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Autore: Minerva Bellatrix    20/09/2007    2 recensioni
Ambientato al settimo anno di Harry, MA NIENTE SPOILER DH!
“Un ragazzo aprì gli occhi verdi di scatto, cercando di capire dove si trovasse…”
A volte, più spesso di quanto pensiamo, nei sogni si nasconde un potere antico, protetto da una donna conosciuta eppure dimenticata…
A lei la scelta di chi incontrare per rivelare.
Ma attenti, con il suo dono, lei porta bene e male, ma non per sua volontà…
AGGIUNTO l'epilogo, con un accennuccio yaoi
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 – Incontro magico

Un ragazzo aprì gli occhi verdi di scatto, cercando di capire dove si trovasse…
Di nuovo il lago.
Quel luogo sospeso, senza né caldo né freddo, con solo il vento che soffiava.
La donna era ancora in piedi sullo scoglio e sembrava fissarlo.
I due rimasero immobili, nel silenzio più assoluto.
Dopo un po’, Harry stava per dire qualcosa, anche solo un blando “Chi sei?” ma l’altra lo precedette.
«Aspetta» disse solo.
Scese lentamente dallo scoglio e posò un piede sull’acqua.
Il ragazzo era certo che sarebbe venuta a nuoto, ma la donna lo sorprese.
Infatti, non era caduta nel lago, tutt’altro.
Ora, infatti, camminava tranquilla sull’acqua come se fosse una strada, raggiungendolo dopo poco.
Harry la guardò sbalordito.
«Magia?» chiese, mezzo sarcastico e mezzo no, non appena lei gli fu di fronte.
«Non proprio. E’ un mio potere… Dopotutto sono la Dama del Lago, no?»
La donna sorrise.
I lunghi capelli blu, che le ricadevano a tratti sul viso coprendole parzialmente gli occhi azzurri, le davano quasi l’aria di una ragazzina.
Ma il corpo non lasciava adito a dubbi.
Sebbene fosse un pochino più bassa di lui, aveva una figra ben modellata, snella, con la pelle molto chiara.
Indossava un abito di seta, che andava dall’azzurro chiaro sul seno fino al blu notte sul bordo della veste, passando tutte le gradazioni del blu.
Niente pizzi, niente gioielli, solo una cintura d’argento.
Il corpetto scollato le fasciava il busto, ampliandosi sotto la cinta in un’ampia gonna.
Ma la cosa più sconvolgente erano le lunghe ali di piume turchesi che le spuntavano dalle spalle.
«Allora tu sei davvero Nimuë» constatò Harry.
La donna annuì.
«Vieni» gli mormorò, e lo condusse attraverso una foresta accanto al lago, che Harry non aveva mai notato.
Camminava lenta, con un passo cadenzato, senza mai voltarsi indietro.
Dopo lungo peregrinare, la donna ed il ragazzo si ritrovarono in una radura illuminata flebilmente dai raggi del sole che passavano attraverso le gigantesche querce secolari.
Al centro una roccia piatta, bianca, su cui la Dama del Lago si sedette, facendo cenno a Harry, che fino a quel momento l’aveva seguita in silenzio, di mettersi accanto a lei.
«Allora» mormorò piano, guardandolo sorridendo «Giovane Harry. So che vuoi farmi delle domande. Ti risponderò»
Era allegra e lo fissava incoraggiante.
«Ehm… Sì»
Harry s’impappinò.
«Tu… Non ho capito bene chi sei…»
«Se hai fatto delle ricerche su di me, mi pare che tu lo debba già sapere. Ma non c’è problema, posso ridirtelo anch’io»
Si sistemò più comoda e cominciò a raccontare.
«Prima, tu mi hai chiamata con uno dei miei nomi. Uno dei due celtici, per essere precisi: Nimuë e Brigantia. Poi ci sono i miei nomi cristiani: Viviana e Brigida. Pensa con il secondo sono diventata pure santa! Comunque, a parte questi quattro principali, ne ho parecchi, che cambiano a seconda delle regioni e delle leggende… Mi chiamano addirittura Fata Turchina!»
Lo fissò ancora.
«Ma ho anche un nome che li raduna tutti, il mio titolo. Io sono la Dama del Lago, nome col quale sono più conosciuta, a causa della leggenda di re Artù. La conosci, la parte su di me?»
Harry, colto alla sprovvista, fece un vago e quanto mai imbarazzato segno di diniego.
«Tranquillo, ti racconterò anche questo. Allora, secondo la leggenda, Merlino si innamorò perdutamente di me cercò di conquistarmi insegnandomi la magia. In realtà, io ero interessata solo alla sua magia, e quindi lo piantai in asso dopo l’apprendistato»
Ghignò.
«In realtà, io sono molto più antica del caro Merlino, quindi la storia è inventata di sana pianta, ma… Beh, certamente l’ho incontrato. Altre domande?»
Il Bambino Sopravvissuto era lievemente stupito.
Finiva un discorso e ne iniziava un altro senza nemmeno fermarsi.
Strana donna.
«Ho letto…» disse Harry, ora leggermente più a suo agio «Ho letto che appari raramente… Perché proprio a me?»
«Io compaio solamente a coloro che ritengo assolutamente meritevoli di vedermi. Il che, soprattutto negli ultimi due secoli, sta abbassando vertiginosamente il numero dei candidati…»
«Due secoli!?!»
Harry si rese conto solo in quell’istante delle parole di prima.
«Come fai ad aver conosciuto Merlino… E’ vissuto secoli e secoli fa!»
«Io vivo nei sogni, giovane Harry» spiegò lei, senza dir niente per l’interruzione «E nei sogni il tempo non esiste…»
Il moro annuì piano e la donna riprese a parlare.
«Ad ogni modo, sono qui perché secondo me tu sei assolutamente meritevole per vedere me e per poter ricevere il mio dono»
«Che dono?»
Era vero!
Lui se n’era ricordato solo in quel momento, ma nel libro c’era scritto che portava un dono!
«Un dono molto speciale, ma soprattutto molto potente» spiegò Nimuë, fissandolo seria «Davvero, un dono infinitamente potente…»









Alè, mattinata libera (con scuola al pomeriggio ç_ç) e aggiornamento!
Ciao Bad Girl, come al solito, e a tutti coloro che, santi, mi sopportano ogni giorno (leggi: i miei compagni di classe…)
Sempre per Bad Girl: Sai che la mia fantasia supera di molto il limite comune, ma vediamo se riesci a capire che cos’è il dono...
*Minerva Bellatrix con faccino sadico*

N.B.: I nomi della Dama del Lago veri sono solo Nimuë e Viviana.
Gli altri (Brigantia e Brigida) sono figure della mitologia irlandese, probabilmente la stessa chiamata in gaelico e in latino.
La faccenda della Fata Turchina è inventata di sana pianta.

Vedete quella scritta in blu qui sotto?
Perché non la cliccate e mi lasciate un commentino?
Minerva Bellatrix

  
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