Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |       
Autore: path94    20/09/2007    10 recensioni
Oscar ha deciso di vestirsi da donna e di partecipare al ballo di corte per Fersen. I pensieri di André ed Oscar prendono voce dalle loro menti ad un ipotetico diario, ma non tutto sarà come hanno immaginato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DIARIO DI UN AMORE

Scrivo da tempo, frequento il sito da molto, ma questa è la prima volta che decido di pubblicare qualche cosa.
Non chiedo di essere clementi, ma solo sinceri, in quanto ritengo che i commenti, positivi o negativi che siano, se sono costruttivi permettono di crescere e imparare.
Grazie a chi avrà la pazienza, e la voglia, di seguirmi in questa mia prima avventura letteraria.
Path94

1.

Non posso crederci… Oscar, LA MIA Oscar, che si veste da donna per andare al ballo a vedere quel… quel damerino impomatato che nemmeno la considera!
Ma come può essere così crudele, la vita? Come può chiedere ad un uomo un tale sacrificio? Come può obbligare ad amare una donna così tanto da votare la propria esistenza al servizio, all’assoluta dedizione, al dono della vita stessa, e non ricevere nulla, nulla in cambio?
Dovrei pensare più a me stesso, convincermi che non riuscirò mai a scalfire quella corazza che lei si è creata addosso per difendersi dal mondo, e da me…
Ma non riesco a rassegnarmi, c’è qualcosa in fondo al cuore che mi sprona, che mi convince, testardo me, che, forse, un piccolissimo barlume di speranza c’è, ed io, cozza che sono, continuo ad attaccarmici con spasmodica volontà…

Continuo a ripetermi che, tanto, Oscar starà malissimo, vestita da donna…
Lei, abituata alla divisa, ai pantaloni, alla libertà di poter cavalcare a braccetto col vento…
Come vuoi che stia, tutta stretta in corsetti, lacci e maledizioni varie che portano le donne “normali”…
Come vuoi che stia?
Santo Cielo, che cavolo mi sto raccontando? Sarà bellissima, lo so, una Dea, un’apparizione divina…
E io non potrò fare altro che guardarla per poco, cercando disperatamente di non far trasparire l’immenso desiderio di toccarla, di sfiorare il suo viso, di affondare le mani nei suoi soffici capelli d’oro, di assaggiare le sue labbra…
Non potrò fare nulla… solo struggermi al pensiero che lui, quel Maledetto che non merita l’amore di Oscar, la stringerà fra le braccia, inspirerà il suo profumo, sarà a lei in un attimo più vicino di quanto io abbia mai potuto fare in una vita…

Se solo fossi nato ricco… se solo non fosse successo quel disastro alla mia famiglia… se solo mio Padre non avesse perso il titolo…
Se… Poveraccio, mio padre, non s’è mai perdonato di averci costretto ad una vita miserabile…
Era un cervello fino, mio padre, ma nessuno gli ha mai dato fiducia, dopo che quello strozzino l’ha fregato, insultato, ridotto al lastrico per un disonore che non era nemmeno il suo…
Già… ero piccolo, ma in qualche modo mi ricordo di tutto…
Mio padre sempre ubriaco, ma mai violento, solo arrabbiato col mondo… Eppure una carezza per me e per mia madre c’era sempre…
E mia madre, così bella, un raggio di sole in mezzo alla tempesta…
Ricordo quanto mi sentivo bene, quando mi prendeva in braccio…
Poi, quel giorno, quel maledetto giorno…
Era autunno, uno di quei giorni di novembre carichi di nebbia e di nostalgia…
Mio padre non tornò a casa, quella sera…
Vennero degli uomini in uniforme, vidi mia madre piangere come mai l’avevo vista prima.
Quella sera, mentre mi rimboccava le coperte, mi strinse forte lasciandomi sul viso tracce delle sue lacrime, mi baciò sulla fronte con tutto il suo amore, mi guardò negli occhi e mi raccomandò di essere forte, di diventare un uomo retto e sincero…
La mattina dopo la cercai per tutta la casa, due misere stanze, senza trovarla. La cercai per tutto l’isolato, spingendomi impaurito fino a dove mai ero giunto prima.
Tornai a casa, e trovai la Nonna, la mia cara Nanni, con gli occhi rossi e gonfi come se avesse appena smesso, anche lei, di piangere.
Mi disse “Piccolo, mamma e papà sono volati in cielo, e ti guardano da lassù… Non aver paura, mi prenderò io cura di te…”
Non capivo, non riuscivo a capire, allora…
Sarebbero passati anni, prima che Nanni avesse il coraggio di rivelarmi che mio padre si era gettato nella Senna per lavare il disonore di non poter provvedere alla sua famiglia, e di come mia madre, col cuore in frantumi, in un attimo di pazzia lo abbia seguito, anche lei inghiottita dalle fredde nere acque del fiume…

Eccola, mi sta chiamando, Oscar, la mia Oscar mi sta chiamando. Volo da lei, almeno questo lo posso fare…

NON CI POSSO CREDERE !
Mi ha appena detto che non vuole che io l’accompagni, altrimenti qualcuno potrebbe riconoscerla!!!
Ma non c’è mai fine alla sofferenza?
  
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: path94