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Autore: itspulcina    28/02/2013    0 recensioni
Le labbra di Santana erano fatte per baciare lei. E lei, beh, lei era fatta per amare Santana. Non sapeva come, dove, quando, perché… sapeva solo che sarebbe stato così.| Brittany era ufficialmente entrata a far parte della lista delle poche cose che la facevano sorridere.| Ed ora, eccola lì, poggiata allo stipite della porta a guardare con il sorriso sulle labbra quel pezzo fondamentale della sua vita. Se, anni prima, le avessero detto che avrebbe avuto tutta quella felicità non ci avrebbe creduto.|
Piccola raccolta di storie brittana, accenni ad altri pairing e friendship.
Missing moments, Baby!Brittana, Future!Brittana, AU. Tanto Fluff.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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3.Alice/ AU OUAT
http://www.youtube.com/watch?v=YI4m-l2yRZA
 
Da quando la nube magica aveva sorvolato la città e lei era ritornata ad essere se stessa, aveva percepito come uno strano richiamo dentro di se.  Finalmente aveva ripreso la sua identità di Alice ma dentro di lei risiedeva ancora la consapevolezza di ciò che era stata in quei lunghi 28 anni a Storybrooke ed, evidentemente, anche tutti gli altri abitanti della città amavano ancora ricordarla come Brittany piuttosto che come la ragazza che era stata nella foresta incantata. Eppure parecchie cose accumunavano Alice e Brittany: il fantasticare, le strane manie, la curiosità e il saper vedere oltre le apparenze. Erano due facce della stessa medaglia. Ed ora che era tornata ad essere Alice, la ragazza che era riuscita a visitare Il Paese delle Meraviglie ritornando indenne, sfuggendo persino alle grinfie della Regina di Cuori, si rendeva conto che tra le due parti che ora convivevano dentro di se, un pensiero al centro di tutti gli altri era comune.
 
Seguì quel richiamo correndo su una strada che Alice non riconosceva ma che Brittany aveva percorso più di una volta. Il cuore prese a batterle forte mentre la parte fiabesca, Alice, ricordava l’immenso desiderio che aveva nutrito di ritornare al Paese delle Meraviglie solo per rivederla, prima che la maledizione spazzasse via ogni cosa, compresi i suoi ricordi, le sue speranze ed il suo amore. E Brittany, la parte reale di quell’unico essere biondo con gli occhi color del cielo, ricordava lo stesso viso, sentendo lo stesso amore inespresso.
 
L’aveva respinta, le aveva detto di essere una pazza nel credere che fossero personaggi delle favole e a voler insistere a cucire un cilindro che magicamente le avrebbe riportate nel posto da cui venivano. Era fuggita da lei spaventata, più da quello che affermava, dai sentimenti che nutriva nei suoi confronti.
 
Si era innamorata di una matta.
 
Corse ancora, veloce, verso quell’abitazione che non visitava da mesi, quando, svoltando l’angolo, non si scontrò contro un altro corpo. Scivolò di lato, spinta dalla forza dello scontro, rannicchiandosi sul fianco per l’improvviso dolore causato dallo schianto al suolo. Abbassò le palpebre sentendo le lacrime pungerle gli occhi mentre il dolore, più emotivo che fisico, le avviluppava le membra  impedendole di muoversi.
 
Doveva correre da lei e dirle che era innamorata di lei, come non aveva mai avuto il coraggio di fare, dirle che era stata una stupida a non crederle, ma sembrava che ci fosse sempre qualcosa ad intromettersi tra loro.
 
-Brittany-
 

Una voce familiare la chiamò, mentre un corpo si piegava su di lei accarezzandole i capelli, e lei aprì gli occhi trovandosi davanti il volto che aveva avuto in mente sin da quando le era tornata la memoria e che, probabilmente, era sempre stato lì, sia che lei fosse Alice o Brittany.
 
-Santana-
 
Biascicò mentre  una lacrima sfuggiva al suo controllo e la bruna la raccoglieva tra le dita, tirando un sospiro di sollievo. Brittany si soffermò sul suo viso dolce mentre si sfilava il cilindro dalla testa, liberando i meravigliosi capelli corvini che scesero morbidi sulle spalle, coprendo la cicatrice che le circondava il collo, e vi riconobbe la persona di cui si era innamorata, sia nel Paese delle Meraviglie che a Storybrooke. La stessa persona che si era fatta imprigionare dalla Regina di Cuori pur di aiutarla a fuggire, che aveva letteralmente perso la testa per lei e che era diventata matta a furia di cucire cilindri pur di crearne uno che la aiutasse a ritornare da lei. La stessa persona che le aveva raccontato quella storia e a cui non aveva creduto, scambiandola solo per una folle, ossessionata dai suoi cappelli, divorata da un amore per una persona che aveva pensato non esistesse neppure.
 
E, invece, era tutto vero. Lei era Alice, era un personaggio delle favole proprio come lei, ed erano finite nel Maine a causa di una potente maledizione. E lei non le aveva creduto.
 
Santana l’aveva fatta innamorare di lei due volte e se nelle favole le era apparso facile, nella realtà era stato quasi folle. Del resto, l’amore ti fa perdere ogni collegamento con la realtà.
 
L’amore è follia allo stato puro.
 
-Ti amo-
 
Lo disse tra le lacrime, singhiozzando contro il suo grembo, mentre Santana la stringeva forte prendendo a ridere. Una risata liberatoria, una risata che segnava la realizzazione di tutto ciò che aveva desiderato troppo a lungo.
 
-Ti amo anch’io-
 
E Brittany sorrise, rendendosi finalmente conto di quanto la facesse sentire completa quella sensazione di calore all’altezza del petto, di quanto quella non potesse essere considerata follia.
 
E, poi, cosa c’era di più folle di essersi innamorata del cappellaio matto?

   
 
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