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Autore: ___Harryseyes    01/03/2013    2 recensioni
“Che fine ha fatto Harry?” Sputai quelle parole tutte insieme.
“Sei in pensiero!” Ammiccò.
“Liam, fai poco lo spiritoso e parla!” Lo ripresi.
“Non preoccuparti, non ti ha chiamata perché ha studiato molto in questi giorni. Ed è raro!”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Tornai a casa con lo stomaco pieno e la voglia di riposare. I miei genitori mi avevano riempita di chiacchiere fino ad una decina di minuti prima e, in quel momento, tutto quello che volevo fare era stendersi sul divano e riposare il cervello per qualche ora.
Poi pensai al messaggio di risposta di Liam e mi si illuminarono gli occhi.
Passo a prenderti alle 9, consideralo un appuntamento. xx
Ero talmente euforica che decisi di non riposare, ma di cercare di studiare un po’.  Afferrai uno dei tanti libri che avevo sulla scrivania della mia camera e lo aprii alla pagina segnata. Mi sedetti sulla sedia, di fronte al tavolo ed iniziai a leggere e a sottolineare, mentre la mia mente distratta vagava. Passarono un paio di ore e decisi di iniziare a prepararmi.
Misi lo smalto blu scuro sia sulle unghie delle mani che dei piedi e poi mi distesi sul letto in attesa che si asciugassero. Poi passai in rassegna al mio armadio disperatamente, ma avevo bisogno di un aiuto esterno.
Afferrai il telefono e chiamai Zayn, sperando che non fosse con Liam in quel momento.
Appena rispose non lo feci neanche parlare che iniziai a tempestarlo di domande. “Sei con Liam? Sai dove ha intenzione di portarmi stasera?”
Mi sentivo stupida, ma allo stesso tempo volevo sapere tutto in modo da essere pronta per quella sera.
Senti una risata rilassata dall’altra parte del telefono e poi la voce di Zayn. “Liam non è con me, sono solo nel mio appartamento. So solo che vuole farti una sorpresa, quindi manterrò il patto.” Come faceva ad essere così calmo?
“Se adesso vengo da te, mi porti a fare shopping?” Chiesi disperata.
“Non vedo l’ora.” Ghignò Zayn dall’altra parte della cornetta e mi fece scappare una risata.
Venti minuti dopo ero in taxi con Zayn, diretta in uno dei suoi negozi preferiti. Mi aveva promesso che lo shopping sarebbe stato veloce e indolore e che, però, avrei dovuto fare  un salto dal parrucchiere.
“Cos’hanno i miei capelli che non vanno?” Chiesi a Zayn iniziando a toccarli e a passare le dita tra di essi.
“Da quanto hai quel taglio? Ormai è passato.” Mi disse con aria di sufficienza.
“Ma se sono semplicemente dritti.” Dissi indicando la mia testa.
“Appunto. Dovresti scalarli un po’ di più.” Mi disse con tono da maestrino.
“Va bene.” Acconsentì lasciandomi andare comodamente, sul sedile.
Scendemmo dal taxi e pagammo il tassista che per tutto il precorso aveva ascoltato la nostra conversazione e aveva riso sotto i baffi, cercando di passare inosservato.
Entrammo nel negozio che Zayn aveva scelto, Zara. Amavo quel negozio perché vendeva sia vestiti eleganti, ma anche vestiti per tutti i giorni. Zayn mi ordinò di entrare nel camerino e di non uscire, avrebbe fatto tutto lui.
Dopo mezz’ora circa uscimmo dal negozio io con una faccia disgustata, mentre Zayn con la faccia soddisfatta, di un genitore fiero del proprio figlio. Mi aveva fatto comprare dei pantaloncini rossi, molto stretti e una camicetta blu abbinata.
“Non voglio mettere quelle cose.” Protestai, cercando di convincerlo a non farmele indossare, anche se già le avevo acquistate.
“Hai un bel fisico, ti stanno benissimo quei vestiti.” Mi disse lui cercando di darmi conforto.
“Ma non mi sento a mio agio con le gambe scoperte.” Sbuffai e abbassai la testa rassegnata.
“Ora non ci resta che andare dal parrucchiere e poi sarai pronta all’appuntamento con Liam.” Mi sembrava di essere la protagonista di una puntata di Plain Jane
“Non pensavo che chiedendoti aiuto avrei dovuto sopportare queste torture.” Scherzai dandogli uno schiaffo sulla spalla.
“Sarai bellissima, credimi.” Mi rassicurò. E in quel momento gli credetti veramente.
 
Ero in camera di Zayn, mentre cercavo di infilarmi quei pantaloncini che detestavo. Di sicuro non li avrei indossati più, dopo quel giorno.
Misi anche delle ballerine che mi aveva consigliato Zayn e poi uscii dalla sua camera diretta nella cucina del suo appartamento.
“Che ne dici?” Chiesi insicura, aspettando che Zayn si girasse.
Non appena si voltò, la sua espressione cambiò. Era stupito. “Fai una giravolta, forza.” Mi ordinò, amichevolmente.
Girai lentamente su me stessa, provando un poì di imbarazzo. Ma quando Zayn mi si avvicinò e mi strinse in un abbraccio, tutto l’imbarazzo svanì.
“Sei davvero bellissima.” Mi sussurrò in un orecchio e tutte le mie incertezze scomparirono.
“Tra quanto arriva Liam?” Chiesi poi impaziente. Volevo sapere a tutti i costi dove mi avrebbe portato, ero troppo curiosa.
“L’ho appena chiamato. Era sorpreso del fatto che tu fossi con me.” Lo incitai a continuare, lui sospirò. “Sarà qui a momenti, rilassati.”
 
Dopo pochi minuti Liam bussò alla porta e, appena mi vide, spalancò la bocca e si complimentò con me.
Uscimmo dall’appartamento di Zayn e Liam mi guardò attentamente. Risi quando notai il suo sguardo, infondo non indossavo niente di particolare, i miei capelli erano semplicemente sfoltiti e avevo fatto solo una tinta un po’ più scura.
“Cosa ho di così speciale stasera?” Scherzai, cercando di capire il perche del suo sguardo su di me.
“Non è per i vestiti, tu mi piaci sempre. È solo che stai sorridendo come non hai mai fatto.” Mi spiegò parlando velocemente, era leggermente in imbarazzo.
Seguivo Liam verso la meta del nostro appuntamento, a me ancora sconosciuta. Poi decisi di rompere il silenzio.
“Oggi per la prima volta qualcuno mi ha fatta sentire bene, dovevi vedere l’espressione di Zayn.” Sorrisi ricordando la sua espressione, appena mi aveva vista.
“Sono contenta che ti sia lasciata aiutare da lui, allora.” Mi prese la mano e mi condusse verso una strada che non avevo mai percorso. Eccoci qui.
Eravamo fermi davanti ad un parco vuoto, illuminato solo dai pochi lampioni intorno. Entrammo dentro, mano nella mano e risi quando vidi che Niall era seduto vicino ad un albero mentre sorvegliava delle cose per terra.
“Ho lasciato Niall a fare la guardia alla nostra cena, non si sa mai.” Mi spiegò Liam in imbarazzo, facendo poi segno all’amico di andare.
Salutai Niall con un sorriso e poi mi voltai verso Liam. “Certo che hai affidato la cena proprio alla persona giusta.” Allusi alla passione di Niall verso il cibo e feci ridere Liam
“Che ne dici di  sederci? Ho portato delle coperte.”
Annuii e mi sedetti di fianco a Liam osservando quello che aveva fatto per me quella sera. Aveva steso una piccola tovaglia sull’erba, sotto un albero e sopra vi aveva messo una candela. Ai piedi dell’albero c’era un cestino che, molto probabilmente, conteneva quello che avremo mangiato.
“Lo so che il posto non è il massimo, però l’idea sembrava carina.”
“Stai scherzando? È tutto bellissimo, non mi piacciono i posti troppo affollati.” L’idea che aveva avuto era stata bellissima e l’atmosfera che si stava creando mi piaceva sempre di più.
“Sono contento che ti piaccia tutto. Che ne dici di iniziare a mangiare?” Prese il cestino e cacciò due piatti e due bicchieri da esso, poi si girò e afferrò due cartoni della pizza che, prima non avevo notato.
“Stasera si mangia pizza, non ho fatto in tempo a cucinare nient’altro.” Spiegò mentre sistemava le cose sulla tovaglia.
“Non preoccuparti, sono stata io ad avvisarti tardi.” Lo giustificai, mentre aprivo il cartone della pizza.
“Buon appetito.” Dicemmo all’unisono, poi ci guardammo complici e iniziammo a mangiare.
 
“Ti è piaciuta?” Mi chiese dopo che avevo rinunciato a mangiarla tutta, non ce la facevo più.
“Era squisita.” Dissi sinceramente e poi gli sorrisi.
In quel momento Liam si avvicinò di più a me e mise una ciocca dei miei capelli dietro all’orecchio. “Sei più bella con il viso scoperto.” Sussurrò a pochi centimetri dal mio viso e mi fece sorridere.
Ero sicura che in quel momento i miei occhi brillassero, ero davvero felice di essere lì con Liam e sembrava che anche lui lo fosse.
Osservai attentamente il viso bellissimo del ragazzo che era a pochi centimetri da me. Le labbra erano chiuse in un sorriso e gli occhi brillavano e mi fissavano intensamente.
Mi avvicinai di più e lentamente sfiorai le sue labbra con le mie. Subito dopo, lui approfondì il bacio facendo incontrare le nostre lingue.
Mi accarezzò la guancia con una mano delicatamente. Era tutto troppo bello per essere vero. Il momento, il luogo, il bacio e Liam. 


 

  
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