per una cosa del genere?- sbottò un giorno, piuttosto infastidito dalle continue prese in giro degli amici.
A Liam e Scorpius non sembrava vero di aver finalmente trovato un argomento sul quale punzecchiarlo, mentre Albus non sapeva se essere più sconcertato o commosso.
-Siete due… antipatici!- esclamò Mike stizzito, seduto sul divano di casa loro, incrociando le braccia e guardando male i suoi amici.
-Mike si è offeeeeso- cantilenò Scorpius.
-Il lato nascosto di Mike Zabini: donnaiolo di notte e tenerone di giorno- infierì Liam, cercando di dargli un buffetto che l’altro schivò prontamente.
-Al, difendimi tu!- piagnucolò il malcapitato, gettandosi di peso sull’amico.
-Devo ammettere di essere sbalordito da questo tuo aspetto, non ti facevo così paterno… ma se non altro mi sembri più responsabile del solito. Questo ti fa guadagnare punti: ti lascerò giocare spesso con i miei figli, a patto che non me li travi- lo consolò Albus, dandogli delle pacche sulla schiena.
A questa promessa Mike si illuminò come un bambino, cosa che fece rotolare dalle risate gli altri due.
-Questi zotici non meritano la mia attenzione. Andiamo, buon vecchio Potter, ti accompagno a casa. Sono sicuro che tua moglie apprezzerà più di questi deficienti il mio amore per i pargoli- disse il ragazzo con fare altezzoso, prendendo Albus per un braccio.
-Oh, senza dubbio!- rispose lui divertito, prima di fare l’occhiolino agli altri due e smaterializzarsi.
La casa fu riempita dalle risate sguaiate di Liam e Scorpius, accasciati sul divano uno addosso l’altro.
-Seriamente, hai mai visto Mike così? Merlino, sembra un bambino di cinque anni!- sghignazzò il biondo.
-Davvero, chi l’avrebbe mai detto? Ah, è proprio vero che sotto la dura scorza di ognuno si nasconde un cuore tenero! Scommetto che se facesse vedere questo suo lato attirerebbe ancora più ragazze- commentò pensieroso il moro.
-Possibile. E a proposito di ragazze… Lily dovrebbe essere qui fra poco- disse Scorpius guardando l’orologio.
-Io non me ne vado per lasciarvi soli, eh! Ho della roba da fare, quindi se non volete che vi senta insonorizzate la stanza o qualcosa del genere- lo ammonì l’altro agitandogli l’indice sotto il naso.
Il biondo scosse la testa esasperato.
-Non succederà niente, ma ti pare! Guarda che non devi per forza fare le veci dell’idiozia di Mike-
-Non si sa mai- ribatté Liam alzando noncurante le spalle e andandosene in camera sua.
Se la gravidanza di Eliza aveva sviluppato il lato tenero che non ti aspetti da uno Zabini, aveva sviluppato anche quello fin troppo prevedibile delle battutine su un futuro erede Malfoy. Qualche volta ci si metteva anche Draco, che nutriva grande simpatia per Lily, anche se questo non gli impediva di cercare di metterla in imbarazzo di tanto in tanto.
Questo, unito all’eccessiva esuberanza di Astoria, che era ancora fin troppo eccitata per la relazione del figlio con la ragazza, avevano convinto Scorpius che era meglio tenere Lily lontana da Villa Malfoy, se non altro per preservare la sua salute mentale.
Fu per questo che, con un leggero schiocco, la ragazza si materializzò in casa dei ragazzi di lì a poco.
-Ehi- disse sorridendo.
-Ehi- rispose lui, alzandosi dal divano per baciarla.
-Siamo loquaci stamattina- scherzò Lily.
-Mmm- mugugnò Scorpius, per poi baciarla di nuovo.
La rossa sorrise sulle sue labbra e si strinse maggiormente a lui, alzandosi sulle punte dei piedi. Sarebbero rimasti così per molto tempo se Liam non fosse rumorosamente entrato in salotto.
-Ciao Lily, sei stupenda come al solito. Oh, non fate caso a me, sono venuto solo a prendere dei fogli di pergamena, non sia mai che voglia disturbarvi. D’altronde non vedo proprio che divertimento possa esserci nell’interrompere due amici che vogliono così evidentemente restare da soli… no, no, non sono proprio quel tipo di persona io. Mike è quel tipo di persona, ma io! Figuriamoci. Invadere l’intimità del mio migliore amico e della sua ragazza! Bah. Non preoccupatevi, tre secondi e me ne vado. Chissà dove si sono cacciate quelle maledette pergamene… ma continuate, ve l’ho detto, non fate caso a me!-
Durante il suo sproloquio Liam rovistò per tutto il salotto alla ricerca di quei benedetti fogli, rivoltando cuscini e spostando libri, il tutto parlando e senza degnare di uno sguardo i due ragazzi abbracciati.
-Ma dove le avrò messe… ah, ora ricordo! Eccole qui, nel cassetto della scrivania! Uno cerca in giro per mezz’ora e poi le trova nel posto più insospettabile, tu pensa. Avreste mai detto che fossero proprio qui, nel primo cassetto? Io no, ci ho guardato dentro solo per amor della ricerca e invece… Spero di non avervi disturbato troppo! Tranquilli, riprendete pure da dove vi avevo interrotto-
Con un ghigno sornione Liam ritornò in camera sua, senza dimenticare di alzare i pollici in direzione di Lily e Scorpius. I due ragazzi restarono un momento in silenzio e poi si guardarono, allibiti.
-Giuro che non ho fatto niente di male per essermi meritato degli amici del genere. Sono imbarazzanti- esordì infine il biondo, scuotendo la testa e liberando l’altra dal suo abbraccio.
-Sono… ahm…- ma qualunque cosa Lily stesse per dire fu interrotta dal rumore della porta che si apriva.
-Ho dimenticato la boccetta d’inchiostro!- urlò Liam, schizzando nel salotto e scomparendo subito dopo.
Di nuovo i due ragazzi si guardarono allibiti, poi la rossa scoppiò a ridere.
-E io che mi lamentavo di Mike… questo qui è anche peggio!- esclamò Scorpius mettendosi le mani tra i capelli e lasciandosi cadere sul divano.
-Sono i migliori amici che si possano desiderare. Sono solo leggermente invadenti, inopportuni e si divertono un mondo a rompere le scatole- commentò Lily, sedendosi accanto al suo ragazzo e abbracciandolo da dietro, ancora scossa da risatine.
Erano due veri dementi, ma come avrebbero fatto senza di loro?
Scorpius si appoggiò allo schienale del divano e Lily si spostò, finendo mezza sdraiata con la testa sulle sue gambe.
-Avresti mai pensato, qualche anno fa, che sarebbe finita così? Tra noi due, intendo- le chiese all’improvviso il ragazzo, curioso.
-Sinceramente no, non me lo sarei mai aspettata. A Hogwarts sei sempre stato impegnato con altre ragazze per accorgerti di me…- rispose lei, corrugando la fronte.
-Non è vero, io mi ero accorto di te!- ribatté lui, mettendo subito le mani avanti.
-Sì, ma non come una ragazza con cui stare. Ti eri accorto di me perché vi stavo sempre tra i piedi e perché Al ti ha costretto ad aiutarmi in Pozioni- ridacchiò Lily.
-Quelle ripetizioni sono state una cosa terrificante, temevo di morire ogni volta-
-Esagerato, non ero poi così negata- minimizzò lei, leggermente offesa.
Scorpius le lanciò un’occhiata più che eloquente, al che lei si arrese sbuffando.
-Sì, ok, ero negata, lo ammetto. Ma è colpa di mio papà, mi ha passato i geni dell’incapacità!- si difese incrociando le braccia.
-Comunque io sì che mi ero accorta di te: è difficile non notare la tua esistenza quando hai delle compagne oche che non fanno che parlare del bellissimo e fighissimo Scorpius Malfoy-
Scorpius scoppiò a ridere, facendo sobbalzare Lily che era ancora appoggiata alle sue gambe.
-Ti prego, puoi dirlo a Mike? Lo sapevo che ero io il più ammirato! E che cosa dicevano di me?- chiese, curioso.
-Bah, le solite cose… io comunque preferivo Mike- ammise candidamente Lily.
Il voltò di Scorpius si rabbuiò e affilò lo sguardo.
-Oh andiamo, non c’è bisogno di fare quella faccia! Quando vi ho conosciuti era molto più simpatico di te, non puoi negarlo. Te ne stavi sempre sulle tue, mentre lui era sempre gentile nei miei confronti-
Fu il turno del ragazzo di incrociare le braccia scocciato.
-Era gentile con te solo perché voleva provarci, ma quando Al gli ha detto che l’avrebbe ucciso se avesse anche solo osato pensare a te in maniera poco carina ha deciso di rivolgersi al resto del mondo femminile- puntualizzò il biondo.
Lily si tirò su ghignando e si sedette sulle sue gambe, in modo da fissarlo dritto negli occhi.
-Sei geloso-
-Proprio no. Io sono più bello di lui-
-Sei geloso perché al secondo anno mi piaceva Mike-
-Che cosa??- Scorpius strabuzzò gli occhi e la guardò malissimo.
-Avevo dodici anni, la cotta mi è durata giusto qualche mese, non c’è bisogno che ti agiti tanto- lo rimbrottò lei, mettendogli le braccia intorno al collo.
-Che ingrata, è così che mi ripaghi dopo tutte le ripetizioni che ti ho dato?- borbottò lui, ancora offeso.
-Sei veramente incredibile, lo sai? Per fortuna alla fine ho lasciato perdere l’amico donnaiolo di Al e mi sono presa quello irritante e permaloso-
-Hai una maniera davvero peculiare di dimostrarmi il tuo amore-
Lily rise e poi lo baciò, le mani intorno al suo volto. Scorpius la avvolse in un abbraccio e la strinse per avvicinarla a sé.
-Occhio, che qui ci scappa il pargolo!-
-LIAM!-
 

***

 
-Zia Doooom! Il pranzo è pronto!- gridò John entrando come un Bolide in salotto, dove Dominique stava leggendo la Gazzetta del Profeta.
-Eccomi- rispose prontamente lei, correndo dietro al nipotino e lasciandolo vincere come al solito.
-Hai visto papà, sono arrivato primo in cucina! La zia non vince mai- esclamò orgoglioso il piccolo, attaccandosi alla camicia del padre e tirandola verso di sé.
-Questo perché la zia Dom non è allenata come te che corri in giro per la casa tutto il giorno- ridacchiò Ted, prendendo in braccio il figlio e facendolo sedere al suo posto.
Come ogni domenica, Ted e Victoire con il piccolo John erano a pranzo a Villa Conchiglia. Quel giorno, 2 gennaio, Fleur aveva dato il meglio di sé, dato che era l’ultima domenica che avrebbero passato insieme a Louis, che sarebbe ripartito per la Romania l’indomani. Dominique e Lily, invece, sarebbero tornate in Canada solo il 6 gennaio. Daniel era partito la mattina dopo Capodanno.
-Sai John, dovresti proprio allenare un po’ la zia Dom. Lei non è forte come noi uomini- disse Louis al nipotino con fare cospiratorio, occhieggiando verso la sorella, che prontamente si finse esausta.
-Lo zio ha proprio ragione, dovremmo correre un po’ insieme, così mi fai vedere quanto sei veloce- propose la ragazza al bambino, scompigliandogli i capelli.
-Sono velocissimo, lo sai zia? Anche zio James me l’ha detto, e ha detto che mi insegnerà a volare bene come lui e nonno Harry, così potro andare ancora più velocissimo- disse John entusiasta.
-Si dice più veloce- lo corresse Victoire, riempiendogli il piatto di patate arrosto, su cui il bambino si avventò vorace.
-Zio, quando mi porti a vedere i draghi? Tu e lo zio Charlie me l’avete promesso!- intervenne ancora il piccolo, che parlava sempre così tanto da impedire agli altri di intervenire.
-Questa volta non posso, io e lo zio Charlie dobbiamo andare a studiare una colonia in un’altra regione, ma quest’estate potresti venire in vacanza con la mamma e il papà, così vedresti tutti i draghi che vuoi. Ci stai?- chiese Louis, porgendo solennemente la mano a John, che la strinse con foga.
-Mamma, andiamo a vedere i draghi!- esclamò eccitato, enfatizzando l’ultima parola.
Tutti gli adulti risero, contagiati dall’entusiasmo del bambino. Erano questi i momenti che Dominique rimpiangeva di più quando doveva tornare in Canada, ma d’altro canto adorava il suo lavoro e le piaceva anche vivere per conto suo. Amava la sua famiglia ma allo stesso tempo aveva bisogno dei suoi spazi, pur essendo certa che nel giro di qualche anno sarebbe tornata in Inghilterra, così come Lily: era questa la loro casa.
La sua attenzione fu distolta da John, che in quel momento si era arrampicato sulle ginocchia di Bill, a causa di un rumore proveniente da fuori. Si voltò e vide un grosso barbagianni sconosciuto che picchiettava con il becco contro il vetro della finestra. Andò ad aprirla e il volatile lasciò cadere una lettera proprio tra le sue mani, andandosi poi ad appollaiare su una sedia, arruffando le piume.
Dominique, perplessa, osservò la grafia con cui era stato scritto l’indirizzo ma non la riconobbe. Curiosa, aprì la busta e cominciò a leggere. Dopo pochi istanti sussultò e si fece più attenta, sgranando gli occhi.
Gli altri, intanto, si erano accorti del suo silenzio e Fleur le si avvicinò, leggermente preoccupata.
-Cher va tutto bene?- le chiese dolcemente, appoggiandole una mano sulla spalla.
Per tutta risposta la figlia le passò la lettera, senza dire una parola. Fleur si mise una mano sulla bocca, costernata, poi passò il foglio a Victoire che si era a sua volta avvicinata.
-Devo andare da Lily, scusate- disse velocemente Dominique, riprendendosi la lettera, indossando il suo cappotto e smaterializzandosi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
My Space.
Alzi la mano chi ha il coraggio di non amare Mike e Liam *_* E’ un capitolo abbastanza di passaggio ma questi due poveracci premevano per ritornare in scena e non potevo proprio dir loro di no xD
Sì, mi sono divertita un mondo a scriverne =D
Nella scena a Villa Conchiglia ho voluto far emergere un po’ Dom e gli altri perché mi sono resa conto che, effettivamente, anche lei e Louis sono zii di John. Non ci avevo mai pensato, sapete? Vaaaa beh.
Non mi son molto persa via a raccontare di Capodanno perché, pensando ai libri di Harry Potter, Natale viene sempre descritto mentre l’ultimo no. Poi non è che devo raccontare ogni singola festa u.u
So che il finale lascia con il fiato sospeso *eheh* ma ho dovuto interrompere qua, perché la parte dopo è piuttosto importante e va sviluppata come si deve u.u
Al prossimo capitolo gente, ne vedrete delle belle!
Nip
  
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