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Autore: Take_Me_ Home    01/03/2013    3 recensioni
Amanda è stata trasformata in un vampiro all'età di 16 anni da un vampiro di nome Michael, per motivi a lei sconosciuti. Dopo la sua trasformazione ha pochi ricordi della sua vita da umana, ma un giorno incontrerà una persona che rappresenta il legame tra lei e la sua vita passata: Liam.
Se vi ho incuriosito entrate.
Genere: Dark, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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“Amanda!”. Per la paura impiegai diverso tempo per rendermi conto che chi aveva urlato non era Michael o chissà chi, ma Louis.
“Louis! Mi hai fatto prendere un colpo!”. Dissi cercando di respirare normalmente. Dopo pochi secondi entrò anche Harry che dapprima mi sorrise per poi guardarmi con gli occhi sbarrai. Cercai lo sguardo di Louis per chiedergli spiegazioni e vidi sul suo volto lo stesso sguardo sconvolto.
“Che c’è?”. Chiesi preoccupata.
“S-sei tu-tutta sporca di s-sangue”. Balbettò Harry. Mi resi conto solo in quel momento che non mi ero ancora cambiata dopo la caccia.
“Cos’è successo?”. Chiese Louis agitato. Pensa cavolo!
“Ehm... ho sbattuto contro una porta e mi è uscito un po’ di sangue dal naso che mi ha sporcata. Niente di che”. Dissi sperando che ci cascassero. Per fortuna in quel momento qualcun altro parlò.
“Si può sapere che ci fate voi due a quest’ora in casa mia?”. Liam era ai piedi delle scale, con i capelli scompigliati e la faccia assonnata.
“Ci si è allagata la casa!”. Disse Louis alzando le braccia al cielo.
“Come?!”. Chiese Liam.
“Quando siamo tornati questa notte abbiamo trovato la casa completamente allagata. Ci hanno detto che probabilmente si è rotta qualche tubatura”. Spiegò Harry.
“Quindi, stavamo pensando... non abbiamo forse un amico così gentile ed altruista che ci potrebbe ospitare per qualche giorno?”. Disse Louis assumendo un finto sguardo pensieroso.
“Ed io sarei “l’amico gentile ed altruista”, vero?”. Chiese Liam sospirando. Ridacchiai davanti a quella scena. Erano troppo buffi! Louis e Harry se ne stavano davanti alla porta d’ingresso con due valigie e con delle facce che mi ricordavano i bambini quando chiedevano ai genitori di comprargli un nuovo giocattolo e Liam era ancora ai piedi delle scale con una mano sugli occhi, che sospirava e scuoteva la testa.
“Beh, sappiamo che hai alcune stanze libere... e poi sarà per poco! Giusto il tempo di sistemare casa nostra!”. Disse Harry.
“E va bene! Ma vi avverto, voi rendetemi la vita impossibile e vi troverete impossibilitati di fare dei figli, capito?”. I due ragazzi annuirono sorridendo e con la grazia di due bisonti con il diabete corsero ad abbracciare Liam. Lui cercò di toglierseli di dosso e poi gli disse di seguirlo per mostrargli le stanze dove avrebbero potuto dormire. Io salii poco dopo di loro e mi rifugiai in camera di Liam. Ora con quei due in giro avremmo dovuto prestare più attenzione alle cose che dicevamo. Dopo un po’ mi raggiunse anche Liam che si buttò sul letto mormorando qualcosa come “ci mancavano quei due idioti”. Sorrisi e gli accarezzai la schiena, per cercare di farlo rilassare. Lui si girò su un fianco e mi sorrise, avvicinandosi ancora di più a me, forse troppo.
“Liam...”, sussurrai a due centimetri dalle sue labbra.
“Mmm”, mormorò lui.
“Liam...”, ripetei io per attirare la sua attenzione.
“Che c’è?”, chiese sospirando.
“Avresti una maglietta da prestarmi?”, chiesi timidamente. Lui si allontanò di poco per guardarmi negli occhi, forse per vedere se ero seria.
“Sei seria?”, chiese infatti.
“Sì, perché?”.
“Io ti stavo per baciare e tu mi hai interrotto per una stupidaggine del genere?”. Ah.
“Beh, non è una stupidaggine! Louis ed Harry hanno già fatto domande sul perché fossi sporca di sangue! Ti ricordo che per me è importantissimo mantenere il segreto e...”. Venni bruscamente interrotta dalle sue labbra che premevano sulle mie, quasi con prepotenza. Rimasi così sorpresa che non lo respinsi, lasciandogli campo libero.
“Ehm...”. Ci girammo di scatto trovando un Harry molto imbarazzato davanti alla porta. Liam scosse la testa massaggiandosi le tempie.
“Cosa c’è adesso, Harry?”, chiese sforzandosi di non urlargli contro.
“Volevo chiederti dov’erano gli asciugamani...”. Vedendo la faccia furente di Liam si interruppe aggiungendo frettolosamente un:
“Fa niente! Li troveremo da soli”, per poi scappare fuori dalla stanza.
“Prima o poi mi faranno impazzire”, disse piano. Risi a bassa voce, trovando la situazione estremamente comica.
“Dove eravamo rimasti?”, chiese Liam retoricamente avvicinandosi sempre di più. Improvvisamente però mi alzai dal letto, facendolo cadere a faccia avanti sulle coperte.
“Stavi per darmi una maglietta pulita”, dissi ridendo per la sua faccia. Sospirò per la trecentesima volta quella sera per poi alzarsi, avvicinarsi all’armadio e tirarmi una maglia a caso.
“Mettiti quella”. Lo ringraziai e andai in bagno per cambiarmi. Mi guardai allo specchio: ero un completo disastro. I capelli erano arruffati e la maglietta rossa era tinta di un rosso scuro che mi dava un’aria da Serial Killer. I pantaloni erano in condizioni perlomeno decenti. Sbuffando per la mia incapacità di essere perlomeno presentabile mi sfilai la maglietta, infilandomi quella di Liam. Mi stava grandissima, ma non mi importava. La cosa che mi piaceva di più era che aveva in suo odore. Sorridendo uscii dal bagno per poi buttarmi sul letto vicino a Liam, che mi guardò sorridente, per poi rabbuiarsi all’improvviso.
“Come farai adesso? Con Michael intendo”. Non ci avevo pensato. Beh, di certo non potevo tornare a casa di punto in bianco senza aspettarmi delle domande da parte sua. E poi se avesse rivisto Liam in forma umana si sarebbe arrabbiato tantissimo, e Michael arrabbiato non era una bella cosa. Forse avrei dovuto cercarmi un altro posto, ma Michael mi avrebbe cercata e, una volta trovata, mi avrebbe chiusa per sempre da qualche parte, o semplicemente uccisa. Sapeva come muoversi, non sarei riuscita a scappare per sempre.
“Non lo so, Liam. Se scappassi, quello mi troverebbe e...”.
“Se scappassimo, vorrai dire”. Mi interruppe.
“Liam, proprio non lo vuoi capire che stare con me è un po’ come suicidarsi? Forse da sola potrei resistere qualche anno, prima di essere trovata, ma portandoti con me ci troverebbe subito! Non posso permettere che ti uccida!”. Ma ne ero sicura? Sarei riuscita a pensare solo alla fuga, senza ripensare a Liam? Non averlo al mio fianco mi avrebbe fatto stare male, e quindi mi avrebbe deconcentrato, rendendo il compito di Michael ancora più facile.
“Ehi?”, mi richiamò all’attenzione. Visto che non davo nessun segno di volermi girare mi prese il volto e lo girò in modo da avere i suoi occhi puntati nei miei.
“Non ti lascerò sola. E’ anche colpa mia se ti trovi in questa situazione. E poi non potrei stare lontano da te! Ormai ci sono dentro quindi non puoi abbandonarmi così. Affronteremo tutto questo insieme, d’accordo?”. Non risposi. Non sapevo che dire! Una parte di me non chiedeva altro che io scappassi con Liam, ma l’altra, quella più ragionevole, mi ripeteva che era sbagliato strapparlo alla sua vita, alla sua famiglia, ai suoi amici, per vivere una vita fatta di fughe con me. Era un pensiero egoista, ed io mi ero ripromessa di non esserlo mai più con lui.
“Amanda?!”. Ma Liam voleva una risposta e sapevo che, cocciuto com’era, non mi avrebbe mai lasciata stare se non l’avessi assecondato. Quindi annuii, sforzandomi di fare un sorriso rassicurante. Lui ricambiò il sorriso e mi abbracciò. Si addormentò tenendomi stretta a sé  e, come prima che Louis ed Harry ci interrompessero, caddi in una specie di trans simile al sonno. Ad un certo punto però tutto cambiò. I dettagli si fecero più nitidi, ma ciò che vedevo non c’entrava nulla con la stanza di Liam. Lo stesso Liam non era più al mio fianco...

Sentivo dei singhiozzi provenire dalla camera di mia sorella. Preoccupata lasciai perdere il libro noiosissimo che stavo leggendo per la scuola e mi avviai verso la sua stanza. Bussai ed entrai, trovandola sul letto, con la faccia premuta sul cuscino. Mi sedetti vicino a lei e cominciai ad accarezzarle la testa. Lei finalmente si accorse di me e alzò la testa, mostrandomi il volto bagnato di lacrime.
“Cos’è successo?”, chiesi preoccupata. Lei si tirò su e si asciugò le lacrime, ma quelle che la manica del suo maglione asciugava venivano sostituite da altre che cadevano dai suoi occhi azzurri, così diversi dai miei. L’avevo sempre invidiata per quegl’occhi. Insomma, i miei erano di un marrone semplicissimo, anonimi, mentre i suoi erano di un azzurro splendente. Impiegò un po’ per rispondere alla mia domanda, ma alla fine rispose.
“Mike. Ti ricordi quel ragazzo di cui ti avevo raccontato e che una sera è venuto a cena qui, vero?”. Annuii, facendole segno di continuare.
“Beh, sono appena tornata da un incontro con lui e... ci siamo lasciati”. Rimasi sorpresa da quelle parole. Ogni volta che guardavo Mike e Samantha vedevo due persone che si amavano e pensavo che non si sarebbero mai lasciati. Adoravo il modo in cui Mike guardava Samantha: come se ci fosse solo lei. Avevo sognato per molto tempo che un ragazzo mi guardasse così, ed era per questo che a volte tenevo il muso a mia sorella, perché ero in qualche modo gelosa. Pensavo che prima o poi si sarebbero sposati, non immaginavo che si sarebbero lasciati così presto.
“Perché?”, chiesi soltanto.
“Lo sai che domani partirò! Devo andare in Egitto per quel lavoro, l’ho deciso tanto tempo fa! Ma Mike, per non allontanarci, insisteva per accompagnarmi! Io so perfettamente che il suo sogno è diventare un medico, e che per realizzarlo deve continuare a studiare qui. Se venisse con me rovinerei la sua carriere, e non potrei mai perdonarmelo. Così l’ho lasciato, almeno lui continuerà la sua vita senza di me e farà carriera”. Si interruppe per soffiarsi il naso e io approfittai per parlare.
“Ma non mi sembra che adesso stiate meglio. Tu sei distrutta e immagino lui! Non credi che adesso stia male, cercando di capire perché l’hai lasciato? Magari si sta incolpando di qualcosa che non ha fatto! Potevate parlarne, senza ricorrere a queste misure drastiche!”. Cercai di convincerla.
“E credi che mi avrebbe ascoltata? Mike è un cocciuto, non sarei mai riuscita a farlo ragionare! Comunque ora mi devi promettere una cosa”. Annuii. Qualunque cosa pur di non vederla mai più in quello stato.
“Promettimi che, per quanto sia grave la situazione, tu lotterai per ciò che vuoi davvero. Promettilo”.
“Lo prometto”.Dissi per tranquillizzarla.
“Brava sorellina. Ti voglio bene”, disse e mi abbracciò...

“Amanda?”. Che voleva adesso Samantha?
“Amanda?”. Insomma che cosa succedeva adesso?
“AMANDA?!”.
“CHE C’E’?!”. Urali saltando giù dal letto e finendo con il sedere per terra.
“Stavi dormendo?”. Chiese Liam accucciandosi vicino a me con gli occhi che brillavano di gioia. Mi ero addormentata? Non era possibile! Cioè, i vampiri non potevano dormire! Era stato un altro ricordo.
“No Liam, era un altro ricordo”, dissi sorridendo.
“Davvero? E cosa hai ricordato questa volta?”. Disse sedendosi di fronte a me.
“Una delle ultime volte che ho visto mia sorella. Si era appena lasciata con il ragazzo e stava piangendo”. Mi bloccai. Non ero sicura che raccontargli tutto quello che avevo ricordato ci avrebbe aiutato. Se avesse saputo ciò che mi aveva detto Samantha avrebbe riattaccato con la solita questione, e di prima mattina proprio non mi andava, anche se non avevo dormito.
“E...?”, chiese Liam facendomi segno di continuare.
“Io l’ho consolata e ci siamo abbracciate”, dissi abbassando lo sguardo.
“Ma è stupendo! Vedi, dobbiamo passare più tempo insieme!”. Disse abbracciandomi e dandomi un bacio a stampo all’improvviso. Si staccò e, continuando a sorridere, mi fece alzare, portandomi di sotto. L’immenso tavolo era già apparecchiato per la colazione e Harry e Louis stavano già mangiando. Quando entrammo nella stanza mi rivolsero tutti e due dei stupendi sorrisi.
“Voi cominciate a mangiare, io devo fare una cosa”. Disse Liam tornando di sopra. Mi sedetti vicino ad Harry con nessuna intenzione di mangiare quella roba.
“Cosa vuoi?”, mi chiese Louis indicando la roba da mangiare.
“Niente grazie, io non faccio mai colazione”, e pranzo e cena, se non includi “sangue” nel menu.
“Sicura?”, chiese ancora Louis.
“Sì, tranquillo”.
“Bene, così puoi ascoltarci meglio”, disse Harry girandosi verso di me.
“Liam non ha avuto una storia seria da quando ha rotto con Danielle, 2 anni fa. Ha sofferto molto e per un po’ ha preferito stare da solo, concentrandosi solo sulla musica. Abbiamo fatto di tutto per farlo stare meglio e almeno un po’ ha funzionato, ma è sempre rimasto con quell’aria triste che tutti odiamo vedergli negli occhi. Da quando ti conosce però quello tristezza non c’è più. Non so come tu ci sia riuscita, ma l’hai fatto stare meglio. Stai simpatica a tutti, persino a Zayn che non ha mai approvato neanche una ragazza che avesse mai provato ad avvicinarsi a Liam dopo Danielle. Vi ci vediamo benissimo insieme e siamo felici, ma ti dobbiamo chiedere una cosa: non farlo soffrire. Ha già sofferto tanto e ora ha solo bisogno di pace”. Disse Harry serio. Dire che ero sorpresa è un eufemismo. Infatti la mia espressione rispecchiava tutto ciò a cui stavo pensando in quel momento. Non farlo soffrire? Non avrei mai potuto far soffrire Liam! Era per questo che avevo cercato di allontanarlo, di fargli cambiare idea, ma lui era testardo!
“Eccomi qui. Avete mangiato?”. Chiese Liam entrando in cucina e sedendosi affianco a me. Mi cinse le spalle con un braccio e mi sorrise. Quel sorriso mi fece capire tante cose. Al diavolo la promessa fatta a Samantha, al diavolo ciò che avevo detto a Liam. Avrei dovuto andarmene e non tornare mai più.


Ciaooooooooooooooooooooo!
Avete visto? Ultimamente ho aggiornato prima!
Sì però da lunedì avrò tantissimi compiti e quindi sarà molto difficile aggiornare.
Vi piace il capitolo? A me no, lol.
Se volete farmi delle domande su twitter sono @giorgia985
Allora, mi è venuta un'idea per un'altra ff, questa volta su Hazza, e ho già cominciato a scrivere qualcosa, ma
vorrei prima finire questa e poi cominciare a pubblicare l'altra.
Un'altra cosa e poi me ne vado.
RECENSITEEEEEEEEEEEEEE!
Per il capitolo 8 ho avuto solo una recensione, e per questo ringrazio tanto loustear.
Se il capitolo vi fa schifo potete dirlo in una recensione!
Le critiche aiutano a migliorare, quindi le accetto volentieri.
Ora vado che sto rompendo.
Ciaoooooooooooooooooooo

  
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