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Autore: Michelle92    02/03/2013    2 recensioni
"Io e Yoko siamo sempre così, a volte capitano questi episodi di “leggera litigata” e ci sfottiamo anche per ore, ma non abbiamo mai avuto bisticci pesanti …ci vogliamo un gran bene, ci veniamo sempre incontro e ci consideriamo sorelle separate alla nascita; Senza di lei sarei persa."
"Vederlo tra le braccia di un'altra mi faceva star male, era come se un pugnale mi colpisse al petto:ma perché? che sentimento stavo provando? forse la risposta mi era abbastanza chiara ma non volevo vederla"
"Pregavo con tutta me stessa, non so a chi, ma continuavo imperterrita a chiedere pietà e aiuto perché il dolore mi stava soffocando : non ero pronta a perdere il mio amico che camminava in bilico tra la vita e la morte, non poteva lasciarci così; Paul, Yoko e io ci stringemmo in un abbraccio perché il dolore ci stava sgretolando..non eravamo forti abbastanza"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera ragazze belle :)
Ringrazio già da ora a chi userà un pò del suo tempo per leggere la mia nuova storia; io cercherò di aggiornare regolarmente e  spero con tutto il cuore che vi piaccia!
Vi mando un bacio <3







-Sta volta l’abbiamo fatta grossa, che dici Yoko?-
-Ma dai rilassati su, che sarà mai! Inoltre sono stati anche avvertiti, non ci hanno lasciato altra scelta!-
 
Io e la mia amica Yoko viaggiavamo su un treno diretto a Liverpool e  fin qui niente di strano,la cosa che poteva non essere molto normale è che eravamo scappate di casa;
si scappate di casa perché i genitori di Yoko che l’avevano adottata e i miei non erano d’accordo a questa nostra “lunga trasferta” a cui noi aspiravamo con tutta la nostra anima, così, avevamo lasciato loro una lettera dove spiegavamo il motivo per cui non ci avrebbero trovato nel nostro letto quella mattina.
Volevamo andarcene da Lancaster, quel postaccio che non poteva di certo soddisfare le nostre ambizioni e Liverpool sembrava perfetta: non troppo mastrodontica ma nemmeno troppo misera. Avevamo terminato un anno fa il corso di studi d’arte, bè l’arte in generale erala nostra passione ma nel particolare potevamo considerarci due semi-pittrici “che non erano state ancora scovate perché il nostro talento era troppo grande”: noi ci definivamo in questo modo, ci piaceva ridere di noi stesse.
 
-Ehiiii ragazzina, non ti sarai pentita vero? Guarda che ne abbiamo combinato di peggiori tempo fa!- Yoko batteva davanti ai miei occhi le sue mani cercando la mia attenzione…
-Ehm si si!- non sapevo nemmeno a che stavo rispondendo, la mia testa era appena tornata sulla terra
-Si si cosa? Io ti prendo a sberle, dopo tutto il casino che abbiamo fatto per scappare tu “ti saresti pentita”?- enfatizzò per bene le  ultime due parole
-Macchè pentita, sciocca! Ero sovrapensiero-
-Bè dovevo immaginarlo, ti conosco da quando sei nata ed è una cosa che fai moooolto raramente Michelle- e Yoko alzò gli occhi al cielo mettendosi le mani in testa per rendere meglio ciò che diceva
-Lascia in pace la tua testolina perché siamo quasi arrivate, la fermata a cui dobbiamo scendere è la prossima: mi raccomando non essere sbadata come al solito, prendi bene in mano tutte le tue cose perché non ho voglia di tornare qua a cercare i tuoi bagagli! Ah, e non dimenticarti la testa!-
-Agli ordini Miss Perfettina- odiavo quando mi prendeva in giro per la mia compostezza che talvolta saltava fuori più del dovuto, così senza pensarci due volte gli diedi una papina sul collo
-Ahiiii ma sei matta? Sempre la solita permalosa accidenti!-
Sbuffai in segno di protesta alle sue parole, anche se quello che diceva è effettivamente vero: sono dannatamente permalosa!!
 
Io e Yoko siamo sempre così, a volte capitano questi episodi di “leggera litigata” e ci sfottiamo anche per ore, ma non abbiamo mai avuto bisticci pesanti …ci vogliamo un gran bene, ci veniamo sempre incontro e ci consideriamo sorelle separate alla nascita; Senza di lei sarei persa.
 
Il treno era arrivato alla nostra fermata prescelta, così prendemmo tutti i nostri bagagli e scendemmo
 
-Ecco, e adesso che facciamo?-
-Che dici, forse è il caso di cercarci un appartamento? o vuoi fare la barbona Michelle?-
-Ci hai azzeccato, volevo proprio proportelo!- Pronunciai questa frase con estrema acidità, ma Yoko non mi stava ascoltando perché era intenta a leggere un foglio appiccicato ad un muro…
-Appartamento in affitto al 18 Forthlin Road: per informazioni recarsi direttamente all’appartamento indicato- Yoko leggeva a voce alta per rendermi partecipe…
-Ragazza, missà che abbiamo trovato qualcosa-
-Bè Yoko, andiamo allora no?-
-Si pero prima andiamo a fare colazione, ricordi che siamo in viaggio da quasi una notte intera? Il mio fisico richiede cibo, non son fatta di ferro…poi senti la mia pancia? Brontola-

Mentre ci avviavamo in un qualche  bar nei dintorni e camminavamo per strada cariche di valige e borse sulle spalle vedemmo all’orizzionte due scapestrati che correvano come pazzi e nel giro di due secondi, senza avere il tempo di spostarci per scansalri, ci vennero letteralmente addosso facendoci cadere rovinosamente a terra insieme ai nostri bagagli.
-Ma che diamine….- bofonchiai ancora a terra
-Maledetti! Guardare dove mettete i piedi no eh?- urlò Yoko veramente alterata

Alzai lo sguardo per vedere chi erano questi due “individui” ma non vidi nessuno: certo erano a terra sopra di noi!
Infatti qualcosa mi stava letteralmente schiacciando dalla pancia in giù e non capivo cosa finchè un ragazzo alto dai capelli scuri e con gli occhi verdi si alzò rendendomi il respiro e dandomi la sua mano per aiutarmi ad alzarmi da terra
-Ma vi sembrano modi?- mi lamentai guardando il ragazzo che mi aveva aiutato ad alzarmi e l’altro al suo fianco.
-Ehm, ragazze non prendetevela…scusateci ma né io né il mio amico Paul vi abbiamo visto- e fece un sorriso alla meglio che poteva
-Bè, ci avete quasi amazzato ma lasciamo perdere!- gli rispose Yoko infuriata
Io intanto osservavo il ragazzo che mi era caduto sopra notando che non era niente male “bè se tutti i ragazzi qua son cosi….”pensai tra me e me mentre lui mi osservava con occhi incuriositi facendomi mille sorrisetti; Ma presto riprese il controllo di se stesso sentendo le parole  di Yoko
-Tutta colpa di John- disse cercando di avere un tono severo e altezzoso
-Se non fosse stato per te che mi hai dato quello schiaffo in testa- replicò l’altro indignatamente
-Così la prossima volta vedi bene di non sbagliare gli accordi, mio caro John-
-Ah maturi i ragazzi! Quindi vi piace giocare ad acchiapparella?- L’ironia pungente di Yoko colpiva, io e lei iniziammo a ridere come per prenderli in giro
-Ma, ma aspettate che diamine dit….-
-Ahhh, andate al diavolo!- urlai ridendo, presi per un braccio Yoko e ce ne andammo da quello scempio lasciandoci i due ragazzi alle spalle 

-Proprio a noi devono capitare sempre i cretini? Speriamo che non siano tutti così qui a Liverpool- Disse Yoko mentre rideva ancora
-Eh già, quello moro però era carino!-
-Ma che vai a blaterare Michelle, erano due bambini di circa 19 anni non ancora cresciuti probabilmente- cosi alle parole di Yoko mi zittii e continuai a camminare
-Yoko Yoko guardà là!- Presi il viso della mia amica e lo voltai nella direzione di un insegna di un bar, così ci dirigemmo per andare a fare colazione
  
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