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Autore: Aljs    05/03/2013    2 recensioni
Lui è cambiato, forse troppo.
Lui non è più mio fratello.
Sono Alex Tomlinson e questa è la mia storia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PERDONATEMI!

Scusate, scusate, scusate!
Sono una cogliona, idiota, stupida, deficiente, minchiona e chi più ne ha
più ne metta.
Davvero, avrei voluto aggiornare molto molto prima 
ma non avevo più l'ispirazione e non trovavo
qualche nuova idea per scrivere.
Ora ci sono, primetto di aggiorare molto presto anche le altre mie Fan Fiction,
Davvero scusate sul serio.
Spero che almeno il capitolo vi piaccia.
Baci, quella minchiona di Alis.



Hold me in your arms again
I need your love
I need your time
When everything’s wrong

                                           -I need your love, Ellie Goulding -

 

‘Tienimi tra le tue braccia di nuovo
Ho bisogno del tuo amore
Ho bisogno del tuo tempo
Quando tutto è sbagliato
Tu lo rendi giusto’

Questa mattina mi sento particolarmente felice, e tutto a causa di una persona che fino a poco tempo prima neanche potevo vedere. Strana la vita.
Nonostante sia lunedì, mi sento incredibilmente attiva, non posso crederci.. Mi stupisco di me stessa, minchia.
Ceh, se stare con Harry mi fa diventare così positiva, gli devo fare una statua. Mai e dico MAI mi sono alzata in orario, nonostante fossero le vacanze natalizie.
Sto diventando puntuale.

AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHHAHAHAHAHAHHAHAAAH oh Gesù, come sono simpatica questa mattina.
No seriamente, sarà perché Louis ha deciso che dovevo mettere altre tre sveglie altrimenti non mi sarei neanche alzata dal mio bel lettino.
E’ legale sposarsi con il proprio letto?
Fanculo mio fratello e le sue sveglie di sta ceppa. Ieri sera, prima di andare a dormire mi sembrava di essere nella camera degli orrori, cazzus.
Quel minchione di un Tomlinson ha messo tutte queste puttaneglie a forma di gufo, sì è l’incrocio tra puttane e sveglie.. suona bene, no? NO, okay. Comunque, fatto sta che sono inquietanti.
In più, il tizio che dovrebbe essere il mio fidanzato e che mi dovrebbe sostenere era d’accordo con mio fratello perché secondo lui ‘sono una ritardataria cronica’ e quindi ora mi ritrovo con questi cosi in giro per la stanza.
Mi fanno paura, porco culo.
Ma state tranquy, perché mi sto già adoperando per buttarle via, preferisco fare ritardo che avere questi esseri che ti fissano mentre dormi. Per quello c’è già la signora Riish, non posso permettermi anche i gufi.
Parlando di cose meno importanti delle sveglie, io e Harry siamo fidanzati segreti. Suona bene, vero?
Cioè, ‘segreti’ nel senso che non lo sa nessuno a parte me e lui. Anche perché altrimenti Louis mi fucilerebbe subito, come Hitler e magari mi urlerebbe contro frasi in tedesco simili a ‘Hughter swizen twzitzer’ sempre che queste parole esistano, ovviamente.
Comunque, non pensiamoci.
Pensiamo agli unicorni blu che vanno verso dove sai tu, con in sella chi sai tu che sta  mangiando tu sai cosa.
Semplice, no?

 

Scendo le scale, con gli occhi chiusi avvolta da una coperta morbidosa e tutta luccicante. Thomàs è davvero bravo a fare i regali. Sìsì.
Mi stiracchio come un gatto, per poi buttarmi con ancora gli occhi chiusi sul divano di pelle. Apro gli occhi, leggermente, iniziando a imprecare mentalmente per tutta la luce che mi è arrivata di scatto.
Attendo due minuti per ambientarmi meglio e scopro cinque figure abbastanza arrabbiate che mi guardano.
“Giorno gentaglia” saluto sorridendo, mentre cerco di non farli arrabbiare ancora di più. “Giorno? Ecco che ci uccidi e tu mi dici, solo ‘giorno’?” esclama Louis
Ma che sta dicendo? “ Cosa? Quando avrei cercato di uccidere chi?” okay, sono davvero davvero confusa. Che minchia sta dicendo?
“Questa mattina, quando volevamo svegliarti hai buttato Liam per terra, a Zayn hai dato una cucchiaiata in testa,  Niall una cuscinata e a Louis lo hai stordito con una pentola” mi dice Harry. Davvero l’ho fatto? Ragazzi, sono un mito.
“Veramente? Minchia, che riflessi che ho..” schiocco la lingua sul palato, compiacendomi da sola per quello che ho fatto. “Però, seriamente Lou, non mi ricordo” torno seria
“Mi prendi in giro, Alex?” chiede lui, confuso forse anche più di me. Colpo di genio. “Minchia, Louis. Credevo che ti ricordassi che sono sonnambula” sbuffo. Almeno speravo che almeno se lo ricordasse. “Cristo, è vero!” esclama.
“Scusate ragazzi, davvero non credevo che avessi tutta questa forza” mi tasto il bicipite, notando che la pallavolo ha avuto i suoi effetti.
“Tranquilla, probabilmente non ti verremo a disturbare più la mattina”  mi guarda il kebabbaro, quasi spaventato da me. “Zayn, non ti ucciderò se è questo che vuoi sapere” scuoto la testa.
“Sono capitata in un branco di pazzoidi.” Ammetto più a me stessa che a loro.
“Esatto,  carotina” mi sfotte mio fratello. Puttano. “Lou, non infierire o prendo coltelo e ti talio piselo.” lo trucido con lo sguardo, mentre lui deglutisce a vuoto, terrorizzato.
Sento l’irlandese sganasciarsi dalle risate. “Niall?” lo richiamo. “Sì?” smette di ridere e presta la sua attenzione su di me.
Sono forse una barzelletta vivente? No perché, sai com’è, vorrei saperlo almeno potrei fare il clown nei circhi” inizio a gesticolare con le mani, esasperata mentre lo sento ridere ancora più forte seguito dagli altri che ridacchiano.
Bah. “Cristo, fatelo smettere. Tra poco si rotolerà per terra come Winnie the Pooh, quando inciampa sui suoi piedi gommosi” cerco di placare le acque,ma inutilmente. Anzi, peggioro le cose.
Niall si sta letteralmente scompisciando e per poco non diventa dello stesso colore del mio rossetto Chanel rosso fiammante, regalatomi da Juls poco tempo prima.
Liam, che cerca invano di calmalo, sta ridendo anche lui mentre Zayn e Louis si stanno tenendo la pancia, asciugandosi le lacrime agli occhi e per quanto riguarda Harry, beh, lui sta semplicemente ridendo scuotendo la testa divertito, con le lacrime agli occhi.
“Minchia, neanche fossi Stoca!” esclamo spazientita. “Chi?” povero, piccolo ingenuo di un fratello.
 “Stocazzo” Signore e signori, abbiamo perso Niall James Horan. Ormai credo che sia morto soffocato dalle risate. Puah.
“Niall, seriamente calmati. Respira, su” cerco di dare delle botte sulla schiena del biondo, ma questo sembra andare in iperventilazione. Gesù, con chi sono capitata! “Minchia, fatelo smettere. Sta per morire soffocato” mi batto una mano sulla fronte biascicando un ‘ci rinuncio’ per poi andare in cucina, dove ad aspettarmi ci sono i pancakes fatti da Liam. Ti amo, bel biondino!

Sento una presenza dietro di me, che mi abbraccia per i fianchi mentre mi sussurra all’orecchio un flebile “Buongiorno, bellissima”.
So già di chi si tratta, così mi giro ridacchiando e mormorando qualcosa simile a un saluto. “Potresti essere anche più dolce” Evidentemente non ha capito con chi ha a che fare.
“Scusa riccio, ma la mattina ho occhi solo per i miei pancakes” sbatto velocemente le palpebre, cercando di divincolarmi dalla sua presa che mi tiene ancora bloccata e stretta a lui.
Mi fa il labbruccio “Neanche un bacino del buon giorno?” mi domanda, con la voce da bambino. Aww, è adorabile. Quelle due fossette che gli si creano quando sorride sono assolutamente meravigliose. Lascio un casto bacio sulle sue labbra, mentre lui mi avvicina, se ancor più possibile, a lui facendo combaciare dolcemente i nostri corpi.
“Bene, ora lasciami mangiare” sorrido affabilmente, mentre sento il mio ragazzo ridacchiare divertito. Ammiro i miei pancakes con gli occhi a cuoricino, in questo momento sono molto più innamorata di loro che di Harry.
L’ho già detto che amo Liam? Sono squisiti, dopo gli consiglierò una carriera alternativa come cuoco, sapete com’è.. non si sa mai, con i tempi che corrono tutti dovrebbero avere una seconda scelta come lavoro.
Io, ovvimente, non ho neanche la prima scelta. Pace, sopravviverò.



Mi butto letteralmente sopra Liam, mentre lo abbraccio fino a non farlo respirare. “I tuoi pancakes erano buonissimi! IO. TI. AMO” urlo letteralmente, mentre sento il biondo ridacchiare. “Sono contento che ti siano piaciuti” mi sorride, che carino.
Neanche due secondi dopo, si sente il portone chiudersi violentemente. Alzo lo sguardo, per notare poi la mancanza di Harry.
Merda, è colpa mia.
“Ma che..?” non faccio finire neanche che Louis finisca la frase e, sotto lo sguardo confuso e curioso dei ragazzi, mi fiondo verso il nostro giardino.
Spaesata, mi  giro intorno per cercare di trovare il riccio che non trovo. Impreco sottovoce, fino a che non vedo un cespuglio castano nella casetta di legno mia e di mio fratello.
Salgo velocemente le scalette ormai malandate, mi siedo accanto a lui, che continua a guardare davanti a sé senza neanche considerarmi di striscio.
Harry” surrurro piano, tanto so che mi sta sentendo. Silenzio.
Ci riprovo. “Harry, ti pregoSilenzio.
Harry, per favore. Che ti ho fatto?” questa volta si gira e mi fissa incessantemente negli occhi. Ha gli occhi lucidi, è colpa mia.
Continua a tenere gli occhi puntati sui miei “Ti piace Liam?” chiede solamente. Spalanco la bocca, incredula. Come può pensare che mi piaccia lui?
Scuoto la testa “Cosa? No!” Questo è veramente fuori, però.
“E perché allora hai detto di amarlo?” Ora sta esagerando, non mi può urlare contro, traendo a conclusioni affrettate. “Harry era ironico, Cristo. A me non piace Liam, l’ho solo detto perché mi ha preparato la colazione. Smettila di parlarmi così” Sì, sto urlando anche io e non mi interessa se la signora Riish sta sclerando contro di noi.
Sorride amaramente, un sorriso falso. Questo non è il mio ragazzo. “Io ti parlo come mi pare” Se prima mi stavo innervosendo, ora sono completamente distrutta.
Nella mia mente ci sono solo le ultime sei parole che ha pronunciato appena poco fa. ‘io ti parlo come mi pare, ti parlo come mi pare..’
Sento gli occhi pizzicare e bruciare, no. Non posso piangere ora, non qui davanti a lui. Tiro su con il naso, cercando di ricacciare dentro le lacrime e incrociando lo sguardo di Harry.
“Alex… i-io..” non lo lascio finire che sorrido. Non è uno dei miei soliti sorrisi, è deluso, è disgustato dalla persona che ho davanti.
Hai ragione, tanto chi sono io? Ammettilo che non ti è mai fregato niente di me, non mi importa.” Sento ormai una scia calda causata dalle lacrime che ormai stanno sgorgando sul mio viso. “Credevo che fossi meglio di così, vaffanculo Harry” mi alzo con uno scatto, voglio solo andarmene da questa casetta.
Sento una presa sul mio polso, mi giro ammirando i suoi bellissimi occhi verdi che ormai sono pieni di dispiacere. Mi volto bruscamente, strattonando il mio braccio facendo sì che mollasse la presa.
Corro in casa e ad aspettarmi ci sono otto paia di occhi curiosi, che mi scrutano non capendo il motivo delle mie lacrime. Louis prova a venirmi incontro, ma scuoto la testa facendogli capire che voglio stare da sola e correndo velocemente in casa.
FANCULO HARRY.
FANCULO ME.
FANCULO A QUESTA VITA.


   
 
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