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Autore: Airesare    22/09/2007    2 recensioni
Le verità nascoste, sono tutte quelle sensazioni,tutte quelle emozioni che il cuore vuole nascondere. E' tutto ciò che potrebbe andare contro la nostra etica..la nostra logica...ma che fortemente ci condiziona, e spesso ci porta a soffrire.
E dopotutto penso che sia proprio questo l'amore tra Draco ed Hermione. Un eterno contrasto, un eterno conflitto fra sentimenti fortissimi, come l'odio e l'amore.
Una lotta eterna, fra quello che comanda il cuore, e quello che suggerisce il cervello.
Un eterno combattimento fra verità. Verità che spesso rimangono nascoste, gelosamente, nel profondo della nostra anima.
Ho scritto questa fic, che si potrebbe, da un canto considerare quasi la genesi del rapporto tra Draco ed Hermione (almeno per me è così)e che si svolge nel quarto anno, anno della coppa tremaghi, con il celebre calice di fuoco.
Perciò seguirò un po' il filo logico della Rowling per quanto riguarda il torneo. Ma non temete. Per la nostra coppia ho riservato piacevoli risvolti...
Stringeva i pugni. Voleva piangere. Voleva urlare. Come poteva lei danzare con colui che le si era sempre messo contro, con colui che l'aveva presa in giro, umiliata...fino alle lacrime? Lui. L'unico che l'aveva fatta piangere.
L'utente è pregato di non usare i br consecutivamente
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco che l'ispirazione è tornata XD
Ringrazio di cuore Shavanna, che ha seguito fin dall'inizio questa mia fanfic, e che mi ha sempre lasciato una dolce parola. Un bacio tesoro. E spero che questo capitolo vi piaccia ^-^


~ III capitolo.Gelosia.



“Hermione levò immediatamente il viso per poi richiudere delicatamente la finestra e ritornare da Viktor. Aveva visto abbastanza..forse troppo. Si asciugò le lacrime che solo in quel momento aveva sentito scorrere sul viso e leggera, come un soffio di vento, corse di nuovo in Sala Grande. "



Ormai la luna baciava con i suoi freddi raggi le finestre del castello, mentre le stelle cominciavano a ricoprire il cielo.

Rialzò il viso dalle ginocchia, per guardare la finestra, ancora singhiozzando, per poi chinarsi nuovamente a guardare il pavimento. Sul bellissimo viso le scivolavano ancora amarissime lacrime che non riusciva a trattenere, e che le avevano inzuppato la gonna. Avrebbe voluto fermarle quelle lacrime. Non poteva piangere per lui.

Ancora una volta. E quel cuore.. quel cuore che batteva all’impazzata e sembrava voler scoppiare. Quel cuore che non aveva mai sentito così straziato e sofferente.

Avrebbe voluto gettarlo dalla finestra. Per non sentire più nulla. Per interrompere quella tortura che la stava lentamente distruggendo. Ma la sua mente non riusciva a staccarsi da suo volto.

Da quegli occhi di diamante, che così tante volte l’avevano accarezzata, e dalle sue labbra...che aveva sentito con forza sul suo viso.

Da quei capelli così soffici che aveva afferrato, e dal suo profumo…quel profumo in cui si era persa per alcuni,interminabili secondi…e da cui non si sarebbe staccata mai più.

E più ci pensava, più qualcosa le trafiggeva il cuore straziandole l’anima.


Draco sospirò profondamente, fermandosi sotto un albero. Sembrava che solo in quel posto riuscisse a tranquillizzarsi e a riacquistare la concentrazione.

Abbassò il viso verso le radici, e cominciò a massaggiarsi la fronte con i polpastrelli.

Non riusciva a dormire, come gli succedeva spesso in quegli ultimi tempi. Troppi pensieri occupavano la sua mente….ma solamente uno..con prepotenza riusciva a farsi strada tra tutti. “Maledetta mezzosangue..”

Avrebbe voluto concentrarsi su altro.. togliersi quella maledetta immagine davanti agli occhi.. che non faceva altro che farlo impazzire.

Ma un’altra parte di lui avrebbe voluto riaverla fra le braccia…sentire ancora il suo profumo.. e stamparle un violento bacio sulle labbra.

Non credeva ancora di averla potuta avvicinare così tanto a sé quella sera. Né avrebbe potuto immaginare quella che sarebbe stata la sua reazione. Ma era successo....

Se solo fosse potuto ritornare indietro…l’avrebbe rifatto? Sarebbe caduto ancora una volta in quella misteriosa trappola che si celava nei suoi occhi..così innocenti…così puri?

Quegli occhi che non finivano di tormentarlo…quegli occhi pieni di paura e stupore che l’avevano crudelmente fatto prigioniero…

O avrebbe ignorato tutti i messaggi che in quel momento il suo corpo gli stava mandando…colpendola fino a che non lo avrebbe implorato di smetterla?

Rialzò la testa per osservare ancora quelle bellissime stelle, di cui il cielo si era ricoperto, e dopo un lungo sospirò si avviò in camera. Doveva dormire. O l’indomani non avrebbe nemmeno avuto le forze per alzarsi.

~

“L’hai vista Harry…è davvero bellissima”esclamò Ron vedendo l’amica scendere le scale che portavano nel salone delle feste.

“Già, proprio bella”esclamò Harry rivolgendo lo sguardo verso Cho, trattenendosi dal non saltarle addosso appena vide il bellissimo vestitino che portava la ragazza.

Un cenno ad i suoi amici.. dopodichè il suo compagno le prese la mano, e l’invitò a danzare.

Non avrebbe dovuto pensarci più. Avrebbe dovuto pensare solo a divertirsi, a stare con coloro che le volevano bene.

Ma riusciva solamente a guardare con sempre più insistenza la gente attorno a lei. Un impulso irrefrenabile la costringeva a cercare quello sguardo di ghiaccio e quella espressione corrucciata che la tormentavano ormai da giorni.

“Guardate la Granger…devo dire che è molto migliorata..quel vestito le sta una favola…non è vero?”

“Hai proprio ragione cara. Con quel vestito è davvero splendida”

Volse lo sguardo verso le due ragazze che sentì chiacchierare in un angolo della sala, per poi voltarsi. C’era tutto il castello quella sera.

Ed erano tutti concentrati sui quattro campioni che avevano aperto le danze.

Ma a lui non interessava. Odiava quel ricevimento, e non avrebbe voluto essere lì.

Ma non riusciva a smettere di osservare la folla, finché non la vide. Era così bella…quel vestito la rendeva ancora più splendida, e i riccioli d’oro le cadevano con eleganza sul bianchissimo collo, mentre i leggerissimi veli rosa che le coprivano le spalle e l’abito sembravano danzare ad ogni suo minimo movimento.

Una leggera fitta al cuore gli fece abbassare il capo facendogli rivolgere per un attimo lo sguardo al pavimento. Perché quel colpo al cuore? Era forse…

“no…non può essere gelosia..”pensava Draco guardando ancora la ragazza danzare con il suo cavaliere.

“Non può essere…dopotutto lei..è una mezzosangue..non potrei mai innamorarmi di una maledetta mezzosangue…”

erano le uniche cose che riusciva a pensare, dopo aver rivolto un’ultima un’occhiata di disprezzo alla coppia e essersi voltato immediatamente verso un’altra parte.


Eccolo…l’aveva finalmente visto…indossava uno smoking nero con un’elegantissima camicia di seta pregiata che gli cadeva perfettamente a pennello.

Aveva le mani nelle tasche. Stava uscendo dalla sala, e sembrava abbastanza irritato.

“Ti va di fare una pausa Viktor?” chiese al suo accompagnatore. Questo rispose con un cenno, e si voltò per andare a prendere qualcosa da bere.
Non riusciva più a vederlo.

L’ultima volta che l’aveva visto era diretto verso l’esterno, forse in giardino.

Lasciò per un attimo Viktor che era impegnato a litigare con un altro ragazzo per un cocktail e si avviò verso l’esterno.

“Una boccata d’aria nn mi farà male” pensava, anche se in cuor suo sapeva che non era solamente di una boccata d’aria quello di cui aveva bisogno…

“Mia cara..sei molto elegante questa sera..”

Il cuore le si fermò in gola. Era la sua voce..ma con chi stava parlando?

Senza farsi vedere si affacciò leggermente dalla finestra che dava sul giardino.

Si. Proprio lui.

Non si era sbagliata.

Aveva appoggiato la giacca su una panchina di pietra ed era rimasto solo in camicia.

Di fronte a lui, appoggiata con le spalle al muro, c’era una ragazza…non era sicura di conoscerla..ma l’unica cosa di cui era certa, era che stava lentamente accarezzando i capelli di Draco, rispondendo al complimento con un:

“Sei sempre il solito esagerato…”

Sbarrò gli occhi dall’incredulità. Per lei era inconcepibile vederlo con una ragazza…

“Forse è un’ammiratrice…o un’amica…ma perché gli sta così appiccicata?” chiese a sé stessa, sporgendosi un po’ più in avanti per vedere meglio.

“No...ma che sto facendo….non è affar mio cosa combina quel moccioso…Dopotutto..perchè dovrebbe interessarmi? E’ con un’altra ragazza? Auguri povera martire. Non sai a cosa stai andando incontro.”

Disse, ritirando per un attimo il volto dalla finestra.

“Davvero…sei molto bella questa sera. Forse..la più bella di tutto il castello…”

A quelle parole non potè far a meno che ritornare ad affacciarsi, per scorgerlo ancora lì.

Ma questa volta non riuscì più a staccare lo sguardo dai due. Aveva incominciato a stringere i pugni fino a farsi male.

Draco aveva dolcemente accarezzato il viso della ragazza, per poi baciarla ardentemente sulle labbra, sfiorandole i fianchi con le mani, mentre la sua compagna gli accarezzava ancora i morbidissimi capelli, avvicinandolo ancora di più a sé.

Ma un attimo prima che Hermione chiudesse la finestra, due occhi di diamante incrociarono per un attimo il suo sguardo.

Draco aveva alzato il volto, ed era riuscito a scorgere una presenza sulla finestra sopra di lui.

Hermione levò immediatamente il viso per poi richiudere delicatamente la finestra e ritornare da Vicktor.

Aveva visto abbastanza..forse troppo. Si asciugò le lacrime che solo in quel momento aveva sentito scorrere sul viso e leggera, come un soffio di vento, corse di nuovo dal suo cavaliere.

~

“E’ molto più grande di te Hermione..ti sta solo usando..”

“Ma cosa stai dicendo….”

“Smettila…secondo me quello ha ben altre idee in testa..”

“No, smettila tu di parlare. Invece di stare qui a recriminare avresti potuto invitarmi tu al ballo, e non lasciarmi come ultima risorsa. Fila via. Anche tu Harry. A letto”

“Fanno paura quando crescono..”
sbottò Ron voltando le spalle all’amica e insieme ad Harry si avviò ai dormitori.

“E’ sempre capace di rovinare tutto…” sbottò Hermione fra le lacrime, sedendosi sulle scalinate.

“Oh…ma chi si vede…la piccola mezzosangue in lacrime…strano…piange ancor prima di incontrarmi..”

Riconobbe subito quella voce.

“Che cosa vuoi pure tu? Lasciami stare stupido serpeverde!”

“Ts…siamo di cattivo umore eh?”

“Con te in giro..sicuramente”

“Oh, beh, ne sono felice allora”

“Brutto sadico che non sei altro…torna ad infastidire altra gente.. non ti voglio fra i piedi…”

“Oh ma nemmeno io ti voglio tra i piedi...ti ricordo che sei praticamente sdraiata sulle scale che portano al dormitorio..”

“Ci sono tantissime scale…prendi le altre e vattene..”

“No.”

“Ma non hai davvero altro da fare?

Torna dalla tua ragazza…sicuramente il tuo blaterare non le darà tanto disturbo come a me..”

Draco alzò il viso al cielo, scuotendo la testa. “Ah..bene…allora eri tu….nonono...non va proprio bene piccola mezzosangue…non si spiano i compagni dalle finestre…”

Hermione si voltò un secondo verso il pavimento, mordendosi nervosamente le labbra, per poi replicare:

“Ti ricordo che il castello è aperto a tutti gli studenti. Per fare il quello che vuoi senza essere visto devi uscire dalla scuola…”

“Ma in ogni caso...non si spia.. Ma non eri tu la perfettina che ci teneva tanto all’educazione? Così vai contro la tua stessa morale…”

Basta. Si era stufata. Dopo tutto quello che le era successo.. quella era veramente la goccia che fece traboccare il vaso…

“Basta. Mi sono davvero stufata del tuo blaterare...mi sono davvero stufata delle tue accuse…ma soprattutto non riesco più a sopportare la tua voce. Me ne vado, hai vinto”
urlò Hermione, fuggendo in lacrime verso il giardino.

Riuscì a sedersi sulla stessa panchina di pietra dove aveva visto la coppia

“Ts…strano segno del destino...proprio qui dovevo capitare…” disse tra sé la ragazza, sedendosi sulla panchina dopo aver preso un grande respiro.

“Devo cercare di calmarmi…c-a-l-m-a-r-m-i…ecco..così dovrebbe andare meglio” fece un altro sospiro per poi fermarsi a guardare le stelle.

Ma purtroppo per lei, la tranquillità fini quasi subito. Sentì dei rumori provenire dalla porta di ingresso che portava in quella parte del giardino dove si era rifugiata.

Ma non le importava. In quel momento avrebbe solamente voluto piangere, senza curarsi di nulla.

“Possibile che mi capiti sempre in mezzo ai piedi? Alzati subito da quella panchina!”

“..Che?” la ragazza sbarrò gli occhi in un misto fra rabbia e dolore.

“Ma non vedi che ti sei seduta sulla mia costosissima giacca? Non sai che mio padre mel’ha fatta cucire apposta dai migliori sarti , solamente per questo ballo? ALZATI IMMEDIAMATENTE!” Urlò Draco, prendendola per il braccio.

“Ah, ma non è possibile...” ringhiò la ragazza dando un veloce sguardo alla giacca su cui era seduta, per poi voltarsi verso quei luminosissimi occhi che la guardavano adirati.

“Si che lo è…ci stai proprio sopra..”

“No.,..MA NON E’ POSSIBILE CHE MI STAI SEMPRE TRA I PIEDI!! NON C’E’ UN POSTO IN QUESTO CASTELLO DOVE IO POSSA STARE LONTANA DA TE?” Urlò Hermione con tutto il fiato che aveva in corpo.

Cercava disperatamente di sistemarsi la spallina destra dell’abito che era fuoriuscita dalla sede, ma senza successo, facendo intravedere a tratti il reggiseno nero ornato con delicatissimi pizzi.

“Tu non puoi stare lontana da me...perchè non vuoi. Non perché non puoi…” disse il ragazzo, chinandosi e spingendola per una spalla verso la lunghezza della panchina, avvicinando il viso fino a toccarle la punta del naso.

“…non è vero piccola mezzosangue?”
Hermione in un primo momento non riuscì a reagire.

Si trovò totalmente distesa sulla panchina, con il capo leggermente sollevato, mentre quel maledetto sguardo continuava ad agitarla dal profondo dell’anima…sentì il fiato venirgli a mancare come tutta la forza che aveva avuto fino a quel momento…

“Lasciami…smettila..”riuscì a sussurrare, ma con molta meno convinzione di quanto avrebbe sperato…

“Non ti lascerò piccola mezzosangue..”

“Tu…maledet.…” ma non riuscì a finire la frase che Draco la spinse ancora verso la panchina e le stampò un ardente bacio sulle labbra.

“Non…non osare rifarlo mai più” urlò la ragazza dopo aver allontanato con forza il volto del ragazzo.

“Ho già sentito questa frase…eppure l’ho rifatto se non sbaglio..”

“Già...perchè forse sei TU che non puoi fare a meno di me…altrimenti non saresti qui..”

La ragazza lanciò un’occhiata di sfida al suo assalitore.

“Non è vero Malfoy?”

Spalancò per un secondo gli occhi dalla sorpresa, per poi ricambiare lo sguardo della ragazza fissandola intensamente.

“Non ho mai negato di volerti…”sussurrò, fissandola dritta negli occhi.

“Il desiderio che ho di te è forte quanto l’odio che mi ha consumato in questi anni…ho desiderato possederti…esattamente quanto ho desiderato fartela pagare per tutto quello che mi hai fatto…”

Hermione in un primo momento non riusciva a reagire. Sentiva i battiti del cuore aumentare ad ogni parola...ad ogni suo sguardo...

“…siamo uguali noi due piccola mezzosangue…non puoi ancora mentire a te stessa…è così…e non puoi farci nulla”

“…no…io non sono come te” ringhiò la ragazza sentendo il cuore che le stava quasi per scoppiare.

“Oh no hai ragione…uguali no…io sono un purosangue..e tu no…tu non hai il coraggio di ammettere che in fondo...anche tu mi desideri..…non hai nemmeno il coraggio di essere sincera con te stessa…”

“Smettila!”

“No che non la smetto” sibilò il ragazzo, mantenendo forte la stretta alle spalle della ragazza, in modo da non farla muovere.

“Lo vedo nei tuoi occhi mia piccola mezzosangue…tu mi odi con tutto il cuore…ma con la stessa forza mi desideri…l’ho sentito dal tuo bacio…l’ho sentito dal tuo cuore…”

disse il ragazzo, mentre con una mano sfiorava dolcemente la guancia della ragazza.

Hermione chiuse per un momento gli occhi. Sentiva la mano caldissima che le sfiorava il volto…era così morbida…così delicata…e quel profumo…non avrebbe ancora resistito per molto…sentiva già dei leggeri brividi ad ogni tocco del ragazzo…

Brutale…sgarbato…era sempre stato così Draco…ma dalla leggerezza delle sue carezze…non sembrava più lui…

“…dai tuoi sospiri…”

Riaprì immediatamente gli occhi, che le si erano riempiti di stupore quando notò che il suo assalitore le si era avvicinato ancora...fino a sfiorarle le labbra con le sue..

“non è vero” riuscì solo a sospirare, mentre il ragazzo la tirava a sé.

“Sai che è così…” bisbigliò, prima di stringerla a sé e baciarla con ardore, mentre sentiva le mani della ragazza che stringevano con forza i suoi capelli d’oro, e le sue labbra che stavano ricambiando con altrettanta passione il suo bacio.

“…e posso averti quando mi pare e piace…” disse il ragazzo mentre prendeva respiro, allontanandosi per un attimo dal volto della ragazza.

“Io non sono il tuo giocattolo Malferret…” esclamò urlando Hermione, liberandosi da quelle stretta che aveva sentito diminuire in quel momento, e balzando in piedi.

“Tu non puoi usarmi come fai con tutte le ragazze che frequenti…io non sono come loro…ma soprattutto, non ho affatto bisogno di te…perciò levati questa idea dalla testa..”

“Mmmm dal mezzo metro di lingua in bocca non si direbbe…”

“Ma cosa dici?” urlò ancora più forte la ragazza, cercando di nascondere il tono tremolante che stava pian piano raggiungendo la sua voce…

“Mmm se solo non fossi una mezzosangue….saresti proprio adatta ai serpeverde…sputi veleno ad ogni parola...e rimani sempre un’incredibile bugiarda…” disse il ragazzo alzandosi dalla panchina e fissandola dritta negli occhi.

“Tu….maledetto…”sibilò Hermione tra i denti.

“Visto? Sibili anche bene!”
“Ahhhh me ne vado..”

“Mmmm non credo..” disse il ragazzo, stampandogli un violento bacio dopo averla tirata a sé per un braccio.

“Oh si che me ne vado!! Non voglio più..” la voce le si bloccò in gola per un istante, quando vide il ragazzo aggiustarsi con una mano i capelli spettinati, per poi guardarla fisso negli occhi.

Fece un profondo respiro prima di continuare, ma il tono della sua voce tradì la sua convinzione…“io non voglio più averti fra i piedi!!”

Detto questo fuggì via, con il cuore che le batteva fino a scoppiare, senza nemmeno voltarsi indietro.
  
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