UN BALLO
Rimirando perplessa il proprio
riflesso Hermione fece qualche passetto indietro inarcando appena il
sopracciglio.
"Ginny, non credi anche tu che questo vestito sia eccessivamente
scollato?" gridò all'amica che fece capolino nella stanza con un
sorrisino di scherno dipinto sulle labbra. Si limitò a scuotere il capo in
cenno di diniego. Era la quinta volta che Hermione le rivolgeva la domanda e
ormai si era arresa dal darle una motivazione per cui quel vestito le stava
d'incanto.
Scesero insieme in Sala Comune dove le attendevano due sorpresi Harry e Ron. La
questione di Draco era stata chiarita ed entrambi si erano arresi all'evidenza,
anche se Ron non aveva digerito ancora il tutto completamente.
Ginny strinse istintivamente la mano dell'amica non appena il suo cavaliere
dagli occhi verdi la raggiunse sorridedo.
"Mi invidierà tutta la scuola, dovrò stare attento!" disse
con un sorriso, ammiccando alla piccola Weasley avvolta in un'aderente abito
rosso fragola.
Hermione si allontanò cautamente dalla coppia, nonostante le promesse fatte nel
pomeriggio all'amica (Hermione non lasciarci mai soli,
ti prego! Mi vergogno troppo!) e rivolse un sorriso raggiante a Ron che
sedeva poco distante dal gruppetto con aria corrucciata.
"Ho una fame da lupi" disse la ragazza lasciandosi cadere sul
divano accanto a lui "la tua dama non è ancora pronta?"
sorrise maliziosamente notando l'imbarazzo dell'amico.
"Mah...voi donne..." grugnì Ron dopo qualche secondo senza
guardarla, fingendosi spavaldo, anche se tradito dal rossore innaturale delle
sue orecchie.
Non fece nemmeno in tempo a controbattere che un gruppetto di compagni
ricordarono loro quanto fossero in ritardo.
Ron si alzò svogliatamente porgendo il braccio a Lavanda Brown che subito ne
approfittò.
Hermione seguì la combriccola uscire con lo sguardo, fin quando non decise di
alzarsi e dirigersi verso la Sala Grande.
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Respirò a pieni polmoni l'aria
circostante, non le era mai sembrata così buona.
Facendo massima attenzione a non inciampare nel vestito, Hermione scese le scale
con lentezza perdendo ormai di vista i compagni e dandosi qualche colpetto alla
crocchia dietro la testa, assicurandosi si mantenesse.
Si sentì afferrare il braccio con forza.
"Devo parlarti Granger"
Hermione si voltò di scatto.
Pansy Parkinson la fissava impaziente stringendole il braccio con più foga. Un
gruppo di Serpeverde dall'aria poco benevola le erano alle spalle.
Hermione cercò di mantenere una parvenza di calma mentre la fissava
allontanandosi di qualche passo.
"Riguarda Draco..." le disse fissandola in tralice.
Hermione annuì col capo. Se lo aspettava, e non riusciva a capacitarsi di come
la Parkinson avesse atteso solo quel momento per affrontare l'argomento.
In fondo dal giorno della mancata partenza ormai erano passati 15 giorni.
"Sei una povera illusa..." i suoi occhi si illuminarono di una
luce malsana mentre la sua scorta di ragazze Serpeverde si dileguava in fretta
"...un illusa...cosa credi? Che lui stia con te perchè gli piaci per
davvero?" le sue labbra si contorsero in una smorfia di piacere nel
rivolgerle quelle parole.
"Parkinson ti ringrazio per il pensiero, ma a me non interessa..."
Hermione girò i tacchi proseguendo per la Sala Grande fingendosi noncurante.
"Tanto non diventerai mai la sua ragazza! Sarai la sua puttanella fin
quando non avrà trovato un giocattolo più bello e nuovo!" le urlò
dietro la ragazza che si dileguò in tutta fretta.
Hermione si appoggiò alla statua dell'appuntamento e sospirò.
Insomma da un lato non poteva andar contro la Parkinson.
Era vero che Draco la stava riempiendo di attenzioni ma non c'era mai stato
nulla oltre l'approccio fisico.
Loro non stavano insieme. Hermione non era la sua ragazza.
Ma decise che le stava bene così. E che fin quando avrebbe retto quella
situazione le sarebbe stato bene.
Guardò l'enorme orologio a pendolo appeso alla parete di fronte. Erano le otto
meno dieci minuti.
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Tiger e Goyle parlottavano
sommessamente con aria stupida.
Draco chiuse gli occhi infastidito cercando di non far caso a loro e si appuntò
sul colletto la spilla da Caposcuola. Diede un'occhiata compiaciuta alla sua
immagine riflessa nello specchio.
I morbidi capelli biondi che gli ricadevano a ciocche sulla fronte liscia e
pallida. La sua figura alta e snella avvolta nell'abito scuro che faceva
risaltare gli occhi argentei.
Gli bastò un'occhiata fulminea ai suoi scagnozzi per farsi seguire
repentinamente per le scale.
Individuò Hermione che lo attendeva e la
raggiunse con un sorrisetto.
"E' troppo scollato quel vestito"
"Oddio! Dici davvero?" si lagnò la ragazza staccandosi dalla
statua e seguendolo.
"Non ho detto che mi dispiace" le sorrise prendendole il
braccio ed entrando in Sala.
L'intera scuola, o quasi, si voltò meravigliata nel vederli insieme.
Il pettegolezzo non era ancora trapelato come loro pensavano e quasi nessuno
sapeva di loro due.
Draco si sentì smarrito per un attimo ma poi, preso coraggio, avanzò verso i
suoi amici con la massima naturalezza.
Una ragazza Serpeverde, di nome Perks, fece addirittura i complimenti ad
Hermione per l'abito.
Chiacchierarono a lungo come se nulla fosse accaduto e Draco si pentì di non
aver deciso prima di uscire allo scoperto.
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Era stata una bella serata. Il
giorno dopo sarebbero cominciate le vacanze natalizie.
La Sala Grande si era quasi svuotata.
La maggior parte degli studenti ormai era in Dormitorio, oppure in giro per il
parco.
Hermione e Draco erano seduti contro un'albero di fronte al lago.
I capelli di Hermione ormai erano completamente rovinati e lei cercava di
sistemarli con scarsa pazienza, mentre il vento le rendeva più arduo il lavoro.
"Torni a casa per le vacanze?"
Lei si girò ostentando un'espressione confusa "Sinceramente non
saprei...tu?"
"No" disse piano.
Rimasero in silenzio per un pò a guardare il lago.
Non si sentiva alcun rumore provenire dal castello. Forse anche l'ultimo ballo
era terminato e forse anche gli ultimi studenti erano tornati alla loro Casa.
Draco le circondò le spalle con un braccio e la attirò a se per baciarla.
"Ho un'idea..." le disse a pochi centimetri dal suo viso.
"Mh?"
"Perchè non ce ne andiamo da qualche parte io e te...soli?"
Hermione fu molto sorpresa ed annuì con un sorriso.
"Cosa sono io per te?" chiese esitante.
"Sei la mia ragazza."
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FINE.
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I Pg della saga non sono miei,
ma appartengono a JK Rowling!
Non è facile fare un "discorsetto" finale, o perlomeno io non sono
brava a farne .____. (e ti pareva u_u ndDraco - e tu che c'entri O_O? ndSanae).
Questa fanfic l'ho cominciata per gioco, una sera con un'amica per perdere tempo
ci siamo messe a scrivere, e figuratevi se mai avrei pensato di arrivare a
scriverne 15 capitoli. Vorrei ringraziare tutti per consigli, critiche,
complimenti, incoraggiamenti e quant'altro, siete stati molto preziosi ^_^.
Ringrazio in particolare Ginny, la mia beta reader, consulente, nonchè l'amica
con cui ero quando ho iniziato a scrivere Still Remember, poi vorrei ringraziare
in ordine casuale: Ary, mary1986, YoflaM, Giugizzu, Glowen (grazie per la
miriade di commenti *^_^*), Isimbel, yamaha, **Chiara**, **Anne**, silverwings
(grazie per i consigli e il supporto morale! :*), tye, Ashley, verhobbit, tutti
quelli che ho dimenticato ^.^;, tutti coloro che hanno letto anche senza
recensire, la Rowling per aver creato quella che considero la mia droga
personale, il mio pc, il mio blocco degli appunti, la mia penna di peluches
fuxia u.u.
La settimana prossima, si spera u.u;, tornerò con un'altra fanfic
Hermione/Draco ma sarà più breve :/. Intanto a breve dovrei pubblicare una
one-shot su Lucius/Narcissa (il mio uomo ideale *_* LUCIUS! *_*) ^___^.