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Autore: cartacciabianca    06/03/2013    5 recensioni
Quella parte era sempre la più difficile: la caccia poteva durare per giorni senza sosta, senza respiro, perché un solo sopravvissuto avrebbe potuto fare la differenza tra la vittoria definitiva e una nuova sconfitta.
E il suo Maestro era decisamente quel genere d'uomo che non ammetteva la sconfitta.
Genere: Azione, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charles Lee, Haytham Kenway
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Hunting Cats'
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Interstitium

 

 

 

???

metà di Agosto 1757

 

 

C'erano due uomini seduti attorno al tavolo rettangolare, nella penombra della stanza, grande e illuminata da un paio di candelabri. Bisbigliavano qualcosa a voce troppo bassa per essere udita anche solo un passo più in là di quel tavolo e puntavano le dita su una mappa distesa sotto ai loro nasi, servendosi un po' della luna un po' delle candele per leggerla.

Poi d'un tratto si udì bussare alla porta alle loro spalle e il bisbiglio cessò.

— Avanti. —

Entrò un giovane, che nell'atto di aprire e richiudere la soglia non impiegò che un frammento di secondo.

— Maestro, so che non volevate essere disturbato, ma… È arrivato questo con urgenza da Boston.  Ed è indirizzato a voi. —

Uno dei due uomini si alzò per andargli incontro.

— Cos'è? —

Il ragazzo gli porse come se scottasse un rotolo di brutta carta stretto in tre giri di spago e poi indietreggiò.

Non ne aveva l'aspetto, ma era una lettera.

 

 

Boston,

di 3 Agosto 1757

 

All'Illuminato il cui nome non pretendo di arrischiare in così oscura faccenda,

prego perdonare la mano inferma di un vecchio che tanto ha letto ma poco scritto se non i poveri conti della sua onesta attività di venditore di cultura in Charter Street, Boston, dove questa notte il nostro comune amico Monsieur Cédric è stato spietatamente giustiziato.

Egli era mio ospite da diverse settimane e andava e veniva molto circospetto dopo aver fugato la morte quella notte che lo sottrassi dalla strada, ferito di fil di spada a una gamba, celandolo ai suoi aguzzini. La nostra è stata una convivenza traballante e forzata, ma che lo ha indubbiamente rinvigorito.

Stamani egli è rientrato di gran carriera, ansioso, avendo abbandonato i suoi fratelli ad orrendo destino. Poi nel cuore della notte uno spettro se l'è portato via ed io ero là quand'è accaduto; l'orecchio e l'occhio miei sono stati testimoni del flagello consumatosi oltre la porta, ma, vinto dalla vecchiaia e da tutta la paura che essa porta con sé, non ho saputo scendere scale e chiamare aiuto alcuno.

(questo paragrafo è pieno di sbafature, come se il mittente avesse cominciato a scrivere più frettolosamente, e infatti la calligrafia è quasi illeggibile)

… io che so per certo della vostra posizione ed esistenza, Illuminato, temo oltremodo per la mia vita, ma non vi scrivo per chiedere pietà, o soccorso, bensì per ragguardarvi che lo stesso spettro che con tanto onore e orrore ha reclamato la vita di Cédric è ora sulle vostre tracce, più segugio che mai, poiché in possesso di una lista di nomi che lo stesso Monsieur è stato costretto a…

(segue un paragrafo completamente sbarrato e altre parole illeggibili)

…. e perciò rimetto a voi la responsabilità della sua anima, poiché egli vi considerava come un Padre che mai avrebbe voluto tradire.

Addio

 

Insieme alla lettera, stretto nello spago c'era un cravattino insanguinato ricamato con le iniziali "C.D." che svolazzò fino a terra. Il giovane di fronte a lui si chinò a raccoglierlo e glielo porse dopo avervi indugiato con gli occhi di chi sta guardando la morte in faccia.

Il Maestro lo prese dalle sue mani con delicatezza, come se avesse potuto sgretolarsi al tocco, e per un attimo il suo mento sbarbato ebbe un sussulto mentre sentiva il pavimento mancargli sotto ai tacchi degli stivali.

Sarebbe potuto appartenere a chiunque e tutta la faccenda essere solo un scherzo vile e immorale dei suoi giovani Apprendisti Jonathan e Mattew, ma stringendo quel cravattino si rese conto che una così orrenda verità era solo difficile da accettare.

Non avevano contatti con i vari distaccamenti dell'Ordine da un paio d'anni, ormai. Nell'ultima lettera codificata che il Maestro di Boston Brigham Belker gli aveva inviato risaliva alla fine dell'inverno. Vi si era detto che la presenza Templare in città stava vertiginosamente aumentando e che perciò avevano bisogno di rinforzi. Cédric Dumas e metà degli uomini che aveva inviato a Brigham erano stati suoi Apprendisti, proprio come erano ora quegli attaccabrighe dei gemelli Higgins .

Non gli piacque come metafora, ma qualcuno si stava divertendo a sterminare i suoi cuccioli, e fu con la rabbia che gli rimontava fin sulle spalle che disse:

— Dumas è morto. —

Ottenendo un oscuro silenzio.

— E Brigham e i suoi? — domandò l'uomo seduto.

— Probabilmente anche loro, e chi li ha uccisi sta venendo qua. —

Una fredda cortina di ghiaccio s'insinuò nella stanza, congelando volti, labbra e respiri…

— Cosa facciamo? — chiese in un sussurro il giovane che aveva portato la lettera.

Con un'espressione indecifrabile e prolungando il silenzio, il Maestro piegò lentamente in quattro parti la lettera e la infilò in una tasca del panciotto assieme al cravattino di Dumas.

— Come prima cosa assicuriamoci che il nostro nuovo amico non si metta nei guai: Harry, — chiamò, e l'uomo dietro di lui scattò in piedi spostando rumorosamente la sedia.

— Rintraccia il mittente, — gli ordinò, — poi organizza una squadra e mandala a Boston, ma senza appariscenze. Gli altri, tutti gli altri, da adesso finché non se la fanno addosso sorveglieranno ogni singola banchina dell'East River senza allontanarsene neanche per pisciare. Non voglio veder entrare un solo stivale Templare in questa maledetta città; in questa nostra maledetta città, — si corresse. — Sono stato chiaro? —

— Sissignore, — in coro.

Un respiro profondo e…

— Nulla è Reale, — cominciò il Maestro.

— Tutto è Lecito, — conclusero assieme.

 

 

 

 

 

 

 

Note

 

Sarò franca.

Questo capitolo non (relativamente) ha senso.

Ma mi andava di scriverlo.

Volevo il cravattino insanguinato e volevo scrivere la lettera del libraio.

E poi volevo un pretesto per mostrarvi un disegno che ho abbozzato come "copertina" per il ciclo de Il Libraio di Charter Street.

http://imageshack.us/a/img267/9122/img357l.jpg

Ovviamente è solo uno schizzo. Chissà se avrò tempo per definirlo meglio.

Detto ciò mi eclisso.

 

 

   
 
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