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Autore: sheisafighter    05/03/2013    6 recensioni
"Ma sai cosa? Non importa, perché ogni giorno che passa è un giorno in meno per raggiungerti."
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gone Too Soon


 
chapter one.



 
Onestamente, stare lì faceva stare ancora più male Louis.
Sapere che sotto quel terreno umido c'era il suo Harry gli faceva venire i brividi. E gli ricordava anche del vuoto che c'era dentro di sé da un anno a questa parte.
Non sapeva neanche perché fosse lì. Avrebbe potuto alzarsi, pulirsi i pantaloni e tornarsene tranquillamente a casa.
Ma nonostante ciò non si mosse di un millimetro e mantenne lo sguardo fisso sulla foto.
Deglutì leggermente, pensando intanto a qualcosa che potesse aiutarlo a far passare il tempo.
E Louis, da bravo masochista che era, scelse il modo più doloroso per farlo passare in fretta: ricordare.
Abbassò lo sguardo sulle proprie mani e cominciò a giocherellare con la manica della felpa.
"Ricordi quando ci siamo conosciuti, Hazza?" alzò nuovamente gli occhi verso il pezzo di marmo, accennando un sorriso che sparì subito dopo "Eravamo al liceo..."
 
 
 
 
 
 
Louis quel giorno avrebbe preferito restare a casa, avvolto nel piumone e, pur avendo 17 anni, stare accoccolato al petto di sua madre.
Aveva avuto il test di chimica e, non avendo studiato, sapeva che si sarebbe beccato una F e una ramanzina da parte della genitrice e del suo insegnante.
Aveva fatto scena muta quando la sua professoressa di inglese gli aveva chiesto di parlare di Shakespeare. Ma non perché non sapeva, no, ma perché era troppo timido e chiuso per riuscire a parlare davanti ai suoi compagni di classe. 
Forse era questo che lo bloccava nel relazionarsi con gli altri. O forse sei solo uno sfigato con gli occhiali e i capelli penosi, Louis, così si ripeteva mentalmente.
Aveva solo due amici: Niall e Liam. Si conoscevano dall'asilo ed erano inseparabili.
Sbuffò, prendendo la sua roba e uscendo dalla classe di francese e si diresse verso il suo armadietto, posando i libri, per poi dirigersi alla mensa.
Il pranzo era sempre stato il suo incubo. Lo odiava, lo odiava sul serio. Non gli piaceva mangiare.
Entrò in mensa, guardandosi intorno e cercando i suoi due migliori amici, trovandolì poco dopo seduti ad un tavolo in fondo a destra.
Prese qualcosa da mangiare, solo perché il suo stomaco brontolava così tanto da far paura, e raggiunse Niall e Liam.
Li salutò, sedendosi al tavolo e poi prese a mangiare lentamente.
La fine del pranzo era ancora più traumatica. Gente su gente e Louis odiava stare tra troppa gente.
Stava sgattaiolando per l'ennesima volta fuori dalla sala ma qualcosa doveva andare storto per forza. 
Andò a sbattere contro qualcuno, finendo per atterrare col fondoschiena sul pavimento. 
"Cazzo, che dolore" mormorò, maledicendosi mentalmente. 
Non alzò neanche lo sguardo per vedere contro chi avesse sbattuto ma, quando quel qualcuno gli tese la mano, dovette guardarlo. 
E Louis credette di star sognando. Perché davanti a lui c'era un ragazzo dagli occhi verdi che incantavano chiunque e con un sorriso mozzafiato.
Pensò che non ci fossero occhi più meravigliosi, che quei ricci ribelli gli stavano così bene che credeva fossero stati fatti apposta per lui e che quelle fossette sulle guance rischiavano di farlo morire da un momento all'altro.
"Serve una mano?" chiese gentilmente il ragazzo davanti a sé. Sussultò appena nel sentire la sua voce e annuì lentamente. 
Louis si fece coraggio e afferrò la mano del ragazzo, alzandosi in piedi.
"Scusa amico, non ti ho visto" aggiunse il riccio.
"Fi - figurati. Avrei dovuto stare attento." Finalmente riuscì a spiccicare parola.
Il ragazzo riccio gli sorrise nuovamente.
"Io sono Harry, comunque."
"Io sono Louis, piacere." 
 
 
 
 
 
 
"Dio, avrai pensato che ero proprio una checca." ridacchiò, aggiustandosi meglio gli occhiali sul naso e passandosi poi la mano tra i capelli.
Quella giornata sarebbe stata lunga. 
Sapeva che, una volta tornato a casa, la voragine dei suoi pensieri lo avrebbe risucchiato e si sarebbe perso nei ricordi. 
Aveva cercato di soffocarli, di nasconderli in una parte remota della sua testa e quando ci era quasi riuscito, erano tornati a tormentarlo.
Ma si sa, chi pensa è destinato a ricordare, e chi ricorda si allontana sempre di più dalla felicità.
Ma forse Louis non voleva essere felice, non poteva. Non senza Harry.
Sì, Louis era decisamente troppo masochista.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
AUTHOR'S SPACE:
Heilàà geeente.
Ecco qui il primo capitolo! Vi piace? Lasciatemi una recensioncina, dai, fatemi felice çwwwwç
Un enorme GRAZIE a Gaetano, che mi ha aiutato un casino per questo capitolo e senza di lui
sarebbe finito una merda LOL (Diciamo che la fine l'ha scritta lui lololol)
Ringraziatelo, dai e.e
Vi lascio, su.
Bacibaci,
Elle.
 
 
 
 
  
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