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Autore: KiaraRowling    18/09/2007    12 recensioni
Nonostante abbia già una fanfiction all'attivo, ho deciso di mettere per iscritto quest'idea che mi frulla nella testa già da un pò.. Come sarebbe la vita ad Hogwarts se, durante il primo anno, Harry fosse finito a Serpeverde? Potrebbe comunque nascere l'amore verso una Grifondoro? Leggete e lo scoprirete..
Genere: Commedia, Fantasy, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzi, chiedo veramente perdono a tutti per non avere tempo di ringraziarvi singolarmente, anche se ve lo meritereste.. mi scuso davvero, ma sono proprio a corto di tempo. Questo, come sapete è il penultimo capitolo. Ringrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, e rinnovo le mie scuse per questi ringraziamenti un pò stretti. Spero che questo capitolo vi piaccia, e che decidiate in ogni caso di recensirlo.

Bacioni a tutti!!

Chiara

Draco avanzò verso suo padre, che stava conbattendo contro Hermione e Ron.

- Padre! - chiamò - Battiti con me. -

Lucius Malfoy guardò suo figlio negli occhi e scoppiò a ridere.

- Povero il mio Draco, come ti sei ridotto.. a passare dalla parte di Potter e Silente. -

- Io sono sempre stato dalla loro parte padre, sei tu che non te ne sei mai accorto. -

Gli occhi di Lucius si ridussero a due fessure: - Sei troppo impertinente ragazzino! Dovrò darti una lezione.. -

- Non aspetto altro.. - disse Draco ghignandò.

I due Malfoy. Padre e figlio. L’uno contro l’altro.

Iniziarono lo scontro nel medesimo istante, le bacchette levate, gli incantesimi urlati a gran voce.

Draco aveva appena coscienza di ciò che accadeva intorno a lui: vide arrivare degli uomini, probabilmente Auror, e vide Harry continuare a lottare contro Voldemort.

Ron, Hermione e Ginny erano stati presi da parte dalla McGranitt.

- Andate via ragazzi. - disse loro - Avete già fatto abbastanza, è meglio che non rischiate oltre. -

- Ma.. Harry e Draco? - chiese Ginny, la voce piena d’angoscia.

La McGranitt non rispose, ma loro capirono esattamente ciò che voleva dire: Harry avrebbe conbattuto perchè era l’unico in grado di uccidere Voldemort, Draco perchè doveva regolare i conti con suo padre.

- Io resto. - disse Hermione decisa.

- Signorina Granger.. -

- Mi dispiace professoressa, ma questa volta sarò costretta a disubbidire ad un suo ordine. -

Così dicendo, Hermione impugnò la bacchetta e corse ad affiancare un Auror.

- Io sono con lei! - disse Ginny.

Ron guardò la McGranitt: - Ehm.. scusi professoressa.. ma mica posso lasciarle combattere da sole! -

La McGranitt annuì disimulando un sorriso, poi fece loro cenno di aiutare la compagna.

Auror, professori e studenti da un lato. Voldemort e i Mangiamorte dall’altro.

La battaglia imperversava, nessuno dei due schieramenti sembrava dare segni di cedimento. Silente era stato prontamente allontanato, nessuno voleva rischiare la vita del Preside.

Draco e suo padre si fronteggiavano, anche se era chiaro che Lucius era molto più esperto e resistente del figlio: ciò nonostante, Draco teneva duro.

Non poteva darla vinta al padre, doveva pagare per tutto ciò che aveva fatto.

Ripensò a quante volte aveva picchiato sua madre, quando lei prendeva le difese del figlio; ripensò a quando tornava a casa vantandosi di chi aveva torturato e ucciso; ripensò a tutte le volte che aveva cercato di pianificargli la vita, inculcandogli la testa di stupidaggini sul diventare Mangiamorte, mostrare la propria fedeltà al Signore Oscuro.. non si meritava nulla, neanche di vivere.

- Non sei mio padre.. - mormorò Draco.

Lucius smise per un istante di combattere: - Cos’hai detto? -

Draco lo guardò negli occhi, determinato: - Tu non sei mio padre. -

Lucius s’irrigidì, poi alzò nuovamente la bacchetta.

- Visto che non mi consideri tuo padre, non mi farò prblemi nell’ucciderti. - gli disse.

Ripresero a combattere, con ancora più ferocia.

Hermione, continuando a combattere, teneva d’occhio la situazione: Harry era totalmente concentrato, Draco mostrava i primi segni di cedimento.

- Non mollare - pensò lei.

Lo odiava, ma non voleva che morisse. No, non lo odiava. Lo amava. Lo aveva sempre amato. Ma va? Che scoperta.

Probabilmente non era quello il momento più adatto per fare certi pensieri.. ma, contemporaneamente, non c’era momento migliore.

Perchè, se fosse morta in quella battaglia, doveva dirglielo. Doveva dirgli che lo amava.

Cercò di avvicinarsi a lui, pur continuando a tener testa ai Mangiamorte.

Si avvicinò a lui quel tanto che bastava perchè lui la potesse sentire: - Ti amo! - gli urlò.

Lui si voltò verso di lei. Si guardarono. Lui non rispose, riprese a combattere.

Ma una nuova luce brillava nei suoi occhi. Non combatteva più solo per la vendetta. Ora combatteva per l’amore.

- Stanco Harry? Potresti arrenderti.. la tua morte sarebbe molto più veloce e meno dolorosa - disse Voldemort.

Harry strinse i denti e continuò a combattere: era stanco, ma non doveva pensarci. Doveva solo rimanere concentrato.

Se almeno ci fosse stato Silente accanto a lui.. l’aveva sempre reputato un vecchio strambo.. ma in quel momento, aveva bisogno di lui.

Draco percepì il cedimento di Harry, e un’ombra di panico si dipinse sul suo volto: doveva aiutare l’amico.

Sì, ma come?

Finchè era impegnato con suo padre non poteva fare nulla.

- Draco! - chiamò Hermione, schivando due maledizioni e avvicinandosi nuovamente a lui.

- Vai, aiuta Harry. A tuo padre penso io - gli disse la ragazza.

Lui rimase immobile.

- Che stai aspettando?! Vai!! -

Draco si voltò verso l’amico. Doveva creare un diversivo, come sua madre aveva fatto per lui: doveva distrarre Voldemort quel tanto che bastava per permettere ad Harry di colpirlo.

Gli occhi di Draco si abbassarono sulla spada. Poi guardò Hermione. La Mezzosangue. E lo capì. Lei era l’unica donna che avrebbe mai potuto amare.

Ora sapeva cosa fare.

Si avvicinò a Harry e Voldemort, mentre l’amico contraccava faticosamente agli incantesimi dell’avversario. Prese la spada e la conficcò nel terreno. Posò la mano destra sull’elsa, e chiuse gli occhi, concentrandosi.

Fu come se un’onda magnetica di proporzioni gigantesche si propagasse sottoterra, raggiungendo Voldemort. Ci fu un’esplosione del terreno sotto l’Oscuro Signore. Pochi attimi.

- Harry adesso!!! - urlò Draco aprendo gli occhi.

Tutto avvenne come al rallentatore: Harry puntò la bacchetta in quell ultimo, disperato, gesto.

- AVADA KEDAVRA!!!!! - urlò il Bambino Sopravvissuto.

Un istante, quello decisivo. Voldemort alzò la bacchetta. Troppo tardi. Il raggio di luce verde lo colpì in pieno, facendolo ricadere a terra, esanime.

La battaglia intorno ad Harry si fermò. Un solo pensiero.

Lord Voldemort era morto.

Avevano vinto. Il Bene aveva vinto. Harry aveva vinto. I Mangiamorte smisero di combattere, troppo sconvolti da ciò che avevano davanti agli occhi.

Gli Auror li catturarono senza difficoltà.

Un urlo di gioia scoppiò tra i ragazzi.

Hermione guardò Draco, raggiante. Era finita. Finalmente era finita.

Lucius Malfoy guardò il figlio. No, non poteva permettergli di vincere.

- Avada kedavra!!! - urlò contro Draco, prima che gli Auror potessero fermarlo.

- NO!! - urlò Hermione correndo verso Draco e facendogli scudo col proprio corpo. Il raggio di luce verde la colpì.

Il corpo di Hermione ricadde inerme tra le braccia di Draco.

  
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