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Autore: LaIndiA    28/02/2013    1 recensioni
Un lampo improvviso e tutto diventò buio... Cosa succederebbe alle nostre beniamine se a causa di un desiderio espresso nel momento sbagliato le loro vite avessero una svolta inimmaginabile...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena | Coppie: Haruka/Michiru
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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La gioia dello stare con te Rieccomi tra voi... so che mi sono fatta attendere e molto anche :D chiedo venia, ma impegni vari e piccoli problemucci di carattere  personale con i quali  però non voglio annoiarVi hanno fatto il loro corso, spero di averli risolti e superati; e aggiungiamo anche la mancanza di idee e la poca voglia di scrivere, hanno fatto il resto... Domando ancora scusa a tutti/e VOI... Ma vediamo che riesco a tirar fuori invece.

Come  sempre Haruka&mMichiru come Sailormoon non appartengono a  me ma alla grandissima Naoko Takeuchi mentre la storia me la stò inventando io ebbene si .

Detto questo Visto che vi ho fatti aspettare abbastanza, nella speranza che sia di vostro gradimento, Vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo...




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                                                                            LA GIOIA DELLO STARE CON TE
                                                                     



Da quel pomeriggio erano entrambe rimaste molto affascinate l'una dell'altra e  passare il loro tempo libero assieme era diventata la loro routine quotidiana.
Nonostante entrambe fossero piene di impegni. lo studio, il nuoto, il disegno la pittura ed il violino per Michiru.
Mentre dall'altra parte; lo studio, gli allenamenti di atletica, suonare il pianoforte, e la sua fedele compagna a due ruote per quanto riguardava Haruka. Ogni granello di tempo che avevano a disposizione si cercavano e facevano sforzi immani per vedersi e stare assieme il più possibile.
Erano grandi amiche, almeno così amavano definirsi loro, visto che talvolta bastava guardarsi l'un l'altra per capirsi alla perfezione senza bisogno di usare le parole. Ma nonostante entrambe fossero consapevoli del benessere che provavano quando erano assieme nessuna delle due aveva mai confessato all'altra i veri sentimenti che avevano iniziato a provare quando erano assieme. Accadeva oramai saltuariamente che; quando capitava loro di ritrovarsi abbastanza vicine da sfiorarsi,  senza volerlo si causavano dei brividi ovunque, come quando esempio si trovavano a toccarsi le dita mentre si passavano un oggetto, era come se una scossa elettrica a 380 volts le attraversasse. La prima volta che accadde ne rimasero  visibilmente sorprese e si ritrassero con anche troppo impeto quasi vergognandosi dei nuovi sentimenti che stavano prendendo possesso di loro.

Erano come spesso accadeva, insieme  in un bar vicino al centro dopo aver terminato entrambe i loro impegni giornalieri, e visto che era  quasi la fine di marzo e che quindi le giornate si stavano allungando, avevano deciso di prendere qualcosa assieme prima di tornare alle rispettive abitazioni.  Stavano parlando del più e del meno, quando accadde  che le loro dita si andassero a sfiorare.  Haruka  mentre sorseggiava il suo caffè si ritrovò a spostare la mano verso il centro del tavolino  per prendere la zuccheriera per aggiungere dello zucchero al caffè. In quell'istante esatto anche Michiru si accorse che nel suo cappuccino mancava  quella dolce povere. E fù un attimo!!. La scossa scaturita da quel contatto  entrò attraverso i loro corpi dalle dita e si andò a propagare attraverso l'intero corpo come una energia fortissima che scaturisce dopo l'impatto di un fulmine a ciel sereno sul suolo e lascia attraverso ciò che passa energia pura e una sensazione di benessere.

Questo sentirono le nostre  amiche in quel contatto che; temporaneamente durò pochi attimi ma, nonostante tutto, a loro sembrò durare un eternità. Il  ritrarsi e la
 vergogna furono la cosa più ovvia data la circostanza, anche perchè non era di certo qualcosa che avevano mai provato, e nessuna delle due sul subito seppe definire le sensazioni che provarono durante quel brevissimo contatto. Per diversi minuti nessuna delle due  disse niente nè tantomeno osarono guardarsi. Il silenzio più assoluto
calò tra  di loro.

Dopo  un lasso di tempo che parve loro un eternità, la prima a smorzare quella tensione fu Haruka domandando alla sua ospite se le andava di fare una passeggiata nel parco. Data la risposta positiva  si avviarono fuori del locale non prima di aver pagato le loro consumazioni.
Si incamminarono lungo la strada principale parlando del più e del meno verso il parco. Si fermarono vicino al laghetto che vi era nel parco andandosi a sedere all'ombra di un  grande albero.  A quel punto Haruka chiese: " Che ne dici se questo fine settimana andiamo a  trascorrere 2 giorni fuori città? Mi hanno detto che a una  trentina di chilometri da qua verso sud c'è  la fiera di primavera ed è uno spettacolo unico. "
"Mi piacerebbe tantissimo!! Avrei veramente bisogno di qualche giorno di relax, visti gli impegni scolastici e sportivi che avrò a breve. Sarebbe una buona occasione per scaricare la tensione che si è andata a impossessarsi di noi e tornare cariche solo di  energia positiva."
Quella risposta la colse alla sprovvista sul subito, ma praticamente, era quello che in cuor suo sperava, e allora perchè  era allo stesso tempo emozionata e felice?
"Mi stai dicendo che verrai allora?" le domandò quasi timorosa Haruka.
"Si  mi farebbe molto piacere trascorrere 2 giorni in completo relax!."
"Allora se venerdì nel pomeriggio non hai impegni potremo partire. Giungeremo li  in poco meno di un' oretta e potremo tranquillamente rilassarci e goderci il resto del fine settimana, che ne pensi?" Chiese Haruka alla ragazza più piccola.
"Dico che non ho impegni per venerdì pomeriggio. Quindi si parte!!!"
"Allora passo a prenderti verso le 17:00 mi raccomando visto che rimarremo fuori un week-end bagaglio leggero." Haruka disse  questo facendole l'occhiolino e subito dopo la salutò e si avviò verso casa... "Ci vediamo domattina Michiru trascorri una buona serata ciao." "Anche tu Haruka trascorri una piacevole serata a domattina ciao."
E fatti i reciproci saluti si avviarono entrambe alle rispettive abitazioni con una sensazione nuova nel cuore e anche con il desiderio di giungere a venerdì il più presto possibile.

I giorni seguenti trascorsero alternandosi gli uni agli altri  con uno scandire quasi identico tra di loro. Finquando  non  giungiamo alle 17:00 di quel venerdì e una moto di grossa cilindrata arriva con un gran rombo sotto casa di Michiru la quale nel sentire quel boato riconobbe immediatamente la Suzuki  Katana GSX 600 blu della bionda quindi  inizia a scendere e si fa trovare pronta fuori dal portone.

"Ciao Michiru eccoci finalmente al giorno fatidico. Pronta per questi  pochi giorni di assoluto relax?"
"Ciao Haruka ben arrivata. Prontissima per  trascorrere il resto del week-end senza pensare ai libri e impegni scolastici vari."
"Benissimo allora sali dietro di me e tieniti ben salda, che ci aspetta un viaggio di circa 40 minuti e poi arriveremo alla meta del nostro soggiorno in un monolocale in centro. Giunti li avremo tutto il tempo per visitare la fiera di primavera, deliziarci con le prelibatezze che serviranno nelle varie bancarelle, per poi passeggiare parlando del più e del meno rilassandoci."
"Indubbiamente un ottimo programma Haruka e poi sarà un  occasione per approfondire la  nostra amicizia al di fuori dei soliti impegni scolastici e di routine che ne dici?" " Ma non perdiamo tempo partiamo!!!"
"Ok partiamo sali. Fiera di primavera aspettaciiiiii!!!!!"

Haruka rimase turbata delle ultime parole che Michiru aveva pronunciato. Non domandò per tutto il breve tragitto cosa intendesse con quel "
approfondire la  nostra amicizia  fuori degli impegni scolastici." Non era certa di cosa intendesse michiru con quella semplice frase, fatta di pochissime e innoque parole, ma non si sentiva tranquilla. Una strana sensazione si stava impadronendo di lei e non sapeva come interpretare quei segnali, era come se una vocina nella sua testa le dicesse di stare all'erta e che non doveva abbandonarsi ai suoi sentimenti  tanto facilmente... che non era una buona idea quella...

Era come se il suo subconscio, cercasse di metterla in guardia su qualcosa che NON doveva assolutamente succedere e lei, non era certa di quello che avrebbe potuto accadere e nemmeno come avrebbe potuto  e soprattutto dovuto affrontarlo.

Il viaggio nonostante la mente di Haruka viaggiasse ad una velocità vorticosa si svolse nella tranquillità più assoluta;  il traffico era scorrevole e giunsero a Kyoto nel tempo stabilito dove trovarono facilmente il monolocale che avevano  affittato per quei 2 giorni. Posarono le loro borse e scesero, mescolandosi alla folla di persone che erano accorse ad ammirare la fioritura dei ciliegi.

Quando entrarono nella città il profumo dei ciliegi(Sakura) in fiore invase i loro sensi fin quasi  nell'anima;  le persone erano in giro per le strade inondate di bancarelle dove fare banchetti o pic nic all'aperto
banchetti o pic nic all’aperto
  e ben presto le chochin(lanterne di carta) accese per l'occasione presero il posto dei lampioni accesi nelle varie strade sia laterali che del centro. Quella senza ombra di dubbio era una buona occasione per passeggiare, rilassarsi e meditare gustandosi lo spettacolo  all'insegna del benessere e del rinnovamento dello spirito il tutto tra gli alberi di ciliegio.

Erano le 23:00 circa quando rientrarono al monolocale, quella giornata era giunta al termine e avevano trascorso una piacevole serata, lo spettacolo di colori  di luci e profumi aveva invaso loro i sensi, le narici e la vista e si sentivano benissimo senza provare stanchezza alcuna e completamente rilassate; e pensare  che avevano ancora 2 giorni da passare ad ammirare questa meraviglia di fiera dei ciliegi.

"Allora che ne pensi della festa? avevi mai visto qualcosa di più bello e affascinante in vita tua?" domanda Haruka  alla sua compagna di viaggio.
 "Bhe devo dire che questa festa mi emoziona ogni volta... e comunque  a proposito della tua seconda domanda.. Si  ho decisamente visto qualcosa di più bello e affascinante" risponde Michiru abbassando lo sguardo mentre pronuncia quelle parole a causa di un forte senso d'imbarazzo che la colpisce e di conseguenza arrossisce visibilmente.
Haruka che non si aspettava quelle parole ne rimane visibilmente sconcertata ma anche compiaciuta. Ma pochi secondi  dura quel senso di felicità perchè come un servizio di tennis che torna indietro la vocina nella sua testa riprende a martellarle e a dirle 
che non sarebbe una buona idea  se
adesso  incitasse michiru e soprattutto desse ascolto anche ai suoi istinti che le stanno urlando di abbracciare quel corpo e di gustare quelle labbra morbide e assaporarne  ogni centimetro. Quindi decide di cambiare discorso facendosi una violenza inaudita di togliersi quei pensieri dalla testa. "Domattina mi piacerebbe andare a visitare un posto qua vicino e dovremmo alzarci presto, meglio andare a dormire e farci un bel sonno ristoratore."
A malincuore Michiru capisce che la sua amica ha volutamente deciso di cambiare discorso, credendo che l'altra non provi lo stesso vortice di sentimenti ed emozioni che invece prova lei, soprattutto  quando si trova a pochi centimetri dalla bionda. Alchè annuisce e messosi gli abiti che indossa per dormire si infila sotto le coperte senza  parlare oltre. "Buna notte Haruka" le dice solamente senza guardare nella sua direzione con una voce cupa dal rammarico... "Buona notte Michiru dormi bene" le risponde di rimando la bionda e  si infila a sua volta nel letto spengendo la luce.

Ma anzichè fare dolci sogni, le nostre amiche si ritrovano a trascorrere gran parte della notte a pensare l'una, al comportamento dell'altra cercando di capirne cosa avesse spinto Haruka a quel repentino cambio di umore e d'argomento ignorando completamente l'esca che aveva preparato  e lanciato con gran cura. In pratica la bionda aveva rifiutato di approfondire la loro amicizia portandola magari ad un livello superiore,  molto più profonda, e finalmente dar voce a quei sentimenti che era certa anche l'altra provava, ma che  aveva volontariamente deciso di accantonare a priori senza darle modo di poter dire 'almeno c'ho provato ma è andata male era una situazione che non poteva andare..'

Dal canto suo Haruka si stava maledicendo; per aver dato quella risposta, ignorando l'esca che Michiru aveva lanciato.  Irremediabilmente si stava mangiando le mani..
chissà quando avrebbe avuto un altra occasione di rivelare finalmente i sentimenti che provava per Michiru. Aveva volutamente dato ascolto a quella vocina che la stava mettendo in allarme di non lasciarsi andare come se, dare sfogo ai suoi sentimenti fosse la cosa peggiore che potesse fare, che avrebbe irrimediabilmente potuto cambiare le loro vite in modo drastico. Con questi pensieri Haruka finisce per addormentarsi ma in breve non è il sonno ristoratore e rilassante che sperava fare... ' si ritrova in un  posto familiare anche se è certa di non riconoscerlo, di fronte a lei a poche centinaia di metri di distanza vede un enorme e possente palazzo dalle fattezze argentate, che sembra essere composto da enormi e scintillanti cristalli che emanano giochi di luce mai visti prima. Sembra  di vivere in un bellissimo sogno.. ma tutto ad un tratto; il cielo da cristallino e limpido si tinge dei colori più tristi che Haruka avesse mai potuto immaginare,  una pioggia fittissima inizia a scendere come se, quelle goccie  fossero le  lacrime che rigassero il volto di una persona invisibile e anche il cielo plumbeo oramai, rispecchiava la tristezza che quell'essessenza stava provando. Sensazioni tristi invasero l'animo di Haruka la quale si destò improvvisamente in un bagno di sudore. Era solo un sogno non era reale... anche se ne era certa le sensazioni di tristezza che aveva provato nulla avevano a che fare con un sogno quindi era certa; dietro quel cielo che da limpido si trasforma in plumbeo e la fittissima pioggia che all'improvviso aveva visto scendere, si celasse un qualche messaggio nascosto che doveva capire al più presto, ne valeva della sua salute mentale e non solo quella.'

Le luci del primo mattino stavano salendo in cielo, dandosi il cambio con le luci buie della notte appena passata. La prima a svegliarsi fu Michiru, che andò in bagno e decise che per iniziare al meglio quella giornata e per liberare il suo cervello, da tutti quei bui ragionamenti, la cosa migliore che potesse fare era una bella doccia calda. Quindi   toltasi i vestiti che indossava per dormire si deliziò con una doccia risanatrice.

Haruka dal canto suo si svegliò pochi minuti dopo e inconscientemente si diresse verso il bagno, dopo l'incubo della notte precedente solo una bella doccia poteva farle iniziare quella giornata nella maniera giusta. Quando si trovò di fronte alla cabina doccia, letteralmente si paralizzò davanti a tanta grazia  e perfezione, soprattutto alla visione di quel corpo nudo che riusciva a intravedere  nonstante i vetri sagomati, ma che nella sua testa aveva visto e percorso sia con gli occhi che con le sue mani innumerevoli volte centimetro per centimetro. Rimase li fuori della cabina doccia immobile finquando l'altra ragazza terminata la doccia uscì e porgendole l'asciugamano la sorprese facendola trasalire. "Haruka ma che ci facevi li  mi stavi  SPIANDO?" "A dire il vero, ero mooolto tentata di entrare  e farmi la doccia assieme a te e... magari riprendere quel discorso che avevo lasciato in sospeso ieri sera; e mi sono persa irrimediabilmente deliziandomi i sensi e gli occhi col tuo corpo perfetto."

Uno sguardo di assoluto compiacimento si va a formare sul volto di Michiru, la quale con un pizzico di malizia quanto basta, lascia cadere l'asciugamano a terra facendo gustare ancora di più alla bionda la vista del suo corpo. Haruka non se lo fa sfuggire e stavolta  si avvicina alla sua dea cingendola nel suo potente e rassicurante abbraccio, si avvia assieme alla ragazza più piccola nella doccia facendole intendere che il posto che doveva portarla a visitare... bhe poteva aspettare; in definitiva avevano ancora due giorni  e non  voleva correre stavolta... anzi era il tempo di dare libero sfogo ai suoi sentimenti che fino ad allora aveva chiuso in una scatola nel profondo del suo cuore. Adesso era il momento giusto per far saltare quel lucchetto... ed era più che certa che l'altra avrebbe ricambiato i suoi sentimenti poichè la cosa che si sarebbe prefissa da quel giorno sarebbe stata la felicità della sua compagna... nel bene e nel male.

Una cosa la nostra Haruka decise di far assopire e nascondere nel più recondito  meandro del suo cervello... 'quella vocina che la metteva in guardia che quella storia non doveva avere inizio' ma non senza rimanere 'vigile e all'erta'... E comunque questa non era adesso la loro priorità; essere felici di quello che avevano,  non nascondersi e  gustarsi quello che avevano appena scoperto; giorno per giorno ma soprattutto, quello di cui avevano bisogno da ora in poi era... la felicità dell'altra e niente più...




Note:
Rieccomi a voi gente dopo la bellezza di  2 anni e 4 giorni torno con un nuovo capitolo che decisamente mi ha vista fermamente decisa a proseguire questo progetto che in questi 2 anni ero andata più di una volta li li per abbandonare ma questi ultimi   giorni non so se è stata la voglia di non lasciare insospesa la storia o la mia "musa" che è tornata a bussare prepotentemente al mio cervello :-) bhe  ecco a voi un nuovo capitolo e ora non mi resta che attendere le vostre opinioni nel bene  o nel male...



Ecco la moto che guida Haruka  come me la sono immaginata io ==> Suzuki Katana GSX 600

 La canzone che adoro di Chiara e  con la quale ho scritto questo capitolo. Canzone che personalmente associo ad Haruka e Michiru x le parole nel testo che secondo me raccontano di un grande amore.. quindi eccola ==> 2 Respiri

Festa dei ciliegi
==> Hanami

Besidos e Saludos Barbara <3



   
 
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