Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti
Hector Berlioz
Minato è di fronte a me, sorride.
“ Sei cresciuto, Kakashi. Mi ricordo di te, quando eri pressa poco alto così” con la mano indica un punto alla sua vita, dando più enfasi alle sue parole.
“ Lei invece non è cambiato per niente, maestro” affermo.
Lui ride, “ già, l' eternità è molto ben diversa da quelli che molti credono, o pensano sia”.
La mia espressione, se possibile, diventa più confusa.
“ Comunque, parlando di cose serie. Sedici anni fa, quasi diciassette. L' uomo che ho affrontato non era il vero Madara Uchiha, ma Obito. Me ne sarei dovuto accorgere” Minato s' accigliò.
“ Ancora non riesco a crederci che lui sia vivo” confermo.
Intorno a noi, il buio scomparve, lasciando posto a un' immenso prato smeraldo dove un cielo trasparente faceva da cornice, mostrando delle strane sfere colorate su esso che si muovevano vorticosamente.
“ Tendi troppo a sminuirti, Kakashi” proruppe d'un tratto il ragazzo biondo al mio fianco, “ perchè non provi a vedere lo Shinobi, ma prima di tutto, il ragazzo tenace e coraggioso che c'è dentro di te? Non può continuare ad aggravarti di colpe che non ti appartengono, la, diciamo, morte di Obito e quella effettiva di Rin. Non possiamo cambiare qualcosa che è già destinato. So che non avresti voluto perdere entrambi. So quanto hai sofferto. Ma devi andare avanti, Kakashi. Per loro, ma soprattutto per te stesso. Ricordare è importante, ma neanche vivere nel passato ”.
Guardo Minato, toccato da tanta saggezza.
Qualcosa che non mi sarebbe mai appartenuta.
“ Non ci riesco. Io non posso farcela” provo a ribadire.
“ Accidenti a me! Ma non poteva capitarmi uno studente meno testardo di te?” scherzò.
Sorrido controvoglia.
Vedo un scintillio negli occhi celesti del mio maestro, per poi sparire subito dopo.
“ Comunque, Naruto è arrivato dov'è adesso grazie anche a te”.
“ Non ho fatto nulla di che, lui aveva già tutte le carte in regola” mi giustifico con una scrollata di spalle.
“ Sarà, ma io non la penso così” si blocca, alzando la testa verso la volta sopra di noi.
“ Temo che il mio tempo, sia scaduto” mi spiega.
“ Deve andare?”.
Annuisce.
“ E' stato bello, poter parlare un po' con te” mi dice con un sorriso bonario.
“ Anche per me” ricambio quel gesto, prima che Minato si dissolse nel nulla.
Maestro, grazie.