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Autore: Writers    06/03/2013    1 recensioni
Si erano amati da sempre, forse.
Erano solo amici, ma poi il cuore ha fatto la sua parte.
Lei però, è incinta di un licantropo e non c'è la fa.
Lui sconfitto, pensa di non farcela.
Pochi baci, poco tempo per stare insieme.
E poi ... fine o no?
«“Harry.” Mi chiamò, alzai il capo. “Harry, ti prego, non piangere. Lo so che io sono morta, ma non ti abbattere, troverai la persona che amerai davvero. Ero la persona sbagliata per te, mi dispiace. Ricorda Harry, devi essere forte io sarò con te. Avrai sempre un posto nel mio cuore, la sinistra. La parte più grande, perché tu sei grande. Spero che anche tu ricambi il mio sentimento, ma Harry… non pensarmi e vedi che ti passerà. Ti amo.” Disse sorridendo, mentre io iniziai a singhiozzare più forte.» -Dal 'Capitolo XIII'
Genere: Fluff, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le mie mani tremavano mentre prendevo il cellulare dalla tasca dei jeans.
Un altro gemito di Niall mi fece urlare istericamente.
Non riuscivo a sopportare questo episodio.
Passai il dito sullo schermo del cellulare trovando scritto ‘Liam.’
Pigiai il tasto verde e misi l’apparecchio all’orecchio.
Squillò una volta. “Avanti” sussurrai, riprendendo l’avanbraccio di Niall.
Secondo squillo. “Su!” Dissi.
Terzo squillo. “E che c..”
“Harry?” Venni interrotto dalla voce confusa di Liam.
“Grazie al cielo. Liam vieni qui a casa, subito. Non fare domande e vieni.” Dissi velocemente.
“Ehm.. D’accordo?”
“Si, muoviti!” Urlai riattaccando.
Niall emise un gemito straziante che mi fece venire le lacrime agli occhi.
Non poteva morire.
Ancora dovevo capire chi è ‘A’ che poi non credo che sia nemmeno un nome.
Potrebbe essere Alex, Alessio, Antonio.
Ma secondo me era stupido chi l’ha scritto, quindi ha disperso le sue notizie.
Non ci mise molto, Liam, a venire a casa.
Appena lo vide, sbiancò. “Che cosa è successo?” 
“Non lo so. Credo che si stato morso.”  Dissi respirando profondamente, cercando di calmarmi.
Liam si precipitò su di lui, strappandomi quasi, il suo braccio dalle mie mani.
Lo ispezionò lentamente, quando si girò verso di me. “Vampiro.” Sussurrò.
Un gemito da Niall, una mia lacrima.
“Non ce la farà. I lettori di menti non possono trasformarsi. O diventerà vampiro ma sarà matto, oppure morirà da umano… suicidandosi.” Disse lasciando il suo braccio.
“Cosa?” Urlai stridulo mentre una cascata invase le mie guancie.
Lui non poteva morire, non aveva fatto niente di male.
“E’ tempo perso sperare che viva ancora.” Sussurrò e mi parve di vedere i suoi occhi inumidirsi.
Mi precipitai su Niall prendendogli la mano.
“Tu non puoi morire Niall.” Singhiozzai, in preda allo sconforto.
Un suo gemito.
“Niall, ti prego.” Sussurrai.
Presi a dondolare come un bambino su di me.
“Avanti.”
Un suo gemito seguito da un altro.
Aprì gli occhi, erano freddi, distaccati.
Si alzò in piedi di scatto, facendomi male al naso.
“Ma cosa?” Sussurrai guardandolo confuso.
Liam invece era seduto sul letto guardandolo malinconico.
Niall si girò verso di me. “Ciao ciao.” Disse prima di correre giù per le scale.
Mi alzai cercando di bloccarlo ma era più veloce.
Percorsi le scale precipitandomi sulla porta.
“Niall.” Urlai seguendolo, ma lui non voleva fermarsi.
Iniziai ad avere l’affanno mentre correvo a perdifiato, seguendolo.
Lo vidi avvicinarsi alla ringhiera di un ponte, vicino ad una scogliera.
Un posto patetico in cui buttarsi.
Rise istericamente prima di aggrapparsi alla ringhiera.
Lo raggiunsi accelerando la mia corsa.
“Niall.” Sussurrai pregando di farlo scendere.
Lo vidi sporgersi un po’ più avanti e poi girarsi verso di me, sorridendo euforico.
I miei occhi diventarono umidi, mentre flashback passavano davanti ai miei occhi.
Io e lui che giocavamo sulla spiaggia. Lui non poteva morire.
Io e lui che ridevamo mentre guardavamo sua madre che buttava una bottiglia di acqua su un uomo. Perché a lui?
Io e lui che facevamo il nostro stupido - ma pur sempre importante- saluto. Aveva fatto solo cose buone, nella sua vita, seppur breve.
Io e lui che litigavamo per una ragazza. Era generoso.
Lui che mi offriva la merenda, sorridendo gentile. Felice.
Ridevamo mentre una ragazza scivolava sul suo succo di frutta. Divertente.
“Niall” Sussurrai ancora, allungando una mano verso di lui.
Io e lui che ci buttavamo a mare. Solare.
“Avanti scendi” sussurrai avvicinandomi piano.
Rise più forte buttando la testa indietro.
Presi un profondo respiro. “Ti prego.” Lo supplicai.
“Scendi da lì. Non succederà niente, ti prego.” Continuai ad avvicinarmi piano, per paura che lui si butterebbe.
Scosse la testa.. quasi ferocemente.
Allargò gli occhi “Ho detto no.” Disse, ma la sua voce era più squillante, da pazzo.
Iniziò di nuovo a ridere.
Il veleno stava facendo effetto contro il suo cervello.
Abbandonai le mani ai miei fianchi iniziando a piangere silenziosamente.
Singhiozzai e per un momento smise di ridere, guardandomi stranito.
Allargò gli occhi. “Che fai?” Mi domandò con la sua ‘nuova’ voce.
“N-niente.” Dissi asciugandomi gli occhi con il dorso.
Mi guardò e lo vidi trattenersi un risolino.
Sbuffai e riprese a ridere.
“Ciao ciao.” Disse prima di girarsi e riaprire le mani.
“No.” Urlai scattando in avanti, ma lui era già giù.
Corsi verso il lato della ringhiera cercando delle scalette, o qualcosa del genere che mi portasse sulla riva.
Ma niente.
Allora feci il giro inverso, trovando degli scalini di roccia, o quel che fossero.
Le scesi velocemente, rischiando qualche volta di scivolare e spezzarmi le ossa, ma ce la feci ad arrivare a riva.
Vidi un corpo inerme sulla sabbia e presi a correre verso di esso.
Aveva del sangue alla testa e non vedevo la sua pancia alzarsi ed abbassarsi.
Mi abbandonai sulle ginocchia avvicinandomi velocemente a lui.
Gli presi il polso cercando di sentire il battito, ma non c’era.
Le lacrime, intanto, scendevano dai miei occhi, bagnandomi le guance già accaldate.
Mi lasciai andare ad un singhiozzo pesante, che non mi permise di respirare.
Uno, due, tre, quattro singhiozzi che divennero un pianto rumoroso.
Vidi una coppietta di ragazzi avvicinarsi a noi e riconobbi le due figure.
Sara e Zayn.
Feci una smorfia di disgusto vedendoli che mi guardavano straniti.
Sara lasciò il gomito di Zayn venendo verso di me.
Appena vide Niall sbarrò gli occhi guardandomi.
“Sei stato tu?” Mi indicò sussurrando.
“C-cosa? No no.” Risposi scuotendo la testa energicamente.
Si avvicinò di più, inginocchiandosi al suo fianco.
Lo guardò portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, per poi spostare lo sguardo a me.
“Chi è stato?” Domandò.
Gli mostrai l’avambraccio e vidi dietro di lei Zayn che sorrideva soddisfatto.

 
 



***
*si nasconde dalle urla incazzate*
No ezere colpa mmmmia.
L’ho scritto io… merda.
Cooomunque ho fatto morire Niall.
Ehm.. Non volevo farlo a posta,
ma a quanto avete  visto la storia è triste,
quindi ho voluto aggiungere questo
capitolo .. che io reputo di cacca, però.. dettagli.
Allora, Niall è morto.
Harry piange.
Sara gli raggiunge con Zayn.
Tan tan taaaaaaan.
Non vi dico però che succede dopo uù
Spero che non mi odiate per questo ..
Perché… I like pizza c:
FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE.
Pace,
Writers.

 

Dove Niall si butta. Lo so che è una scogliera dell'Italia ma non
ne trovavo altre. c: 

  
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