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Autore: Minako_chan    20/09/2007    5 recensioni
-Pa..papà?- la bambina sembrava stordita, non era sicura di quello che stesse succedendo. Hilary sorrise dolcemente alla bambina mettendole una mano sulla spalla. Juliet ripetè ancora quella parola, come se si fosse incantata... cosa stava succedendo?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nobody's Perfect

Capitolo Primo

La mattina dopo Bill e Tom si alzarono presto, verso le nove e scesero in cucina a fare colazione. C’era troppo silenzio, quindi Bill prese la parola.

-Ci credi? Siamo a casa! Dopo quattro anni in giro per il mondo siamo finalmente tornati a casa!!- esclamò saltellando accanto al tavolo.

-Già, due anni di completa libertà, mi sembra un sogno- rispose il gemello sbadigliando, mentre metteva la tazza dei cereali nel lavello.

Bill lo squadrò dalla testa ai piedi, era sempre il solito Tom, solo meno entusiasto del solito… forse perché aveva dormito poco.

-Stavo pensando… perché non andiamo da Hilary a farle una sorpresa? Non sa che siamo tornati, potremmo andare a trovarla ^^-

-Non credo sia una buona idea Bill, l’ultima volta che l’ho sentita è stata quando ci siamo lasciati quattro anni fa… non credo voglia rivedermi…-

Bill sbuffò alzando gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto –Fai come ti pare, ma così la farai rimanere ancora peggio, visto che vedrà tuo fratello e non il suo reale interesse… perché l’avevi lasciata tu… lei ci teneva veramente a te.-

-Avevamo quindici anni Bill!! Volevo divertirmi, lo sai come sono fatto, non mi piacciono le storie serie- disse piccato il ragazzo.

-Tu non ti rendi conto di quante ragazze hai fatto soffrire… non te ne rendi proprio conto…-

Tom sbuffò, roteando gli occhi… Bill vide suo fratello sparire su per le scale… sentì sbattere la porta e, qualche secondo dopo, il rumore di qualcosa che andava in mille pezzi…

“Perché l’hai fatto Tom?”

Appoggiò la testa sul frigorifero, chiudendo gli occhi “Tomi…”

-Non potevamo andare avanti in questa maniera, staremo via quattro anni Bill… mi sembra giusto che lei faccia la sua vita-

-Non mi sembra che tu le abbia dato molte possibilità di scelta Tom… l’hai scaricata così, su due piedi, senza dirle il motivo… nonostante lei te lo abbia chiesto più di una volta…- disse il ragazzo.

-Abbiamo deciso insieme di lasciarci.- Tom era sempre il solito testardo… era irremovibile quando si metteva in testa una cosa.

-Hai deciso Tom… la scelta è stata tua, non sua...- Bill voltò le spalle al fratello –E ricordati che lei si fidava di te, ti ha dato tutto, ha dato tutta se stessa per poter stare con te…- e si incamminò verso il tourbus, mentre Tom rimaneva sul ciglio della strada. “Ma io l’ho fatto per noi… tu non capisci Bill” pensò il rasta scuotendo la testa.

Bill aprì gli occhi, si ricordava perfettamente quel giorno di cinque anni prima, si ricordava perfettamente di suo fratello chiuso in camera d’hotel a piangere, si ricordava perfettamente di quanto Tom lo avesse evitato per tutto quel tempo, sempre chiuso in se stesso a suonare con la sua chitarra note che Bill non aveva mai sentito prima, e se prima suonare Ich Bin Nicht Ich era un divertimento per Tom, adesso era diventato un incubo… salire sul palco significava dover essere quello che in realtà non era…

Bill sentì dei rumori e vide suo fratello comparire sulla porta, gli occhi erano leggermente rossi, ma si era sistemato.

-Andiamo?- domandò al moro.

-Andiamo? E dove?-

-A trovare Hilary…-

Bill fece un sorriso, era felice che il fratello avesse preso quella decisione, ma non voleva vederlo soffrire così, sapeva che aveva pianto, sapeva che si era sfogato, sapeva che aveva rotto la sua ennesima chitarra…

 

Percorrere quei cento metri che separavano casa Kaulitz da casa Arestein era diventata una tortura, Tom non faceva quella strada da quanto? Tre anni? No, cinque… e i piedi gli sembravano dannatamente pesanti… una parte gli diceva di andare, di non far soffrire Hilary, l’altra parte gli diceva di tornare indietro, di voltarsi e richiudersi in camera, magari prenotando il primo volo per le Bahamas, nonostante lui soffrisse di vertigini e odiasse volare.

Bill guardava di sottecchi il fratello, lo vedeva teso come le corde della chitarra, ed era di un colorito biancastro che, al momento, non gli si addiceva proprio. Per fortuna quando arrivarono davanti alla porta di casa della ragazza, Tom era tornato normale. Bill stava per suonare alla porta quando il suono di una chitarra elettrica fece eco nell’aria, le note di Ich Bin Nicht Ich raggiunsero le loro orecchie mentre un Tom sbalordito guardava verso la finestra che, una volta, era stata di Hilary.

-Ma Hilary suona la chitarra?- domandò Bill, voltandosi verso il gemello.

-N…non lo sapevo, non mi aveva mai detto di saper suonare….-

-Ora suoniamo il campanello che è meglio…-

Bill premette il bottoncino dorato, mentre l’eco del suono rimbombava nell’entrata della casa. La musica cessò e, poco dopo, una piccola bambina vestita esattamente come Tom aprì la porta… il rasta rimase perplesso, mentre Bill si piegò in due dalle risate, dato che il berretto gli andava troppo grande e le ricadeva sempre da un lato.

-H…Hilary??!?- domandò Tom piegandosi sulle ginocchia per raggiungere l’altezza della bambina.

La vide sussultare leggermente mentre un’espressione di felicità si dipingeva sul suo volto.

-Mammaaaaaa!!! Lo sapevooo!!! Sapevo che i Tokio Hotel sarebbero venuti a prendermi!!! Evviva, sono diventata famosaaaa!!- e cominciò a saltellare per la stanza, cantando Spring Nicht.

Bill rideva ancora come un matto, tenendosi la mano sulla pancia, mentre una ragazza compariva dalla porta dello studio, aveva lunghi capelli castani e due bellissimi occhi verdi.

-Cosa c’è Ju…- ma il cuore le morì in gola quando vide Tom accucciato davanti alla porta e Bill che rideva accanto a lui.

-Tom?-

Il ragazzo si alzò in piedi, dando una gomitata a suo fratello che si mise subito zitto e buono. Il rasta continuò a fissare la ragazza, facendo un debole cenno di assenso.

-Bill?- domandò ancora Hilary, voltandosi verso il moro.

-Eccomi Hila!!!- esclamò allargando le braccia.

Hilary sorrise, non ci poteva credere, non ci poteva assolutamente credere, i suoi migliori amici erano tornati!! Corse da loro, abbracciando Bill, con Tom si scambiarono solo una semplice occhiata che, per loro, significava tutto.

-Che ci fate qui?- domandò una volta averli fatti accomodare in sala.

-Abbiamo finito il tour… abbiamo girato mezzo mondo, Amsterdam, Dublino, Londra, Parigi, Milano, Verona…è stato tutto fantastico, ci siamo divertiti come dei matti, adesso che abbiamo finito ci hanno lasciato due anni di libero arbitrio… insomma, anche noi abbiamo bisogno di vacanze no? E te? Come stai?- domandò Bill.

-Io? Stò benissimo, se non fosse per quella piccola diavoletta- disse scherzando, indicando Juliet intenta a scribacchiare qualcosa su un foglio.

-E’ tua cugina?-

-Mia cugina?? Oh no Bill, quella è mia figlia, l’ho avuta 5 anni fa, e prima che tu possa farmi un quinto grado ti dico già che non ti devi preoccupare. Ce la siamo cavata e adesso viviamo bene.- rispose semplicemente la ragazza, mentre faceva fermare lo sguardo sul pavimento.

-E chi è il padre?-

-Senti Bill, la stai tormentando di domande, perché non le lasci un attimo riprendere fiato?- intervenne Tom, incrociando le braccia al petto.

-Non preoccuparti Tom… questa storia ti interesserà parecchio…- disse gelandolo con lo sguardo.

Bill si sistemò meglio sul divano, pronto ad ascoltare quella storia, mentre a Tom era venuto un improvviso attacco di tachicardia, e non ne capiva il motivo.

-Tutto è cominciato sei anni fa, quando mi sono messa con Tom, stavamo bene insieme, ci divertivamo, uscivamo e facevamo un po’ gli stupidi… la sera del vostro 15 compleanno è successa una cosa, che credo non potrò mai dimenticare, dato che farlo per la prima volta con Tom Kaulitz per me significava fidarmi ciecamente di lui…- Bill ascoltava interessato, suo fratello non gli raccontava quasi mai le sue faccende amorose e questa cosa non la sapeva, suo fratello non gli aveva mai detto di aver passato la notte con Hilary. Dal canto suo Tom cominciò ad avvertire uno strano senso di nausea all’imbocco dello stomaco, mentre i suoi battiti aumentavano ancora.

-Quella sera che vi ho chiamato in tour un mese dopo, avevo chiamato Tom per dirglielo, per dirgli che ero rimasta incinta e che non sapevo cosa fare… ma prima che io potessi dire qualsiasi cosa tu mi scaricasti, dicendomi che volevi lasciarmi vivere la mia vita… bè Tom, ci sei riuscito… te la sei spassata con quella che era la tua migliore amica e adesso scopri di essere padre… subito non ci volevo credere, e immagino che nemmeno tu voglia crederci vero?... Tu non immagini neanche lontanamente quanto mi hai fatto soffrire…- le ultime parole furono come una pugnalata in pieno petto, era padre, padre da cinque anni e non lo sapeva neanche, Bill era zio e questa, forse, era la cosa che lo spaventava di più… sorrise, non sapeva neanche lui il perché… era felice? Si lo era, e allora perché quel senso di blocco allo stomaco ogni volta che vedeva Hilary? Era lui che l’aveva lasciata… che fine aveva fatto il Tom di una volta? Quello che si divertiva per una sera e poi spariva? Si guardò intorno, soffermandosi su quella piccola bambina che lo stava guardando con quel berretto troppo grande… sorrise, e per la prima volta si sentì felice, anche se non sapeva per cosa.

 

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Ecco scritto il primo capitolo, mi sono impegnata come una matta e ho cercato di farlo il più lungo possibile… spero di aver accontentato un po’ di lettori postando così presto.

Ed ora l’angolo dei ringraziamenti ^^

 

YUMA: Grazie mille per i complimenti, sono molto felice ti piaccia, spero che anche questo capitolo ti abbia soddisfatto ^^

 

Ruka88: Se pensavi che il padre fosse Tom… direi che ci hai azzeccato in pieno xD Ho fatto il capitolo pi lungo che potevo, spero sia abbastanza, fammi sapere ^^ Se è ancora troppo corto dimmelo, così cercherò di allungare ancora un po’ il prossimo ^^

 

Sososisu: Grazie per i complimenti, come promesso ecco aggiornata la storia, ho cercato di fare prima che potevo, spero che il capitolo sia abbastanza lungo.

 

Bacioni a tutte!!!

 

Minako_chan

  
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