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Autore: Dahmer    03/03/2013    1 recensioni
-Mamma, papà! Mi hanno presa! Mi hanno presa!- esultò esaltata.
Rylee era figlia di una graziosa coppietta di Canton, Ohio. La madre era casalinga e il padre un piccolo commerciante. Aveva due fratelli. Il più grande, Derek, impegnato nell’esercito americano da due anni e l’altro Jeremy all’università. Lei era l’unica rimasta con i genitori. Era una ragazza modestamente alta e magra, dalla pelle olivastra che faceva risaltare gli occhi verde smeraldo attorniati da lunghe ciglia nere. I lineamenti del viso erano delicati, il naso era leggermente alla francese e le labbra moderatamente carnose e sul labbro inferiore sfoggiava un piccolo anellino d’argento. Aveva i capelli mossi lunghi fino alle ultime costole e il loro colore noce accentuava gli zigomi alti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Flavor of cream-
 

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Quando Rylee si svegliò, dopo un lungo pisolino pomeridiano, era sola in casa. Si piazzò davanti alla tv, armata di un tubetto di panna spray, proprio come faceva con Max.

Il canale trasmetteva una soap-opera noiosissima.

Cambiò canale, cominciando a guardare un film dell’orrore. L’assassino stava per raggiungere la vittima, nascosta dietro la porta del bagno, convinta che non l’avesse vista.

Alzò l’ascia. L’ombra dell’arma si rifletté sul muro. La ragazza iniziò ad agitarsi e, come lei, anche Ry, spettatrice di un prossimo macabro omicidio.

Proprio mentre l’uomo aprì la porta il portone di casa Sykes si spalancò.

L’americana sussultò, sobbalzando sul divano, sporcandosi le dita di panna. Si leccò via quella delizia dalla mano, mentre l’artefice del suo rischiato infarto si accasciò sul divano.

Oliver aveva trascorso la giornata da Amanda ed ora aveva bisogno di rilassarsi, dopo un altro litigio. Il suo viso era sciupato, segno che aveva perso la battaglia.

Un forte profumo di lime la colpì in viso, facendole perdere la ragione per qualche secondo.

Dal televisore provenivano diverse urla angosciate e l’attenzione di Rylee fu di nuovo attirata dall’apparecchio.

Riprese a guardare il film, ma la sua visuale era continuamente disturbata dalla figura di Oli abbandonata accanto a lei. 

-Puoi toglierti quell’espressione dalla faccia?! Mi irriti e se mi irrito mi rovino la giornata … quindi mi stai rovinando la giornata- asserì infastidita, senza guardarlo nemmeno.

Il cantante rimase muto e sul suo viso risaltava un’espressione tesa ma indifferente.

L’ira dell’americana aumentò nel notare che lui la stava ignorando.

Prese il tubetto e lo assalì, finendogli sopra cavalcioni, bloccandolo sotto il suo corpo. Con la panna gli disegnò un largo sorriso zuccheroso, che andava da una guancia all’altra.

Lui rimase immobile, fissandola. Per un momento tra i due si poté toccare una certa trazione, che scemò solo quando il ragazzo sorrise, realmente rallegrato. I suoi occhi trascendevano di malizia.

Con un rapido scatto invertì le posizioni, trovandosi ora lui sopra lo sterno di lei, disteso sui cuscini del divano. 

L’atmosfera si fece soffocante. Il volto del ragazzo era vicinissimo a quello di Ry e i loro nasi si sfioravano. I loro respiri già si mescolavano, in un mix di allegria e desiderio. 

Oliver si avvicinò ancora, facendo quasi combaciare le loro labbra, ma fu colto di sorpresa.

Un forte spruzzo di panna gli centrò il viso e una risatina di sottofondo accompagnò la scena.

Si scostò leggermente, mantenendo una distanza equivoca. Si pulì il viso con la manica della felpa.

Cominciò una lunga lotta nel tentativo di impossessarsi della confezione.

Rylee riuscì a liberarsi, sgusciando sotto il suo corpo. Entrambi si alzarono dal divano, proseguendo l’inseguimento per tutta la casa.

La padrona del gioco era ancora la ragazza, posseditrice dell’unica arma a disposizione. Nonostante fosse lei a condurre la situazione, fuggiva continuamente dal moro, intento a rincorrerla per fargliela pagare.

La seguì per ogni singola stanza della casa, fino al bagno, dove la ragazza rimase bloccata.

La bloccò tra il muro e il suo corpo caldo, con un movimento ben studiato. Si trovarono di nuovo faccia a faccia. Oliver si perse negli occhi color smeraldo della nuova modella.

-Sei in trappola- disse, quasi sussurrando.

Spostò gli occhi sul petto ansante della mora. Lei lo colpì ancora con uno schizzo di panna, ridendo, ma lentamente, la sua risata innocente divenne un sorriso colmo delle più libidinose intenzioni.

Pulì con il dito la panna dal volto del ragazzo e si succhiò l’indice in modo provocante.

Un sorriso vizioso segnò il volto del ragazzo.

Le loro bocche finalmente si toccarono, dapprima in un sfioro quasi forzato, poi in un bacio intenso e passionale.

Rylee sentì la lingua di lui scivolarle lentamente tra le labbra carnose. Riuscì a percepire l’anellino argenteo colpire la pelle perfetta dell’altro.

Lo attirò ancora di più a sé, approfondendo il bacio, infilando anche la sua lingua, facendola incontrare con quella del cantante.

I loro desideri si scontravano a ritmo sfrenato e i loro respiri si fusero, dando origine a un dolce profumo di sensualità.

Il corpo di Oliver si appoggiò completamente a quello di Ry, facendoli aderire esattamente.

Le loro voglie si fecero più pressanti e il moro cominciò a spogliare la ragazza della larga canotta che la copriva minimamente.

Gliela sfilò, abbandonando per un momento il contatto tra le loro labbra. Lei rimase in biancheria intima e decise che era il momento di denudare anche lui.

Afferrò saldamente i lembi della felpa e gliela levò con grande abilità.

Oli la sollevò, tenendola poco sotto i glutei.

La issò sulla lavatrice, continuando a baciarla, scendendo piano sul collo, lasciandole piccoli morsi. Si concentrò in particolare sull’incavo della clavicola, dove la ragazza sfoggiava il tatuaggio e dove ora risaltava un lieve succhiotto violaceo.

Si slacciò i jeans, lasciandoli scivolare fino alle caviglie. Dai boxer era ormai visibile l’erezione pulsante.

Le dita fredde di Ry vagarono sulla schiena bollente di lui, facendolo trasalire.

Si liberarono entrambi dell’intimo, rimanendo completamente nudi.

Il moro la tirò verso il suo torso tatuato, sentendo il torace di lei appoggiarcisi sopra e i loro bacini toccarsi.

La situazione si fece incontrollabile per il cantante, che la penetrò avidamente, cominciando a muovere i fianchi con foga.

Gemiti di piacere si diffusero nella stanza insieme a un forte odore di sesso.

Le mani della ragazza erano saldamente afferrate alla schiena tesa di lui, finché le spinte si fecero meno profonde.

Arrivarono entrambi al culmine del piacere e i loro muscoli si rilassarono all’unisono.

Rimasero immobili per un momento, a fissarsi, come se ora ci fossero solo loro due su tutta la terra.

-Ehy! C’è nessuno?- gridò, quasi irritata per il disordine, la voce di Tom dal salotto.

-Cazzo- borbottò Rylee rivestendosi.

-Arrivo subito- asserì Oliver, armeggiando con la cerniera del pantaloni che non voleva saperne di chiudersi.

Oli aprì la porta, pronto ad uscire, ma si fermò, si voltò verso Ry, le prese il viso tra le mani e le stampò un dolce bacio sulla bocca, consapevole che non avrebbe più potuto farlo, se non di nascosto, dato che, nonostante le continue discussioni, stava ancora con Amanda.

 Il cantante raggiunse il fratello.

-Che diavolo è successo qui?- fece il più piccolo scrutando la stanza sporca di panna.

-Niente! Un altro scherzo tra me e Ry- mentì l’altro.

-Che hai sul labbro?- chiese ancora Tom.

-C-Cosa?- balbettò Oli.

-Lì … sei arrossato- indicò il fratello.

“Dannazione, il piercing di Ry!” pensò lui.

-Oh, devo aver mangiato qualcosa a cui sono allergico- si inventò il cantante.

L’americana li raggiunse, scusandosi per la confusione e assicurando che avrebbe ripulito tutto lei. Tom notò subito che anche la pelle intorno al suo piercing era leggermente infiammata, ma, per discrezione o forse per intuizione, non domandò più nulla.

A cena regnò il silenzio. Talvolta le gambe dell’americana venivano accarezzate da quelle di Oliver, accompagnate da qualche sguardo poco casto, che però nessuno sembrò notare.

Per tutta la notte Oli non fece altro che pensare a ciò che era successo con la modella nel pomeriggio. Quando la ragazza aveva cominciato a giocare con la panna si era promesso che se ci fosse stato qualcosa tra loro sarebbe stato puro divertimento e probabilmente lo aveva pensato anche lei. Ora però la sua mente errava confusa, raggiungendo i sogni di Ry nella stanza accanto.

Avrebbe voluto raggiungerla e baciarla appassionatamente, ma non poteva. Se qualcuno si fosse svegliato e lo avrebbe trovato in camera di Rylee non avrebbe saputo come spiegarlo.

“Fanculo” pensò, rigirandosi tra le coperte. Ripeté questa azione più volte, finché si ritrovò di nuovo a fissare il soffitto.

“Che diavolo mi prende?!” si domandò, poi si ricordò che mentre facevano sesso c’era qualcosa di diverso in lui. Il cuore, infatti, aveva preso un ritmo decisamente irregolare e la sua mente era completamente spensierata e ciò non gli accadeva più da tempo con Amanda.

“Mi sono preso una cotta per lei! E ora che faccio?”

Non avrebbe potuto fare nulla, non poteva lasciare Amanda perché la DD avrebbe perso una valida modella, e non poteva confessare i suoi sentimenti a Rylee perché non era sicuro che lei avrebbe ricambiato.

“Bella merda!” sbraitò dentro di sé, portandosi una mano sul viso, stropicciandoselo bruscamente.

Nella stanza accanto Ry non sembrava avere gli stessi problemi. Dormiva tranquilla dopo una lunga chiacchierata con Max, a cui aveva raccontato l’accaduto, per sentirsi rispondere:

-Complimenti! E il discorso sul fatto che eri una brava ragazza, tenuto con tua madre?!-  in tono quasi ironico.

Sapeva che ormai era infatuata del tatuato e quello stesso giorno aveva ottenuto ciò che voleva. Non era una di quelle ragazze che si facevano seghe mentali sul fatto di piacere o no, ciò che desiderava era raggiungere un certo obiettivo e per ora c’era riuscita.

Odiava contraddire i propri sentimenti, quindi, soprattutto quando si trattava di amore, li lasciava girovagare per il suo corpo finché non avessero deciso, spontaneamente, di abbandonarlo.
 

                                     
Bene, sono di nuovo qui (per chi potesse essere interessato xD).
ciao a tutti e grazie :D
*Black Devil*

 

 
 
  
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