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Autore: dan130694    05/03/2013    0 recensioni
Torno a scrivere fanfic dopo un anno di “meditazione” e casini vari, questa in particolare l’ho pensata all’incirca un po’ di tempo prima rispetto a Harry Potter e i Digidoni della Morte, ma rimasta in “stasi” per anni come una serie di spezzoni senza una trama completa. La scrivo dopo una carrellata di film Disney, compresi i più misconosciuti, e perché io ho una passione per i Cattivi Disney più di ogni altro Cattivo di altri franchise. Lo ritengo anche un progetto più fattibile rispetto alla mia fanfic precedente, anche se più ambizioso. Infatti non è solo una fanfic, ma una serie di archi narrativi che percorrono la mia idea di come i Cattivi vivano in una comunità chiusa, decidano di preparare una vendetta di proporzioni immense, dalla loro ascesa al potere, poi la loro caduta, e forse “redenzione”. Saranno compresi la stra-maggioranza dei personaggi dei Classici Disney (no Pixar o film tipo “Come d’incanto” o “Chi ha incastrato Roger Rabbit, né personaggi di Kingdom Hearts, a parte qualche riferimento) e alcuni personaggi dei videogiochi, in particolare di Sonic. Ovviamente non possiedo i diritti per nessuno di loro. Per chi si annoia, passate direttamente al 2° capitolo.
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Revenge of the Villains'
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Passò il tempo, e non si riuscì a capire che cosa succedesse nel nuovo mondo, se non che il personaggio di maggior spicco risultava essere un tale Ralph Spaccatutto, un cattivo che in realtà era buono. Malefica era stufa di dover aspettare, aveva già passato 16 anni in una vana attesa, e ora gli eventi si ripetevano. La Signora di Ogni Male passava ormai il tempo da sola, persino più del normale, seduta nella sua sala del trono, in compagnia del suo corvo domestico, Diablo.

“Ah, mio diletto, sembra che il Fato mi perseguiti. Costretta a subire lunghe e interminabili attese, senza nessun risultato. Non ho neanche la possibilità di far penare quelle Tre Fate e la loro amata Principessa. E non cominciamo a parlare del Principe Filippo, per carità !”

Malefica accarezzava sulla testa il corvo, assorta nei suoi pensieri, quando improvvisamente al centro della sala si sprigionò una nube di fumo rosso Bordeaux, mentre affianco a lei se ne materializzò una grigia. La fata del Male alzo gli occhi in gloria, seccata, specialmente quando vide il fumo grigio. Le due apparizioni non potevano essere nessun’altro se non Jafar, accompagnato da Abis Mal, e il logorroico Dio dei Morti.
     
“Allora Mal, come te la passi ? Depressa come al solito, eh ? Dolcezza, devi prendere le storture della vita con filosofia e ogni tanto se necessario berci un po’ su, altrimenti non…”
Ade venne interrotto da un colpo dello scettro di Malefica che gli rattrappì la faccia verso l’interno.

“Non ho bisogno di essere compatita, grazie.- si voltò verso l’ex-Gran Visir, cambiando espressione in una di compiacimento – Jafar, ma che bella sorpresa! Spero tu mi porti buone notizie !”

Lo stregone di Agrabah fece un profondo inchino tenendo fermamente lo scettro a forma di cobra e rispose :
“Mio compito è quello di essere il tuo più fidato luogotenente, Malefica, lo sai. Sfortunatamente non ho niente di nuovo da riferirti, a parte una cosa …”
“Di che si tratta ?”
“Ho in mente  un piano per trovare questo fantomatico nuovo Cattivo, ho già tutto pronto e l’unico elemento mancante è una gemma mistica con proprietà magiche uniche.”

Nel frattempo Ade, che si era ripreso ed aveva generato un trono ed un Martini al verme, interruppe la conversazione :
“Scusate se vi blocco, ma io avevo in mente un’idea migliore.- dopo aver sorseggiato il drink si voltò verso il portale dall’altra parte della stanza gridando – PENA ! PANICO ! CHIAMATE QUI LE PARCHE, È MOLTO URGENTE !!!”

Mentre i due stregoni non poterono che aspettare , Abis Mal guardò perplesso : dal lato opposto della sala uscirono due diavoletti, uno rosso e obeso, l’altro verde, magrissimo, con il naso adunco; seguiti da
tre megere vestite di nero senza occhi se non uno gigante in mano.

“Ci scusi, Vostra Malvagità !”

“Non trovavamo la via tra questi corridoi !”

Ade rimase indifferente e rivolse l’attenzione verso le tre streghe :

“Si, si, scuse accettate,scuse accettate. Allora, signore, spero che il viaggio sia stato…”

“…Tranquillo, lo sapevamo,–  poi una di loro prese da parte Jafar e gli mormorò all’ orecchio – L’appuntamento con Yzma sarà una bomba, in ogni senso.”

Jafar ebbe i sudori freddi : da quando Yzma e lui si conoscevano, lei aveva preso una cotta (non corrisposta) per lui, e per quanto la considerasse una buona amica, si sentiva male al pensiero di baciarla.

Si limitò a dire nervosamente :

“Non so di che cosa parliate !?”

Ade allora si rivolse loro :
“Bene, i fatti sono questi : Malefica, Miss Malvagità Sexy, Miss «Bello, mi posso trasformare in drago e non ho paura di farlo» vorrebbe conoscere una cosetta sul…ehm… Nostro… ”

“…Futuro. Sapevamo che ci avresti chiamato per questo.”

“Siii, quindi per arrivare al dunque…”

“E come sai, non ci è permesso rivelare il futuro !”

Ade sbottò, andando in fiamme :

“GAAAHHH!!! NON SIETE PIÙ – tornando normale per un secondo – sotto la giurisdizione di mio fratello, siete sotto la MIA GIURISDIZIONE ! Chiaro ?!”

Malefica si parò davanti con l’espressione più diabolicamente angelica che potesse avere e con voce soave disse :
“Oh su, Ade, lascia che sia io, la diretta interessata, a porre il quesito a queste abili fattucchiere.”

“OK, Mal, sei tu il capo.”

Malefica chiese, piegandosi per poter avere diretto contatto con le tre divinità :
“Ditemi, o Parche, cosa mi aspetta il futuro e cosa debbo fare per cambiare questa miserabile situazione in cui mi ritrovo ?”

Le Parche allora lasciarono andare il loro occhio, che si trasformò in una sorta di schermo magico per i vaticini.

“Tutto comincia con una cometa,                                                                                         
che porta con se’, novella forse lieta…”


“Ahi, in versi, ahi !” replicò Ade, mentre Malefica e Abis Mal guardavano interessati e Jafar seccato.

“Signora del Male, metti fine al tuo disagio,                                                               
perché esso termina con questo presagio.”


All’interno dello “schermo” la visuale fece zoom sulla cometa, che cominciò a prendere forma una montagna con una figura vagamente umana alata.
“Dall’angusto Monte Calvo,                                                                                                                      
 il prigioniero porta in salvo;                                                                                             
Chernabog, il Demone Nero,                                                                                                                    
per te ogni mondo trarrà intero,                                                                                                                      
Ma sol se l’opera comincerai ,                                                                                                                  
se il tuo esercito completo avrai…”


“Non c’è dubbio, si riferiscono al Cattivo mancante !” esclamò Malefica  con un barlume negli occhi.                                                                                                                                                                                
“Ma dai, non ci arrivavo !” commentò a bassa voce Abis Mal, ricevendo un’occhiataccia da Jafar e Ade.

“Il tuo eletto non da una fiaba conosciuta viene.                                                                                                
Cerca altrove,                                                                                                                                   
forse nei videogiochi il dove                                                                                                       
e riconoscerai il mal che tiene”


“Incominciare un‘invasione dei mondi con l’aiuto degli altri Cattivi prima di poter liberare Chernabog; «Il mio eletto non da una fiaba conosciuta viene», proviene forse da un videogioco. Continuate !” Ordinò Malefica.

Nello schermo si videro le sagome di Re Stefano, Aurora, il Principe Filippo, le Fate, Re Tritone, Ariel ed Eric, Ercole e Megara, Aladdin e Jasmine, Tiana e Naveen, e una folla di altri personaggi ancora, piegarsi terrorizzati di fronte alle figure trionfanti di Malefica, Ade, Jafar, Ursula, Scar e il Dottor Facilier, seguiti dagli altri Cattivi, più sfumati e non chiari.

“Re Stefano e compagnia,                                                                                                      
sarete condannati,                                                                                                           
perché a Malefica e camerati,                                                                                                                       
ANDR
À  LA VITTORIA !”

Malefica allora alzò lo scettro verso l’alto, scagliando un fulmine potentissimo che sfondò il soffitto di pietra, creando una tempesta di fulmini, ed esaltata dalla gioia sghignazzò quasi all’isteria :

“AHAHAHAHAHAH !!!! LA NOSTRA ORA SI COMPIRÀ, AMICI, AVREMO LA NOSTRA AGOGNATA VENDETTA !!! AHAHAHAH !!!”

Ade, anche lui gasatissimo, venne immerso dalle fiamme blu :

“SIIII !!! NOI REGNIAMO !!!!!”

Anche Abis Mal, Pena e Panico sogghignavano.                                                                    

Jafar, invece, era totalmente indifferente, perché aveva già intuito un inghippo.

Infatti quando Malefica, ricompostasi, pose la fatidica domanda :

“Bene, ora…rivelatemi l’identità del mio Cattivo !”

Le Parche ripotarono l’occhio alla sua forma normale, e dopo essersi squadrate (senza occhi), quella di mezzo balbettò :

“Ehm, ci-ci-ci sp-piace, Si-signora, ma…”

“Abbiamo finito il nostro tempo a disposizione. Dobbiamo andare a tagliare il filo della vita ad un…uhh… vecchio ultracentenario, si” tagliò corto quella più bassa.

“Già, di 135 anni e mezzo. Arrivederci !” terminò quella più alta.

E detto questo si volatilizzarono nel nulla ridendo, lasciando dietro Malefica e Ade a bocca aperta e Jafar con un ghigno di soddisfazione per il fallimento di Ade.

Dopo un breve silenzio Ade tuonò in fiamme :

“COSA??!!! - ritornò poi normale, appena si ricordò che Malefica era ancora affianco a lui, ancora basita per la risposta mancata - Va bene, va bene, sono calmo, sono calmo. Mal, n-non preoccuparti, cara, sono sicuro che le Parche non intendevano veramente andarsene così senza tante cerimonie.”

Poi il Dio dei Morti rivolse la sua attenzione verso i suoi sottoposti, già spaventati, sibilandogli nelle orecchie :

“Voi due, vi conviene riportare qui quelle befane, o giocherò a Shangai con le vostre ossa !”

“Ade…” Interruppe Malefica che apparentemente aveva ritrovato la calma.

“Si, cocca ?”

“Tu sai cosa ne penso di te e dei tuoi stratagemmi per stupirmi ?”

Ade, che si era voltato con un sorrisone, subito scioltosi in un’espressione preoccupata, chiese :
“Ehm… cosa ne pensi, bambola ?”

Fu poi il turno della strega di tuonare, letteralmente :
“CHE SONO DEI  PATETICI TENTATIVI PUERILI DI UN GALLETTO TRONFIO SENZA CERVELLO !!! E TU SAI COSA SEI ???”

“C-che cosa s-sono ?”

“TU NON SEI UN DIO, SEI LA SUA PARODIA !!!!”

Ade era seriamente preoccupato ma cercò di mantenere il suo spirito :

“Ehi ! Di solito mi dicono che somiglio a James Woods, ma se lo dici tu, bambola !”

“E NON MI CHIAMARE BAMBOLA, NE’ COCCA, NE’ DOLCEZZA !!!! IDIOTA ! CRETINOH !!! IMBECILLEH !!!!”

“Mal, Mal, aspetta parliamone …”

Ma la Signora di Ogni Male lanciò una serie di saette viola contro Ade e i suoi sottoposti, scagliandoli, mentre questi gridavano (Ade soprattutto) ,dall’altra parte della sala. Jafar non si scompose minimamente, mentre Abis Mal si riparò dietro al suo mantello. Ade si sbrigò a sgomberare ma non prima di fare capolino dal portale :

“Mal, se vuoi ne riparliamo di fronte ad una tazza di te’…”

La risposta fu un fulmine che gli riempì la faccia di fuliggine e gli fece spuntare un bernoccolo simile ad una candela.

“Magari più tardi. A dopo!”

Malefica, stizzita, sbatte’ lo scettro sul pavimento con un sonoro “clash”. Diablo, che si era riparato sul capitello di una colonna lì vicino, tornò dalla sua padrona, triste e contrariata, che era tornata a sedersi sul trono.

“Oh, è una rovina. Una vergogna per le forze del Male ! E inoltre, sono circondata da idioti !”

 Jafar finalmente, si pote’ fare di nuovo avanti dopo la lunga interruzione.

“Oh, su, su, non biasimarti, mia cara. Non dirmi che sono anch’io tra di essi ?!”

“A volte, Jafar, a volte. Ma tu sei sicuramente più competente di tutti questi buffoni messi assieme.”

Jafar, come Ade, aveva anche lui una cotta ultra-decennale per Malefica, ma quando provò a dichiararsi a lei la prima volta all’House of Mouse, rimase letteralmente fulminato. Ma ciò non gli aveva affatto sparire la passione. Ora aveva l’occasione per poter convincere Malefica.

“Come ti stavo proponendo prima, mia signora, ho intenzione di trovare il Cattivo mancante, con l’aiuto delle Sabbie del Tempo e di una gemma mistica. Ho solo l’imbarazzo della scelta di chi chiedere.”

Malefica mandò in volo Diablo, e subito dopo, incantò il pomo sullo scettro per visionare ciò che vedeva il suo corvo, mostrando anche a Jafar.

“Si…si…Hai il mio completo nulla osta per procedere, Jafar. Sei la mia ultima speranza. Usa qualunque mezzo in tuo potere per trovare quel Cattivo, poi procederemo secondo la profezia delle Parche.”

Lo stregone di Agrabah provò a replicare :
“Ne sei sicura che vada seguita alla lettera ?”

Malefica si alzò, squadrando seria negli occhi il suo interlocutore :

“Più che certa, mio caro. Mai dubitare di una profezia vaticinata dalle divinità, per quanto sciocche esse possano essere. - poi mostrando il pomo illuminato a Jafar – Ecco, la sala ricreativa del Covo. Ti consiglierei di chiedere aiuto a lui, a lei, e a lei.” 
                            
Indicando Rattigan, Medusa e Yzma, vestita oggi in abito da sera nero, con un colletto di piume viola, e per parrucca, quella con la penna arricciata viola. Jafar non poté che accettare a malincuore, visto che mal sopportava Medusa e le avances di Yzma.

 “Troverò questo cattivo, Malefica. Non ti pentirai affatto della tua scelta ! “ Disse ancora Jafar facendo un profondo inchino.

“Potete andare, siete congedati.” Finì la leader suprema.

 L’ex-Gran Visir si rivolse poi, voltandosi, all’uomo basso e ciccione che lo seguiva:
“Vieni, Abis Mal. Abbiamo molto lavoro da fare, e dobbiamo anche trovare  Sa’luk.”

“Si, si capo, a-arrivo !”
Detto questo lasciarono l’ampio salone in pietra, uguale all’originale della Montagna Proibita, chiudendosi il portale alle spalle.

Malefica sospirò e si sedette, chiudendo gli occhi, abbandonandosi alla malinconia e ai grattini sulla testa di Diablo : lei desiderava unicamente che tutto ciò terminasse nel migliore dei modi per la Lega dei Cattivi, e per lei.
 
   
 
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