Terzo capitolo
Louis era davanti a scuola, da solo, di solito non arrivava mai prima, gli faceva paura. Aveva paura di stare da solo davanti a scuola. Non voleva essere picchiato o deriso dai bulli ancora di più. Ma oggi era tutto diverso, doveva aspettare Harry. Più i minuti passavano più lui andava in ansia. Vide delle sagome che camminavano verso di lui -Oh cazzo, sono loro- pensò Louis. Erano quattro ragazzi alti e palestrati, i soliti. Si avvicinarono al ragazzo e lo circondarono, iniziarono a insultarlo e a sputargli addosso. Le lacrime rigavano il viso di Louis. "Che cazzo fai frocetto? Piangi?!" disse Jason, lo stronzo che Louis amava tanto. Non meritava il suo amore. Iniziarono a picchiarlo. Continuarono per circa dieci minuti, poi lo lasciarono lì, sul fango, a piangere, che sputava sangue e pieno di lividi. Loro erano andati a fumarsi qualche canna dietro la scuola. Louis sentì una mano che gli accarezzava la schiena. Una voce angelica gli stava dicendo qualcosa, ma non riusciva a capire cosa dicesse esattamente. Aprì gli occhi. Cos'era? Un angelo? Era bellissimo. I suoi grandi occhi verdi erano lucidi, era Harry. Ormai, chiamato anche l'angelo di Louis. Harry accarezzò la schiena di Louis, poi lo prese in braccio, il riccio poggiò il braccio di Louis dietro al suo collo,anche se il ragazzo picchiato era troppo debole perfino per aprire gli occhi. Harry lo portò a casa sua. Viveva da solo, era scappato dalla casa dei genitori dopo averci litigato pesantemente. Il ragazzo fece fatica a prendere le chiavi dalle tasche e infilarle nella serratura con Louis in braccio, ma ce la fece. Girò la chiave e entrò in casa, andando in soggiorno e poggiando il ragazzo che si era aggrappato sul divano, andò in cucina, prese il ghiaccio e lo mise sulla testa del ragazzo che era addormentato sul suo divano.
Harry guardò Louis. Quel ragazzo aveva qualcosa di strano che aveva spinto Harry a comportarsi così. Non era innamorato di lui, era troppo presto per dirlo. Ma si era affezionato, più di quanto ci si affeziona a un amico. Louis era assolutamente bellissimo. E non era diverso solo perchè aveva un orientamento sessuale diverso dagli altri ragazzi. Non meritava tutto quel male. Harry aveva un istinto di protezione verso quel ragazzo e voleva anche lui adesso fare male a chi aveva fatto male a Louis per tutto quel tempo.
Prese il ghiaccio che teneva sulla testa del ragazzo e lo rimise nel freezer. Mise una coperta sul corpo di Louis e si rimise la giacca.
"Ha...Harry, dove vai?"
Il riccio sentì provenire un mugolio dal ragazzo steso sul divano. Sembrava confuso, aveva ancora gli occhi socchiusi.
"Ehi Lou, devo uscire un attimo, torno subito. Oggi niente scuola per noi, tu non sei in condizione e oggi io e te dovevamo uscire, giusto?"
Harry gli sorrise e aprì la porta, uscendo e chiudendola da fuori. Non diede nemmeno il tempo a Louis di rispondere.
"Giusto.."
Sospirò Louis tra sè e sè, pochi minuti dopo si riaddormentò.
Harry stava tornando a scuola, ma non per fare lezione. Era incazzato, molto. Doveva dare lui una lezione a quei bastardi.
Spazio autore
Scusate se sono mancata, ma ho avuto una specie di depressione e la scuola mi ha presa molto. lol
Spero che questo capitolo vi sia piacuto e se lo è fatemelo sapere, anche se non lo è ovviamente. Recensite se volete. c:
Twitter: https://twitter.com/harrysjealousy
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