8. You Can Tell Me Everything
Ritorno a casa e c'è solo mia mamma.
Probabilmente da quella volta là, mio papà non è più tornato.
-Come mai sei qui?- mi chiede lei appena mi vede.
-Ho litigato con Tom-
-Mi dispiace-
-Non sai quanto a me-
Silenzio.
-Starò qui, per adesso, ma non contarci troppo-
Mi dirigo in camera mia e metto giù il borsone con la mia roba.
Apro le veneziane e guardo nella finestra di fronte.
C'è una ragazza seduta sul letto.
Finisce di leggere un libro e lo mette nel cassetto.
La guardo meglio, mi sembra la figlia del giudice.
Dal cassetto estrae qualcosa...che cazzo?!
È una lametta.
Ma...oh mio dio, no.
Si fa dei tagli ed evidentemente si vedono le cicatrici vecchie.
-E giuro che non ho un fucile.
No, io non ho un fucile-
(Come As You Are-Nirvana)
Ma perchè lo fa?
-Lei finì il libro e si coricò nel suo letto.
Lei era sola e stava leggendo fumetti, sentendosi persa nella sua testa.
E romperei ogni finestra e la salverei,
se potessi-
(They Don't Make 'Em Like They Use To-Man Overboard)
Continua a sanguinare, non riesco a sopportarlo.
-Hey!- apro la finestra e urlo.
Sposta un attimo lo sguardo su di me e poi cambia stanza, scappa.
Scendo in strada e provo a suonare il suo campanello: nessuno risponde.
Ma che cazzo?!
Lei c'era, lei era lì, in casa.
Non me lo sono immaginato.
Beh, alla fine mi arrendo e torno in casa.
Il giorno dopo vado a scuola e la cerco.
La vedo passare, non mi nota subito.
-TU!- dico puntandole il dito contro.
Mi vede e si allontana, la inseguo.
-Tu...-
-Cosa vuoi da me?-
-Eri tu-
-A fare cosa?-
-Lo sai-
-Non so di cosa tu stia parlando...- dice cercando di svignarsela.
-Vieni-
La prendo per un braccio e la porto in un posto sicuro, dove nessuno può vederci, dove nessuno può vedere le sue cicatrici.
-Allora?-
Le tiro su la manica della felpa all'improvviso.
-Intendevo questi! Perchè lo fai?-
-Ma che...?!- si tira giù la manica.
-Rispondi-
-Sono affari miei-
Fa per andarsene ma la trattengo.
-Lasciami andare- si dimena.
Tanto sono più forte io.
La porto in una stanza e chiudo la porta a chiave.
-C-che vuoi fare?- chiede spaventata.
-Niente, solo aiutarti-
-Non voglio il tuo aiuto-
-Sei testarda forte-
Fa una smorfia.
-Perchè lo fai, ripeto?-
Si porta le mani al viso e se lo copre.
Comincia a singhiozzare.
-Hey...- le vado vicino e le prendo le spalle con le mani.
Cerca di staccarsi da me, ma la stringo in un abbraccio.
Si sorprende e all'inizio non sembra voglia ricambiarlo, ma alla fine cede.
Inizia anche a piangere.
-Hey, non far così...va tutto bene-
-No, non va tutto bene-
-Sfogati-
Mi tira un pugno sul petto.
-Oh- dico con voce soffocata dal dolore.
-Non intendevo così, ma va bene-
-Scusa- dice imbarazzata.
-Tranquilla...ti va di raccontarmi tutto? Fidati di me...-
Annuisce non troppo convinta.
-Sei sicuro di volerti annoiare con la mia storia? Non è niente di che...-
Annuisco.
-Hai tempo di sentirmi piagnucolare
per tutto e niente
contemporaneamente?-
(Basket Case-Green Day)