Ciao!
Questa è una storia originale che sto scrivendo nonché la prima in assoluto:
spero tanto che vi piaccia!
Innanzitutto
vi svelo 1 cosa: Always è tratto dal titolo della mia canzone preferita,
appunto Always di Bon Jovi; per me è una delle canzoni più romantiche in
assoluto e, anche se sono soltanto all’inizio, spero che lo sia altrettanto la
mia storia!
E poi
vi chiedo di recensire, sia con commenti positivi che non e magari anche con
suggerimenti su come poter far proseguire gli eventi.
Non
mi resta altro che augurarvi
BUONA
LETTURA
Continuava a guardarlo
sott’occhio: non riusciva a capire il perché ma quel ragazzo l’affascinava.
Eppure, benché fossero
vicini di casa oramai da anni, non si erano scambiati mai una parola e non le
era mai sfiorato il pensiero che un giorno o l’altro potesse provare qualcosa
per lui.
Soltanto ultimamente,
dopo che una sua amica le aveva fatto capire che si era presa una cotta per
lui, lei aveva iniziato a guardarlo in maniera diversa, aveva iniziato a
provare degli strani sentimenti, che rassomigliavano molto alla gelosia e
all’amore.
Era appunto questo che la
spaventava, perché lei, benché fosse diciottenne, non aveva mai provato tutto
ciò, non aveva mai avuto un vero e proprio ragazzo e soprattutto non era mai
stata veramente innamorata.
Lui invece era li, sempre
circondato da ragazze che lo seguivano in tutti i suoi passi: perché lui era il
classico dongiovanni, il bel ragazzo che durante il liceo aveva potuto avere
qualsiasi ragazza, che non si preoccupava veramente dei sentimenti delle sue
“fidanzate”, se poteva anche chiamarle così.
Lei si era trasferita in
quel piccolo paese, quando ancora stava frequentando la prima media e adesso si
doveva preparare ad affrontare l’esame del quinto: faceva la stessa classe che
aveva fatto lui nell’unico anno che erano stati nella stessa scuola.
Lui, infatti, adesso
aveva 22 anni e quando si era trovato con lei al liceo non l’aveva mai degnata
di uno sguardo.
Come dargli torto?
Era un’insolita
ragazzina, un po’ chiusa in stessa, anche non molto carina, che se ne stava
sempre nella sua classe e che raramente dava confidenza a qualcuno.
Durante quei quattro anni
lui, dopo essersi iscritto alla facoltà di giurisprudenza a Roma, tornava
raramente a casa e quindi non aveva potuto vedere con i suoi occhi come era
diventata quella ragazzina che, come succede nelle più belle favole, si era
trasformata in un bellissimo cigno: benché non fosse molto alta, si ritrovava
con un fisico snello e perfetto che la portava sempre a ricevere dei commenti, a
volte anche non proprio graditi, da parte dei suoi compagni maschi a scuola,
lunghi capelli castano chiaro che al sole sembravano risplendere e degli occhi
grigio-verdi e profondi che facevano rimanere chiunque a fissarla. Anche lui
però era cambiato molto in quegli anni; sebbene anche prima fosse un bellissimo
ragazzo adesso riscuoteva ancora più successo con il genere femminile: superava
il 1.85 di altezza, un fisico snello e allo stesso tempo molto atletico,
capelli mori non troppo lunghi che comunque ondulavano sempre ad ogni suo
movimento e degli occhi verdi così belli che tutti quelli che si ritrovavano a
guardarli erano costretti loro malgrado a rimanere a fissarli, come succedeva
con Angelica.
Era proprio questo il suo
nome, Angelica, come il suo animo: era una ragazza che, benché fosse
consapevole della sua bellezza, non appariva agli altri superba e altezzosa,
invece era molto modesta e, proprio come fanno gli angeli, cercava sempre nel
suo piccolo di dare una mano a chi le stava intorno.
Era una ragazza solare,
sempre con il sorriso sulle labbra, simpatica e tutte queste sue qualità
l’avevano portata ad essere molto desiderata dai ragazzi, ma lei, sia quando la
invitavano ad uscire e sia quando anche con mezzi non molto educati cercavano
di farla diventare la loro ragazza, si tirava indietro, aveva sempre paura che
un giorno o l’altro loro l’avrebbero potuta scaricare, magari dopo aver fatto i
loro comodi e lei questo proprio non poteva accettarlo: fondamentalmente era
una ragazza romantica, desiderava come tutte le bambine piccole il solito
principe azzurro, l’unico al quale avrebbe dato se stessa, avrebbe concesso il
suo corpo e avrebbe dato il suo primo bacio.
Di questo si vergognava
molto perché era sempre circondata da amiche che le raccontavano delle loro
storie sentimentali, dei loro ragazzi, del fatto di essere magari andate a
letto con loro e se solo lei avesse detto che aveva paura nel dare un semplice
bacio di sicuro l’avrebbero presa in giro in eterno: questo era per lei una
cosa importante, anche se per molti sciocca, lei desiderava un ragazzo che,
come leggeva nei libri o vedeva nei film, la potesse abbracciare, proteggere ed
amare.
Lei non si sentiva una
sciocca, solo una sognatrice, una romantica sognatrice, che non vedeva l’ora di
poter trovare il vero amore, anche se sapeva che magari non l’avrebbe trovato
così presto.
In quei giorni
rifletteva: pensava al suo lato romantico, ai suoi sogni e soprattutto pensava
a lui, Gabriele e a come fosse diventato.
Aveva passato tutta
l’estate a casa e si era trovata così molte volte a guardarlo, semplicemente
osservarlo in tutti i suoi movimenti: lo vedeva così bello, con un fisico
perfetto, ma nonostante tutto ciò continuava a chiedersi come potesse piacerle
un tipo del genere.
Lei così romantica, che
sognava il vero amore, adesso si trovava ad essere completamente cotta di un
ragazzo che era l’opposto del suo immaginario principe azzurro: Gabriele,
infatti, oltre ad essere un inguaribile playboy, si ritrovava un carattere
terribile
Anche lei aveva i suoi
difetti, era molto permalosa, testarda e con l’episodio della sua amica e di Gabriele
aveva scoperto che era anche molto gelosa: lui però come glielo avevano
descritto tutti era maleducato ed arrogante, in una donna vedeva soltanto il
lato estetico e poi non pensava ad altro che a se stesso.
Comunque lei non aveva
mai avuto modo di parlargli e visto che non aveva mai creduto ai pettegolezzi,
aveva deciso di non dare tanto peso a quella sua descrizione e aveva sperato
che un giorno o l’altro avrebbe potuto giudicarlo da sola.
Non restava altro che
aspettare.
Quella attesa però non
sarebbe stata molto lunga, almeno non da parte di Angelica, perché non si era
accorta che anche un ragazzo che conosceva bene, già da tempo aveva iniziato a
guardarla.
Spero
che questo primo capitolo vi sia piaciuto.
Era
solo un’introduzione per farvi comprendere un po’ la situazione e per farvi
capire i personaggi stessi.
Spero
di postare presto!
Mi
raccomando commentate, magari come ho detto prima, dandomi anche dei consigli!!!
A
presto
AngelOfLove