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Autore: Red Robin    04/03/2013    4 recensioni
Dal Cap 4 (PWP):
La luce soffusa della luna, i cui raggi entravano dall’oblo, rendeva il tutto più eccitante, mentre l’oscillazione della nave li aiutava a concedersi quell’attimo di libertà e amore. I cuori palpitavano nei petti, la pelle dapprima gelida diveniva via via sempre più bollente, mentre la frenesia carpiva i loro animi; ogni atto di quell’amplesso li cullava e li vezzeggiava, rallegrava e rattristava a seconda del momento e schiocchi di baci li rincuoravano.
[ZoSan]
[Raccolta di One Shot], partecipante al Contest: Gocce di quotidianità [Multifandom and Original contest] indetto da clalla97 - Fiction 24 -
Vincitrice del: SECONDO POSTO
Che dire raga? Leggete e apprezzate! (Si spera) E perchè no? Magari recensite
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash, FemSlash | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, PWP
Capitoli:
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Titolo raccolta: What should remain a secret
Titolo storia: It’s kind of a funny story
Autore: Red Robin (Entrambi)
Fandom: One Piece 
Tipologia: One-shot
Personaggi/Pairing: Roronoa Zoro, Sanji / ZoSan
Genere: Sentimentale, Slice of life, Fluff
Rating: Giallo/Arancio
Avvertimenti:  Shounen ai, Missing Moment
Prompt scelto: 6 - Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire
Elemento del Prompt Utilizzato: It’s kind of a funny story
Beta: My Pride
Note: Purtroppo qui è importante farmi un mezzo spoiler prima della storia. Per quanto sia bello lasciarvi scoprire tutto da soli, vorrei precisare che si tratta di un racconto che si sposta in tre differenti anni della vita in cui Zoro e Sanji si sono ritrovati a essere partecipi. Il primo è il passato del loro primo incontro, che poi sussegue con il passaggio di un secondo incontro non che ultimo, dato che alla fine sono entrati a far parte della stessa ciurma. Il terzo “incontro” non è altri che il momento di vita quotidiana svolta al presente che ricorda quei momenti.
La mia precisazione è il fatto che il “secondo incontro” si svolge al Baratie, proprio agli episodi in cui Rufy si ritrova a essere lo sguattero del locale. Precisamente, anche se sembra un unico giorno, tramite le parole l’anime lascia intendere che è passata una settimana, quindi ‘l’avventura di Zoro e Sanji in stanza’ al ristorante Baratie si svolge alla fine di quel primo giorno.
Spero di essermi spiegata <3 o almeno più avanti capirete
 
 

It’s kind of a funny story


 
 
-Mi chiedevo… com’è iniziata tra voi due?-
Questa fu la domanda che mi rivolse quella strega di una navigatrice. Non seppi se per curiosità o solo il suo assurdo hobby femminile d’impicciarsi.
Seduta a un tavolino completo d’ombrellone, accavallò le gambe nude, essendo vestita solamente di un costume e di un pareo che non ci aveva messo nulla a calare verso il basso sino a scoprirsi. Non che servisse a molto, visto era comunque trasparente.
Invogliati da uno dei tanti volantini vaganti per la Grand Line, ci eravamo presi una pausa in un villaggio turistico nato su un’isoletta completa di sola spiaggia e alberi esotici. I proprietari l’avevano trasformata in un posto tranquillo dove riposarsi, inserendo anche un parco acquatico solo per bambini... dove difatti Rufy, Chopper e Usopp erano andati a giocare.
Tornando alla domanda che mi era stata fatta, mi ero semplicemente voltato verso di lei, lasciando momentaneamente i miei allenamenti, senza mollare però i pesi che ancora tenevo alzati in mano.
-Com’è iniziata cosa?- chiesi quasi ingenuamente. Sapevo di cosa stesse parlando, e, anche se non me ne fregava praticamente nulla, quella certa persona avrebbe avuto da ridire. E io non avevo tempo né voglia di stare ad ascoltare i suoi sbalzi d’umore.
-Sai bene a cosa mi riferisco.- insistette lei, guardandomi quasi innocentemente e sbattendo al contempo l’estremità della penna che sorreggeva sulla cartina che stava adocchiando.
-No. Non lo so.- mentii come se niente fosse, tornando a concentrarmi. La spiaggia sotto i miei piedi era fresca e quasi mi spiacque il non poterne approfittare per temprare ancora il mio corpo.
-Se me lo dici, ti cancello una parte dei miei debiti.-
-Tutti e non devi farne parola con nessuno, nemmeno con Robin e soprattutto con quel babbeo di Rufy.- misi immediatamente a condizione.
Nami che mi cancellava un debito... e quando mi sarebbe capitato? Anche perché io non le dovevo un bel niente! Si era inventata tutto quand’eravamo a Whisky Peek e, come se non bastasse, mi tratteneva la mia parte sul tesoro quando ne recuperavamo uno, gonfiando sempre più con la scusa degli interessi.
-Quindici.- rilanciò come se fosse un buon affare, ma non ero per niente d’accordo.
-Il cento per cento.-
-Quattordici.-
-Ha-ah. Tutto o niente.- insistetti.
-Trenta.-
-Non ti sento...-
-Cinquanta?- ritentò. Cavolo! Allora era davvero interessata a quella faccenda.
-Se parlo ci rimetterò io. Quindi preferisco tenermi i debiti.-
-D’accordo, tutto cancellato. Tanto alla prossima isola mi dovrai chiedere comunque un prestito.- fece notare, e io la maledii. Purtroppo aveva ragione, ma se non altro, avevo smaltito un bel po’ di soldi.
Con un sospiro decisi di dirle ciò che voleva sapere, quindi mi voltai verso di lei e mi avvicinai, posando i miei pesi accanto ad una sedia. Tutto sommato faceva caldo ed io ero stanco, così afferrai un bicchiere di limonata, portato sicuramente da quello stupido cuoco per le sue ‘muse’, e bevvi la bevanda che Robin, andandosene, non aveva neppure toccato. Infine mi sedetti.
-Da dove iniziare?- mi chiesi, persino un po’ confuso. -Direi che è un po’ complicato da spiegare, perché è successo e basta.-
-Che vuol dire è successo e basta?- mi domandò senza capire. E per una volta non potei darle torto, in pratica non avevo spiegato nulla.
-Beh, quando siamo andati a prendere un cuoco, conoscevo già quel posto. Non volevo tornarci perché sapevo che c’era lui. Il cuoco.-
-Oh... allora siete una specie di amici di vecchia data.- ironizzò quasi. E avrei giurato che mi stesse prendendo in giro, ma decisi di ignorarla.
-Noi non siamo amici. E non lo eravamo neppure prima.- volli mettere in chiaro le cose. -Non lo siamo mai stati.-
-E allora come facevi a conoscere Sanji?-
-Da ragazzo ho girato molto per diventare il miglior spadaccino del mondo e mi sono ritrovato spesso senza soldi, così incassavo le taglie. Difatti ero soprannominato ‘Il Cacciatore di Pirati’ ma ero ancora agli inizi, quindi non ero così famoso. Prima di allora, ne avevo stesi solo due o tre di briganti, cosetta da niente, ma buono per sopravvivere almeno in giornata.- ricordai. -E non era raro... che mi perdessi.- ammisi con un certo disappunto.
-Questo non trovo sia una novità.- asserì Nami, posando un gomito sul tavolino per sorreggere il viso sul palmo della mano, coprendosi con l’altra la bocca quando le scappò uno sbadiglio.
-Non è questo il punto.- le dissi. -Ho incontrato Sanji per caso mentre era sceso a terra per fare rifornimento per il ristorante, e a quanto pare litigammo perché nell’abbattere un amico gli era finito indosso e gli avevo fatto cadere uno stupido sacchetto di cibo.-
-Quindi... sei sempre tu la causa.-
-Ohi, vuoi che ti racconti la storia, o hai solo intenzione di darmi fastidio?- le domandai a quel punto. Se voleva schernirmi bastava quell’idiota di un cuoco. Sarei potuto rimanere a fare i miei esercizi e avrei tenuto con piacere i miei debiti.
-No, no, continua.- rispose, scattando sull’attenti. -Sono veramente interessata.-
-Beh, non sembra.- le feci notare prima di riprendere il racconto. -Per farla brave, mi sfidò e  il risultato fu il solito: nulla di fatto.-

***
 
-Sanji! La vuoi piantare o no di perdere tempo a giocare?!- la voce che fece voltare quello stupido ragazzetto biondo proveniva da un uomo senza una gamba e dei lunghi baffi legati con delle trecce. Un uomo particolare, ma che parve avere molta influenza su quello smidollato. Anche se i suoi calci facevano un po’ male, dovevo ammetterlo. -E smettila di fumare!- strillò ancora, mentre quel tipo, dopo aver ricevuto il mio colpo, si alzò in piedi e strinse i pugni per gridare a sua volta.
-La vuoi piantare tu, sì o no, di ritrattarmi come un moccioso!? Ormai sono adulto, dovresti saperlo!-
-Se sei adulto come dici, riporta il tuo culo qui e torna al ristorante. Non abbiamo tempo per giocare come voi mocciosi. Se no resta qui e vattene!-
-Ma come ti permetti?!- chiese lui, afferrando la busta di cartone prima di raggiungere quello strano tipo accompagnato da altri tre uomini. -Sono uno dei tuoi migliori cuochi, e lo sai! Finché non riconoscerai la mia cucina non me ne andrò!-
-Lascia perdere, fai schifo.- tagliò corto. -Saluta il tuo amichetto e andiamo.-
-Lui non è mio amico!- rispondemmo all’unisono. Anche se non stava parlando con me, mi sentii chiamato in causa.
-Fa’ come ti pare, ma abbiamo altre commissioni da fare.-
-Io devo tornare indietro. Non posso dare ai clienti del cibo pieno di terra.- affermò venendo immediatamente preso di mira da un altro dei presenti. Aveva la testa rasata e un fazzoletto avvolto intorno al capo.
-Perché, di solito cucini qualcosa di buono?-
-Sai qual è il tuo problema, Paty? Che il tuo menù fa schifo a prescindere dalla qualità dei prodotti!- asserì quel biondino, facendo dietro front per raggiungermi, e, prima ancora che me ne accorgessi, mi mollò in mano la busta. -Questi li porti tu. E ora mi accompagni a prenderne di nuovi.-
-Ohi! E io che c’entro?- chiesi. -Buttali no?- non lo avessi mai detto... immediatamente mi afferrò il bavero della maglia e mi attirò a sé.
-Non si butta il cibo!- urlò, e una fragosa risata risuonò alle sue spalle.
-Andiamo, ragazzi, Sanji tornerà più tardi da solo.- spiegò quello prima di essere seguito e andare per la sua strada. E io lì come un idiota a dover sottostare ai suoi ordini.
 
 
-Ohi. Ma ne hai ancora per molto?- chiesi quando ormai ero carico di sacchi.
-Sta’ zitto, per colpa tua dovrò fare tutto il lavoro da solo. La prossima volta ci penserai bene due volte prima di tirarmi un omone così grosso indosso.-
-Ehi! Ti ho detto che è stato un incidente!- Insistetti. -Non è che io ti veda ogni volta e ti tiri la gente per divertimento. Non so nemmeno chi sei!-
-Non cercare scuse. E poi perché cavolo giri con delle spade e le brandisci in una piazza affollata?- domandò, stornando lo sguardo su di me.
-Perché quello era un criminale e io avevo bisogno di soldi. Ora la sua taglia sarà andato a incassarla qualcun altro.-
-Sei un Cacciatore di Pirati?-
-Nulla del genere. Vado per la mia strada e quelli son imprevisti.- commentai.
-Imprevisti? Tu sei un imprevisto.-
-Non hai capito; sono tre giorni che non mangio e i soldi che mi avrebbe fatto guadagnare mi avrebbero consentito un pasto e un passaggio per un’altra isola.-
A quel dire lui si voltò verso di me, fissandomi intensamente, ma perse così tanto tempo che quasi credetti di essere caduto preda di quegli occhi bluastri. Quando parlò, ci misi un paio di minuti a capire che mi aveva detto qualcosa.
-Eh?- chiesi.
-Sei sordo? Ti ho appena detto di pazientare un po’. Qui vicino c’è un ristorante.-
-Ma non avevi altre compere da fare?- domandai accigliato, però lui si limitò a sorridermi e a mordere il filo della sigaretta prima di sbuffare fuori del fumo.
-Diciamo che mi è venuto un certo languorino.- commentò, allungando il passo. O forse ero stato io a fermarmi.
-E come la mettiamo con il fatto che non ho soldi?- domandai, raggiungendolo.
-Non importa, vorrà dire che mi guarderai mangiare.-
-Stai scherzando, vero?-
-Sì. Lavorerai per qualche giorno per restituirmi i soldi.- affermò come se nulla fosse. –Purtroppo in questo periodo sono arrivati troppi Marines accanto alla Rotta Maggiore dove si trova il ristorante in cui lavoro. E, vedi, è spesso frequentato da malviventi e la gente viene a vedere il modo in cui noi li scacciamo. Ma senza questo ‘spettacolino’ come attrazione, rimane solo un ristorante sul mare poco agibile. Quindi c’è un calo di profitti.- spiegò.
-Mi stai dicendo che non hai molti soldi?-
-Già. Ma non posso lasciar morire di fame nessuno. Nemmeno un bastardo senza cervello come te.- rispose come se mi conoscesse da una vita.
-Ha parlato la faccia intelligente che dimostri con quel sopracciglio.- schernii a mia volta, venendo prontamente attaccato da una sua controffensiva.
-Pensa ai tuoi capelli, piuttosto.- e feci per parlare, ma venni interrotto dal mio interlocutore. -Siamo arrivati. Entra pure con i sacchi. Conosco il proprietario, ce li faremo mettere da parte.-
Lasciai momentaneamente perdere quel discorso, facendo invece come mi era stato detto. Venimmo subito accolti dal padrone del locale, il quale si prese la briga di far portare via tutto ciò che sino a quel momento stavo portando e ci invitò a sedere davanti a una piastra dove in poco tempo ci servì il pranzo.
-Sanji, come mai non sei accompagnato dal vecchio Zeff?- domandò per fare conversazione. Al ragazzo evidentemente la domanda non piacque, perché lo vidi ‘lanciare coltelli’ all’uomo con gli occhi.
-Non è mica la mia balia. Semmai è lui ad aver bisogno dell’accompagnamento.- bofonchiò infine, anche se tenne un tono più duro che fece ridacchiare quello.
-D’accordo, d’accordo... e il tuo amico chi è? Lavora anche lui al ristorante?- chiese ancora.
-Non è un mio amico, ma lavorerà con noi per qualche giorno.- spiegò per poi indicarmi. -Una specie di mozzo, insomma. Laverà i piatti e pulirà il ponte.-
-In pratica gli rifili i lavori più gravosi che Zeff ti fa fare.- ridacchiò.
-Se ne pentirà, un giorno. Sono il suo miglior cuoco.- insistette. -Sono il Vice Capo.-
-Se sei così bravo, perché ti fa lavare i pavimenti?- fu il mio turno d’impicciarmi. E forse non avrei dovuto, visto il modo in cui mi guardò.
-Vuole costringermi ad andarmene.- e la risposta mi sorprese alquanto. Se era così bravo, perché mandarlo via? Ma non lo chiesi, probabilmente non erano affari miei.
 
 
Una volta finito di mangiare, tornammo per le strade di quella cittadina sino ad arrivare al porto.
-Tu sta’ fermo qui, cerco un passaggio fino al ristorante.- ordinò, entrando in una bettola dove probabilmente avrebbe rimediato qualcuno come traghettatore.
Non passò molto che all’interno di quel posto iniziò a levarsi il rumore di un gran casino e dei vetri infranti, così mi accigliai. Era tutto okay? Quel biondino esile se la stava vedendo brutta? Dovevo fare qualcosa; anche se stupido, era pur sempre un sempliciotto e da solo contro non sapevo contro quanti uomini, sicuramente di statura e corporatura ben superiore alla sua, non mi sentivo tranquillo.
Sguainai dunque le mie katana e con un calcio feci la mia entrata... che però non servì a nulla. Dinanzi a me trovai almeno una quindicina di uomini ben piazzati e robusti stesi a terra, mentre quel ragazzo stava ancora prendendo a calci l’ultimo, il quale lo stava supplicando di smettere, assicurando che avrebbe fatto come voluto.
-Ehi.- chiamai, segnalando la mia presenza. -È così che chiedi dei passaggi fino al tuo ristorante?-
-No. L’ho chiesto gentilmente e verrà pagato come stabilito. Hanno solo insultato Zeff.- Questa era bella. Stava parlando dell’uomo contro cui aveva avuto da ridire fino ad un attimo prima.
-Non eri arrabbiato con lui anche tu?-
-Sì, ero e sono arrabbiato. Ma nessuno può insultarlo.- spiegò, lasciandomi perplesso. Non volli insistere, quindi lo seguii verso il peschereccio sul quale avremmo transitato per un po’. La traversata non fu delle più lunghe, anzi, forse passò un’oretta, ma arrivammo con tutta tranquillità a un ristorante sul mare.
Cavolo, non ne avevo mai visto uno e credevo che il suo fosse solo un modo di dire. E invece eccolo, proprio davanti alla Rotta Maggiore e in mare aperto.
Ad accoglierci fu lo stesso uomo che avevo visto sull’isola, il quale richiamò quel biondino per il suo ritardo sul lavoro e anche per la sigaretta che teneva tra le labbra, ma lui lo ignorò.
-Lascia stare il vecchio Zeff. È solo un vecchio rompiscatole.- asserì, facendomi cenno di seguirlo mentre quel tipo, nonostante fu libero dalla nostra presenza e i viveri, rimase ancorato.
Una volta entrati nel ristornate, mi ritrovai in un’ampia sala di lusso - così si capivano anche gli abiti eleganti che portava il biondo -, e, salita una scala, raggiungemmo la cucina.
-Non ci credo! Te lo sei portato qui?!- domandò l’uomo pelato che mi pareva si chiamasse Paty.
-Mi ha solo dato una mano, pensa a cucinare se non vuoi bruciare... qualunque sia la schifezza che stai preparando.-
Sospirai, anche se quel suo atteggiamento mi fece ridere. Dopo essersi lamentato come una donnicciola per avergli fatto cadere uno stupido sacchetto, aveva fatto il gradasso con tutti e pestato persino un branco di uomini grossi il doppio di lui come se nulla fosse.
-Senti, io non so perché tu...-
-Non rompere.- lo freddò all’istante, voltandosi poi verso di me. -Vieni? Dobbiamo mettere la roba nel frigo e nella dispesa.- asserì, superando la cucina per raggiungere il locale adiacente. Probabilmente non avevo mai visto così tanto cibo tutto assieme come in quel posto, e ne rimasi affascinato.
-Ehi, tu che giri molto, sei mai entrato in uno di quei locali dove le ragazze ballano per te?- chiese.
La domanda mi spiazzò completamente. Che cosa ne potevo sapere io? Non avevo certi interessi.
-No.- risposi semplicemente, vedendolo un po’ deluso e, forse, anche un tantino sollevato. La cosa mi incuriosì, così provai a fare conversazione.
-E tu?-
-No.- rispose a sua volta. -Però sarebbe divertente.-
E il discorso morì lì, se non si contavano il ‘passami questo’ e il ‘riponilo da quella parte’.
D’accordo, probabilmente non eravamo fatti per le chiacchiere, ma quel silenzio imbarazzante divenne poco a poco quasi intimo, il che mi lasciò spiazzato più della sua domanda. E nell’adocchiarlo, mi accorsi di non essere l’unico.
-Sai, una volta ho visto una zingara predire il futuro.- mi convinsi a rovinare la quiete. -È stato divertente. Ero a passeggio con la mia migliore amica, Kuina, e suo padre, il Sensei del Dōjō in cui mi allenavo e...-
-Non m’interessa.- rispose, improvvisamente sulle sue.
-Eh? Ce l’hai ancora con me?-
-No, ma devi andartene, ora. Ho detto al Capitano qui fuori di aspettarti, questo è il tuo zaino.- disse, mostrandomi l’oggetto riempito sino a scoppiare.
-Ohi. Avevi detto che ti dovevo dei soldi.- feci notare. -Io mantengo sempre le mie promesse.-
-Non importa, è un regalo.-
-E perché?- questa volta ero intenzionato a sapere. Era affar mio, in fondo.
-Non lo so. Credo che tu sia un bravo ragazzo. Non morire, okay?-
Sbattei le palpebre, confuso. Mi aveva mentito? Glielo chiesi, ma si limitò ad alzare le spalle.
-Chissà...- ma capì che non ero soddisfatto della risposta. -Facciamo così: un giorno, quando ci rivedremo, ti dirò il motivo.-
-Sei proprio uno stupido ricciolo, lo sai?-
-E tu un’alga marina dalle pessime fattezze.- Ancora con quella storia? I miei capelli non erano così verdi!
Alla fine decisi di seguire il suo consiglio e, quando ci saremmo rivisti, avrei ricevuto la mia risposta.
Che stupidata, pensai, non sarei più ritornato in quel posto e di certo lui mi avrebbe dimenticato in giornata. E io, pensandoci bene, avrei potuto raggiungere i due compagni di viaggio che avevo lasciato indietro.
 
 
Passarono alcuni anni prima che il mio nome divenisse famoso, e conobbi un sacco di compagni di viaggio a cui raccontai di esser stato in quel ristorante e dei suoi bizzarri cuochi. Da quel poco che avevo visto, avevo capito sin troppo di loro, a partire da quanto fossero irascibili e poco pazienti.
Per un caso mi ritrovai come prigioniero in una base marina, liberato da uno stupido ragazzetto con il Cappello di Paglia, e me ne pentii... raccattammo due compagni, una nave, incontrai persino due mie conoscenze e infine...
Eccomi di nuovo dentro il ristorante sul mare, ma quella volta come cliente. Rufy aveva distrutto, ma solo accidentalmente per difendersi, il tetto di quel posto e il Capo Zeff - forse avevo capito da chi aveva ripreso quel biondino nel crescere - gli aveva imposto di lavorare per lui.
Se avessi scommesso quella volta... avevo visto bene che sarebbe finita a quel modo, conoscendoli. Ad ogni modo saremmo dovuti rimanere per un po’ in quel posto e fu strano non riuscire a parlare con quel ragazzo. Certo, eravamo cresciuti entrambi, a lui era persino spuntata un cenno di barba... e non la smetteva di correre dietro alle ragazze, che idiozia. E per quanto mi ripetei che non ero assolutamente interessato ad avere un secondo contatto con lui, mi ritrovai a salire la rampa di scale sino all’ultima.
Non ero andato oltre il secondo piano, la prima volta, ma ero certo che lì ci fossero le stanze. Neppure a dirlo, una mano mi spinse verso una porta precisa fino a farmi trovare a ridosso di essa, e io, impuntando i piedi, la osservai senza entrarvi. Al contrario, adocchiai la persona che aveva deciso ricondurmi lì, ma vidi solamente un taglio di capelli nascosto nel buio, in quanto quella figura si era posata con tutto se stesso alla mia schiena e un paio di braccia mi avevano stretto la vita.
-Ohi... chi cavolo...-
-Sta’ zitto. Ti ripresenti dopo tutto questo tempo e neppure mi saluti.- Era lui? La voce sembrava la stessa. Ma non dovetti chiederlo, che le sue parole successive mi diedero conferma -Quella è la mia stanza. Se entri con me, te lo dico.- O almeno fu più chiaro quello che facemmo dopo.
 
***

-Credo che mi sfugga qualcosa...- asserì Nami al mio indirizzo, mentre io, invece, non credevo ancora al fatto che mi stesse ascoltando.
-Cos’è che non hai capito.-
-Nulla, ma credo che la tua sia una vera idiozia.- affermò, facendomi accigliare nuovamente.
-Spiegati. E in fretta.- incitai, anche perché non volevo essere udito dal cuoco, semmai fosse arrivato nei dintorni.
-Beh, credo di aver capito com’è iniziata e anche come finisce.- spiegò, iniziando a ridacchiare senza che io la capissi. -Quello che non mi torna... è il fatto che tu abbia avuto dei debiti con Sanji-kun.-
-E cosa c’è di divertente?- chiesi, evidentemente irritato.
-Nulla, a parte il fatto che è insito nella tua natura, come il perderti.-
-E io che ti sto anche a sentire!- obbiettai, alzandomi per recuperare i pesi. La prossima volta avrei fatto a meno di dare retta alle chiacchiere femminili, e dire che ero serio. Dopotutto quella era una storia che mi stava a cuore e lei era riuscita a deriderla trovandoci del comico!
Anche se, a dirla tutta, non aveva torto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A gnegne x3 lo so è un po’ orripilante e chi sta leggendo ‘One piece Spin Off: Every promise is a debit’ potrebbe trovarsi confuso… e invece no v.v
Le due FF non hanno nulla in comune, ma solo l’essere spin off, in entrambi i casi le storie sono completamente diverse… e anche se questa è autoconclusiva, ce n’è un'altra, sempre auto conclusiva che lega loro solo l’argomento <3 ma nonostante tutto continua… poi capirete v.v
Per il resto spero di non avervi deluso e si, Nami è bastardella v.v
 
 
tognoz: Yeah! Sei la prima! Guarda, le fic le ho finite di scrivere tutte a Gennaio massimo per via del contest, XD A saperlo prima degli ultimi sviluppi non avrei esitato a farlo XD per il resto… godiamocele così, tanto di impiccioni ci sono già quelli della ciurma e quando verrà postata la fic seguente, capirai che non solo Nami è curiosa… ma in un po’ tutti, cercano sempre d’impicciarsi XD

orbit: Lo so, lo so… dovevo postare venerdi ma tra impegni e tante altre cose non sono riuscita ad avere l’html x3 però la promessa è stata mantenuta ed ecco ciò che hai scelto v.v Lol non volermene XD Sul fatto di scomparire… bhe non posso anche tu hai il mio face, almeno 1 persona presumo che mi cercherà lol
Thxs mille dei complimenti, anche se non credo di essere a livello da scrivere un libro, probabilmente mi direbbero di non tornar manco a comprane uno XD, sono felice che almeno qualcuno sia coinvolto e speri in me sostenendomi <3

_Connie: Gnaaaaaaaaaaaaaaaaaa! *Gongola* Me felice che ti sia piaciuta e che “L’atmosfera Vedo- non vedo” (Si, ti cito v.v), sia stata piacevole a te e a un po’ a tutti XD lol purtroppo è stato difficile… ora qui siamo un po’ più vaghi ma diverrà mai esplicito? Non lo so, farfuglio… sarà che sto sklerando e tempo un mese tornerò giù più cuchesca che mai e sto entrando in modalità Sanji lol Causa fiera v.v Spero di non averti confusa o delusa con questo capitolo see yaaa si spera >.<
 
My Pride: Si zi, devo ripeterti la domanda anche se conosco la risposta… ma tu mi recensisci o mi riassumi?? XD Lol vabbuò che questa fic la sai, e durante gli skleri si confondono pure gli spin off … buhahahaha tanto non l’avrai vista li ho pur sempre scritti io, anche se non ricordo un accidente! XD per sta volta la recensione dimmi almeno un pochino pcosa pensi x3 lo sai che è fonte d’ispirazione XD
P.s.: Non avrai mai il culetto di Sanji e guai a te se ti avvicini alla mai Nami-swaaaan XD e sabato ci vediamo *w*
 
blue riza: awwwww :I me geniale allora! Il giudizio a cui aspiravo di più era proprio il tuo <3 sperando che la giudiciA non lo giudichi poco PWP, cosa che gli altri commenti sembrano dire che è ok come PWP… m’importa principalmente che non ti abbia fatto torto e che abbia letto tanto sessuccio (?), dai che qui abbiamo toni più leggeri su questa fic, fammi concludere lo spin off vero poi che partiamo con le fic long RuNami e FRobin <3 questa raccolta invece già è stata tutta scritta, quindi aggiornerò a ‘gogo’ XD
 
Juan_Iki: Vabbè tu non sei manco per lo yaoi ma devi sostenermi v.v ma pregasi di non dire cretinate, testimone ZIA! Che tu fai battute ZoSanjeske v.v tanto ti farò amare lo ZoSan, il RuNami e il FRobin tiè! Abbandona quello schifo di SaNami che non c’azzecca ‘na mazza, Nami è di Rufy, e Sanji è molestato/violentato da tutti v,v non esiste un lato seme v.v è Uke persino con le donne e richiede lui stesso di provare cosa prova uan donna, anche con il corpo femminile quindi nu v.v Sanji è solo Uke e gayonzio v.v
 
kymyt: Ahahaah Zoro: Shrek ahahaha! Il peggio è che ci sta tutta lol. Come vedere tu, io mantener emia promessa v.v *Scusa è che presumo ci sia Law accanto a te, e visto che si sta Mujiwarizzando, presumo sia doveroso parlare in termini lenti e semplicistici come al Marimo v.v - sente una lontana protesta dal Marimo in questione e se ne sbatte v.v*
Scherzi a parte, me felice che ti sia piaciuta e si un po’ ci ho messo ma una volta iniziata chi mi ferma più? XD spero solo che questa fic, molto più casta sia stata gradita lol
P.s.: Ma io ho per caso dimenticato qualche tua fic della raccolta di questo contest? °-° ho un eterno dubbio e mi dimentico sempre di chiedertelo °-° se si dimmi quale che rimediamo subito v.v  alla prossima si spera <3
 
 
 
 
 
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E me XD!
   
 
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