Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: imlivingateenagedream    28/02/2013    2 recensioni
Kurt Hummel, preso di mira a scuola da tutti quanti poichè è l'unico gay dichiarato, cerca solo una cosa: l'amore. Kurt incontrerà Blaine su un sito di chat online, ma non sempre le cose sono come ce le si aspetta. Tra Kurt e Blaine non sarà tutto rose e fiori ma chissà se un giorno non avranno il "felici e contenti" che entrambi sperano di avere.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Cooper Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Kurt, Finn/Rachel
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Kurt era abbastanza preoccupato ultimamente. I suoi voti non erano dei migliori, non perché non studiasse a causa dei mille impegni che aveva (anzi, era quasi sempre rinchiuso in casa) ma perché passava la maggior parte del tempo raggomitolato tra le sue lenzuola a pensare a come le cose potessero essere diverse se lui non avesse mai fatto coming-out, se non fosse mai stato gay, sarebbe andata diversamente? Si. Questa era la conclusione a cui era giunto. Se qualcosa in lui fosse stata diversa adesso non si ritroverebbe in questa situazione. Magari sarebbe stato uno dei popolari della scuola, si sarebbe seduto in mensa assieme alla squadra di football, sarebbe stato uno di loro, starebbe frequentando una cheerleader da sballo e si starebbe godendo la sua adolescenza. Ma no. Lui aveva deciso di essere gay. Cioè, non era stata proprio una sua decisione, ma una serie di azioni hanno portato all’attuale stato delle cose. Kurt pensava fosse una specie di punizione divina.
“Forse in una vita passata sono stato qualche dittatore tedesco che ha ucciso dei bambini innocenti. Forse è questo il motivo per cui ora sto passando questo” pensò.
Le sue notti le passava insonni, pensando ad una soluzione. Sognava di vivere lontano da Lima, era sposato con un uomo bellissimo che lo amava, lavorava come redattore capo a Vogue.com e lui e il suo partner erano in attesa che la loro richiesta di adozione di un bambino fosse approvata. Ma il sogno svaniva non appena la sveglia suonava le 7 del mattino.
 
-
 
Quella mattina a scuola l’atmosfera era più gelida del solito. Non c’era nemmeno l’ombra di Karofsky o della sua banda ma nonostante tutto, i corridoi del McKinley sembravano immobili, come congelati.
 
Kurt si diresse verso il suo armadietto per prendere il libro di Algebra della prima ora. Il suo armadietto era proprio accanto a quello di Rachel Berry, la sua compagna di Glee Club, lei era una delle poche persone che gli rivolgeva la parola, ma questo ovviamente si restringeva solamente all’ora di lezione che avevano nella sala del coro.
“Hey Rachel, che sta succedendo?”
“Oh, ciao Kurt. Niente di che” rispose l’amica con tono sommesso.
“Sembrano tutti così strani oggi. Karofsky non ha ancora buttato nel bidone nessuno?” chiese Kurt.
“In realtà Karofsky è stato sospeso..” disse Rachel che abbassò subito lo sguardo e si voltò verso il suo armadietto per nascondere il viso.
“C-cosa? Voglio dire, non che io non sia contento, ma non mi aspettavo che potesse accadere una cosa del genere. Perché lo hanno sospeso?” disse Kurt con una faccia decisamente più allegra rispetto a quella che aveva indosso quando è entrato.
“Per colpa tua, Kurt. Perché hai detto al Preside Figgins che lui ti ha picchiato? Non potevi semplicemente far finta di nulla come tutte le altre volte?” Rachel scattò come se da questo dipendesse la sua vita.
“Cosa? Io non ho mai detto nulla a Figgins! Rach-“ ma Kurt non ebbe tempo di finire la frase perché Rachel era già a parecchi passi di distanza da lui.
 
Kurt non aveva la minima idea di chi fosse stato a mettere in giro quella voce. Lui non aveva detto assolutamente nulla al preside. Aveva sopportato le angherie di Karofsky da anni ormai, perché avrebbe dovuto fare una cosa così insensata? Conosceva le conseguenze di un’azione del genere e lui non lo avrebbe mai fatto.
 
Improvvisamente il corridoio si svuotò. Regnava un silenzio così assordante da far fermare il cuore. Sembrava uno di quegli scenari horror quando la povera vittima era tutta sola e non poteva nascondersi dal killer. Beh diciamo che la descrizione calzava perfettamente con la situazione.
Eccolo. Dave Karofsky. In tutta la sua gigantesca furia. Camminava a passo svelto verso Kurt. Stava per accadere. Avrebbe fatto male. E questo Kurt lo sapeva. Faceva sempre male.
 
-
 
E così Kurt era disteso sul letto con un occhio nero e il labbro rotto a causa di quel bulletto. Questa volta era stato più crudele del solito. Karofsky aveva sbattuto Kurt contro gli armadietti e ha cominciato a picchiarlo violentemente con tutta la forza e la rabbia che aveva. Nessuno era lì per aiutarlo. Nessuno lo ha salvato. Ma forse neanche Kurt voleva essere salvato. Ormai si era rassegnato all’idea di dover subire tutto.
Burt era alquanto scandalizzato quando ha ricevuto la chiamata dall’infermiera della scuola che gli aveva detto che suo figlio era stato appena picchiato. E’ stato un colpo duro per il padre di Kurt. Fa sempre male per un genitore vedere il figlio che soffre.
Ma Kurt preferiva stare da solo nonostante lui gli avesse offerto la sua compagnia.
 
Le ore passavano e tutto quello a cui Kurt riusciva a pensare erano i pugni di Karofsky che lo tormentavano e lo colpivano e gli facevano male ancora e ancora e ancora. Per quanto tentasse di sbarazzarsi di quei ricordi non ci riusciva, la memoria li riportava indietro ripetutamente e lui non poteva far altro che rivivere quel momento, assaporare ogni amaro colpo che gli veniva inflitto e soffrire nuovamente. Il gonfiore del suo occhio sarebbe anche potuto svanire, ma il dolore non sarebbe mai andato via.
 
Per quanto desiderasse stare solo, Kurt aveva bisogno di parlare con qualcuno. Ma non c’era nessuno che volesse ascoltarlo o tantomeno capirlo. Non sapeva a chi rivolgersi.
Alla fine prese semplicemente il computer, lo aprì e ci digito l’URL di uno di quei siti di incontri anonimi dove puoi chattare con delle persone sconosciute da tutto il mondo.
 

E-MAIL: kurthummel@bing.com
PASSWORD: 9764483kurt
NICKNAME:

 
Kurt non aveva un nickname o un soprannome. Non era mai entrato tanto in confidenza con nessuno per arrivare ad ottenere una cosa del genere. Non voleva semplicemente mettere il suo nome, forse perché non voleva far sapere chi fosse agli altri estranei del sito. Rimase immobile, bloccato su quella richiesta per una buona mezz’oretta continuando a pensare di non essere in possesso di un soprannome. Ma forse c’era un'unica persona che gli aveva dato un soprannome, per quanto dispregiativo fosse, ma la coach Sue Sylvester aveva dato a Kurt Hummel un soprannome.
 

NICKNAME: Porcellana

 
Ed eccolo, registrato finalmente al sito. Cominciò così la sua ricerca di un compagno di chat con cui potersi sfogare e parlare dei suoi sentimenti. Era incredibile quante persone utilizzassero quel sito. In quel momento il contatore dei visitatori segnava circa 3906 persone attualmente connesse. E Kurt era uno di loro.
Come sarebbe stato in grado di trovare la persona adatta tra una cifra così esorbitante di visitatori? E se facesse la scelta sbagliata? Forse dovrebbe semplicemente premere il pulsante di connessione casuale ed affidarsi al destino, sperando che Internet lo colleghi ad una brava persona che sia in grado di aiutarlo. O forse doveva aspettare semplicemente che qualcun altro lo contattasse.
Come al solito Kurt era perso nella sua indecisione e non sapeva che fare. Era alquanto impacciato, ma non c’era da stupirsi visto che quella era la sua prima volta su un sito di incontri. Continuava ad andare avanti e indietro sui profili di alcuni iscritti al sito sperando di trovare qualcuno che lo isiri tanto da contattarlo ma per ora la ricerca era stata vana. Nessuno corrispondeva a quello che lui stava cercando. Certo, non poteva pretendere di trovare al primo colpo qualcuno di gentile, disponibile, simpatico e dolce, questo era chiedere troppo. Ma quantomeno qualcuno che non fosse cattivo.
 
E i minuti passavano. L’orologio faceva le 23.47. Era davvero tardi e Kurt doveva andare a scuola il giorno dopo. La sua serata era passata senza alcun buon risultato. Stava per spegnere il suo computer quando un piccolo trillo richiamò la sua attenzione. Sulla sua pagina del sito di era aperta una piccola chat in basso a destra:
 

Blaine Anderson: Ciao!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: imlivingateenagedream