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Autore: HippieLippie    06/03/2013    0 recensioni
Alzò lo sguardo subito dopo aver terminato il sesto capitolo del libro, scorgendo il tramonto dietro la villetta vicina.
Catturò quell’immagine con la sua macchina fotografica.
Riguardando la foto scorse alla finestra della casa un ragazzo senza maglia che stava svuotando degli scatoloni.
Diresse lo sguardo nuovamente alla finestra senza darlo a vedere e trovò quel ragazzo moro e dalla pelle olivastra apparire e scomparire in continuazione, intento a spostare e svuotare scatole su scatole, asciugandosi di tanto in tanto la fronte sudata.
Sorrise senza motivo a quella scena, alzandosi dalla panca per cambiare gli abiti per uscire a fare una passeggiata.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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You need me I don't need you?




Era giovedì mattina, la sera prima il moro aveva saltato il nostro appuntamento.
In realtà non mi aveva più presa in considerazione dalla domenica in cui tutto quanto successe.
Mi evitava, cercava di non incrociare il mio sguardo, le mie rotte.
Non sapevo come comportarmi, non sapevo cosa fare; fermarlo per parlare o fare finta di niente come lui stava facendo, in fondo mi stavo auto-convincendo che tra noi non c’era niente, solo un piccolo disguido post-sbornia, nulla di più.
Ogni volta che mi passava quasi vicino però sentivo comprimermi il petto.
Avevo bisogno di uno dei suoi abbracci. Da amico, sì.
Dovevo semplicemente trovare le palle di fermarlo e dirgli quelle due parole definibili magiche: “DOBBIAMO PARLARE”.
Ci avrei pensato però il pomeriggio, magari a casa, questa mattina dovevo dedicarmi completamente a Hope che aveva decisamente fatto colpo, con Harry era andata decisamente meglio del previsto.
 
-          Ciao Pirla.
-          Smell, sempre dolce.
-          Dai, parla, so che non vedi l’ora di raccontarmi tutto. Sono pronta al tuo lunghissimo monologo.
-          Ah, oramai mi conosci. Ok, inizio. Mi è passato a prendere alle otto, puntuale, io invece ero in ritardo, come al solito. Mamma non c’era per cui l’ho fatto entrare. Mi ha aspettata per un lungo quarto d’ora in salotto, quando scesi le scale si voltò verso di me e non disse nulla, ma un sorriso delicato comparve sul suo viso e mi fece scoprire quelle sue meravigliose fossette. Ero già in fibrillazione in quel momento. Stavo per svenire da tanto ero emozionata. - Hope si fermò, guardò in basso e sorrise. La vedevo davvero felice. - mi venne vicino, mi prese la mano e mi diede un bacio sulla guancia, per poi accomodarci fuori dalla porta. Mi ha aperto la portiera del passeggero da vero gentiluomo e una volta arrivato al ristorante cinese fece lo stesso per farmi scendere. Smell, non capivo più un cazzo. Ero completamente assente, persa nei suoi occhi, nei suoi ricci, in lui. Abbiamo cenato ad un tavolo semi appartato, tra risate e battutine, ma aveva qualcosa di strano, era diverso da come lo vedevo con le altre ragazze. Certo non potevo dirgli di essere innamorata persa di lui da tempo, ma mi è bastato stare con lui. Siamo stati al parco poi. Abbiamo camminato abbracciati, mentre continuavamo a chiacchierare. Ma ad un certo punto si è fermato e mi ha lasciata. Non c’era più contatto e avevo paura di aver fatto qualcosa di sbagliato come al solito. Fissavo a terra mentre lui ancora era fermo e c’era silenzio. Poi mi riprese la mano e mi spostò davanti a lui. Mi fissava negli occhi, si mordeva il labbro, era nervoso, forse più di quanto non lo fossi io. E poi.. SBAAAAAM! Mi ha preso il viso tra le mani e mi ha dolcemente baciata. Giuro che stavo per svenire quando mi ha detto “Hope, sei diversa dalle altre, sei.. bellissima. Ci rivediamo?”. Ok, lì stavo per svenire sul serio. Gli sono letteralmente saltata in braccio e l’ho baciato di nuovo, con i miei modi gentilissimi.
Scoppiammo a ridere insieme, era stata troppo seria mentre parlava, anche se la sua faccia da ebete poteva far sembrare le cose diversamente. Ero felice per lei e non volevo smontarle la sua felicità raccontandole di me e Malik, dato che ancora non sapeva nulla. Così la lasciai semplicemente continuare. Anzi, finire.
-          E quindi sabato sera ci esco di nuovo. SMELL CAZZO NON PUOI IMMAGINARE QUANTO SIA FELICE.
Eccola di nuovo nella sua naturale scemenza. Iniziò a saltare per la stanza urlando e ridendo, non ci stava più dentro, Harry Styles l’aveva notata ed era interessato a lei. Non poteva avere di meglio, era felicissima per lei.
 
 
Ero in giardino, la luna era l’unica fonte di luce presente e come sempre stavo leggendo un buon libro sdraiata sull’erba. Sentii qualcuno avvicinarsi ma non ci feci troppo caso, continuando a leggere quelle meravigliose righe. Forse avevo nettamente paura di affrontarlo, dato che sapevo fosse lui, è l’unico che potrebbe entrare e mettersi accanto a me in quel modo, senza dire niente.
Sentivo i suoi occhi puntati addosso, mi osservava mentre ero intenta a finire il tredicesimo capitolo. Attese per parecchi minuti, finchè non mi scappò un sorriso a fine capitolo, sentendomi troppo scrutata.
-          Era ora che ti accorgessi di me.
-          Ti ho sentito arrivare, volevo solo finire il capitolo.
Le nostre smorfie si fecero serie e il silenzio tra noi tornò nuovamente. Non ci eravamo ancora scontrati lo sguardo, non avevo ancora avuto il coraggio di guardarlo negli occhi. Era più forte di me, avevo paura che in me si scaturisse qualcosa che non doveva farlo. Avevo comunque lo stomaco in subbuglio.
Mi alzai lentamente sempre senza incrociare il suo sguardo attento a scrutare i miei movimenti.
Poggiai il libro sul piccolo tavolo accanto al dondolo e mi sedetti come al solito sugli scalini del giardino. Mi seguì, senza distogliere lo sguardo da me.
Mi sentivo totalmente in soggezione, non sapevo come reagire e di certo non avrei incominciato a parlare, ma avrei aspettato che si smuovesse lui.
-          Smell, guardami.
-          Si?
-          Mi dispiace.
-          Non preoccuparti, non c’è niente, no?
-          Si.
Mentre rispose il moro abbassò lo sguardo a terra. Era strano, molto. Anzi, forse troppo, ma non gli diedi nessuna importanza, non potevo e non dovevo dare importanza a quel suo sguardo fisso a terra.

- Perché sei stato così.. dolce?
- Perché.. volevo dimostrarti che posso esserlo.
- Io ho paura Zayn.
- Di cosa?
- Della dolcezza.
- Come?
- Ho paura, non la conosco, non so come devo comportarmi. Amo gli abbracci, ma ho paura a darli, a riceverli. Vorrei che gli abbracci fossero gesti nascosti, privati. Abbracciarsi per me è un po' come fare l'amore. E' personale, con la sola differenza che lo si fa anche con gli amici. Però io vorrei davvero abbracciarti, di nascosto però ecco. Per farne una cosa solo nostra. Alla fine ci sto io tra le tue braccia e tu tra le mie, gli altri che c'entrano?
- Quindi siamo amici?
- Si, se mi abbracci.
 
Zayn sorrise, non si aspettava affatto una cosa del genere e i suoi occhi lo dimostravano. Era palesemente sottosopra, il mio discorso non aveva senso in quel momento, ma sentivo il bisogno di parlargliene. Amavo i suoi abbracci, erano tutto per me, ma non sapevo come dirglielo e questo fu l’unico modo in quel momento, soprattutto dopo quanto successo. Non volevo perderlo per un bacio, due, sfuggiti dopo una notte brava.
Spostò lentamente le sue braccia su di me, finalmente abbracciandomi. Ero felice in quel momento, le sue braccia mi facevano sentire protetta e in un certo modo sua.
 
Zayn’s mind.
 
Amici. Siamo amici. Lei vuole questo. Va bene, non posso cambiare le cose. Quanto è bella. Mi chiedo dove sia stata in tutto questo tempo. Perché non mi sono trasferito qui prima? Guarda le sue meravigliose lentiggini, quanto le donano. E i capelli rossicci le cadono a pennello su quel magnifico viso pallido centrato da degli occhi meravigliosi. Sto degenerando. Perché questo abbraccio non mi rende felice quanto lei? Perché ho un nodo alla gola nonostante lei è qui tra le mie braccia? E’ l’amica che ho sempre desiderato, perché non sono felice? Perché sento gli occhi inumidirsi mentre l’ho tra le braccia? Perché pur essendo così vicina a me la sento così maledettamente lontana?
Perché tutti questi “perché” e nessuna risposta?
Non mi posso innamorare di lei, non posso ritrovarmi ad amarla, non se lei mi crede solo un buon amico. Devo andarmene ora, non posso averla così vicino ancora per molto, non può vedere i miei occhi umidi. Quanto vorrei risvegliarmi con lei domattina.
Devo parlare con mia sorella.
 
Smell’s part.
 
Zayn si staccò improvvisamente da me, evitava il mio sguardo e sembrava nervoso.
-          Io.. io devo andare Smell, ho delle cose da fare, ci vediamo domani.
-          D’accordo, buonanotte.
Mi lasciò un lieve bacio sulla guancia e sempre senza guardarmi si precipitò oltre il confine tornando in casa sua, mentre continuavo a fissarlo.
Era un ragazzo meraviglioso. La ragazza che si sarebbe voluta impegnare con lui sarebbe fortunata. Mi sarebbe piaciuto avere un ragazzo come lui al mio fianco.
Sorrisi rientrando in casa. Corsi al piano di sopra e mi gettai sul letto. I giorni di vacanza stavano per finire e dovevo psicologicamente prepararmi all’ultimo mese e mezzo di scuola.






Ciao meraviglie. 
Per prima cosa mi scuso per il ritardo,
secondo mi scuso se in questo capitolo non c'è molto.
Spero piaccia.
Non l'ho riguardato per eventuali errori di grammatica e errori verbali,
per cui se c'è qualcosa che non va non ho fatto apposta ahahah.
Fatemi sapere che ne pensate,
continuerò il prima possibile,
nel frattempo sto iniziando una seconda FF rossa,
spero vi interessi. 
Un abbraccio.

Ally :) xx



 

   
 
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