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Autore: ValeA    02/03/2013    1 recensioni
«La faccio breve...» Sperava che lui le dicesse che provava qualcosa per lei ma non se ne rendeva conto quanto fosse lontana dalla verità. Si stava sbagliando troppo.
«Tre mesi fa mi sono accorto che mi seguivi ovunque andassi, pensavo che fosse finita prima o poi ma vedendoti ancora qui...» sospirò. «Non lo è. Sono qui per dirti che sono stanco di non poter uscire tranquillamente senza che ci sia tu e ti conviene non farti più vedere perchè a me non piaci e non potrai mai piacermi!» La guardò per circa dieci secondi e poi riprese il suo discorso «Guardami e guardati... Siamo troppo diversi!»
Si era mai vista una storia tra un ragazzo popolare e una ragazza ''sfigata''? Forse sì, nelle trame dei film o dei libri ma quella era la vita reale e non sarebbe mai potuto succedere anche perchè dopo due settimane quel ragazzino dovette trasferirsi con i suoi familiari in America per il loro lavoro.
Lei non lo vide più dopo quella volta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16

Pov Julie

Io non capivo come alcune persone possano amare la scuola, non riesco a concepire completamente una cosa del genere. Erano passate solo due settimane e già non aspettavo altro che le vacanze. Di Natale o estive o per qualsiasi altra cosa non importava, l'importante che fossero vacanze.
Oltretutto non ero riuscita neanche a conquistare un ragazzo della scuola, non ancora perlomeno. La cosa che mi dava un po' fastidio, anzi troppo fastidio è che c'era riuscito prima di me quel moccioso di Horan.
Va beh che aveva conquistato la peggiore di tutta la scuola, la più poco di buono ma aveva pur sempre conquistato qualcuno, al contrario della sottoscritta.
Ero accanto al mio armadietto, stavo prendendo i libri per la lezione, Fisica. 
Mi guardavo attorno cercando di adocchiare un ragazzo carino. Nulla, nessuno di interessante.
Sarei diventata un vecchia zitella con cinquanta gatti in casa. Non che non ci fossero dei ragazzi carini, c'erano eccome però... C'era un altro problema. I ragazzi carini erano tutti impegnati o già li avevo frequentati. Sarebbe stato stupido provarci con chi avevo già frequentato e non era nel mio stile provarci con quelli fidanzati, non ero la Jenkins. 
Mi aveva fregato un fidanzato quella stronza! E per chi passasse solo per idea che io mi stessi riferendo a Niall Horan, si sbagliava. Ed anche di molto.
Ok, questo "fidanzatino" me l'aveva rubato in quarta elementare ma certe cose non si possono dimenticare così facilmente. Quella volta misi un punto a quella pseudo-amicizia che avevamo.
Ma ora che ci penso, devo staccare la testa a morsi a Joyce appena la vedo. 
Aveva detto a Kate delle cazzate colossali. Qualcosa sulla relazione di Niall ed io che molto probabilmente, secondo lei, ero gelosa. Cosa assolutamente falsa. Non sarei mai potuta essere gelosa nè di Horan nè di quella strega bionda e cotonata della Jenkins. Non c'era nessun motivo per esserlo.
Parli del diavolo... e spuntano le corna!
Spuntarono quei due trogloditi e si posizionarono davanti a me. 
No, non per darmi fastidio, già la loro presenza era abbastanza fastidiosa anche a un kilometro di distanza. 
Erano lì semplicemente perchè l'armadietto dei due biondi per mia sfiga si trovava di fronte al mio.
«So che sei incapace di baciare ed hai bisogno di prendere lezioni... Ma potresti evitare di apprenderle guardandoci?» non mi interresava sapere chi dei due biondi l'avesse detto, l'unica cosa di cui mi importava in quel momento era che avevo una grande voglia di prenderli a pugni come se fossero una sacca di boxe. Mi davano fastidio, un fastidio eccessivo.
Forse è vero che sono troppo aggressiva e dovrei calmare i miei istinti omicidi verso il mondo, ma c'è gente come loro che mi rende il lavoro troppo difficile. Non è colpa mia!
«Guardavo solo per farmi quattro risate per le vostre scarse capacità.» Niall era completamente disinteressato alla conversazione ma dopo la mia affermazione divenne attento. Bisognava dirgli implicitamente che faceva schifo il loro modo di baciare per avere la sua attenzione? Beh, era vero. Sembravano due polipi in apnea! I miei gatti in calore sanno fare di meglio.
«Stai davvero dicendo che non so baciare?» mi fronteggiò Horan. Era per caso scemo?! Dalla mia frase detta poco prima pensavo che si fosse capito. Frequentarla non faceva altro che farlo diventare più scemo, non che già non lo fosse.
Annuì sicura di me alla sua domanda. 
«Ti sbagli.» mi contraddì, non sapeva neanche più rispondere a tono? Mi sbagliavo? Un po' forse. 
Quei "nostri" baci non erano stati proprio i peggiori della mia vita ma neanche i migliori. Ma non gliel'avrei mai detto.
Quell' oca non faceva altro che muovere la testa da su in giù come un' isterica, se lo faceva più lentamente quel movimento la capivo lo stesso la sua intenzione di dar ragione al biondo.
«Non credo, avendo provato in prima persona quell'orribile esperienza.» accompagnai il tutto con un espressione disgustata.
Lui rise avvicinandosi al mio viso, l'oca lo seguì a sua volta senza capirne il perchè.
«Non sei brava a mentire...» Peccato che io non stavo mentendo, ero sincera. Cioè stavo dicendo una mezza verità. La nostra coversazione finì così, stava andando sicuramente in classe perchè suonò la campana per l'inizio della prima ora. Ma andava in classe senza libri? Mah.
Si voltò un secondo verso di me, Brianne lo raggiunse.
«Non casca mica il mondo se ammetti che non sono niente male.» avevo solo una parola per lui e non era neanche tanto carina, era anni luce lontana da un complimento. Per educazione non dissi nulla, ma glielo mandai mentalmente.
Decisi di andare anche io in classe, condividevo l'ora con Joyce. Noi due dovevamo fare i conti.
 
 
 
*****
Oh eccoti lì, Joyce!
Mi avvicinai con fare assassino ma nessuno sembrò notarlo. Neppure lei che mi salutò con un gesto della mano.
«Non comportarti come se non avessi fatto nulla.» la rimproverai, irritata. Faceva la finta tonta o davvero non capiva a cosa mi riferivo? Infatti mi chiese di spiegarle perchè non capiva cosa intendessi. 
«Hai detto a Kate cose assolutamente non vere...» mi limitai a non urlare, non volevo far sentire a mezza classe quello che Joyce andava a raccontare, le sue erano idee folli. Lei capì e rise imbarazzata.
«I tuoi comportamenti mi portano a pensare che sia così...» Ma così cosa?! Io mi comportavo come sempre perchè non era cambiato assolutamente nulla. Nulla. NULLA! 
E non mi stavo convincendo! Assolutamente no.
«Si vede che non capisci un cazzo!» mi arrabbiai e questa volta urlai, tutti si voltarono verso di me. Per fortuna in classe ancora non era arrivato il professore Turner, se la stava prendendo con molta calma come sempre.
«Che avete da guardare? Voltatevi!» mi ero limitata ad essere meno scortese possibile. Già la maggior parte in quella scuola non mi sopportava, non volevo che quella percentuale raggiungesse il 100%.
Loro si voltarono, in classe entrò Brianne. Lo capì dalla sua risata che sembrava il lamento di un lama ferito, era un'offesa per tutti i lama però. Ovviamente da quando stavano insieme a questa parte lei era scortata dal suo ragazzo. Ma lui non 
aveva lezione? La pseudo-coppia prima di dividersi, neanche se stesse partendo in guerra e non c'era un ritorno certo, si stavano salutando con sdolcinatezze.
La colazione mi era salita su per la gola, da un momento all'altro avrei potuto buttar tutto giù, magari in faccia alla Jenkins. Non male come idea.
«Ma quanto ci stanno?» mi lamentai, speravo che arivasse il professore e interrompesse quel bel momento.
«Gelosa?» ancora che insisteva sul fatto della gelosia? Joyce ha la testa più dura di un cocomero. Non lo ero neanche un po'.
Io ero ancora arrabbiata con lei, pensava che con due chiacchere si risolveva tutto? Si sbagliava.
«No.» in quel momento arrivò il professore. Non avevo desiderato mai come in quel momento di iniziare a fare lezione, soprattutto per una materia che non capivo.
Il professore mi salvò da una probabile litigata con Joy e da quella tortura che i biondi imponevano di guardare al pubblico.
Mi chiedevo per quanto ancora sarebbero durati? Per la Jenkins arrivare a due settimane era un record.I ragazzi di solito la scaricavano dopo un'ora.
Mi sedetti al mio posto, Niall prima di andarsene salutò con un cenno alla mano Joy. Faceva finta di non vedere? Che idiota!
Brianne mi fece una smorfia e si sedette al suo posto, quella ragazza era davvero infantile.
La lezione iniziò e fu meglio così.
 
 
 

Pov Sophie

Devo prendere una decisione. Una volta e per tutte.
Landon o Harry?
Harry o Landon?
A chi tenevo? Chi volevo al mio fianco? La mia mente diceva un nome e il mio cuore un altro. 
Vaffanculo, non sono mai d'accordo.
Landon? Ci stavo insieme da ormai cinque anni, la nostra relazione è diventata monotona. Non c'era più nulla di divertente e avventuroso nella nostra relazione, però la mia mente diceva che era giusto stare con lui. Che non potevo lasciarlo dopo tutti
questi anni. Ma era davvero quello che volevo?
Harry? Non l'avevo mai considerato mai più di tanto, avevo sempre pensato che fosse carino ma nulla di più. L'avevo sempre visto come uno dei migliori amici della mia migliore amica. In poco tempo l'avevo conosciuto ed avevo provato ciò che con Landon non riuscivo a sentire da molto tempo, forse non l'avevo mai sentito. Forse perchè non c'era mai stato. Il mio cuore diceva di lasciare Landon e dargli una possibilità. Ma era giusto?
Occorreva una decisione ed anche subito. 
Harry non mi parlava, faceva finta che fossi invisibili e quell'ultima volta aveva messo le cose in chiaro.
 
 
«Non può continuare così.» si bloccò mentre ci stavamo baciando poco castamente. Perchè diavolo aveva interrotto quel bel momento?
Feci attenzione alle sue parole... Che aveva detto? Voleva per caso chiuderla lì, quella "qualunque cosa" era la 
cosa che condividevamo?
«Mi stai lasciando?» domandai sottovoce.
«Non siamo mai stati insieme... e questo perchè tu sei fidanzata.» si bloccò per riprendere fiato. «Devi fare una scelta.»
Lo guardai interdetta, tutti che volevano che io facessi una scelta. Prima Joyce, poi lui, persino Julie me l'aveva detto.
Io non ero pronta a scegliere ma... forse era giusto che la facessi. Non potevo stare in quella situazione per sempre.
«Non posso.» non potevo, non volevo. Sarebbe significato rinunciare a lui ed io non volevo rinunciarci completamente.
Non potevo lasciare nemmeno Landon, lui era un tipo impulsivo e l'avrebbe presa troppo male. 
«Allora finchè non smuoverai la situazione in qualche modo...» lasciò la frase in sospeso, non volevo che pronunciasse quelle parole, non volevo sentirle. «Mi comporterò come un estraneo.» concluse. Mi sentì mancare, non poteva chiudere tutto così. Ma effettivamente ne aveva il diritto. Era sbagliato quello che stavamo facendo. 
Non era nemmeno nella mia natura tradire ma lo stavo facendo. 
Senza aggiungere altro se ne andò, lasciandomi lì.
Iniziai a piangere come una bambina a cui era stato tolto qualcosa.
Poteva davvero finire tutto così?
                         
                                                                               
Avevo preso la mia decisione. 
Lasciare Landon, provarci con Harry. Magari sarebbe andato tutto per il meglio.
Magari con lui avrei provato emozioni e sensazioni mai provate prima. Avevo una certezza ed era Harold Edward Styles, il bel riccio che mi aveva fatto perdere la testa. 
 
 

 

Pov Niall

Brianne poteva essere una delle ragazze più carine della scuola ma era anche un insopportabile ragazza con una parlantina infinita. Non chiudeva completamente quel becco.
Mi aveva obbligato a fare il romantico davanti la classe di fisica, non ne avevo capito il perchè ed accettai. Infatti feci una cazzata enorme.
Lì, in quella stanza c'era Joyce ed anche Julie ma me ne accorsi troppo tardi.
Joyce parlava con Julie e quest'ultima distrattamente l'ascoltava concentrandosi su di noi. Era un giornata che ci fissava.
Ma in questa classe non vi era un professore?
Io dovevo andare nella classe di spagnolo ma per colpa della mia ragazza mi era stato impossibile, sarei finito dal preside per il ritardo. Sicuramente.
Sentì Joyce chiedere a Sophie se fosse "gelosa", perchè mai dovrebbe esserlo? Lei rispose dopo circa cinque secondi con un freddo no. 
Le mie richieste dall'alto furono accolte, il professore infatti arrivò.
Sarei potuto sparire da quella ragazza, ma non ne valeva la pena andare in classe. Mi sarei nascosto tra i corridoi e avrei detto che mi ero sentito male ed ero rimasto tutta l'ora in bagno, sperando che nessuno facesse la spia. 
Me ne andai tra i corridoi pensando ad un posto dove andare, la porta della classe di fisica si aprì. 
Speravo solo che non fosse Brianne, non volevo vederla almeno per un'ora.
Perchè ci stavo con lei? Perchè la ragazza che volevo non ricambiava. La relazione con Brianne non era seria, era solo una distrazione per non pensare a Joyce. 
Cavolo, non mi potevo innamorare della ragazza del mio migliore amico. Era assurdo!
Mi voltai per vedere chi fosse, anche se, se fosse stata Brianne me ne sarei pentito.
Per fortuna non era lei ma per sfortuna era Julie.
«Mi dispiace ma hanno buttato fuori me...» in quel momento la preferivo alla mia ragazza, almeno Julie con me parlava il minimo indispensabile ed anche di meno. E litigare con lei era più divertente che sentir lamentare la mia fidanzata sul fatto che il trucco si era sbavato, i capelli non erano sistemati o le si era spezzata un' unghia.
«Che hai fatto?» chiesi divertito. Lei non sembrava dello stesso parere.
«La tua ragazza è caduta come un pesce lesso e mi ha accusata di averle fatto lo sgambetto... come se non avessi altro a cui pensare.» spiegò arrabbiandosi man mano che raccontava come le cose stavano. «Non la sopporto quella stronza..» le tappai
la bocca con una mano, voleva per caso farci scoprire? Non dovevamo essere lì. O perlomeno non ci dovevo essere io.
«Che fai?» si divincolò, con l'altra mano libera la intrappolai contro il muro per farla stare ferma. 
Dopo svariati minuti ci riuscì. Quando non aveva quell'espressione da saputella e non parlava con quel tono insopportabile sembrava quasi simpatica. Ho detto quasi, perchè era impossibile che lo fosse.
«Dei ammi ua vadiogafia?» che aveva detto? Le tolsi la mano dalla bocca per farle ripetere ciò che aveva detto. 
«Devi farmi una radiografia?» perchè? Oh certo, era tre ore che la fissavo. Che idiota! Scossi la testa in tono di dissenso. «Bene, lasciami andare..»  mi spostò poco gentilmente, allontanandosi da quel corridoio. 
Era difficile avere una conversazione normale con lei? Sì, difficile era un eufenismo.






Note dell'autrice:
Non aggiungo molto su questo capitolo, sono di fretta come la maggior parte delle volte che posto... Devo andarmi a preparare per un compleanno :)
Ma comunque, questo capitolo spiega un po' la decisione di Sophie e perchè Niall sta assieme a Brianne e cosa ne pensa Julie... Compare poco Joyce ma nel prossimo sarà più presente come del resto tutti gli altri :)
I vestiti di Joyce, Julie e Sophie: 
http://www.polyvore.com/capitolo_16/set?id=66540568

 
Alla prossima!
ValeA <3
  
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