Che diavolo intendeva Harry con ‘sono qui per proteggerti.’
Proteggermi da cosa?
Sono solo un essere umano, non sono un alieno o cosa.
Sono Coco, la classica ragazza che non ha bisogno di nessuno, sa prendersi cura di se stessa.
Non ha bisogno di uno ‘schiavo.’

Entrai nel negozio, c’era Jade.

‘Giorno Coco!’ mi disse entusiasmata.
‘Giorno Jade.’

Il suo sguardo era curioso mentre alzava le sopraciglia.

‘Che c’è?’ le dissi.
‘Chi è quell’uomo che ti ha accompagnata?’
‘Ah, Harry, lasciamo perdere..’ dissi abbassando lo sguardo.
‘Nono, Coco. Non con me, ora siediti e parliamo.’
‘Mi è spuntato in camera all’improvviso, con i suoi riccioli e i suoi occhi luccicanti.
Già conosceva il mio nome, tutto di me, la mia vita. 

Dicendomi:

‘Tua madre è andata via per un po', dato le mie esperienze mi ha chiesto di dedicare maggior parte del mio tempo a te.
Da oggi sarò il tuo schiavo.’

‘Cosa cosaaa? Aspetta, torna indietro. Schiavo?’
‘Non ho idea di cosa volesse dire con quelle parole. 'Dato le sue esperienze', che cavolo di esperienze ha fatto?’

Continuammo quasi tutto il giorno a parlare di lui, di cosa volesse dire con quelle parole.
Ma non riuscimmo a capire nulla.
Sembrava fosse arrivato da chissà quale mondo.

Vidi un uomo abbastanza alto entrare al negozio, era Harry, come immaginavo.
Jade iniziò a guardarmi curiosa e sbalordita, forse dalla sua bellezza?

‘Che ci fai qui?’ gli dissi.
‘Devo ripetere cosa signfica schiavo, Coco?’ disse mostrandomi le sue fossette.
‘Potevo beniss..’
‘Esci ed entra in macchina, non fartelo ripetere ancora una volta, Coco.’ Disse scambiando i ruoli.

Harry era arrabbiato.


‘H-Harry?’ gli dissi timidamente.
‘Cosa?’ mi rispose guardandomi negli occhi.
‘P-Potresti smetterla di stringermi il polso? Fa male..'

Lui sobbalzò a quelle mie parole.

‘Scusa, Coco.’ Mi disse mentre poggiava leggermente le sue labbra sul mio polso.
‘Hey, non importa..’ gli dissi sorridendo.
‘Importa invece’ mi disse guardandomi negli occhi. ‘Uno schiavo non dovrebbe far del male alla sua padrona.’

Tornammo finalmente a casa.
Mi poggiai un po' sul letto.

Pensando a tutto ciò che mi stava succedendo. Alla mia vita, ad Harry, a mia madre.

Sentii vibrare il cellulare, era mia madre.

‘Mamma!’ urlai contenta.

‘Co, da quanto tempo! Scusa se non ti ho chiamato, ho avuto tantissime cose da fare e non avevo mai tempo.’

‘Va bene. Ma perché sei sparita all’improvviso senza dirmi nulla?’

‘Hai conosciuto Harry?’ disse cambiando discorso.

‘Sì, purtroppo sì.’ Dissi alzando gli occhi al cielo.

‘Non usare quel tono di voce. Harry è un ragazzo molto dolce.’

‘Anche un porco..’ dissi sottovoce.

La sentii ridere dall’altra parte del cellulare.

‘Quando torni, mamma?’ le dissi pregandola.

‘Ci metterò del tempo, tesoro. Ma sei con Harry, quindi sono abbastanza tranquilla.’

‘Mamma, che ha di tanto importante?’

‘ Tesoro mi dispiace, adesso devo proprio andare, ti richiamerò domani, buonanotte, ti voglio bene.’

‘Mamma..’ dissi sottovoce mentre lei aveva già staccato la chiamata ‘ti voglio bene anch’io..’ sbuffai.

Non riuscivo a capire.
Perché ogni volta mi ripetevano che sono tranquilli quando sono insieme ad Harry?
Eppure mi sembrava di averlo già visto da qualche parte.
Mi sembrava di conoscerlo da una vita.
Le sue fossette, i suoi occhi, i suoi riccioli, il suo modo di fare, lui.

Perchè mi trattava in quel modo?
Come se fossi una principessa.
La sua principessa.
Nessuno mi ha mai trattato in quel modo.
Mi ha rivolto mai la parola in quel modo. Trattandomi così delicatamente.
Toccandomi in quel modo.
Come se avesse paura, paura che io potessi andare via da un momento all’altro.
Sparire, com è spuntato lui all’improvviso.
Ogni volta che mette in mostra le sue fossette è come se il mio cuore scoppiasse da un momento all’altro.
Che cosa intendeva con: ‘Sono Harry, solo Harry.. ed ho paura' i suoi occhi in quel momento erano così lucidi, esprimevano una tristezza assurda.
Quasi provavo compassione per lui.

‘Harry?’ lo chiamai, sicura che fosse ancora fuori la porta di camera mia, come sempre. Ma non rispose.

‘Harry, sei lì?’ ancora nessuna risposta.


Mi alzai per controllare se era ancora lì.

Vidi il suo corpo a terra, la sua schiena al muro, una gamba contro il petto e l’altra stesa.
Una mano era appoggiata sul pavimento, mentre l’altra sulla gamba stretta al petto e la testa verso il basso,
i suoi morbidi riccioli coprivano il suo viso.

Stava dormendo.

Era una visione adorabile, probabilmente era troppo stanco a causa del suo svegliarsi alle sei del mattino e inchiodarsi
d’avanti alla porta della mia camera, aspettando la mia uscita per vedermi appena sveglia.

Mi chinai d’avanti a lui, mettendo la mano sui suoi riccioli.
Erano morbidi, come sempre. 

Il suo petto si alzava ed abbassava lentamente, il suo respiro era normale, stranamente.
Vidi del liquido cascare dalla bocca di Harry al pavimento.

Stava sbavando.


Ogni volta che toccavo i suoi riccioli succedeva ciò.
Eppure mi veniva da ridere, l’adoravo terribilmente.



-Spazio autrice!-
yo fratelli! (?) 
questo terzo capitolo sembra molto più lungo rispetto agli altri o: però spero che vi sia piaciuto  quanto il primo e il secondo! :)
recensite in molti e cagatemi blxx, su twittah sono xhichanel.