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Autore: TheHardestPart    05/03/2013    2 recensioni
Mi catapulto sul ciglio della strada e fermo il primo taxi di passaggio. Anche se col traffico che c'è per la pioggia spenderò un capitale non mi va di arrivare in disordine e rischiare di fare una brutta impressione a prima vista. Dico l'indirizzo al tassista e quello scuote la testa e quasi mi sembra di sentirlo sbuffare, ma associo tutto al traffico e ad una distanza troppo lunga. Certo non avrei mai pensato che il taxi si fermasse proprio davanti alla sede principale della fabbrica di talenti. Scendo dal taxi e ricontrollo l'indirizzo: corrisponde. Sono così incredula e scossa che non ho nemmeno aperto l'ombrello, rischiando di bagnarmi. Mi avvio velocemente verso l'entrata. SM Entertainment è scritto proprio al di sopra della porta principale.
Non ci credo.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Eunhyuk, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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7

Questo capitolo e il precedente non sono stati revisionati quasi per niente. Sono rimasti simili a com'erano, a differenza del capitolo 5 che è stato quasi riscritto da capo. Non mi piaceva per niente ed era inutile... Adesso è semplicemente meno inutile...
Non assicuro la mancanza di capitoli inutili.. perchè finita la revisione dovrò scrivere nuova roba e mi conosco già xD
Va bene, inutile fasciarsi la testa prima del tempo... Quindi vi saluto e spero che il capitolo vi piaccia :)
Baci!




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CAPITOLO 7







Il taxi mi riporta a casa, dai miei genitori.

Non ricordo nemmeno quando ho detto al conducente di portarmi qui.

Leeteuk ed Heechul, nel giro di un'ora mi hanno detto un sacco di cose, molte delle quali erano così velate che ci sto ancora ragionando su, quindi, probabilmente, ero assorta in qualche ragionamento quando l'ho fatto. Almeno il mio subconscio è più intelligente del mio conscio. O avrei passato un mezzo pomeriggio a riempire un'altra valigia inutilmente.

Non appena fuori casa chiedo al tassista di aspettare. Devo solo recuperare il trolley e poi posso farmi lasciare al dormitorio.

Quando busso, mio padre, senza neanche chiedere chi fosse, apre la porta con furia. Quando mi vede capisco che in quel momento ce l'ha con me.

Che bello. Oggi sono tornata a casa dopo una settimana e poco più e mio padre è arrabbiato con me. E non so neanche perché! E' impossibile che abbia fatto qualcosa di sbagliato dato che non ci sono stata per tutto il pomeriggio e prima di oggi non mettevo piede in casa mia da quasi un mese.

Sospiro. Sono queste le cose che ti fanno sentire la mancanza della tua famiglia.

"Eccoti finalmente!"

Alzo gli occhi al cielo. Quanto tempo avrò perso con Leeteuk ed Heechul, un'ora? Un'ora e mezza al massimo. Perchè infuriarsi tanto? Ormai è come se vivessi da sola: non sa a che ora esco nè a che ora mi ritiro, per quanto ne sa potrei far mattina. Va bene che ancora non ho sperimentato la vita indipendente sotto questo punto di vista, ma lui non lo sa. Quindi non vedo a cosa serva accalorarsi tanto per uno stupido thè in compagnia.

Faccio per cacciare il cellulare dalla tasca del cappottino, voglio vedere realmente quanto tempo è passato da quando mi sono chiusa la porta alle spalle questo pomeriggio, ma non lo trovo.

Sto per cercare in borsa quando mio padre dice: "Cerchi quel maledetto oggetto infernale che ha squillato per tutto il pomeriggio?"

Ops. L'ho dimenticato a casa.

Che poi, davvero, non squilla mai. Papà starà esagerando come suo solito: avrò ricevuto al massimo qualche messaggio.

Entro seguendo mio padre fin dentro la cucina, mentre lui continua a borbottare cose tipo "Oppa... oppa", "Che maleducazione..." e scuote la testa.

Non ricordo, però, di avere come suoneria 'Oppa Oppa'. E soprattutto io non sono maleducata. Se lo fossi, il problema sarebbe anche il suo visto che non sono stata educata da persone diverse rispetto a quelle che ho di fronte.

Saluto mamma, che è seduta a tavola impegnata a mettersi lo smalto, e quando vedo il mio telefonino lì, accanto a lei, è troppo tardi: mio padre dimostra tutta la sua agilità recuperandolo prima di me.

"Tieni." Quasi me lo lancia. Mette le braccia in conserta e mi guarda con aria di sfida. Sta aspettando che io controlli e lo accontento.

Mia madre intanto assiste alla scena divertita.

Rimango del tutto sbalordita perché ci sono almeno cinque chiamate perse: Siwon oppa, Ryeowook oppa, Donghae oppa, Kangin oppa, Kyuhyun oppa. Ecco perchè papà continuava a borbottare quella parola. In più ci sono innumerevoli messaggi su KakaoTalk da ognuno di loro. Anche se chiamarli messaggi è un parolone, per esempio Kyuhyun ha scritto una ventina di 'ciao' consecutivi.

Sono senza parole. Mi duole ammetterlo, ma, a quanto pare, devo dargli ragione..

"Va beh, ma comunque non c'è da arrabbiarsi tanto."

"Non sono arrabbiato." Mi riprende mio padre. "Sono infastidito."

"Da cosa?"

"Dalla suoneria irritante."

Non è possibile che venga fatta a me una ramanzina del genere quando lui è il primo che ascolta musichette improponibili quando gioca a quegli stupidi videogames al computer. Decido, però, di non dire niente. Non voglio indispettirlo di più e fare questioni inutili.

"Ah.. caro..." Mio padre si gira verso mia mamma. "Dille dell'ultima chiamata."

"Ah, si!" Mio padre sembra irritarsi più di quanto non fosse già. "Ha chiamato anche un certo Sungmin oppa..." Calca la voce sul nome e sulla parola oppa. Ho capito, il problema non è la suoneria irritante o stupidate simili: è geloso. "Ed essendo l'ennesima telefonata ho deciso di rispondere, ma oltre ad un vociare agitato non ho sentito altro finché non hanno riagganciato."

Se ha risposto con la sua solita vocina delicata ci credo che il povero Minnie sia rimasto spiazzato e abbia riattaccato.

Ed ecco spiegato anche chi è il maleducato.

"Beh forse non sapeva cosa dire, è stato preso in contropiede: si aspettava che rispondessi io..."

Guardo la sua faccia e lo capisco, so che vuole cominciare la predica. Ha l'espressione da 'adesso ti faccio crescere tanti oppa in fronte'. E 3...2...1 ecco che mio padre prende il via. "Eh, ma io non ho capito... Vorrei sapere chi è tutta questa gente che ti cerca. Chi sono questi ragazzi? E soprattutto che vogliono tutti da te?"

Sospiro. "Papà, ancora non faccio il mestiere più antico del mondo. Non preoccuparti. Questi sono i ragazzi a cui, come dici tu, faccio da balia."

Mi lancia un'occhiata talmente fulminante che se avesse avuto i poteri di Superman mi avrebbe incenerito.

"COSA??!?" Mio padre fa mente locale dei nomi visti sul display e li conta sulle dita. "CIOE' TU VIVI CON SEI RAGAZZI?"

In quel momento nemmeno il pensiero che il vicinato avesse potuto sentirlo -e chissà cosa avesse potuto pensare di questa sua figlia sconsiderata- l'ha fermato dal cacciare gli ultrasuoni.

Annuisco, senza precisare che non sono solo questi e, siccome loro conoscono perfettamente la mia espressione quando sto mentendo, abbasso lo sguardo e mi concentro sul cellulare.

Mio padre continua, questa volta abbassando un po' il volume della voce. "E non me l'hai detto? Tu sei in casa sola con tutti questi uomini e non me l'hai detto? E se ti dovessero fare qualcosa? EH?"

"No, papà." Dico distrattamente, mentre sto mandando un messaggio a Sungmin. "Non solo l'unica ragazza."

"No?!"

Scuoto la testa. "Con noi vive anche la fidanzata di uno dei ragazzi."

Bugia. Bugia grande come una casa.

Non la conosco nemmeno di vista la ragazza di ShinDong e già la faccio entrare nei miei loschi imbrogli.

Poi alzo lo sguardo, cercando di assumere un'espressione credibile, e gli dico: "Però non dire nulla in giro, perché non si deve sapere, loro sono pur sempre famosi... Si creerebbe un putiferio tra le fans."

"Figurati cosa mi importa di andare a raccontare i fatti di quel gruppo di scimmie che ballano."

Scimmie?

Secondo Darwin e la sua 'Origine delle specie', loro, con tutto quel talento, tutta quella bellezza, tutta quella simpatia, sono sicuramente più evoluti e meno scimmie di mio padre. Poi se si mette in conto che, messi insieme, hanno quasi meno peli di lui, proprio non si potrebbe permettere di definirli in questo modo.

"Papà!" Comunque sono offesa. "Ripetilo se hai il coraggio! Chi chiami scimmie?"

Mio padre sta per rispondermi, pronto a sfidarmi, ma il mio cellulare squilla ancora e tutta l'attenzione che gli stavo riservando si concentra sull'oggetto infernale. Le parole gli muoiono in bocca e mi guarda torvo, forse qualche istinto omicida gli sta passando per la testa.

E' Sungmin che mi ha risposta e mi chiede se posso passare a prendere la cena al ristorante cinese prima di tornare.

Certo che posso! Faccio un paio di conti e dopo aver pagato il taxi mi dovrebbero rimanere dei soldi.

Fermi tutti.

Un attimo. 

Il taxi?

"Papàààà!!" Lo guardo disperata.

"Che c'è?"

"E' colpa tua, papà."

Saluto in fretta tutti e due, e scappo verso l'entrata dove c'è la mia valigia che mi sta aspettando vicino alla porta. Mio padre dietro di me, mi chiede cosa mi sia successo all'improvviso.

"Per parlare con te!" Mi lamento. "Dovrò dare fondo a tutto quello che rimane della paghetta di questo mese per pagare il taxi!"

Mio padre afferra il suo cappotto attaccato all'appendiabiti, ne caccia il portafogli dalla tasca interna e mi porge, mentre sto reinfilando le scarpe, 40000 won. "Poi in questi giorni metto il resto sul tuo conto."

"Grazie papà." Gli do un bacio sulla guancia e me ne vado.

Il tassista appena mi vede uscire di casa mi sorride.

Vai a quel paese, brutto tassista. Che cavolo hai da ridermi in faccia, eh? Lo so che sei contento perché ti devo dare tutti i miei soldi, ma non ridere o almeno non farlo così palesemente!

Esce dalla macchina, mi aiuta a posare il trolley nel cofano e poi ripartiamo. Mi faccio portare al primo ristorante cinese e compro ciò che mi è possibile prendere con i soldi che mi dovrebbero rimanere oltre quelli destinati a quel simpaticone del tassista, il quale più perdiamo tempo più sorride: ormai gli angoli della bocca toccano le orecchie.

Certo, non so quante bocche riuscirei a sfamare visto che Donghae adora la cucina cinese, Eunhyuk è un pozzo senza fondo e Ryeowook non scherza. Fortunatamente dalla mia parte ho Kangin e Sungmin che almeno stanno a dieta e Yesung che mangia poco.

Speriamo bene.

Do un ulteriore indirizzo, finalmente la mia ultima destinazione, e il tassista parte alla volta del dormitorio.

Pensare di tornare a casa mi fa ricordare che stasera o al massimo domani devo dire a Kangin di Yesung, poi devo trovare il modo di dirlo a Ryeowook.

Ma poi perchè? Ancora non mi è perfettamente chiaro. Ho fatto solo delle supposizione ma, anche chiedendo, quei due mi hanno liquidata troppo in fretta per capire.

Ma poi, più o meno, cosa dovrei dirgli?

"Wookie, non so se ti piace o meno Yeyè, ma rassegnati in partenza"?

E' bruttissimo!

Prima di tutto potrebbe rispondermi male e non avrebbe alcun torto: chi sono io per farmi i fatti suoi?! Poi potrebbe prendersela con quel cretino di Leeteuk che me l'ha detto, soprattutto se è una cosa che ha raccontato solo a lui. 

"Wookie, un uccellino mi ha consigliato di dirti che Yesung sta con Henry, ma non so perché."?

Anche peggio.

Sospiro frustrata. Ci penserò su e troverò il modo, intanto la priorità è dirlo a Kangin.

Batto un pugno nel palmo della mano. Illuminazione! E se fosse andato Ryeowook quel pomeriggio dai due consiglieri?

E così come mi è balenata l'idea, la vedo rimpicciolirsi, scomparire nei meandri dei miei pensieri: so per certo che rimaneva a casa con Kangin, quindi, pensandoci bene, nessuno dei due è il probabile personaggio che ha chiesto l'aiuto della squadra di rinforzo prima di me.

Chissà chi mi ha preceduta.

No, no Hyuri, basta. Pensa ai fatti tuoi che già non riesci a gestire quelle poche cose che sei venuta a sapere.

Meglio se penso ai miei problemi.

Sospiro e guardo fuori al finestrino. Ormai è buio e le luci della città sono del tutto accese. Vederle scorrere velocemente mi da fastidio agli occhi, ma continuo a guardare.

In realtà la cosa migliore sarebbe non pensare nemmeno ai miei problemi. La vocina nella mia testa mi da ragione. Sono andata avanti -in un modo o nell'altro- e non devo farmi trascinare ancora da sensi di colpa e tristezza. 

'Apriti con loro' ha detto Heechul. Ah certo, come se fosse facile per me. Raccontare chi sono, sensazioni e emozioni, è la cosa più difficile da chiedermi. E' più forte di me, non ne sono capace. E poi in fin dei conti ho detto ad Eunhyuk molto più di quanto abbia detto alla psicologa. Non riprenderò ancora l'argomento. 

La vocina nella mia testa continua a ripetermi che è passato del tempo e ormai va tutto bene. Mi convince che l'incubo che ho fatto ieri notte non significa nulla. E' solo dovuto al fatto che ho ritrovato qualcosa di suo e è stato completamente fuori programma. E mi lascio convincere.

Scuoto la testa e mi do uno schiaffetto sulla guancia. Basta con questi pensieri. Assumo un'espressione sicura e decisa e guardo avanti. Dallo specchietto retrovisore noto che il tassista mi sta guardando e ha le sopracciglia aggrottate. Gli sorrido sorniona.

Stupido tassista già ti prendi tutti i miei soldi, non puoi pensare che sia anche completamente andata. Anche se ho una vocina nella testa.



Arrivati a destinazione quasi mi catapulto fuori dalla macchina. Scende anche il conducente e mi aiuta a prendere la valigia. Rischiando di combinare un disastro con la cena riesco a prendere il portafogli e pagare.

100 won di resto?

Stupido tassista, secondo te cosa me ne faccio?

Ringrazio e lo guardo allontanarsi.

Arrivo al portone con le tre buste, la borsa e la valigia perché è Shisus che mi guarda e mi guida dall'alto del dodicesimo piano, ma ora che devo cacciare le chiavi quanto mi sarà amico?

Appoggio la valigia al muro, ma siccome è strapiena mi ricade in avanti. Sbuffo.

Cerco di alzarla con un piede, perché abbassarmi significa far andare a finire le buste a terra e mi fa leggermente schifo. Ovviamente non ci riesco e non mi meraviglio per niente.

Certo l'idea più semplice di spostare buste e borsa su un unico braccio mi viene sempre dopo e mentre lo sto facendo mi compare Eunhyuk dal nulla. Alza la valigia e mi guarda senza trattenere le risate.

"Sei un disastro."

"E' che le idee intelligenti mi vengono sempre dopo." Sorrido ed anche lui sembra divertito. Apre il portone ed entra per primo, mantenendolo per permettermi di passare senza intoppi. Si prende il bagaglio e,chiacchierando su ciò che avevamo fatto quella giornata, con lui che ancora mi prende in giro per poco prima, abbiamo preso l'ascensore diretti al dodicesimo piano.

Lui entra in casa, sempre precedendomi ed io, neanche sono dentro che vedo Hyukjae in completo slow motion abbassarsi in avanti e un cuscino del divano mi arriva dritto in faccia.

Buonasera a tutti.

Donghae corre verso di me e mi abbraccia. Profuma di bagnoschiuma, quello nuovo che ho comprato un paio di giorni fa. Sa di vaniglia. "Scusa, scusa Hyuri!"

Mi sta stritolando. Dovrebbe smetterla un pò di pomparsi questo benedetto ragazzo. "Volevo colpire Eunhyuk." Mi spiega riempiendomi di baci sulla guancia. "Perdonami, perdonami!"

E' impossibile mettere il broncio ad una persona così.

E adesso mi sta guardando con un'aspressione dolcissima. Non ci riesco, devo farlo: con la guancia mi struscio contro il suo petto.

"Non ti preoccupare. Poi se era diretto a Eunhyuk va ancora meglio."

"Hey!" Esclama il diretto destinatario di quel cuscino lanciato a tutta forza. "Che vuoi da me? Eh? Che ho fatto? Sono appena rientrato..." Guarda torvo Donghae, il quale fa finta di essere spaventato e si nasconde dietro di me.

Eunhyuk alza un sopracciglio mentre Donghae continua a tenermi stretta, abbracciandomi da dietro. "Hyukjae, cretino! Ti sto chiamando da una vita, ti ho lasciato decine di messaggi, ma tu non mi dai proprio retta. Voglio proprio sapere cosa stavi facendo di così importante da ignorare il tuo migliore amico."

Hyukjae si spiaccica la mano sulla fronte. "Perchè pensi sempre male di me?" Ma la domanda è più diretta a se stesso che a Donghae. "Ho avuto da fare, non ti stavo ignorando di proposito. Se avessi visto quante ragazze c'erano al locale mi capiresti. Avrei dovuto lasciare che se ne occupasse solo mamma?"

Donghae scuote la testa. "No, no, non voglio che mamma si stanchi."

Eunhyuk tralascia il particolare che quella è la sua mamma. "Comunque.." Prosegue. "Ti stavo per telefonare una volta uscito dalla calca di gente, ma mi si è scaricato il cellulare." Poi corre verso di noi e ci abbraccia cercando di baciare la guancia di Donghae che tenta invano di allontanare la faccia.

"Scusa, scusa Hae!" Sembra fare il verso all'amico. "Perdonami ti prego!" Mi correggo: sta facendo il verso all'amico.

L'altro scoppia a ridere.

Ed io soffoco, ma allo stesso tempo sono nell'eden.

Ma quando mi ricapita più una cosa del genere?

Stretta a questi due: devo farne tesoro, imprimere bene le sensazioni nella mia testa, nel mio cuore, sul mio corpo.

A quel multiplo abbraccio si unisce Henry. Da dove sarà uscito poi non lo so, ma, sinceramente, quanto è importante saperlo?

Ed ecco arrivare Siwon.

"Ragazzi, vi prego... Sto andando in iperventilazione!"

Ridono e sento le loro prese allentarsi smettendola di stritolarmi come una noce tra tutti questi bicipiti. Donghae nota le buste e si cura di liberarmi dal peso. Almeno lui se ne è accorto.

Eunhyuk va nella sua stanza e Siwon ed Henry riprendono ciò che stavano facendo, ovvero giocare a carte seduti sul tappeto tra i divani.

"Dove sono gli altri?" Mi hanno fatto portare la cena e poi non ci sono?

"Ryeowook e Shindong sono scesi giù per cercare di staccare Kyuhyun dal computer. Mentre Sungmin e Kangin stanno col manager, sono andati a prendere Zhou Mi che stava in sede." Spiega Donghae che ha appena cacciato la faccia dalla busta e ha un'espressione contentissima perché ha capito di cosa si tratta. Come un bambino quando scopre il posto in cui è nascosta la cioccolata.

"Hyuuung!" Urla Henry. "Muoviti tocca a te!"

Li lascio lì e porto la valigia in camera. Mentre aspettiamo il resto della combriccola per la cena approfitto per mettere in ordine quelle ultime cose.

**

Siamo tutti a tavola e siccome non avevo previsto la presenza di Henry e Zhou Mi, tanto meno quella del manager, per paura che il cibo non bastasse, mi sono aggregata alla grossa insalatona di pollo che mangia Kangin.

La presenza del manager, in particolare, mi mette un po' in difficoltà. Non so come devo sembrare: che sono una elf è risaputo in tutta la SM, ma non so se devo far vedere di essere in confidenza o se ho mantenuto un rapporto lavorativo.

Alla fine ho optato per essere il più normale possibile: non ho un rapporto puramente lavorativo, ma nemmeno mi prendo certe libertà, almeno non con tutti.

"Ah!" Tutti stavano parlottando tra di loro, ma la mia esclamazione uscita dal nulla rivolge la loro attenzione su di me. Faccio segno di continuare a fare ciò che stavano facendo, mentre metto una mano sul braccio di Sungmin seduto come sempre accanto a me. "Mi dispiace per oggi, ma..." Cerco di scusare mio padre, ma il dolce Minnie non me ne da il tempo.

"No, no! Scusa tu!" E' allarmato. "Se avessi saputo che eri col tuo fidanzato non avrei chiamato, cioè non avremmo chiamato."

"Ah ah!" Wookie, alla mia destra ha sentito tutto. "Quindi, quando stamattina hai detto che ti vedevi con un amico, in realtà era il tuo ragazzo?"

"No, no..." Agito le mani, ma non mi fanno spiegare il malinteso.

"Potevi dirlo, anzi qualche volta portacelo a conoscere!" Shindong, di fronte a me, sembra stia organizzando un'uscita a quattro.

Adesso tutti mi guardano e ammiccano. Tutti tranne il manager che ci guarda con un'espressione seria -credo anche che non stia capendo niente- ed Eunhyuk che ha praticamente la testa nel piatto e sembra completamente immerso nel cibo.

"Cosa c'è da conoscere?!" Kyuhyun fa spallucce. "Sarà davvero messo male per stare con lei, poi rispondere in maniera così... Sgarbata..."

Ma vedi da che pulpito viene la predica!

Sono sconvolta.

Non do il tempo di far cominciare il chiacchiericcio. "Ragazzi! Ho lasciato il telefono a casa! Era mio padre!"

Eunhyuk scoppia a ridere, rischiando di sputare il riso alla cantonese su Donghae seduto di fronte a lui. Quando nota che tutti lo stiamo guardando perplessi si giustifica: "Kyuhyun gli ha dato dello sgarbato!"

Chi scuote la testa, chi torna a mangiare con un'espressione scioccata, chi lo ignora palesemente e chi lo guarda, come Siwon, pronto a fargli un esorcismo.

A cena conclusa prontamente mi alzo per sparecchiare, facendo notare al manager quanto sono servizievole ed efficiente nell'incarico che mi hanno dato; proprio nel momento in cui poso i piatti nel lavandino squilla il mio telefono. Non è una chiamata, ma è una notifica di uno dei fansite più informato sui Super Junior.

Tre secondi dopo squilla il telefono del manager.

Lo guardo di sottecchi mentre, contemporaneamente, controlliamo i telefoni.

Mostra il telefono ad Eunhyuk che sorride. "Ah, si, penso che è stata scattata mentre stavamo rientrando."

Mi avvicino e controllo anche io. Ci è praticamente arrivata la stessa notifica della stessa foto che ritrae me e Hyukjae. Io sono di spalle e non mi si vede per niente, mentre ritrae chiaramente Eunhyuk che mantiene il portone e ride.

Nella didascalia della foto viene chiesto se la ragazza della foto sia IU o qualche nuova fiamma.

Oh. No. No. No. Non esiste, nemmeno in un universo parallelo, che io venga paragonata ad IU. Ma ci rendiamo conto? I capelli sono differenti, il fisico è differente. Io poi sono anche più bella.

Giuro che se capisco chi è stato ad aver scritto una cosa del genere non esiterò a travorgerlo con la mia ira.

Lascio un commento veloce alla foto 'Può anche darsi che è la vicina o quella che abita al piano di sotto. Ragazze non saltiamo subito alle conclusioni'.

Il mio telefono squilla dopo poco, questa volta è una mia compagna di università a chiamarmi. E' una grande fan dei Super Junior, sarà sicuramente in crisi.

Il manager mi chiede se posso mettere il vivavoce -'Magari lei ha visto qualcosa'- e contemporaneamente Henry mi chiede se è carina. Rispondo affermativamente ad entrambi.

"Pronto?"

"YA!"

"Soojin?"

"YA! Hyuri! Ma come fai ad essere così calma?"

"Non capisco a cosa ti riferisca."

"YAA!" I ragazzi a stento trattengono le risate, conquistandosi le occhiatacce mie e del manager. "Parlo della foto! Come fai ad essere tanto calma? Tu proprio? Giuro che me lo sarei aspettato da chiunque ma non da te!"

Adesso i ragazzi guardano me che sono diventata rossa come un peperone.

"Di' la verità, Hyuri, stai male? O non sei a casa? Magari sei con un ragazzo!"

"N-No! Niente del genere."

"Allora non si spiega."

"Cosa?"

"Tu che rimani calma con una foto del genere in giro."

"E' che mi sembra inutile saltare alle conc-"

"Non posso credere che tu mi stia dicendo una cosa del genere. Proprio tu?! Hyuri tu non ragioni quando vedi il gentil sesso vicino a-"

TU TU TU

Non poteva andare oltre. L'ho zittita prima che il guaio fosse irreparabile.

Il manager prende parola per evitare di farmi sentire ancora più in imbarazzo di quanto non lo sia già, mentre i Super Junior nascondono le loro risa come meglio possono. "Farò scrivere un fan account dalla mia fidanzata a supporto del tuo commento. Però vi prego... Non fatevi più fotografare insieme."


   
 
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