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Autore: electronik_ink    05/03/2013    1 recensioni
Cosa succede quando qualcosa di così irrilevante, così semplice e lineare finisce per cambiarti la vita per sempre? Gary non se lo sarebbe mai aspettato. Non doveva affatto andare così.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gary Barlow, Mark Owen, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Unexpected. 1


Allora ragazzi, cosa dobbiamo aspettarci dalla più grande men band del mondo per l'imminente tour, il prossimo anno?

JASON: (arrossisce) Beh, grazie per il complimento innanzitutto.
HOWARD: Penso che ce la metteremo tutta per questo tour, che daremo il massimo.
MARK: La nostra è sempre stata una band creativa. Sin dalla prima volta, abbiamo progettato tutte le impostazioni sceniche dei tour, perciò da The Circus potete aspettarvi cose strabilianti, fuochi, grandi lavori!
Cosa mi dite riguardo gli animali vivi?
GARY: (ruota gli occhi) Beh, Mark voleva farmi indossare un costume da zebra, ma ho rifiutato.
HOWARD: Solo perchè ne avevamo uno da orso che ti sarebbe stato meglio!
[Howard e Gary si guardano accigliati prima di scoppiare a ridere]
JASON: Calmatevi, ragazzi! (sorride) Non porteremo animali vivi, non sarebbe giusto nei loro confronti.
MARK: Nemmeno nei nostri, perchè catturerebbero tutta l'attenzione loro.
Sembra che dobbiamo aspettarci molto. Gary, si è conclusa la tua lunga relazione con la tua fidanzata Amy prima di scrivere l'album. Ci sono tracce ispirate dai tuoi personali sentimenti?
GARY: (appare restio) Um.. No. Cerchiamo di tenere la nostra vita privata separata dal lavoro, a dire il vero.
JASON: Nessuna delle canzoni presenta esperienze personali, manteniamo certi limiti! (ride)
Che programmi avete per Natale?
MARK: Andremo tutti da Gary per una grande festa! (sorride)
HOWARD: (annuisce) Gary organizza le migliori perchè ha una casa enorme.
MARK: Troviamo la birra alla spina facilmente. (ride)
JASON: Ehi, ragazzi! Non dimenticate le funi e gli animali!
GARY: Siete voi gli animali! Vi dico che quando si arriva a quel punto non c'è pace per i vicini!
MARK: Suvvia, probabilmente sono contenti di non sentire per un po' il tuo piano!
GARY: Ma guarda tu!
Insomma, a quanto pare dobbiamo aspettarci molto dai Take That. Sembra che si stiano divertendo molto insieme ed è questa amicizia imbattibile che assicura alle fan un tour imperdibile.

Howard mise giù il giornale e lo rimise nello scaffale.

"Se vuoi leggere quella roba, amico, devi comprarla!", Mark lo canzonò mentre sistemava una confezione di birra in un carrello.
"Non se ne parla!", protestò Howard e fece la linguaccia quando Mark scosse la testa.
"Come no, è la politica del negozio!", lo stuzzicò, aggiungendo alcune bottiglie di vino accanto alla cassa. Sospirò e aggiunse delle bottiglie di Sidro nel miscuglio.
"Dio, pensi sia abbastanza?", chiese Howard sarcasticamente passando lo sguardo in rassegna nel carrello pieno quasi fino a scoppiare di alcolici. Osservò il suo amico fare un passo indietro e posare le mani sui fianchi.
"Hmmm, lo so", mormorò, "Suvvia", fece con un'alzata di spalle, "Sono sicuro che Gary ne abbia abbastanza a casa!".
Howard guardò a bocca aperta il tentativo di Mark di spingere il pesante carrello alla cassa, provando imbarazzo quando colpì da dietro la gamba di una donna e poi il banco della frutta.
"Mi dipiace!"
"Fai attenzione, ragazzo!"
Il giorno della festa era arrivato. Avevano trascorso il giorno di Natale lontani gli uni dagli altri a differenza dell'anno precedente. Questa volta, Howard era andato in Germania per trascorrerlo con la figlia, Mark aveva passato un Natale tranquillo con la fidanzata Sarah, e Jason e Gary avevano visitato i genitori su al nord. Erano passate due settimane dall'ultima volta che si erano visti ma avevano già parecchio da dirsi.
"Perciò a che ora arriveranno gli altri?", domandò Howard non appena finirono di sistemare la spesa nell'auto di Mark.
"Dovrebbero essere già lì", rispose l'amico tenendo gli occhi fissi sulla strada.
"Una volta eri puntuale, amico", Howard scosse la testa con un sorriso, "Non è festa finchè non c'è alcool!".
Mark aggrottò la fronte e si morse il labbro inferiore, poi la sua espressione si ammorbidì e un sorrisetto maligno comparve sulle sue labbra. Howard sapeva esattamente cosa stava per succedere.
"Ecco perchè dovremmo darci una mossa allora!", Mark esclamò afferrando il volante con entrambe le mani e premette il piede sull'acceleratore. Howard si aggrappò alla cintura di sicurezza disperatamente non appena sgommò in direzione di casa di Gary.

-


"Non ci sono molte macchine, vero?", disse Howard, "Ci sarà solo Kyle".

Gli altri sospirarono. Non che a loro non piacesse Kyle. Era molto difficile da gestire certe volte, specialmente se aveva il suo fidanzato spalmato addosso.
"Occupa sei parcheggi, vero?", rise Jason, "Attento che porti i suoi menù con sè", i tre uomini soppressero una risatina mentre Mark parcheggiava nello spazio più vicino all'entrata.
"Siamo fortunati che ci sia già qualcuno dentro, Mark", cominciò Howard.
"Già, come lo hai capito?", chiese Mark spegnendo il motore.
"Con la quantità di alcool che hai comprato, amico, ci vorrà un'intera armata per aiutarci a svuotare la macchina", Howard si scansò per schivare delle pacche amichevoli che, per sua sorpresa, non arrivarono.
"E' vero. Jay, chiama Gaz e la sua banda per darci una mano dunque". Il piccolo uomo si sfregò le mani.
L'aria gelida li colpì sui volti delicati, gli occhi che si stringevano al dolce soffio del vento su di loro.
"Cristo, Mark, avevo detto di comprare un paio di bottiglie! Non di svaligiare un intero negozio, idiota", Gary rise precipitandosi verso la macchina, "C'è di tutto qua dentro!".
"Volevamo più varietà, bere la stessa cosa tutta la sera mi annoia, Gaz", tutti annuirono d'accordo.
"Ah, non importa, portiamo tutta questa roba dentro prima che si raffreddi ulteriormente".
La stanza quasi letteralmente esultò non appena il gruppo portò l'enorme quantità di alcool dalla macchina di Mark. Fortunatamente c'era già un scelta di succhi di frutta a disposizione di Jason sul tavolo che non era stata ancora aperta e si strofinò le mani con soddisfazione mentre vi si avvicinava.
"Non gradisci un po' di whisky là dentro?", chiese Kyle con una smorfia. Jason scosse la testa risoluto.
"L'ultima volta che ho bevuto è stata quando Patience si è piazzata al primo posto e alla fine mi sono caduti i pantaloni e mi sono messo a correre nella stanza dell'albergo", rise mentre mischiava del succo d'arancia con il frutto della passione in un bicchiere. Kyle si passò le mani nella chioma corvina e sospirò voltandosi verso di lui.
"... Perciò gradisci del whisky là dentro?".
"Forza, ragazzi! Alzate il volume!", Howard esclamò muovendosi a passo di danza verso lo stereo e premette il tasto play.

Every now and then I fall apart! And I need you now tonight! And I need you more than ever!


"Ohhhheuuurgh!", Howard fece una smorfia non appena la voce graffiante di Bonnie Tyler riempì la stanza. "Noooo!", gridò inginocchiandosi e rovistò tra i cd di Gary. Qualunque cosa sarebbe stata meglio di questo!

Mark si avvicinò a Gary e gli porse un bicchiere di vino rosso prima di ridere alla vista di Kyle che cercava di ballare con Howard la canzone che più odiava.
"Ascolti ancora certa roba quindi?", chiese scuotendo la testa e si aggiustò la maglia nera. Gary annuì. Gli ricordava Amy, pur seccandolo, lo faceva sentire come se fosse il suo unico appiglio, la loro canzone.
"Amico, devi uscire, sondare il territorio, conoscere altre donne, vivere urlando!"
"Oh, vattene!". Osservarono Kyle piagnucolare quando un pezzo forte riempì la stanza. Allungò la mano per spegnere lo stereo ma Howard lo fermò repentinamente. Gli ospiti ridacchiarono alla vista della lotta tra i due uomini.
"Sto vivendo la mia vita, Mark", si affrettò a difendersi Gary, "Sto ogni sera su un palco ad ascoltare le nostre fan cantare ogni singola parola di ogni singola canzone, le loro voci così alte che a stento riesco a udire la mia. Se questo non è vivere, cosa allora?"
Mark sorseggiò il suo vino e sollevò un sopracciglio.
"Rimorchiare"
"... Un punto a tuo favore"
Un paio di ore dopo la festa era in pieno svolgimento. Kyle e Howard si erano accordati per ascoltare una compilation che conteneva entrambi i loro gusti musicali e Jason era immerso in una conversazione con Jenny, una psicologa che Gary aveva conosciuto durante i suoi 'anni bui' quando la sua carriera da solista era stata compromessa. Finalmente qualcuno con cui potesse parlare senza che le parole 'tette' e 'culo' fossero incluse nella stessa frase.
"A quel punto gli ho detto 'Non mi interessa se vuoi ficcarlo lì! Non è piacevole, non succederà, ed è la mia ultima parola!'". Un'ospite ubriaca biascicò rivolta a Mark che aveva passato la maggior parte del tempo a cercare una via di fuga.
"E'.. fantastico!", annuì finendo il suo decimo bicchiere di vino e versandosene un altro.
"Oh, sono Janie comunque!", sorrise lei, toccando giocosamente il suo braccio.
"Mark", sorrise lui in risposta.
"Perciò gli ho chiesto, che cosa ci ricavo a parte un sedere dolorante alla fine, e non voleva ascoltarmi".
Mark fece una smorfia.
"Scusa, ti sto annoiando, vero?", chiese lei spostandosi i capelli. Se per annoiare intendeva farlo quasi vomitare allora sì, era incredibilmente noiosa.
"Cioccolato?", Janie gli porse un vassoio di cioccolatini. Mark tentò di nascondere l'espressione di disgusto sul suo viso non appena scorse i piccoli pezzi di cioccolato lentamente sciogliersi e ingoiò ciò che rimaneva del suo vino.
"Non ora..", sorrise debolmente.
"Hey, tu!", Janie urlò, facendo quasi perdere l'equilibrio a Mark con la sua vocetta stridula mentre correva verso un ignaro ospite, "Cosa ne pensi di un-".
"Eugghhhh!", grugnì Mark e sussultò mentre letteralmente correva dalla cucina di Gary verso il salone. Dove aveva trovato questa gente Gary?!
Non si rese conto finchè non arrivò in salone di quanto fosse ubriaco, la testa gli girava mentre osservava gli altri nella stanza, fermandosi su Gary, il quale sembrava a disagio alla sua stessa festa. Fece un passo verso di lui.
"Sorridi! La tua faccia pende quando sei di malumore"
Il commento non fece altro che accigliare Gary ulteriormente e Mark si maledì ad alta voce quando realizzò quanto scocciato fosse.
"L'ultima volta che ho organizzato una festa Amy era qui.."
Mark roteò gli occhi. Gary non era stato più lo stesso da quando lei lo aveva mollato per un altro. Certe volte, immagini di come era stato tornavano a galla ma quelle volte erano più uniche che rare. Decise di intervenire.
"Già, ed è stato anche sei mesi fa. Guardati attorno: sei circondato da amici e belle donne!", Mark individuò Janie inciampare nella stanza, la indicò, quasi cadendo, "Quella ragazza laggiù, adorabile, ti lascerà fare tutto quello che vuoi.. Ti piace il cioccolato, non è così?".
"Piantala, Mark, ti spiace!", lo interruppe Gary aggrottando la fronte, "Che cosa intendi con il cioccolato?".
"Lascia perdere", Mark sorrise velocemente mostrando i denti e gli porse un drink, "Bevici su e divertiti! E' una festa! Balla!".
Nonostante quanto incredibilmente giù si sentisse dopo aver letto l'articolo nel giornale di oggi, Gary ascoltò il consiglio di Mark. Perchè doveva farsi abbattere ancora da lei? Era il momento di andare avanti.
Il tempo trascorse velocemente e non molto tempo dopo erano tutti ubriachi. Se non altro Gary si era rallegrato incredibilmente, stava chiacchierando con tutti e porgeva drink a chiunque, volenti o nolenti.
"Versane un po' qui, amigggo", cantò Howard aggiungendo il liquido in un miscuglio di ogni tipo di drink in una caraffa, riempiendolo infine con ciò che era rimasto dei succhi di frutta di Jason.
"E se a Jay venisse sete?", Mark ridacchiò osservando la scena da sopra la spalla dell'amico.
"E' occupato!", Howard cantò ancora, gesticolando verso Jason, il quale sembrava parecchio a disagio con Janie sdraiata sulle sue gambe quasi senza sensi. Malibu, birra, vodka, whisky, gin, sidro, questa era solo una parte dei liquidi che Howard aveva versato nel contenitore. Sorrise, soddisfatto dei suoi sforzi, e si mosse a passo di danza nel salone dove tutti erano seduti in cerchio.
"Ora, potrebbe sembrare infantile!", esclamò posizionandolo nel cerchio, "Ma questo è obbligo o verità, chi non vuole giocare può lasciare il cerchio!".
"E se volessimo giocare ma non a obbligo o verità?", chiese uno degli ospiti.
"Allora devi bere un bicchiere di questo tesoro!", Howard fece un gran sorriso dando un colpetto alla caraffa. Tutti sogghignarono osservando come i liquidi rimanevano separati. Qualcuno si alzò e si allontanò per sentirsi poi chiamare 'checche!' da Gary che si era proclamato capo del cerchio.
"Okay, allora iniziamo con Kyle, e in senso orario con Gary e poi Mark e così via!", si illuminò Howard, orgoglioso della propria idea.
Kyle fu il primo e scelse 'verità' per tranquillizzare tutti. A lui toccò di dire il nome di una celebrità con cui sarebbe andato a letto e rispose 'Mark Owen'.
"Lo sapevo!", flirtò Mark buttando i capelli dietro le orecchie e facendo l'occhiolino. Gary roteò gli occhi alla 'modestia' del suo amico.
Il prossimo era Gary.
"Obbligo!", sbottò Gary, sentendosi avventuroso dopo una paio di drink.
"Ti sfido, Barlow", iniziò Mark sbattendo le palpebre un paio di volte per concentrarsi sulla stanza, "A bere aceto e senape".
"Fatti sotto, Owen".
Uno degli ospiti subito andò a preparare l'intruglio letale, versando le dosi da bere in parti uguali. Prendendo un respiro profondo, fece una pausa osservando la stanza per poi ingurgitarlo in un sol sorso, sentendo subito il proprio corpo rifiutarlo.
"Oddio, no!", urlò terrificato correndo fuori dalla stanza.
"Chi è la checca adesso?!", gli gridò dietro un ospite mentre tutti ridevano e plaudivano il suo coraggio.

-


"Okay, okay", disse Kyle raggiante, sistemandosi meglio e ritornando al gioco, "Mark, ti sfido a baciare Gary per quindici secondi".

"Oh, eeeew!", riecheggiarono dei lamenti nella stanza mentre Kyle batteva allegramente le mani seduto al suo posto.
"... con la lingua", concluse.
L'intera stanza proruppe con dei gemiti di disgusto.
"Oh dai, solo perchè tu sei gay non vuol dire che devi trasformare noi in finocchi!", scherzò Howard mentre Kyle metteva il broncio.
"Non è un problema, ragazzi", disse Mark orgogliosamente bevendo il resto della sua birra. Erano tutti confusi, quanto era ubriaco Mark?! Questi si sollevò sulle ginocchia e cercò di spiegarsi, "Kyle ha dovuto sopportare coppie etero per tutta la sera, è giusto che anche lui si diverta!".
"Allora perchè non baci tu Gary, Kyle?", chiese Jason con un ghigno. Kyle sollevò un sopracciglio e fece un sorrisetto.
"Questo è decisamente più sexy, hai idea di quante fangirl morirebbero per vedere una cosa simile?!"
"Tirate fuori le videocamere! YouTube, arriviamo!", rise Howard strofinandosi le mani. Non era una gran cosa per lui, negli anni vissuti vicini l'uno all'altro avevano fatto e visto certe cose; era solo un'altra volta..
... A parte il fatto che avevano undici anni in più.
Gary entrò nella stanza pulendosi la bocca dopo averla sciacquata con del colluttorio. Si fermò quando vide quindici paia di occhi incollati a lui, ".. Cosa?".
Kyle non riuscì a contenersi ulteriormente. "Devi baciare Mark!", squittì portandosi le mani alle labbra. Gary sogghignò.
"Ma fammi il piacere", disse ruotando gli occhi.
"Nuh-uh! Hai accettato di rispettare le regole, prepara le labbra mister Capo del Cerchio!", rise Howard spanciandosi mentre Mark muoveva la lingua in maniera volgare. Gary osservò con orrore la lingua dell'amico muoversi da un lato all'altro.
"Oh Cristo, NON intendo baciare quella COSA!".
"Poco male, ti tocca bere il bicchiere maledetto!", Kyle fece un sorrisetto compiaciuto mentre sedeva. Gary diede un'occhiata al miscuglio e sentì i conati di vomito, dopodichè osservò di nuovo Mark che ora gesticolava poco elegantemente.
"Urgh, qual è peggio?!"
"Hey!", si imbronciò Mark e incrociò le braccia. Oddio. Gary sospirò.
"Bene, lo bacio. Sarà il massimo dell'azione per un bel po'".
"Oh mio Dio, oh mio Dio", esplose l'entusiasmo di Kyle mentre si raddrizzava sul posto.
Gary si adagiò sulle ginocchia. Non doveva essere così male, no?
Si chinò in avanti e Mark fece un gran sorriso. Abbracciò le spalle dell'amico con esitazione e prese un respiro profondo.
Ci siamo.
Le loro labbra si sfiorarono dolcemente, quasi come se una farfalla volando li avesse accarezzati con le proprie ali. Gary aprì gli occhi rendendosi conto di essersi inconsciamente tirato indietro.
"Oh no, non te la caverai con così poco!", Mark ridacchiò e lo afferrò per la bionda nuca. Immediatamente, Gary sentì le labbra dell'altro scontrarsi con curiosità contro le sue e strillò nel bacio. Stavolta Mark aprì la bocca cercando disperatamente la sua lingua in cambio di qualche risata. Come previsto, furono avvolti dalle risate e Gary sussultò non appena la lingua di Mark lo onorò con la propria presenza e serrò gli occhi. Non era poi così male. Se avesse tenuto gli occhi chiusi, sarebbe stato come baciare una donna, caldo e intenso e normale. Solo che non era esattamente normale, stava baciando il suo migliore amico.
Sentì le labbra di Mark arricciarsi mentre si muovevano sincronizzati, egli sorrideva godendosi la scena ovviamente. La labbra di Mark erano proprio come le aveva immaginate, calde, umide e un po' dolci. Ma improvvisamente Gary avvertì un'ondata di calore che si andava diffondendo nel suo stomaco e la stanza scomparì lentamente, le risate svanirono e ripiombarono repentine non appena Mark spostò la testa, solo per poi scomparire con la stessa velocità con cui le loro lingue si incontrarono ancora.
Questo era strano.
All'improvviso Gary era consapevole di ogni singola cosa che Mark stava facendo, il modo in cui le sue dita si strinsero delicatamente attorno al suo braccio, il suo respiro caldo contro il suo viso. Non gli stava piacendo. Non gli stava piacendo. Non era stato così a lungo in astinenza da baci da gradire il sapore del suo migliore amico, giusto?
Oh, Dio. Invece sì.
Gary sentì il suo corpo rilassarsi. Inconsapevolmente il suo braccio si mosse dietro la testa di Mark e accarezzò le morbide ciocche castane. Le loro lingue si massaggiarono lentamente, ma così profondamente e appassionatamente che non si accorse del subbuglio attorno a loro.
"Animali!", li prese in giro Howard rilassandosi sulla sedia. Mark ridacchiò nel bacio, ma Gary lo mise subito a tacere con le sue labbra, le sue fantastiche labbra. Cristo, non si sarebbe potuto stancare di loro.
"Mancano dieci secondi!"
"Dieci.. Nove.. Otto", gli altri cominciarono il countdown battendo le mani.
No, fa' che non finisca.
Gary grugnì per sbaglio all'inevitabile separazione delle loro labbra. La lingua di Mark era morbida come la seta contro la sua pelle accaldata. Doveva assaporare ogni momento. Si accorse di essersi proteso in avanti e lo squittio scioccato di Mark risuonò nella stanza quando Gary lo spinse indietro. Howard fece un salto per spostare la caraffa di alcolici mentre tutti ridevano sonoramente. La presa di Mark si fece più salda tra i capelli di Gary, scioccato e ammirato per il bacio.
"Cinque.. Quattro", continuarono.
Ma Mark si staccò prima degli ultimi tre secondi. Ansante, si appoggiò sui gomiti.
"Haha, è stato fottutamente straordinario!", boccheggiò, leggermente meravigliato per il bacio e tentando di ignorare qualunque cosa fosse successa. Voltandosi verso il pubblico afferrando la propria birra, Mark ridacchiò nervosamente mentre Gary stava ancora sul corpo dell'amico, braccia tremanti, un formicolio sulle labbra.
"Te la cavi a meraviglia, Gary; avremmo dovuto farlo prima!", scherzò Mark facendo l'occhiolino, scivolando dalla sua presa. Gary non potè fare a meno di corrucciarsi per la veloce separazione. Un momento, non se la sarebbe dovuta prendere affatto!
"Grazie..", sussurrò Gary cercando di ricomporsi.
Non appena la festa riprese in piena regola, Mark andò a chiacchierare con un gruppo di ragazze. Il gioco venne completamente abbandonato quando Howard fece un delizioso striptease su una canzone appena iniziata, Gary sedette sul proprio divano in pelle battendo le palpebre un paio di volte.
Che diavolo era successo?
Già, che diavolo era successo?
Forse era passato così troppo tempo dall'ultima relazione o contatto fisico che era stato tanto.. incredibile baciare lui. Si, sicuramente era così.
Doveva..
I suoi occhi seguirono le mosse di Mark. Non era mai stato attratto da lui, esatto?
Smettila di pensarci! Si maledì.
Insomma, certo che scherzavano, Mark gli pizzicava il sedere sul palco e non ci facevano caso entrambi. Erano amici intimi, solo amici. Niente di più, niente di meno.
Però perchè sentiva ancora il sapore della labbra di Mark?
"Credo di aver bevuto fin troppo", Gary fece una smorfia guardando il suo bicchiere.



Saaaalve a tutti. First of all, non sono nuova, questo è l'account delle traduzioni delle storie di electronik_ink e questa è la prima Barlowen che ho letto, Unexpected :3 Ho sempre voluto tradurla perchè è praticamente la mia fan fiction preferita di sempre - riletta una quarantina di volte, lol - e ne ho approfittato dopo aver finito gli esami. Ho tradotto solo un capitolo in ogni caso e continuerò solo in caso ne siate entusiasti, mi eviterò la fatica in caso contrario xD
Oh, e io sono CheNeSo_ quando non traduco xD

Il link alla storia originale è: http://www.livejournal.com/tools/memories.bml?user=electronik_ink&keyword=Unexpected&filter=all .

Alla prossima :3
  
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