Science can be just what is, not what it could
be.
Capitolo
14
-Signorina
Pirce-.
Becky
mugugnò,prima di rigirarsi su se stessa.
-Signorina
Pirce- un sussurro quasi impercettibile le arrivò di nuovo
all’orecchio.
Louis
osservò
la ragazza con un sorriso,le gambe rannicchiate al petto e i boccoli
scuri
sparpagliati su tutto il cuscino.
Gli
dispiaceva
svegliarla da un sonno così tranquillo,ma doveva prepararsi
per la scuola.
-E’
tardi,deve
alzarsi- continuò scuotendo per la terza volta la spalla
delicatamente.
Becky
si
rivoltò ancora,continuando a dormire beatamente.
Louis
scosse
la testa,ridacchiando.
Si
inginocchiò
ai piedi del divano,cominciando ad accarezzare con il suo indice la
guancia
della ragazza,per poi tracciare il profilo del naso schiacciato e per
concludere
sul collo lungo e liscio.
-Rebecca..-
sussurrò avvicinando il viso al collo di Becky e immergendo
il naso
nell’attaccatura tra la spalla
e la
mascella.
Louis
respirò
a pieni polmoni il forte profumo del suo bagnoschiuma che ancora
aleggiava
sulla pelle della ragazza.
Un
brivido
percosse la schiena di entrambi,facendo aprire gli occhi a Becky che
istintivamente poggiò i palmi delle mani sulle guancie lisce
e profumate di
dopobarba del suo professore.
-Buongiorno-
Louis sospirò sul collo di Becky,prima di allontanarsi
definitivamente.
-Giorno-
mugugnò la ragazza,sentendo le sue guancie tingersi di rosso.
-Sono
le sette
e un quarto,deve prepararsi per andare a scuola- il professore si
raddrizzò
all’in piedi,sorridendo alla ragazza che sbuffava.
La
osservò annuire
e stiracchiarsi sul divano del suo salotto,prima che si alzasse.
-Ho
già
preparato la colazione- annunciò Louis avviandosi in cucina
seguito da
Becky,che non vedeva l’ora di scoprire a cosa era dovuto
quell’odorino niente
male.
Louis
la
invitò a sedersi,prima di porgerle un piatto
enorme,strapieno di uova,toast
imburrati,pancetta,fagioli,salsiccia,funghi e pomodori grigliati.
-Oh
c’è anche
questa- aggiunse avvicinando un bicchiere con una spremuta
d’arancia.
-Wow-
fu
l’unico commento che uscì dalle labbra di
Becky,alla vista di tutto quel cibo.
Una
volta
mangiato la metà di tutta quella roba Becky si chiuse in
bagno,per lavarsi i
denti con lo spazzolino nuovo che il professore le aveva consegnato
assieme a
degli indumenti puliti e aggiustare alla meglio i capelli arruffati e
deformi.
La
ragazza
uscì dal bagno,gli abiti maschili troppo grandi per lei e le
vans blu del
professore in cui il suo piede poteva starci almeno due volte.
-Pronta?-
Becky si voltò spaventata verso l’insegnante che
la attendeva seduto sul
divano,la giacca già in dosso e le chiavi
dell’auto tra le mani.
-Insomma-
sbuffò la ragazza,osservando il suo abbigliamento.
Il
professore
si avvicinò a lei di qualche passo,scrutandola dalla testa
ai piedi,prima di
sfiorarle la guancia con la mano chiusa -Le stanno molto bene i miei
vestiti-
commentò,prima di sorriderle e uscire di casa.
Becky
sentì le
sue guancie prendere fuoco,mentre si ,incamminava nel piccolo
giardinetto
curato.
I due
salirono
in macchina,lasciando che le note di ‘Let it be’
dei Beatles riempissero lo
spazio angusto dell’auto.
Louis
osservò
la ragazza mentre canticchiava e batteva ritmicamente le dita
affusolate sulla
gamba.
Un
sorriso
dolce gli increspò le labbra,mentre iniziava a cantare
assieme a lei il
ritornello della canzone.
‘Lascia
che
sia,lascia che sia,lascia che sia’.
Come
avrebbe
voluto dare ascolto alla canzone.
Ma lui
era un
codardo,lui aveva paura delle conseguenze per questo reprimeva i suoi
sentimenti.
No,no,no,no.
Spense
la
radio con un gesto secco,interrompendo la canzone e lasciando sola la
voce
della sua alunna che lo guardava contrariato.
Louis
la
ignorò,accostando sul ciglio della strada.
-Scenda,è
meglio non destare sospetti- spiegò abbassando lo sguardo
sulle sue ginocchia,fasciate
in un jeans color sabbia.
Becky
annuì,nonostante non riusciva proprio a comprendere lo
sbalzo d’umore del
professore.
Afferrando
lo
zaino completamente vuoto e scendendo dall’auto, si
incamminò per il
marciapiede deserto.
-Cioè,tu
hai
lanciato del cibo addosso alla tua matrigna e le hai dato della
sgualdrina
d’avanti a tuo padre?- domandò deluso
Harry,addentando la sua fetta di pizza.
Becky
annuì,saettando lo sguardo preoccupato dal riccio ad Holly
abbracciata a lui.
-Sono
fiero di
te!- urlò il ragazzo,mollando un fianco della bionda per
sbattere il cinque con
l’amica.
-E
adesso dove
starai?- domandò preoccupata Holly,sorseggiando la sua
aranciata.
Becky
sussultò
lievemente –Da..Licia- inventò,non riuscendo a
trovare scusa migliore.
I due
annuirono
prima di osservare entrambi un punto indefinito alle spalle della mora.
Becky
si voltò,osservando
Josh che con il suo vassoio faceva lo slalom tra i tavoli della
mensa,diretto
nella sua direzione.
-Nascondetemi..-
sussurrò,affondando la testa nel suo piatto di insalata.
-Salve
ragazzi!- la voce pimpante di Josh la fece sobbalzare, costringendola ad alzare lo sguardo da un
pomodoro
perfettamente tondo e rosso.
-Becky
che
fine hai fatto? Non ci sentiamo da settimane,c’è
così tanto tempo che dobbiamo
recuperare,ma tranquilla ho già fatto una scaletta con le
date e gli orari-
cominciò il ragazzo sedendosi di fronte alla mora e
poggiando il suo vassoio
sul tavolo.
Becky
rivolse
uno sguardo di supplica ai suoi amici che cercavano in tutti i modi di
trattenere
un ghigno.
-Tanto
per
cominciare,domani arriverà mia nonna da Liverpool e devi
assolutamente
conoscerla..e bere il suo the di rose- spiegò Josh
gesticolando.
-E poi
fra due
giorni sarà la giornata mondiale dello scoiattolo,quindi
potremmo andare a distribuire
ghiande per il parco,mentre sabato..- Josh venne interrotto da un colpo
di
tosse.
Tutti e
quattro i ragazzi si voltarono verso il professor Tomlinson che
sorrideva in
modo strano.
-Buongiorno
professore- salutarono Harry,Holly e Josh mentre Becky incantata si
torturava
le mani.
Era
ancora
‘arrabbiata’ con lui ed i suoi improvvisi cambi di
rotta.
-Salve
ragazzi,scusate l’interruzione ma volevo soltanto parlare un
minuto con la
signorina Pirce- Louis si voltò verso la ragazza che lo
osservava con un
sopracciglio alzato.
Era
arrabbiata,non ci voleva molto per capirlo.
-Uhm..per
quel
tre del compito,io credo che sia meglio iniziare già da oggi
con il corso di
recupero- disse.
Becky
aggrottò
la fronte,era sicura di non aver preso nessun tre,rivolse lo sguardo al
professore per ribattere,prima di scorgere il suo sguardo complice che
indicava
la direzione di
Josh.
-Oh
giusto,il
corso di recupero- Becky annuì,prima di rivolgere uno
sguardo fintamente
dispiaciuto al ragazzo di fronte a lei.
-Ogni
pomeriggio fino alle sei,mi dispiace Josh..- la ragazza si
grattò la testa con
fare nervoso,prima di alzarsi dal tavolo.
-Ora
scusatemi
ma voglio sgranchirmi un po’ le gambe prima di richiudermi in
classe- mentì
uscendo dalla mensa.
Louis
salutò i
ragazzi,seguendola senza farsi notare.
Becky
lanciò
la borsa a terra,lasciandosi cadere sul prato umido.
Appoggiò
la
schiena al tronco di un albero,chiudendo gli occhi mentre il sole le
riscaldava
il viso pallido.
-Dovrebbe
ringraziarmi..- la ragazza riconobbe la voce del signor Tomlinson senza
dover
aprire gli occhi.
Alzò
le
spalle,continuando a rilassarsi sotto i leggeri raggi del sole.
-E se
io
avessi voluto passare del tempo con Josh?- chiese aprendo un occhio,con
cui
scrutò il professore sedersi di fianco a lei.
-E
distribuire
noccioline per kilometri?Io non credo..- scherzò
l’insegnante ridacchiando.
-Per me
l’importante è passare il tempo con Josh,non cosa
faccio con lui- mentì la
ragazza richiudendo gli occhi.
-Ma io
l’ho
sentita durante le mie lezioni,dove invece di seguire la spiegazione
sulla struttura
molecolare si lamentava con la signorina Holly Samuels di quanto fosse
stressante e fastidioso il signor Devine- spiegò il
professore appoggiando la
sua testa sulla superficie rugosa del tronco e facendo sfiorare il suo
braccio
con quello della sua alunna.
-Beh
adesso ho
cambiato opinione- Becky si raddrizzò,voltandosi verso il
professore.
-Allora
deve
essere un po’ bipolare- constatò Louis sorridendo.
Becky
si alzò
di scatto,posizionandosi di fronte all’insegnante che la
osservava con le
sopracciglia alzate.
-Bipolare
io?
Io?Da che pulpito- sbottò irritata allargando le braccia.
-Se si
riferisce a questa mattina,non volevo sembrare scortese..l’ho
fatto solo per
non far nascere strane idee alla gente- spiegò Louis
alzandosi.
-Beh lo
è
sembrato e come scortese..poteva essere un po’ più
gentile- rispose Becky
mettendo in spalla il suo zaino e
voltandosi,per andare il più lontano possibile da
quell’uomo.
-D’accordo,d’accordo-
Louis afferrò il polso della ragazza,costringendola a
fermarsi –Non sarei
dovuto essere così scortese,mi perdona?- il professore
sporse il labbro
inferiore all’in
fuori,sbattendo più
volte le palpebre.
-Solo
se si
toglie quell’espressione da pesce lesso dalla faccia- Becky
sorrise,osservando
la presa dal suo polso scivolare fino alla sua mano.
Allargò
il suo
sorriso quando le dita calde del professore si intrecciarono con quelle
morbide
di lei.
-Andiamo
a
casa- Louis la guidò dolcemente verso l’auto,le
loro mani ancora intrecciate
saldamente.
-Stasera
potremmo
vedere un film,oppure potremmo cucinare insieme del cibo italiano-
propose il
ragazzo.
-Tutto
è
meglio di regalare in giro noccioline- confessò Becky mentre
il suo professore
ridacchiava.
Senza
sciogliere l’intreccio delle loro mani,il ragazzo avvolse un
braccio sulle
spalle della mora che appoggiò la testa sulla sua
spalla,lasciando che il
giardino deserto della scuola si riempisse solo dei loro sospiri.
Ssssssciaaau
pellezze :3
Okay sarò
veloce visto che sono quasi le 6 e
devo
ancora cominciare i compiti.
Questo
capitolo mi piace abbastanza visto che c’è tanta
dolciosità
e soprattutto tanto
Locky (?)
Per ciò che ho
in mente credo che sarà così
anche per i
prossimi capitoli.
So che
probabilmente è diventato tutto noioso,anche
perché
c’è chi ormai
mi
minaccia, stanco di aspettare un bacio (si,RiKaKaulitzIM5,sto parlando
di te
lol).
Ma come diceva
qualcuno di cui non ricordo il nome
‘Ogni cosa hai
il suo tempo’ lol
Ora lasciatemi
tentare il suicidio con i tre capitoli di diritto da imparare.
GRAZIE per le
recensioni del capitolo scorso,e se viva lasciatemi un parere piccino
anche
qui.
Al prossimo
capitolo…
Lots
of love
Anto.