Il segreto di Zoro

Quei capelli verdi, quegli occhi neri.

Era lei.

-...Alys! Che ci fai qui?- disse Zoro, confuso.

La ragazza gli sorrise. -ero sulle traccie della spada bianca.- rispose -Che sorpresa incontrarti qui!- lo abbracciò. Zoro ricambiò impacciato l'abbraccio, sotto gli occhi sorpresi dei suoi compagni.

-Zoro. Chi è questa ragazza?- chiese Nami,stringendo i pugni senza farsi notare.

-Beh... ecco lei...è..- iniziò, ma il proprietario della spada bianca gli toccò la spalla per richiamare la sua attenzione.

-Scusami, sei qui per combattere o cosa?-

Alys impugnò la spada. -Ci scusi, non ci vediamo da anni, cominciamo subito il combattimento.- disse con un sorriso, che convinse l'uomo.

I mugiwara videro Zoro impugnare due spade e posizionarsi davanti alla ragazza.

-Che legame ha quella ragazza con Zoro?- questa era la domanda che si facevano i nostri pirati.

I due spadaccini iniziarono a combattere.

Le spade cozzavano tra di loro producendo un rumore metallico, Alys riusciva a parare con una sola spada le due lame di Zoro. Lo scontro procedeva, erano quasi alla pari, ma Zoro non aveva ancora dato il meglio di se.

-Mi dispiace Alys, ma devo avere quella spada.- Zoro prese tra i denti anche la terza spada.

-Tecnica a tre spade Oni giri.- Zoro si lancia contro la ragazza.

Lei impugna la spada più saldamente, la lama nera bloccò le spade avversarie, ma il contraccolpo la fece indietreggiare.

-Avete visto, ha resistito all'attacco.- esclamò Sanji sorpreso. Quella ragazza era straordinaria, il cuoco era rimasto incantato, era bellissima ed era così abile da riuscire a tenere testa a Zoro.

Alys spiazzò Zoro, con una mossa veloce lo disarmò di due spade e gli puntò la lama alla gola.

Lo spadaccino fece cadere la sua ultima spada, dichiarando la sua sconfitta.

La ragazza ripose la spada nel fodero.

L'uomo si avvicinò a lei e le porse la spada bianca.

-Ecco a te. È stato un bellissimo combattimento, siete bravi spadaccini.- disse l'uomo prima di andarsene, senza aggiungere altro. Alys e Zoro trovarono strano questo combattimento, troppo facile per i loro gusti.

Zoro prese le due spade alla ragazza.

-Ehi! Ridamele subito!- disse infuriata, Zoro alzò le spade sopra la sua testa in modo che Alys, essendo più bassa di lui, non potesse raggiungerle.

-Scordatelo! Queste spade sono troppo pericolose per te.- ribatté Zoro serio e deciso.

-Se non fosse stato per quella spada nera adesso sarei morta. Forza ridamele.-

Lo spadaccino strinse i pugni.- Ho detto no!- ringhiò.

-Zoro non costringermi a farlo. Ti sei dimenticato che io... conosco il tuo punto debole?- disse con un sorriso maligno disegnato sulla faccia.

-Non credere di farmi paura ho combattuto contro avversari molto più spaventosi di te.- ribatté con sicurezza.

I due continuarono a battibeccare per alcuni minuti finché una Nami spazientita non li fermò.

-Ora basta! Finitela! Mi state facendo venire il mal di testa.- disse mettendosi tra i due.

Zoro sbuffò. -Stanne fuori mocciosa, non sono fatti tuoi! E smettila di strillare.- gridò alla rossa... grosso errore.

-Cosa!? Sarei io quella che strilla?!- disse tirandogli un pugno sulla testa.

Alys li guardò e scoppiò a ridere. -Che hai tu da ridere!- i due la fulminarono.

-Ho capito! Tu sei la ragazza di Zoro, ho indovinato?- disse sorridente

L'aria si ghiacciò e i due scoppiarono.

-Ma che cosa stai dicendo? Sei impazzita?-le gridò Zoro.

-Oh, ma state così bene insieme.-

Zoro colpì leggermente, Alys, sulla nuca, con i foderi delle spade leggendarie.

-Piantala di dire assurdità!-

A quel punto Sanji tirò un calciò a Zoro. -Ehi marimo. Come ti permetti, colpire una ragazza indifesa.- disse fulminandolo.

Alys guardò il biondo accanto a se e corse verso Zoro, che era caduto a terra

-Stai bene?- chiese preoccupata.

-Si, tranquilla. Non mi sono fatto niente.-

lei aiutò Zoro a rialzarsi.

Rufy si avvicinò ai due verdi.

-Ciao io sono Rufy! Loro sono Nami, Sanji, Usop, Chopper, Nico Robin, Franky e Brook.-li presentò la ciurma indicando alla giovane i vari componenti, con un enorme sorriso sul volto.

-Piacere io sono Alys.-

-Posso farti una domanda? Come conosci Zoro?- Chiese Chopper curioso.

Alys stava per rispondere quando...

-Lei è mia sorella minore.- disse Zoro.

Tra i Mugiwara cadde il silenzio.

-COSA!- dissero a bocca aperta.

-Non ci hai mai detto di avere una sorella.- disse Usop.

-Yohohoho una sorella così carina poi yohohoho. Mi presento signorina io mi chiamo Brook, non ho mai visto una ragazza così carina, anche se io gli occhi non ce li ho più. Yohohoho.- disse Brook.

Dopo questa battuta ricevette un pugno e un calcio, il povero scheletro si ritrovò a terra.

Alys approfittò della distrazione del fratello maggiore e tentò di riprendersi le spade, ma fallì.

-Così tu sei la sorella di Zoro.- disse Nami, rilassandosi.

-Già proprio così. Per me è stata una sorpresa incontrarlo. Non mi aspettavo di trovarlo qui nel nuovo mondo.- disse Alys.

Un grido risuonò nella piazza, i Mugiwara e Alys si voltarono e videro un'enorme cane nero con una cicatrice sulla fronte.

Il cane ringhiò, camminando verso di loro.

Alys fece un passo verso di lui, ma venne bloccata per il polso da Zoro.

- Stai indietro è pericoloso.- la spinse dietro di lui.

A quel gesto in cane si accucciò pronto a balzare sullo spadaccino.

-Kia, calmati, va tutto bene. Lui è mio fratello, non fargli del male.- disse Alys alla bestia che si sedette e alzò le orecchie curiosa, i suoi occhi gialli erano inquietanti.

Chopper tradusse dei versi fatti dall'animale.-Sta dicendo che era preoccupato per te. Eri uscita e non tornavi più. Temeva che ti fosse successo qualcosa.-

Alys accarezzò il pelo scuro dell'animale, lo tranquillizzò e il cane iniziò a scodinzolare.

-Vi presento Kia, è la mia più cara amica. Sono ormai più di tre anni che viaggiamo insieme.- spiegò Alys.

I mugiwara superarono velocemente lo shock di aver scoperto che il loro compagni aveva una sorella e tempestarono Alys di domande, per esempio da quanto tempo si allenava con le spade? Da quanto non vedeva Zoro? E così via.

Si fece il tramonto ed era ora di tornare alla Sunny.

-Alys perché non vieni con noi?- propose Usop.

-Non vorrei disturbarvi, vi ho tenuti occupati tutto il pomeriggio e sicuramente voi avevate altro da fare.-

-Oh andiamo vieni con noi. Sanji è un ottimo cuoco e poi non vedi Zoro da anni, avrete tanto di cui parlare.- disse Nami.

Alla fine Alys cedette e li seguì sulla loro nave.

Rimase a bocca aperta. La Sunny era enorme e bellissima. La polena a forma di leone, le vele, gli alberi maestri.

-Wow!- si lasciò sfuggire.

Franky e Usop si guardarono soddisfatti. -L'ho costruita io, sai? E Usop mi aiuta a ripararla quando ci sono problemi.-

Alys rimase a fissare l'estero della nave. Kia le toccò la mano con il muso.

-Cosa c'è? Va tutto bene.- lei scosse il pelo e si diresse in città. Ad Alys fu chiaro, voleva starsene sola.

Salì sulla nave e, se l'esterno l'aveva stupita, immaginate l'interno. Seguì il fratello nella sua stanza e si chiusero li dentro a parlare.

Inizialmente tra i due cadde un silenzio imbarazzante. Non sapevano da dove incominciare.

Fu Alys a rompere il silenzio.

-Mi sei mancato.- le tre parole fecero intristire Zoro.

-Anche tu, mi sei mancata.-

-Perché non hai detto ai tuoi compagni di me?- chiese curiosa.

-Non volevo che tu finissi nei guai a causa mia. Vedi noi abbiamo delle taglie sulle nostre teste e abbiamo sfidato la Marina...-spiegò lo spadaccino.

Sentì un singhiozzo e si voltò verso di lei. Stava piangendo.

-Non piangere, cos'hai?-

-Zoro!- lo abbracciò forte, non voleva lasciarlo, lui era li accanto lei ma, le sembrava impossibile, credeva fosse solo sogno. -Perché? Perché te ne sei andato così.- disse piangendo- quando il maestro mi ha detto che eri partito, credevo fosse uno stupido scherzo... invece era vero.- singhiozzò -Perché mi ha lasciata da sola?-

-Io...- sospirò stringendola a se. -Non lo so, Alys.- Zoro non sapeva cosa dire, tentò di cambiare argomento

-Dimmi come sei arrivata fin qui. Sei lontanissima da casa.-

-Beh, dopo che sei partito, ho chiesto al maestro di allenarmi e così dopo dodici anni, avevo imparato tutto il necessario per intraprendere un viaggio. Volevo venire a cercarti.- disse appoggiando la testa sulla spalla del fratello.- Dopo due anni incontrai un uomo, uno spadaccino, lui mi sfidò, era più abile di me, ma fui io a vincere. Mi diede la sua spada. Solo in seguito capii che era una spada leggendaria. Decisi di allenarmi ancora, per diventare più forte, ovviamente iniziai a cercare la spada bianca. Mi fermai un altro anno su un isola. Poi la mia barca si frantumò contro degli scogli.- vedendo lo sguardo preoccupato del fratello, lo rassicurò. -Non mi sono fatta niente, sono saltata in acqua prima dell'impatto. Trovai una vecchia scialuppa e arrivai fino a Water Seven, per fortuna non ho incontrato tempeste. Li ho incontrato un carpentiere che si è offerto di costruirmi una nave.

Mi sono guadagnata i soldi, aiutando nella ricostruzione di un cantiere, andato distrutto durante un combattimento.- Rimasi li sei mesi, poi ripartii, raggiunsi un arcipelago. Passarono tre anni, in cui , beh.. diciamo che ho avuto un piccolo diverbio con la Marina militare.... Poi raggiunsi le isole Sabaody, li vidi la tua foto con la tua taglia e chiesi informazioni su di te. Sapevo che eri in questi mari ma non mi aspettavo di incontrarti.- concluso il racconto e alzò lo sguardo a Zoro che aveva uno sguardo impassibile.

Era rimasto rapito dal racconto della sorellina. Nel suo viaggio aveva rischiato di morire e si era scontrata contro la marina.

-Zoro. Posso farti una domanda? Cosa ti è successo all'occhio?-

-È una lunga storia... ho passato due anni ad allenarmi su un'isola lontana e pericolosa, li mi sono ferito.-

-Da quanto sei qui? Su quest'isola intendo.-

-Circa due mesi, a Kia non piace viaggiare. Ho deciso di fermarmi. È carino come luogo e poi, avevo sentito che qui c'era la spada bianca e sono venuta a cercarla. A proposito, restituiscimi le spade.-

Zoro sbuffò e le porse le armi. -Sicura di saper gestire sue armi così potenti?-

-Fratellone, tra le due, la spada nera è la più tosta ed è sotto il mio controllo, la spada bianca sarà facile da domare.-

Sentirono bussare alla porta, Zoro si staccò dalla sorella e vide Usop.

-La cena è pronta Sanji mi ha mandato a chiamarvi.- disse sorridendo. Nel tragitto fino alla cucina Usop e Alys parlarono. La ragazza scoprì che lui era un cecchino, il migliore del mondo.

Sentì un ottimo profumo di pesce.

-Ah eccovi qua.- disse Franky salutandoli.

-Finalmente si mangia!!-Esclamò Rubber.

Alys si sedette vicino a Zoro.

Chopper le chiese di raccontare la sua avventura e di come fosse arrivata su quell'isola.

Lei raccontò loro la stessa storia che disse a Zoro, il quale rimase in silenzio.

I Mugiwara ascoltavano il racconto con attenzione.

Rufy propose ad Alys di dormire sulla Sunny per quella notte e lei accettò volentieri.

Un lumacofono su una scrivania iniziò a suonare. Un uomo rispose con voce seria e autorevole, ed ascoltò un altra voce

-L'abbiamo trovata! Abbiamo trovato la spada bianca.- una voce diede all'uomo le coordinate di un isola. -Grazie, per avermi avvisato.-

“L'ho trovata, presto le tre spade saranno mie.” disse ghignando nel buio.

Era notte fonda, ma non riusciva a dormire. Si alzò e andò a passeggiare per il ponte della Sunny.

Si fermò ad osservare le onde del mare infrangersi contro gli scogli. Aveva ritrovato suo fratello e stava bene, aveva ottimi amici di cui si fidava.

“Forse è meglio... se me ne vado, lui è felice, io sarei solo un peso.” pensò.

Avvertì una presenza alle sue spalle.

Si girò e....