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Autore: Chiccablu    05/03/2013    1 recensioni
Kurt e Blaine sono ormai due adulti sposati che vivono nella Grande Mela come altre centinaia di coppie gay: Il primo è un famoso organizzatore di eventi e il secondo un abilissimo arredatore. Hanno un lavoro solido, una casa grande e perfettamente arredata ma c'è una cosa che manca nella loro vita, un sogno che vogliono realizzare.... Vecchie amicizie si rincontrano e nuove amicizie si creano.
Dal testo :“ Come sono arrivato a questo punto!?” si chiese Kurt mentre si stava addormentando sulla scrivania del suo splendido ufficio che trasuda opulenza da ogni centimetro.
“Voglio dire questa è la decisione più importante della mia vita e non mi sento ancora pronto a prenderla!”; erano due foto, due foto soltanto a metterlo in crisi. Blaine la sua scelta l'aveva fatta e adesso a lui toccava la finale. Stava per crollare quando Rachel bussò alla sua porta con due enormi bicchieri di caffè provenienti direttamente da Sturbucks dicendo -Kurt noi dobbiamo parlare!- e nel suo volto si dipinse un'espressione mista tra l'emozione più totale e la gioia di una bambina che ha appena preso di nascosto una fetta di torta.
- Allora tutto è iniziato quando....
Genere: Commedia, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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-Blaine io passo a prendere il cinese che stasera Rachel e Finn ci affidano Andrea! Ti amo- e riattaccò brevemente, senza fare troppe storie.
Passò a prendere dei pannolini e del latte nel caso Rachel si dimenticasse qualcosa. Anche per questo Kurt e Blaine si compensavano: Kurt era quello estremamente organizzato, preveniente, attento e controllato; Blaine era l’esatto opposto: scatenato, matto e molto in stile Carrie Bradshaw!
Tornato a casa Kurt si sentì subito chiamare dal marito, proveniente dalla camera da letto così posò le cose e lo raggiunse subito.
-Allora, ho fatto un top ten ma credo che potremmo scartare subito Greta e AnneMarie…- iniziò a parlare a raffica –Aspetta frena,frena,frena di cosa stai parlando? Credevo che dovessimo scegliere insieme!- sbottò leggermente Kurt.
-Si ma so bene i gusti di mio marito quindi ho pensato di scegliere solo quelle che amano i musical,abbiano un titolo di studio decente, certificati medici e la disposizione ad essere estremamente sotto il nostro controllo!- chiarì Blaine.
-Va be’ dai fammi spazio voglio vedere un po’ queste amabili e disponibili donne!- disse Kurt accoccolandosi al marito.
Scherzarono, risero e si scambiarono teneri baci, non tenendo affatto conto del tempo che passava e in un lampo era già il momento di prepararsi per tenere Andrea.
Kurt non fece in tempo a guardare l’orologio che Rachel era arrivata e suonava il campanello.
-Arrivo, arrivo!- urlò l’uomo affinché l’amica lo sentisse.
-Ehi!- disse lei mentre entrava in casa –OK sentite ho portato l’ovetto e il box e per darle da mangiare dovete tenerla in braccio- si vedeva nel suo sguardo l’ansia di una neo-mamma dato che aveva appena qualche giorno.
-Si addormenta se le si cantano solo queste canzoni- e porse una lista a Kurt:
-Defying gravity
-Funny girl
-Teenage dream
-Papa can You ear me?
-True colors
-Imagine
-Ha gusti particolari la ragazza!- disse scherzosamente Blaine.
-F-f-forse non è una buona idea è ancora così piccola…Finn cosa stiamo facendo?- chiese Rachel da mamma chioccia –Tranquilla starà bene….- tentò Finn –Non è vero piccolina? Glielo dici tu alla mamma che starai bene con lo zio Kurt e lo zio Blaine eh?- disse alla bambina con un tono troppo dolce.
-V-va bene… questi sono tutti i numeri : il mio, quello di Finn, quello del Pronto Soccorso, del pediatra e nel caso lui non fosse nel suo studio, questo è quello di casa!- a sentire tutti questi numeri Kurt pensò che Rachel forse era leggermente paranoica.
-Veniamo a riprenderla domani mattina!- e detto questo Rachel venne trascinata via da suo marito.
                 
 
                                          ***
Un’ora dopo la situazione era diventata ingestibile: Andrea non voleva mangiare niente e Blaine provava a cantarle teenage dream ma lei non ne voleva sentire di fare un riposino; allora pensarono che andava cambiata e avevano ragione ma rimasero schockati quando aprirono quel pannolino e per poco Blaine non svenne. Dopo essere stata pulita,cambiata e ricoperta di borotalco per bambini da 100$ a barattolo si calmò un pochino; Kurt decise allora di prenderla in collo e iniziò a canticchiarle Defying gravity ripensando a quando lui e Rachel si sfidarono sulle note di quella canzone e, quasi come per magia, si addormentò.
Dopo averla adagiata nel box i due si buttarono stravolti sul letto;
-Kurt e se anche nostro figlio non volesse stare mai in collo a me?- chiese Blaine con le lacrime agli occhi –Ma no! Era solo perché andava cambiata…- rispose ferreo Kurt – E poi sarà diverso perché nostro figlio sarà, metaforicamente parlando, metà te e metà me e non potrà non amarti!-
-Hai visto quanta cacca? E se anche il nostro ne producesse così tanta?- chiese con un tono giocoso ma che celava sincera preoccupazione – Beh se ne fa così tanta dovremmo adoperarci con quanti e maschere antigas! Ahahahah- e così la cosa sfociò in una risata che li cullò fino a sprofondare nel sonno. La mattina Kurt si svegliò molto presto perché oggi aveva un evento importante da controllare dato che a lui piaceva molto presenziare agli eventi da lui organizzati.
Quando entrò nella sala da pranzo Andrea stava ancora dormendo così, dopo essersi guardato attorno cauto, Kurt la prese in braccio.
Fissava quell’angioletto come se non avesse mai visto niente di più bello, come se il pannolino della sera prima fosse stato stracolmo di fiori e diamanti, come se all’improvviso tutto girava intorno a lei.
Fu in quel momento, quell’istante in cui lei aprì gli occhi e li posò su quegli azzurri dello zio che Kurt si convinse che un bambino, che fosse biologicamente suo o di Blaine aveva poca importanza, era la cosa che più desiderava.
Dato che si era svegliata Kurt decise d portarla a dare il buongiorno a Blaine e così, piano piano, si sedette sul letto e mise quell’esserino fra lui e il marito e lei, quasi rassicurata dalla presenza di entrambi gli zii, accennò un sorriso.
-Blaine, Blaine ha sorriso! Andrea ha sorriso!- bisbigliò all’orecchio dell’uomo che si svegliò di colpo per ammirare quell’evento spettacolare.
Stettero tutta la mattina a gongolare con quella bambina e a fare tutti i versi che non avrebbero mai pensato di fare in vita loro.
-Tesoro io devo andare a questa presentazione anche se odio dover lasciare voi due! Rachel mi ha mandato un sms e ha detto che passa per le 11.30- disse Kurt dando un bacio al marito e uno alla nipotina prima di precipitarsi verso la porta.
In quel preciso istante Blaine temeva che una volta andato via Kurt la bambina si sarebbe rimessa a piangere ma, invece, se ne stava lì tutta tranquilla a farsi cullare dallo zio.
“You with the sad eyes
Don't be discouraged
Oh I realize
It's hard to take courage
In a world full of people
You can lose sight of it all
And the darkness inside you
Can make you feel so small
 
But I see your true colors
Shining through
I see your true colors
And that's why I love you
So don't be afraid to let them show
Your true colors
True colors are beautiful,
Like a rainbow”
Non era mai stato più felice di poter cantare quella canzone in vita sua. Dopo averle preparato un paio di biberon arrivò Rachel che sembrava non vedesse sua figlia da mesi.
-Tesoroo! Vieni dalla mamma! Mi sei mancata tanto amore mio!- disse mentre Blaine le porgeva la bambina –Come è stata? Ha pianto tanto? E il pannolino come era?- iniziò il Rachel con il suo quarto grado.
-Tranquilla è andato tutto benissimo! Ha mangiato, le abbiamo cambiato il pannolino e Kurt l’ha fatta addormentare cantando Defying Gravity e non ha pianto mai durante la notte!- la rassicurò lui.
                                               ****
Kurt aveva fatto come sempre un ottimo lavoro. Doveva organizzare una mostra per questa pittrice esordiente che faceva davvero dei bei quadri.
Aveva organizzato il tutto in una terrazza nei pressi di Central Park West  così la luce illuminava tutti quei colori magnifici mentre il buffet si teneva fuori sotto delle tende di pizzo.
Mentre ammirava orgoglioso il suo lavoro Kurt sente il suo telefono vibrare. –Kurt Hummel Anderson chi parla?- disse applicando l’auricolare –Sono Rachel. Volevo solo ringraziarti per quello che hai fatto… Io e Finn avevamo davvero bisogno di un po’ di tempo per noi dopo la nascita di Andy…. Sei davvero uno zio e un amico fantastico!- disse lei mentre sembrava stesse per piangere dalla commozione – Sarai un papà fantastico!- disse allegra.
-Cosa!? Blaine ha già spifferato tutto? E che cavolo speravo di dirtelo io…- disse Kurt tristemente –Ah e ti devo mandare una cosa! Ci sentiamo più tardi tesoro! Ti voglio bene…- e riattaccò.
Sfilò di tasca il suo IPhone e inviò una foto a Rachel :
“Tua figlia è così tenera che non mi sono trattenuto dal farle una foto mentre dormiva…. So che ti farà piacere! Un bacio”
E così torno a farsi elogiare da tutti i presenti dallo splendido lavoro fatto.
Tornò a casa piuttosto tardi ma Blaine lo aveva aspettato,come faceva sempre.
-Sai oggi ne ho scartate altre otto così siamo arrivati alla finale… Per me vanno bene tutte e due ma voglio che la scelta finale la faccia tu… Buonanotte tesoro.- e andò a letto.
Kurt invece non riuscì a chiudere occhio. Si alzò la mattina stanco morto e barcollò fino alla cucina per farsi un caffè enorme e extra forte.
Come poteva Blaine fargli una cosa del genere!? Chiaro che Kurt si fidava di Blaine e dei suoi gusti ma credeva che avrebbero preso insieme una decisione e invece aveva la netta impressione che suo marito stesse lasciando questa decisione unicamente sulle sue spalle.
Si lavò e vestì velocemente dato che aveva l’appuntamento con Quinn e non voleva fare tardi.
Arrivò nel suo ufficio appena in tempo; - Signor Hummel posso?- chiese Margot –Il signor Blaine mi ha detto che ha dimenticato il pranzo e non ha fatto nemmeno colazione così mi sono permessa di prenderle un frappuccino e un muffin a Sturbucks e volevo anche annunciarle che la signorina Febray è arrivata, posso farla accomodare?-
-Sisi ti prego e Margot? Grazie, sei davvero un’ottima segretaria/assistente, non so come fare a volte senza di te- disse Kurt sincero.
Quando Quinn entrò Kurt non poté fare a meno di pensare a quanto fosse bella quel giorno: i capelli lisci in una treccia che partiva almeno una spanna sopra la nuca, camicetta e una gonna a balze nera con le parigine grigie.
-Buongiorno Kurt! Allora hai già qualche idea?- chiese, arrivando subito al punto come era suo solito.
-Io lo avevo visualizzato così : un viale pieno di peschi e albicocchi, un tappeto di fiori al centro di due file panchine bianche decorate con fiori, alla fine della navata un arco di legno arricchito con foglie verdi e peonie bianche e rosa che riprendono il tuo bouquet e i centro tavola, il ricevimento all’aperto e faremo montare una tenda di pizzo con sotto i tavoli e la pista per ballare così che tu non ti sporchi d’erba l’abito… che ne pensi?- chiese infine speranzoso – Beh… lo adoro! Kurt è semplicemente perfetto! Solo tu avresti potuto ideare qualcosa del genere!- disse lei con la luce negli occhi.
-Hai già scelto chi saranno le tue damigelle?- chiese lui per avere un’idea generale di come sarà l’evento. –Si avevo pensato a Rachel,Santana,Brittany e la sorella di Matt sarà la bambina con i fiori nonché paggetta…- iniziò lei.
-Allora per i bouquet possono rimanere in tema rose e peonie bianche e rosa se a te piace! Magari anche vestiti rosa e …- non fece in tempo a finire perché Quinn lo interruppe dicendo – Kurt io volevo invitare Beth… chiaramente con Shelby… Magari anche a Rachel farà piacere farle vedere Andr..- e fu interrotta a sua volta da Kurt –Quinn aspetta… ne sei sicura? Voglio dire so che Beth è stata una parte importante della tua vita ma come intendi presentarti a lei? “ciao Beth sono la tua madre biologica che ha tentato più volte di riaverti dopo aver partorito a sedici anni”? Non mi sembra esattamente l’ideale….Poi il matrimonio è tuo, decidi tu!- disse Kurt secco.
-Direi che ho abbastanza materiale per iniziare a prenotare e farmi fare dei centrotavola di prova…. Ti chiamo io quando ho delle novità,ok?- disse lui –C-certo.. va bene. Allora aspetto che tu mi chiami intanto cerco qualche vestito… Ciao Kurt- salutò lei dopo avergli dato un bacio sulla guancia.
Dato che ora non aveva appuntamenti Kurt tirò fuori i due fascicoli sulle due scelte di Blaine. A lui sembrava che nessuna di loro due fosse adatta…
“ Come sono arrivato a questo punto!?” si chiese Kurt mentre si stava addormentando sulla scrivania del suo splendido ufficio che trasuda opulenza da ogni centimetro.
“Voglio dire questa è la decisione più importante della mia vita e non mi sento ancora pronto a prenderla!”; erano due foto, due foto soltanto a metterlo in crisi. Blaine la sua scelta l'aveva fatta e adesso a lui toccava la finale. Stava per crollare quando Rachel bussò alla sua porta con due enormi bicchieri di caffè provenienti direttamente da Sturbucks dicendo -Kurt noi dobbiamo parlare!- e nel suo volto si dipinse un'espressione mista tra l'emozione più totale e la gioia di una bambina che ha appena preso di nascosto una fetta di torta.
- Allora tutto è iniziato quando aspettavo Andrea. Avevo una cena con degli amici della NYADA e così ho deciso di portare anche Finn. Al che l’ho presentato a Jefferson, quello che fa il regista,no?- Kurt annuì incuriosito – Ecco! Beh indovina? Ha appena offerto a Finn di fare la voce narrante per il suo nuovo film! Non è fantastico?! Voglio dire, si, Finn ama doppiare i cartoni animati ma cavolo questo si che un lavoro!- ala quel punto i due si misero a piangere di gioia.
-Quinn vuole invitare Beth al matrimonio….- disse improvvisamente Kurt –Io le ho detto che secondo me non è una buona idea ma lei non ha voluto ascoltarmi ma ha detto che ci avrebbe pensato su…-
-Oh beh se ci sarà Beth ci dovrà essere anche Shelby… a me farebbe piacere vederla anche perché non l’ho detto a nessuno ma Andy secondo me le somiglia molto- disse la ragazza sorridente – Va beh adesso devo andare tesoro ci sentiamo stasera… Ah quasi dimenticavo! Grazie per la foto è stupenda!- disse e corse via ancora saltellante per la gioia.
Non appena l’amica se ne andò, Kurt sprofondò nella disperazione per quella scelta quando sentì in lontananza Margot dire “ Nono signorina adesso non può entrare non ha preso un appunta…” quando alla sua porta si presentò Santana Lopez in tutto il suo splendore.
-Se cerchi Quinn è già andata via.- disse Kurt stravolto.
-Buongiorno anche a lei Signor Hummel Anderson è un piacere vederla- iniziò lei sarcastica –Mi scusi… Vorremmo avere una conversazione privata!- si rivolse a Margot –Margot ti prego scusala ma potresti lasciarci per favore?- chiese lui, più educatamente –Certo Signor Hummel- disse la segretaria che si girò lanciando un’occhiataccia a Santana la quale si sedette molto poco elegantemente sulla sedia di fronte a Kurt.
-Allora come mai qui?- chiese Kurt.
-Avevo bisogno di un amico…- confessò lei –Da quando ho rotto anche con Isabella ho bisogno non solo di un tetto perché i motel mi fanno schifo ma soprattutto ho bisogno di sentirmi… non so…viva .. in qualche modo.- fu così che a Kurt venne l’illuminazione.
-Santana come tu saprai io e Blaine vogliamo avere il bambino e, beh ecco,le spese sarebbero tutte a carico nostro e tu chiaramente puoi stare in casa nostra quanto vuoi e non ti mancherà niente e…- iniziò a balbettare cosa che gli capitava solo quando era troppo nervoso.
-Kurt mi spieghi cosa stai dicendo?- e mentre Santana parlava un’espressione interrogativa le si formò sul viso.
-Ecco… Santana vorresti farci l’onore di essere la nostra mamma surrogata?- chiese lui tutto d’un fiato.
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Ecco il terzo capitolo! Se siete sorpresi della richiesta di kurt BENE era quello che volevo! Se è troppo prevedibile aspettiamo il continuo e di sorprese ne avrete! Spero comunque che vi sia piaciuto!
Un bacio e al prossimo capitolo!
 
  
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