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Autore: GlockenspielSong    04/03/2013    1 recensioni
Come può diventare una bella e tranquilla Hogwarts, all'arrivo della scatenata mandria di bufal..pardon, di piccoli angioletti quali sono i Weasley, i Potter, gli Scamander, e il Malfoy?
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Lily Luna/Lysander
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ma che stupenda giornata, il sole splendeva sull’erba bagnata, due scoiattoli giocavano a rincorrersi intorno ad un grande albero, gli uccellini cinguettavano, e tutt’attorno regnava la tranq..
“AAAAAAAAAAAAAH!”
Come non detto. Gli scoiattoli risalirono sopra l’albero spaventati e gli uccellini volarono via. E con l’urlo di una delle vittime di Fred Jr Weasley e James Sirius Potter, la giornata cominciò anche per la famiglia Weasley.
 
                                                                                      ***
“..un buongiorno dalla radio Londra per tutti i nostri ascoltatori che in questo momento sono in macchina per andare al lavoro o per accompagnare i figlioletti a sc..” e la rafiosveglia si spense con un colpo secco della mano del giovane Lysander Scamander. Quella notte c’era stato un brutto temporale, che per fortuna con l’arrivare del giorno si era cambiato. Erano le sette e trenta del mattino, e per i piccoli Scamander era arrivata l’ora di alzarsi.
“Mamma, non troviamo le nostre uniformi scolastiche!” urlò Lorcan dalla scala, con a fianco il gemello. Dato che la madre non rispondeva, sbuffarono all’unisono e scesero le scale, aspettandosi-come al solito-di trovare la madre con degli auricolari babbani alle orecchie, che preparava la colazione altamente biologica dimenandosi a ritmo di musica. Era una famiglia all’avanguardia, la loro. La loro casa era piena di aggeggi elettronici, ed ognuno aveva un telefonino cellulare di ultimo modello. Persino i gemelli, che però li avrebbero lasciati a casa per andare ad Hogwarts, lasciandoli sotto custodia del padre, troppo furbi per lasciarli alla madre curiosa di sbirciare tra i loro contatti e magari trovare qualche giovane babbana carina. Le loro aspettative erano vere: Luna Lovegood era in cucina a preparare la colazione a suon di “What a Wonderful World dei Ramones, una tra le sue band preferite. Bastò toccarle leggermente una spalla per farle togliere subito le cuffie.
“Cosa succede cari?..”
Col passare degli anni, Luna aveva conservato perfettamente la sua testa fra le nuvole, e la sua aria lunatica che fin da giovane l’accompagnava.
“Le uniformi,” disse Lorcan “non le troviamo.” Concluse Lysander.
“Non le vorrete mica indossare adesso, vero?..” chiese con aria spaesata Luna, guardandosi attorno, riprendendo poi con un sorriso trionfante la fetta di pane che aveva smarrito, che poi era sotto i suoi occhi.
“No, no..” rispose Lysander distratto, attento ai gesti della madre che preparava la colazione “..è marmellata di albicocche quella?”
                                                                                          ***
 
Bello, ambizioso e perspicace. Sono queste le parle che spiccano sulla parete della camera del giovane Malfoy. Ogni sera, suo padre Draco, con la scusa di dargli la buonanotte, cambiava le parole con un colpo di bacchetta, mutandole in ‘Forte, Leale e Sincero’, ma la madre, come il padre usciva, le cambiava nuovamente, ed era tutto un continuo mutare di parole. Fino a quando, il giorno del suo ritorno dal primo anno ad Hogwarts, cambiò le parole in ‘Magico, Serpeverde e Battitore’, trionfante di essere stato ammesso nella squadra di Quidditch, e da quel giorno nessuno si permise più di cambiarle. Stava sognando proprio il Torneo di Quidditch in quel momento, e Serpeverde ne aveva appena vinto le finali.. che visione stupenda, lui con la coppa in mano, con la sua squadra attorno che urlava vittoriosa d’entusiasmo, mentre il campo di Quidditch si tingeva di verdeargento, ed una mano di qualcuno che cercava attenzioni che lo tirava in disparte, fuori dalla folla per abbracciarlo forte, mentre le sue narici venivano invase dal dolce profumo di..
“Signorino.. signorino!”
Fu la voce della tata a riportarlo sul pianeta Terra.
“Farà tardi all’espresso di Hogwarts..”
“Si, mi sto alzando.” Annuì il ragazzo, mettendosi a sedere sul letto per stropicciarsi gli occhi, beccandosi un bacio in piena fronte dalla tata.
“Oh, Kristen.. la smetta! Non sono più un bambino!”
“Non sei più un bambino?” chiese la tata abbandonando il linguaggio formale, perché con Scorpius non c’era bisogno, dato che l’aveva visto nascere, l’aveva cresciuto diventando la sua compagna di giochi “Allora posso riportare giù il vassoio con il latte, i biscotti ed una bella fetta di torta al cioccolato fatta con le mie mani per un certo bambino. Dato che ormai sei grande puoi scendere e procurarteli benissimo da solo!”
Fece per alzarsi ed andarsene, ma la mano del ragazzo la fermò.
“..forse posso rimanere piccolo ancora per un po’.”

  
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