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Autore: _Enya    06/03/2013    2 recensioni
Immaginate un corpo, un corpo alto e robusto, orrendamente mutilato, gettato sul tappeto dell'edificio del comune, a sporcare di sangue i pregiati tappeti e i pavimenti lucidi.
Ora immaginate una figura piccola, bassa e sottile che gli strappa il petto dal cuore, lo ripone in un barattolino d'alcool e lo lascia sul basso mobile barocco. E se ne va.
#Sangue, violenza e morte.
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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"La stretta sull'ascia quasi faceva male, si premeva il legno logoro e tarlato contro le esili dita. Il passo era leggero, le scarpe non scricchiolavano neanche sul pavimento liscio, al contrario dei corridoi scolastici. Oh, lì sì che si scricchiolava bene, quel suono gommoso, uno stridio così soave, al pari delle unghie sulla lavagna - la sua mente stava dilagando, si era persa al silenzio, al perfetto silenzio, fastidioso, si sentiva le orecchie fischiare, come se degli artigli stessero perforando il timpano, facendolo uscire dall'orecchio, portandosi dietro tutti i suoni, gli esili respiri della giovane bambina che riposava nel suo letto, così come quelli carichi di apprensione, di stress e di stanchezza dei genitori, nella stanza antistante, come il soffiare del vento invernale sulle tapparelle, e dei miagolii dei micetti infreddoliti e affamati lungo la strada. 
Sapeva che quella era la sua vittima più difficile. Non avrebbe potuto portarla via, lei sarebbe dovuta restare, lei serviva lì, nelle sue lenzuola profumate di detersivo alla lavanda, nel suo odore fanciullesco che stanziava nella sua piccola bocca, nelle piccole manine chiuse infantilmente a pugno per stringere la stoffa del cuscino, nel suo piccolo corpo intatto. In segno di rispetto posò l'ascia vicino alla piccola, scostandogli la frangettina rossa, i ciuffi grassi che si poggiavano in ciocche ben distinte sulle sue spalle, e le alitò davanti al viso. La bambina si mosse, disgustata dall'odore arcigno. Avrebbe fatto troppo, troppo rumore- pensò, e con le dita scheletriche le aprì la boccuccia, facendole portare indietro il viso. Si bloccò, la bocca della bambina, aperta e rivolta verso il soffitto, aveva mosso nel suo corpo un brivido di freddo e di paura, una paura durata un attimo. Le infilò la mano, fino alla gola, le sfiorò la piccola trachea e urtò appena le corde vocali. La bambina ebbe un piccolo spasmo, e iniziò a mugulare. Senza perdere tempo, gliele afferrò con forza, tirandole fuori dalla bocca con accuratezza, come quando si toglie un adesivo, si spera sempre di non lasciare residui. Gli occhi della bambina si aprirono in un terrore muto, dalla bocca le usciva il sangue a fiotti, macchiava sempre di più le lenzuola rosate. Si scambiarono uno sguardo, e la persona avanti a lei afferrò l'ascia, con un gesto secco la colpì alla tempia, il freddo metallo si incastrò nel cranio di lei, che scivolò senza vita sul letto. Provò a sfilare il pesante oggetto, non sapeva neanche come riusciva a sollevarlo, ed era in stato confusionale, mille pensieri le girovagavano in testa, cosa stava succedendo, quella casa faceva penetrare l'orrore e la paura nel suo corpo. Buttò l'ascia a terrà e iniziò a ringhiare, a soffiare con insistenza verso l'oscurità. Qualcosa, quella stanza stava per distruggere ciò che era. Grattò il pavimento con gli artigli e cercò di salvarsi. Per la prima volta si sentiva Davvero in pericolo. Non raccolse l'ascia, non bevve il suo sangue nè tantomento mangiò il suo corpo. Corse via, con il terrore in corpo.
Nella camera, la bambina, gli occhi sgranati e il sangue intorno a lei, iniziava a diventare fredda, gelida. Stranamente anche le sue membra si stavano repentinamente irrigidendo, un Rigor Mortis anticipato, forse troppo. 
L'ascia scomparve, le corde vocali si depositarono tra le dita fredde e dure della bimba, che, quasi come se ne fosse consapevole, si era posizionata con le mani giunte in grembo, le corde vocali erano avvolte tra le dita come un rosario, gli occhi aperti e terrorizzati e le labbra rosse e schiuse. Il suo corpo era pulito, non più un graffio, e neanche macchie sulla sua pelle. Il suo letto era completamente rosso.
E bollente."




Si guardò ancora le mani, il sangue era poco, quasi secco, ma ancora ben visibile. Si alzò meccanicamente, senza toccare nulla, temeva che qualcuno potesse sorprenderla. Guardò il letto, poi si diresse in bagno.
"Maledettissimo ciclo" imprecò, sedendosi sulla tazza e infilando un paio di slip nuovi protetti da un assorbente. In quel momento si sentiva davvero scocciata, era il periodo tra aprile e maggio, quello delle prime feste, e ce n'era una proprio quella sera. Avvertì i primi crampi, fu costretta a portare avanti il busto, un conato di vomito la costrinse a accasciarsi a terra e svuotarsi nel water. 
Per quanto fosse arrabbiata per non essere potuta andare alla festa, ciò che successe dopo la rese immensamente grata.

Tutte le classi del biennio erano state invitate. Era una di quelle festicciole che tutti si immaginano fantastiche, contornate da sesso, droga e alcool che si in realtà concludono sempre con qualche bicchiere di birra poco alcolica, musica pessima e quattro chiacchiere piacevoli.
Eppure tutti si agghindavano bene, per quel genere di serate, come qualche evento speciale, si improfumano di essenze appena pungenti e speziate e si avvolgono in abiti quasi inadatti per la loro età.
Si svolse di sera, in una di quelle ville in affitto in qualche campagna appena fuori Roma.
Sì, era la serata perfetta.





Enya's corner:


Ehm, salve.
Ho avuto un po' di problemi familiari, diciamo.. ehm, non mi va di dirlo, immaginatevelo voi, quindi beh, ho avuto bisogno di un po' di tempo per riprendermi [Ma mi sono davvero ripresa...?]
Come avevo già accennato precedentemente, ho cambiato un bel po' di cose alla storia, e da questo capitolo si comincia a notare: la lunghezza e gli avvenimenti sono leggermente diversi.
Il 'colpone di scena' del ciclo è stata un'idea stupidissima che m'è venuta quasi per caso, per il resto vedrò che riesco a combinare. Spero vi piaccia, lasciate un piccolino parere, critiche benvenutissime -anzi, praticamente mi aspetto solo quelle- e beh, wo, le mie "Note dell'autore" sono sempre più lunghe dei capitoli!
... Giuro, sarò più veloce ad aggiornare.
[Ah, se volete, consigliatemi qualche storia da leggere/recensire, che voglio vedere cosa c'è rimasto di buono in EFP]
Addio!
Fe'.
   
 
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