Mi svegliai alle 4 di mattina ritrovandomi stesa per terra accanto alla porta ricordandomi subito dopo cosa fosse accaduto.

Mi diressi a letto cercando di non pensare a nulla e chiudendo lentamente gli occhi mi riaddormentai.

Il giorno dopo fui svegliata da Jessy che bussava alla mia porta

-Ehi Emma, buon giorno. Sei sveglia?-

Iniziai ad aprire gli occhi sentendo quella voce angelica che cercava di rassicurarmi e di farla entrare; d'altronde era la mia migliore amica. Aprii la porta per ricambiare il buon giorno e, ancora assonnata, la invitai a sedersi nel letto accanto a me.

-Allora come hai dormito tesoro?- mi chiese.

-Più o meno bene, mi sono svegliata alle 4 che ero coricata a terra quando mi sono messa qui.-

-Mi dispiace per quello che è successo ie- non la feci finire di parlare

-Non è stata colpa tua, e io ho ho un po esagerato con quella scenata. Voglio solo scendere a fare colazione, anche se non li perdonerò così facilmente.-

Mi sorrise quasi dispiaciuta ma allo stesso tempo felice per la mia reazione insolitamente tranquilla.

Scendemmo in cucina dove l'aria era pesante anche se io non lo davo a vedere e cercavo di essere il più naturale possibile e, possibilmente, anche un po' fredda. C'erano Louis, Harry e Liam mentre gli altri stavano ancora dormendo: stranamente speravo nella presenza di Niall ma quasi dimenticavo che lui era quello che dormiva fino a tardi.

Louis e Harry non erano “colpevoli” quindi con loro la via era libera, ma Liam sapeva cosa stava facendo Zayn e non lo aveva fermato. Certo non era del tutto colpa sua ma doveva immaginare almeno la mia reazione. Così decisi di non calcolarlo per vedere fino a quando avrebbe resistito. Ma non durò molto: troppo prevedibile.

-Emma possiamo parlare?- mi chiese Liam con aria da cucciolo indifeso. Mi limitai ad annuire leggermente seguendolo. Ci ritrovammo in una delle stanze dello chalet, forse un altro salone, ma non feci molta attenzione perché intenta ad ascoltare le scuse di Liam.

-Tesoro, mi sento in colpa per tutto ciò che è successo. Non so come non mi sia passato per la mente che ci saresti rimasta male.- si aspettava che dicessi qualcosa, magari che lo perdonassi. Ma da stronza cugina che sono rimasi in silenzio per spremerlo ancora un po' sapendo che lo avrei comunque perdonato.

-Ovviamente hai ragione ad essere arrabbiata con me ma sappi che non era mia intenzione farti soffrire.-

E dopo queste parole un sorriso enorme che non riuscii a trattenere mi spuntò in faccia e abbracciando Liam sentii che che i battiti del suo cuore iniziavano lentamente a tornare normali.

Si fecero le 11, i ragazzi avevano passato la mattina a giocare a calcio mentre io e Jessy a leggere un libro quando sentimmo dei rumori provenire sa dentro.

Anche Zayn e Niall erano svegli e uscendo fuori tutti allegri e pimpanti ci salutarono. Io non smossi di un attimo lo sguardo dal mio libro e non rivolsi neanche una parola. Perché avrei dovuto dopo tutto quello che mi avevano fatto?

Niall senza dire nulla mi prese la mano dolcemente ed io solamente con lo sguardo capii che era intento a scusarsi.

-Io ti conosco fin troppo bene piccola.- fece una pausa. Mi aveva davvero chiamato piccola dopo tutto quel tempo? Cosa mi sono persa?

-So che tu vuoi essere desiderata e sicuramente ti aspetti che ti chieda scusa ma, non sarà così. Io non ti chiederò scusa perché chi insegue la persona che ama correndo qualsiasi rischio, anche quello di perderla, non deve chiedere scusa a nessuno.- Il mio cuore iniziò a sentire quelle parole. Lo guardai dritto negli occhi sentendo cosa aveva da dire.

-Io sono venuto perché non riesco a stare lontano da te. Tu sei tutto per me e il solo pensiero di non averti più accanto mi stava facendo impazzire. Ho chiesto io a Liam di affittare questo chalet e sono stato io a dire a Zayn di farmi venire qui. Loro si sono presi una colpa che non avevano ingiustamente. Quindi ti chiedo per favore almeno di perdonare loro.-

-Mi hai fatto mezz'ora di ramanzina per dirmi di perdonare Liam e Zayn?- mi guardò stranito da ciò che avessi appena detto.

-Io li ho già perdonati, e te che non riesco a perdonare. Sei andato via lasciandomi da sola. Non credo che ti abbiano detto tutto quello che ho passato! Non puoi fare come credi, non puoi sparire e poi tornare dopo chissà quanti mesi. Scusa ma così non va.- sull'orlo di un'altra crisi di pianto andai per salire in camera mia ma lui mi prese la mano tirandomi a se e avvolgendomi in uno dei suoi caldi e rassicuranti abbracci.

-So cosa hai passato. Mi hanno detto tutto. E mi dispiace di averti abbandonato.- le pie lacrime ormai scendevano una dopo l'altra e non potevo più fermarle. Il mio viso sul suo petto e i piccoli baci che mi dava sulla fronte scendendo fino al collo riuscirono a calmarmi. Si staccò da me guardandomi dritto negli occhi

-Io sono tornato, e adesso non vado più da nessuna parte. Tu sei mia e io sono tuo. Sono scappato dalla mia famiglia, e sono qui per restare per sempre. Non i abbandonerò più.- lo strinsi nuovamente per convincermi che fosse tutto vero.

-Non è una scena così commovente ragazzi?- fingendo un pianto Louis ci interruppe con la risata dei ragazzi. Io e Niall ci staccammo e io corsi ad abbracciare Zayn sussurrandogli un “Grazie di tutto” nell'orecchio. 




 

Ciaoooooo
Sono riuscita a scriverne un altro anche se piccolino..
Ma  tornerò presto c:
PROMESSO!
Recensite e fatemi sapere.
Ringrazio sempre tutti per aver letto e recensito i capitoli precenti.
P.S. non ho riletto c: