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Autore: lianny    01/03/2013    0 recensioni
In una settimana è possibile perdonare una persona per la quale si è tenuta rancore per anni?
Tratto dal primo capitolo:
-ti pregoooooo giuro che dopo di questo non ti chiedo più un favore in tutta la mia vita-
-ummm piuttosto allettante ma visto che non siamo in una realtà alternativa, non è umanamente possibile che tu non mi chieda più favori per il resto della tua vita-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domenica 19 ottobre, mattina

/appartamento di Silvana e Ingrid/

 

Ok! Silvana capiva che il sogno di ogni ragazza fosse quello di trovare un bel ragazzo nudo nella propria cucina, magari che ti prepara pure la colazione.

Ma da qui ad averlo realmente ce ne passa. Quindi la domanda sorge spontanea.

-e tu chi sei?-

Il tipo si spaventò così tanto da far cadere il cartone di latte che aveva in mano.

-ah... ecco.. io.... mi dispiace... non sapevo ci fosse qualcun altro in casa... sono Gianluca.... il ragazzo di Ingrid....il latte.... ora sistemo.... scusa ancora...-

Vedere quel ragazzo girovagare per la cucina nudo in cerca di qualcosa con cui pulire la pozzanghera di latte a terra non potè far altro che far ridere Silvana.

-jajajaja no no non ti preoccupare. Piuttosto te lo ricordi che sei nudo?-

-o///o oddio!-

Sembra proprio di no!

-calma calma.... quel che c'era da vedere ormai l'ho visto, perchè non lasci che io sistemi qui mentre tu vai a renderti presentabile?-

-ottima idea!-

E non finisce la frase che già non lo vede più.

Silvana prende lo strofinaccio e pulisce quel casino, poi prepara un bel caffè e inizia a far colazione.

La prossima volta dovrà ricordare a Ingrid di avvertirla se portava a casa qualcuno ma soprattutto di ricordare a quel qualcuno che non abitava da sola, così da evitare simili scenate in futuro. Bel fisico però. Un po' basso per i suoi gusti ma carino. Perfetto per Ingrid invece.

Pochi minuti dopo arriva Gianluca, vestito. Si avvicina e offre la mano in segno di saluto.

-ricominciamo! Piacere sono Gianluca. Il ragazzo di Ingrid. Mi spiace per la scena di poco fa.-

-piacere sono Silvana, e se non l'avessi capito sono la coinquilina di quell'uragano che hai per ragazza!- disse sorridendo.

Il tipo era simpatico e sembrava che da vestito non si vergognasse più tanto facilmente.

-oh allora sei tu il rimpiazzo per sabato.-

Silvi lo gurda malissimo. Simpatico un corno!

-NO! No scusa, mi sono espresso male, è che non eri tu che ci doveva andare al principio quindi... non cambia il fatto che sono stato scortese, scusami.-

Ummm andiamo meglio.

-ti perdono solo perchè sei carino ma non ti ci abituare. Piuttosto mi puoi dire qualcosa di più sulla festa? Io so solo che è in maschera.-

-oh bhè non ti devi proprio mascherare come a carnevale, ti vesti normalmente per una festa ma è d'obbligo avere qualcosa che copra il viso, almeno gli occhi.-

-ahhh bene, già mi immaginavo in un abito del rinascimento jajajaja-

-poi... credo basta. Nel nostro gruppo siamo in sei. Tre coppie naturalmente. Purtroppo il mio amico ha litigato con la ragazza, non che stessero insieme da tanto. Ma avevamo organizzato tutto e lui non voleva un'altra ragazza, dice che sono impossibili da capire. Così a Ingrid è venuta l'idea di invitare te. Mi ha detto che non eri interessata a una relazione e quindi eri perfetta per il nostro Claudio e poi.... scusa ho detto qualcosa di male?-

Silvana era leggermente sbiancata e quasi si strozzò con il caffè.

-no no... scusa è che non mi piace il nome Claudio, brutti ricordi. Dicevi?-

-no... che poi l'importante è che tu ti diverta, al massimo ti riaccompagniamo a casa.-

-jajajaja cercherò di non rovinarvi la festa promesso. Tieni ho fatto il caffè.-

-grazie... non sei antipatica.-

-lo dici come se fosse scontato che io lo sia. A cosa devo quest'opinione?-

-non volevo offenderti, è che ti ho vista un paio di volte all'università quando andavo a trovare Ingrid e non emanavi un'aura molto cordiale.-

-me lo dicono in tanti sai? Ma chi si ferma alle apparenze non merita altro di ciò che vede. Non è forse vero latticino?-

Silvana era un po irritata, non tanto dal saper cosa pensavano gli altri di lei ma quanto dal

fatto che il nome Claudio le aveva fatto ricordare quel ragazzo che tanto aveva amato e che l'aveva tradita.

-chi è latticino?-

Ingrid fa la sua apparizione già ben vestita e pulita, ma dove lo trova il tempo?

-penso di essere io cara, ho fatto rovesciare il latte per terra.-

-già... mentre era nudo! Qualcuno si è dimenticato di dirgli che avevi una coinquilina.-

Silvi si alza e si chiude in camera tirandosi dietro la porta.

-wow..... non l'ho mai vista così acida! Che le hai fatto?-

-niente.... credo, insomma dopo aver rovesciato il letto, avermi fatto trovare nudo, averla chiamato un rimpiazzo e averle detto che pensavo sarebbe stata antipatica!-

-bhè non lo chiamerei 'niente'. Fossi io ti avrei già mandato via a calci ma lei non è come me, deve esserci qualcos'altro.-

-ummm.... ha detto qualcosa sul fatto che non le piaceva il nome Claudio. Sarà perchè sabato è costretta ad uscire con uno che si chiama così?-

-può essere! Ma hei! Qui nessuno ha costretto nessuno! Un patto è un patto.-

-che ne dici se li facciamo incontrare prima? Magari fanno pure amicizia e così non ci sarà

tensione sabato.-

-ottima idea! Sei libero oggi pomeriggio?-

  
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