L'umanità e la vulnerabilità dell'Imperatore Costantino che si confronta con le figure dei suoi predecessori
Dal testo: "I quattro, di cui ora osservava l'effige, lo stavano sicuramente tenendo d'occhio e giudicando costantemente. I loro sguardi (un misto di approvazione e disgusto), il loro abbraccio fraterno e solidale, la loro postura fiera e altera, gli avrebbero ricordato tutti i suoi dubbi e l'avrebbero stimolato a fare sempre il meglio e a dare il massimo, affinché nessuno potesse levare critiche sul suo operato e sul suo passato."