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Autore: imthebeststar    01/03/2013    37 recensioni
Continuo di 'Si può che due persone che si odiano si innamorano?'.
[...] «Allie guarda.» disse Maya, indicandomi la vetrina di un negozio, mi avvicinai cauta ma ciò che vidi mi fece scoppiare il cuore.
‘Zayn Malik coppia fissa con Perrie Edwards’
‘Zayn Malik dei One Direction fidanzato’
‘Zayn Malik…’
Lo vedevo ovunque. Lui era ovunque, anche se non era presente. Sapere che lui si era rifatto una vita, senza di me, faceva male. Mi sentivo una stupida perché nonostante tutto lo amo ancora, sono ancora innamorata di quello stronzo senza cuore. [...]
[...] Provavo a vedermi con i ragazzi, ma ogni volta che li guardano negli occhi cercavo il suo sguardo; quello di cui ero innamorata. [...]
 
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Over Again'
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Venticinquesimo capitolo.
Allison.



Ricontrollai il test che rigiravo tra le mani, tremavo.
Se l’esame fosse andato male, non avrei avuto più tempo per recuperare, e addio laurea.
Sospirai, alzandomi dal posto. Riposi la mia penna nella borsa, scendendo lungo le gradinate, andando incontro al professore.
«Ha ricontrollato tutto?» domandò, il professor Smith.
Annui in ansia «L’ho fatto ben tre volte.» sorrisi, porgendogli il foglio.
«Esca, senza fare rumore.» seguii le sue indicazioni, uscendo dall’aula. Chiusi la porta alle mie spalle, appoggiandomi a essa. Mi calmai, andando in direzione dell’entrata.
Maya aveva consegnato quell’esame, all’incirca tre settimane prima; non seguivamo gli stessi corsi, alcuni erano in comune, ma avevamo due indirizzi completamente diversi.

Arrivai davanti alla segreteria, l’unica cosa che si sentiva era un ticchettio fastidioso; girai l’angolo, una gamba faceva su e giù, come fosse un tic. Alzai lo sguardo, Zayn, si stava mangiando le unghie, ansioso quanto me per via dell’esame.
«Ehi…» lo salutai, andandogli in contro, appena mi notò, sorrise «Sei rimasto qua per tutta la durata dell’esame?» domandai sbalordita.
Il moro annuì «la mia ragazza aveva bisogno di sostegno, sono stato qui solo quattro ore, niente di che.» ironizzò.
Abbassai la testa, sentendomi in colpa «Scusa.».
Zayn rise, battendo le mani sulle sue gambe «Vieni qui, e raccontami.» sorrisi, sedendomi sulle sue cosce. Cinse i miei fianchi, per non farmi cadere, mentre io portai le braccia sulle sue spalle, tenendomi.
«E' stata dura.» ammisi, appoggiando la testa contro la sua «Ho paura di non passarlo…».
«Hai studiato per ben quattro giorni, non avevi tempo neanche per il tuo ragazzo. Dormivi pochissimo, quindi credo che tu ti sia impegnata abbastanza.» esclamò, alzandosi dalla sedia con me in braccio.
«Dove andiamo?» mi fece scendere dalle sue braccia.
Alzò le spalle «Io ho bisogno di fumare, quindi fuori.» indicò l’ingresso dell’università. Sbuffai.
«Ma devi sempre fumare?» domandai, seguendolo verso il giardino.
Il moro si leccò le labbra «E' l’unico vizio che ho!» si difese.
«Non credi che faccia male alla tua voce?» cercai di farlo ragionare.
Scosse la testa «Le fan amano la mia voce.» estrasse dalla giacca di pelle il pacchetto di Marlboro, prendendo una sigaretta, accendendola subito dopo.
«Le fan amano la mia voce.» gli feci il verso. Zayn rise, facendo un tiro, inalando il fumo; l’ho espulse con fare sensuale.
«Sono hot, vero?» si avvicinò, cingendomi il fianco con il braccio libero. Ammettevo io stessa che era molto sexy mentre fumava.
Mi morsi il labbro, nervosamente «Mi fai provare?» strabuzzò gli occhi.
«Non voglio che tu fumi.» esclamò, riportandosi la sigaretta tra le labbra.
Portai le braccia conserte sotto il seno «Solo un tiro, non te lo chiederò mai più.» feci una voce da bambina.
Zayn sospirò, prese la sigaretta tra il pollice e l’indice, porgendomela davanti alle labbra; le schiusi avvolgendo l’oggetto tra esse. Tirai cercando di aspirare il fumo, ma mi andò di traverso. Tossì.
«Sei contenta adesso?» sorrise, dandomi colpi leggeri sulla schiena.
Feci una smorfia «Fa schifo.» esclamai, nascondendo la testa tra il collo e le spalle del mio ragazzo.
«Andiamo a pranzare?» chiese, baciandomi la testa.
Annui, incamminandomi con lui, mano nella mano verso il centro.

***


Cara Allison,
Ho un discorsetto da farti. Come pensi dovrei reagire, adesso?
Tu, piccola, insulsa e stupida, ragazza di periferia, si fidanza con Zayn Malik? No, cara, hai sbagliato proprio a capire. Non puoi pensare di entrare in questo mondo, senza scottarti.
È come se tu fosti in un mare, ma è pieno di squali; pronti a ucciderti pur di non farsi fregare da te.
Potrebbe succedere presto, sai?
Sei una nullità, come puoi pensare di valere qualcosa?
Su twitter fai la carina, solo per leccare il culo alle Directioners, ma tranquilla ti ho scoperta.
Non sarai mai nessuno, piccola Allison. Sei solo una ragazzina, con un passato turbolento, nulla di più.
Tuo padre non ti ha educata molto, sai non si rubano le cose degli altri. Ladra.
Le botte non ti hanno fatta crescere, rimani sempre una bambina, stupida e ingenua. Emarginata.
Hai portato sempre problemi, perché non ti sei tolta la vita anni fa? Magari dopo il quasi stupro di Jake.
Si, so’ molte cose di te. Ho i miei informatori.
Ti posso assicurare che me la pagherai cara, tu o un tuo caro si farà molto male. Stanne certa.
-Peace&Love.

Strozzai un singhiozzo, richiudendo la lettera.
Era una vera e pura fissa, non riuscivo a smettere di leggerla. Come poteva la gente odiarmi così tanto?
Non credevo di essere un così grande peso per le persone. Quattro giorni che continuo a nasconderla sotto il materasso, pur di non farla trovare da nessuno.
Non dissi nulla a Zayn, anche se nel cuor mio più di una volta volevo farlo.
‘Hai portato solo problemi…’ ecco perché non lo dissi a nessuno, mi sarei mostrata ancora una volta incapace di gestire i miei problemi da sola. Sarei diventata un peso per le persone, e già lo ero.
Non valevo nulla, non avevo un futuro assicurato, nelle mie mani non c’era niente.
Perché non ti sei tolta la via anni fa? Perché c’era Zayn, perché avevo accanto lui.
La mia vita cambiò radicalmente grazie a Liam, Harry, Louis, Niall e Zayn. Loro sono riusciti a ‘colorarmi’ la vita; erano sempre al mio fianco, mi aiutavano in qualsiasi cosa. Se non avessi avuto loro al mio fianco, non sarei viva.
Me la pagherai cara, tu o un tuo caro si farà molto male. Solo il pensiero che a qualcuno succedesse qualcosa per colpa mia, mi faceva stare male. Non l’avrei mai sopportato, mai.
Le persone che avevo accanto erano la cosa più cara che possedessi, avrei dato la vita per loro. Giuro.
Questa persona mi conosceva bene, sapeva cose successe al liceo, come Jake.
Solo leggere quel nome mi fece rabbrividire.

Infilai la lettera nella busta, rimettendola sotto il materasso.
Ero sola in casa, momento perfetto per poter andare ‘fuori’ di testa, e piangere per delle minacce.
Solo adesso capivo perché Harry, certe volte, non reggeva le critiche e gli insulti. Anche Zayn e Niall subivano, ma entrambi non facevano vedere le loro emozioni come il riccio.
Mi distesi sul letto, affondando il viso sul cuscino. Poteva essere tutto falso!
Come diceva sempre il mio migliore amico: ‘parlano e insultano, ma non avrebbero mai il coraggio di uccidere realmente. Sono solo parole’.
Sperai che fosse così, ma ero troppo spaventata per poter minimamente pensare che fosse stata scritta solo per intimorire.
Avrei dovuto dirlo fin dall’inizio a Zayn, ma cosa avrebbe cambiato? Nulla, si sarebbe solo preoccupato per me. Gli avrei dato ulteriori problemi, e non volevo.
Credo di soffrire di Atiquifobia: paura del fallimento. Sembrava una cosa stupida, ma avevo la costante paura di essere un fallimento, forse non per me, ma per le persone che mi circondavano.
Scacciai quei pensieri dalla testa, una dormita mi avrebbe aiutata.

***


Pov. Harry

«Cosa pensi dei bambini?» alzai il capo dal petto di Maya, guardandola perplessa.
Sorrisi mostrando le fossette «Sono carini, perché?» domandai alla mia ragazza.
Alzò le spalle «Un giorno ne vorrai uno?» rimasi stranito da quella domanda, era più che normale che un giorno futuro avrei voluto un figlio.
«Certo… dopo essermi sposato, per creare una famiglia!» esclamai, giocando con le dita della sua mano.
La vidi mordersi il labbro «Con le tue ex…» prese fiato «Non hai mai rischiato?».
Mi irrigidì all’istante «No.» squittì «Sono sempre stato attendo, mica mettevo incinte le ragazze.» spiegai, alzandomi dal suo corpo. Guardai il suo viso, rosso, colmo di imbarazzo.
«Io…» boccheggiò, la interruppi «Qualche mia ex ti ha rintracciata?» domandai a brucia pelo.
Scosse la testa «Non le conosco neanche.» abbozzò un sorriso «Per fortuna.» continuò, sussurrando.
Era strano parlare di questo argomento con lei, neanche con i miei genitori avevo affrontato l’argomento ‘gravidanza’. Sono sempre stato un ragazzo responsabile, dentro e fuori dal sesso. Un giorno futuro avrei voluto un figlio, o figlia, tutta per me da viziare, e coccolare; avevo solo diciotto anni, a breve diciannove, non ero pronto per fare il padre.
«Un giorno vorrò una famiglia, con un paio, o forse tre, di figli.» le sorrisi, prendendole le mani, tra le mie «Prima di allora, però, non dobbiamo pensare a queste cose. Siamo giovani!» ammisi.
Maya deglutì «Hai ragione.» balbettò, mordendosi il labbro.
Aggrottai le sopracciglia «C’è qualcosa che non va?» domandai, ingenuamente.
Mi baciò le labbra «Ho solo un leggero mal di testa, e mal di stomaco.» le sorrisi, avvolgendole i fianchi con le braccia.
«Cosa ti senti?» domandai, premuroso.
Abbozzò una risata «Credo che ieri sera ho mangiato troppo…» appoggiò la testa sulla mia spalla.
Scoppiai a ridere «Il cibo messicano non fa per te.» la presi in giro.
Mi accoccolai su di lei, sul letto. Avevamo passato il pomeriggio a guardare film in televisione, coccolandoci.
Il suo discorso mi incupì, come poteva pensare a queste cose, adesso?

***


Pov. Zayn

Questo no, questo mi sta male, questo risalta troppo.
Rigirai la camicia nera tra le mani, non la utilizzavo spesso, preferivo colori appariscenti o chiari.
Presi un jeans scuro, abbinandolo con la camicia bianca. Poggiai i vestiti sulla sedia. Sciolsi l’asciugamano dalla vita, lasciandolo cadere a terra, rimanendo nudo. Recuperai dal comodino i boxer bianchi, indossandoli.
«Chi è?» domandai, verso la porta. Qualcuno aveva bussato.
«Allison.» rispose, «posso entrare?» non le risposi, precipitandomi alla porta della camera, spalancandola. La feci accomodare nella stanza. «Ti disturbo?» chiese con un filo di voce.
Scossi la testa, indicandole il letto «Sarei venuto da te, tra un’oretta.» ammisi, sedendomi acconto a lei. Allison avvolse il mio busto con le braccia, appoggiando la testa sul petto, le accarezzai i capelli.
«Sai che ti amo…» spezzò il silenzio «Sei la persona più cara che ho!» ammise, baciandomi il tatuaggio sulla clavicola.
«Cosa c’è che ti turba?» domandai, alzandole con due dita la testa.
Sospirò «Niente… Ho solo paura che tutto questo possa finire…» rimase vaga, come se mi stesse nascondendo qualcosa; di certo nulla di positivo.
«Mi stai nascondendo qualcosa?» diedi voce ai miei pensieri. Si incupì di colpo, boccheggiando «Qualunque cosa sia, dimmela…» la incoraggiai.
Annuì «Ho ricevuto una lettera…» la sua voce tremava «…C’erano delle minacce.» abbassò il viso, con gli occhi lucidi.
«Che tipo di minacce?» dissi duro.
«Prima c’erano vari insulti, poi… mi ha minacciata, ma sinceramente non capisco per cosa.» mormorò, impacciata.
Sospirai «Amore… anche io, ogni giorno, ricevo minacce, insulti. Non possiamo farci niente, prima o poi si stancheranno.» la rassicurai, baciandole la tempia. Le sue braccia strinsero, duramente, il mio busto.
«Pensi davvero che prima o poi si stancheranno?» mi lasciai cadere sul letto, portando Allison su di me.
«Se incominci a fregartene, loro la smetteranno; se dai corda, continueranno.» dissi con fare filosofico.

Allison sorrise, premendo le labbra sulla mie. Puntò le mani sul materasso, posizionandosi il più comodamente possibile sul mio bacino. Schiusi le labbra, assaporando la lingua della ragazza, che timidamente si insinuò nella mia bocca. Mi lasciai sfuggire un gemito, sentendo l’intimità di Allie strofinarsi, lentamente, sulla mia, eccitandomi. Passai le mani dalla schiena, sui suoi glutei, incitandola nei movimenti.
«Siamo vogliosi.» soffiò sulle mie labbra. Premetti il mio bacino contro il suo, facendole sentire il mio membro, ormai, eccitato.
«Non mi puoi stuzzicare, e poi non rimanerci scottata.» esclamai, mordendole il labbro inferiore.
Sorrise mostrandomi i denti bianchi, baciò a stampo le mie labbra, creando un percorso fino al collo. Succhiò un lembo di pelle, tirandolo delicatamente con i denti. Sentii il punto riscaldarsi, sotto il suo sotto. Mi stava marchiando. Aumentò i movimenti con il bacino, rendendo dura la mia eccitazione a quel tocco.
«Ti piace?» mormorò, mordendomi il lobo dell’orecchio. Aprii la bocca, respirando pesantemente.
Chiusi gli occhi, girando la testa verso destra lasciandole campo libero sul mio collo.
Strinsi le sua natiche, facendo scivolare le mani oltre l’elastico della tua, dentro gli slip. Accarezzai i suoi glutei, stringendoli appena; portai le mani suoi lati dei pantaloni, facendoli scivolare, assieme alle mutandine, lungo le gambe; scalciò togliendosi, definitivamente, quei due indumenti.
Rimase seminuda sul mio corpo, solo il busto era fasciato da un maglioncino nero, aderente.
«Ci stiamo bagnando.» esclamai, sentendomi i boxer umidi.

Allison sorrise, abbassandosi sulle mie labbra, baciandole avidamente.
Feci scorrere le mani, fini ai lembi del maglione, alzandoglielo leggermente. Accarezzai la pancia nuda, creando con i pollici dei cerchi immaginari. Le sfilai l’indumento, scoprendola senza reggiseno.
«A cosa devo questo regalo?» mormorai, palpandole i seni nudi e tonici.
Si morse il labbro, prima di passarsi la lingua sui denti «Avevo già una mezza idea di cosa fare con te…» la portai sotto il mio corpo, toccandole le cosce.
«Sapevo già che te l’avrei dato?» domandai, senza imbarazzo.
Le sue guance si fecero subito rosse «Finiscila.» evitò il mio sguardo. Tolsi i boxer, lasciandoli cadere al alto del letto. Divaricai le sue gambe, insinuandomi tra esse; mi strusciai sulla sua intimità, nuda.
Cercai le sue labbra, baciandole passionalmente; le sue braccia si portarono sulle mie spalle, tirandomi verso di lei. Presi con una mano il mio membro, strofinai la punta sulla sua apertura facendola gemere, ed io con lei. «Implorami.» ansimai sulle sue labbra. Granò gli occhi, scuotendo la testa. Accettai la sfida.
Entrai, leggermente in lei, facendoli sentire la mia presenza: per poi uscire, lasciandola insoddisfatta.
«Bastardo.» gemette, dandomi un pugno sul braccio.
Sorrisi soddisfatto «Implorami.» ripetei. La vidi esitare un secondo, quasi stesse cedendo; riaprì gli occhi puntandoli nei miei.
«Allora alzanti, se ne hai il coraggio!» rimasi scosso dalla sua proposta. Conoscendola stava mentendo. Con la mano ripresi il membro, strofinandolo sul suo punto di piacere. Gemette.
«Sei sicura?» le morsi il labbro. I nostri respiri erano corti, faticavamo a parlare.
Scosse la testa, in segno di negazione. Mi mordicchiai il labbro, penetrandola con un colpo secco. Urlò.
Ridacchiai sulla sua pelle, aumentando la profondità. Puntai i gomiti sul materasso, non pesandole sul corpo iniziando a spingere nella sua intimità.

«Zayn sei occupato?» mi fermai di colpo, rimanendo dentro Allison, che diventò rossa.
Feci dei respiri profondi, camuffando l’affannamento «Niall… Cosa vuoi?» domandai, nervosamente.
«Ehm… Ho interrotto qualcosa tra voi?» ammiccò, con sincerità. Appoggiai la testa sulla spalla della mia ragazza, cercando di non rispondere in malo modo al biondo.
«Si, cazzo, si.» sbraitai, serrando la mascella. Uscì da Allie, sedendomi sul ciglio del letto «Cos’è successo?» urlai contro la porta.
«Tra un’ora arriva Justin…» borbottò «Mi servirebbe Allison.» solo allora notai che la mia ragazza, si stava vestendo.
«Cosa stai facendo?» le domandai. Si mise le mutandine, frettolosamente, seguito da pantalone della tuta.
«Continuiamo dopo… Justin sta arrivando.» ululò, mettendosi il maglioncino.
Incrociai le braccia al petto «Non vorrei dirtelo, ma eravamo impegnati noi due.» le indicai la mia eccitazione, in tramutata. Prese un cuscino, appoggiandomelo sull’intimità per coprirla.
«Che ti costa continuare stanotte?» si lamentò come se fossi io quello in torto. Giusto Bieber era suo marito.
Sospirai «Niall.» richiamai il biondo, senza farlo apposta aprì la porta, entrando nella stanza.
«Oh cazzo.» si coprì gli occhi, vedendomi con solo un cuscino a coprirmi l’intimità.
Roteai gli occhi «A che ora dobbiamo incontrarci con Bieber?» domandai, con una vena di acidità.
«Tra due ore al suo hotel.» annuì, alzandomi da letto, sempre con il cuscino tra le gambe; che lasciai cadere a terra, appena mi girai.
«Ci prepariamo, e ci vediamo in salotto.» sia lui, che Allison, esultarono cercando di trattenersi.
«Amore, vieni qui e aiutami.» le ordinai, aprendo l’armadio «Devo essere più bello di quel cretino.» mormorai tra me e me. Sarebbe stata una serata interessante.

***


«Come sto?» ripeté, Allison, per l’ennesima volta.
Non distaccai lo sguardo dal telefono, stavo battendo il record a ‘Temple Run 2’ «Stai benissimo.» ripetei per l’ennesima volta. Eravamo partiti da quindici minuti, e tra Allison e Niall, non so chi sia più assillante tra i due.
«Dobbiamo fare colpo, capito?» ricordò, il biondo, alla mia ragazza. Con la coda dell’occhio la vidi annuire. Entrambi stringevano tra le braccia ‘Believe’ l’ultimo album di Justin, non avevo mai visto Allie così fissata per un cantante in vita mia.
«Perché siamo venuti anche noi?» mi ricordò, Harry.
Distolsi lo sguardo dal display, nel momento in cui persi la partita «Dobbiamo tenere d’occhio le nostre ragazze.» gli ricordai, indicando le due ragazze sedute due posti più lontani da noi.
Annuì «Giusto, ma a Maya non interessa Justin.» gesticolò, passandosi una mano tra i ricci.
Risi, era un ingenuo «Appena lo vedrà, vorrà saltargli addosso.» lo vidi deglutire.
«Tu credi?».
Mi morsi il labbro, annuendo con la testa «Vedi…» poggiai un braccio sulle sue spalle, per potergli parlare all’orecchio «…Justin ha una sorta di potere, tutte le ragazze gli sbavano dietro!».
Alzò le spalle «Anche a noi succede.» squittì, alzando il tono della voce.
«Si, ma lui è Justin, cazzo. Le nostre ragazze faranno pensieri perversi su di lui, scommettiamo?» lo sfidai.
Mi porse la mano «Cinquanta sterline, che Maya non cade hai sui piedi.» gliela strinsi.
«Prepara i soldi, Styles.» gli feci l’occhiolino, tornando con gli occhi sullo schermo; dovevo battere quel record, fosse l’ultima cosa che avrei fatto in vita mia.

Salimmo in due ascensori differenti, per poter raggiungere il piano in cui alloggiava Justin Bieber. Guardai alla mia destra, Allison era un fascio di nervi: si mordeva freneticamente le labbra, e le mani le tremavano.
Mi avvicinai a lei, cingendole i fianchi con le braccia «Ehi…» fui dolce «Ti senti bene?» le domandai, baciandole la guancia. Cercò la mia mano, stringendola forte.
«Qualsiasi cosa succeda: io ti ho amato.» strabuzzai gli occhi, incredulo.
Le alzai il viso con due dita «Di cosa stai parlando?».
«Beh ecco…» arrossì all’istante «In caso che io muoia, ti lascio tutte le mie cose!».
Mi passai una mano sulla faccia «Di cosa cazzo stai parlando? Stiamo, stai solo per vedere Justin Bieber!» un suo pugno mi arrivò dritto sul petto, senza farmi male.
«Certo per te non è nessuno, per me è tutto, va bene?» mi fece il verso, offendendosi.
Soffocai una risata, stringendola maggiormente «Hai un ragazzo stupendo accanto, sei già molto fortunata.» premetti le labbra sulle sue, creando un piccolo bacio.
Quando l’ascensore si aprì, Allison, si strinse tra le mie braccia cercando un appiglio per rimanere con i piedi per terra. Non l’avevo mai vista così agitata. Niall era nella sua stessa situazione, l’unica differenza: stava torturando Liam, e non me. Maya invece sembrava la più calma tra i tre, cazzo.
«Comunque… non mi importa poi così tanto sai?» balbettò «Ho te accanto, lui non è nessuno nella mia vita. Non lascerò le tue braccia per nessuno motivo al mondo.» sorrisi, per ciò che disse.
Sarebbe rimasta accanto a me, evitando Justin. La mia ragazza era fantastica.
«Ehi ragazzi.» alzai lo sguardo, vedendo Justin davanti alla porta della sua stanza, ci stava aspettando. Alzai una mano, in modo di saluto.
«Oh merda.» fu un attimo: mi ritrovai la borsa di Allison in faccia, assieme al cd, del ragazzo che avevo di fronte, mentre lei corse in contro a Bieber, saltandogli in braccio.
Come si dice in questi casi? Le ultime parole famose.

Continua…


Oggi utilizzo questa foto, ragazze:
ZALLISON E' REALE.


Buon venerdì a tutte, ragazze.
Cosa c’è di bello nel venerdì? Che domani è sabato, quindi: PARTY HARD.
Si, credeteci, ho un mal di gola assurdo: PARLO COME UN TRANS TALEBANO.
Esistono ‘trans talebani’ ?
Comunque: mi scappa la pipì. #noninteressaanessuno

Avete visto che bel capitolo? Okay fa cagare, però mi sono impegnata a scriverlo u.u
Come vedete avete scoperto ciò che c’è scritto nella lettera, il punto è: la lettera parla anche di Jake, sicuri che l’abbia scritta Perrie?
Styles è un deficiente che non capisce i segnali, ma nel PROSSIMO CAPITOLO scoprirà la verità.
Saprà che diventerà papà, vedrete la reazione.
Zayn consola Allison, dicendole di non credere alla lettera… aimè mi dispiace, ma succerà qualcosa a uno dei protagonisti. Non vi dirò a chi, e cosa succederà.
Ps. Vi ricordate il sogno di Allie? Quello con Maya e Zayn? Ecco, non servirà più per la storia, non ci sarà più una storia sopra, ma solo qualche battuta (mi sa che mi sono spiegata di merda, capita).

Passando alla storia: SEGNALAZIONE.
La vicenda è completamente RISOLTA quindi questa fanfiction NON verrà cancellata per nessun motivo al mondo. Comunque c’è gente che segnala per cose assurdo, mi è vietato dirvi il motivo, ma davvero L’INVIDIA E’ UNA BRUTTA BESTIA.

Ps: AVETE VISTO IL LIVE DI ‘OVER AGAIN’, IN CUI ZAYN PIANGE(EMOZIONA)?
ECCO RAGAZZE: ZALLISON IT’S REAL.

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Si può che due persone che si odiano si innamorano?
Moment, in time.
And who am I that's a secret I'll never tell you.
Innamorarsi di te? Non era previsto.

L'amore vive oltre il corpo e l'anima.

Non cambierai mai, vero?

Questo è il mio twitter, se volete seguirmi fatelo pure, per essere ricambiati menzionatemi: https://twitter.com/myloverismalik
Se avete ISTANGRAM questo è il mio nick ‘smilermalik'.
Per istangram: nelle recensioni lasciatemi il nick, per chi dovesse seguirmi.


Risponderò il prima possibile alle recensioni.
Vorrei ringraziare tutte le segnalazione che avete fatto, per far entrare questa storia tra le ‘scelte.’
Grazie davvero.
Alla prossima, Vale.
  
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