Urlo e non mi senti
           
                                                 1863


Faceva caldo.Molto caldo.
Le stradine di quella montagna erano troppo strette ed erano costretti a camminare ammassati,il signorotto  che tenevano in ostaggio continuava a lamentarsi.
Romano non lo sopportava più,aveva voglia di infilargli il moschetto in bocca e sparare un colpo.
Ma non poteva.Il riscatto di quel riccone poteva fruttare ai suoi uomini una bella somma di denaro.
Continuava a camminare costretto a sopportare il caldo e le lamentele dell'ostaggio.
La cosa continuava da anni,possibile che a suo fratello non fregasse niente di lui?
Le tasse continuavano ad aumentare e il servizio di leva sottraeva braccia lavoro nei campi.
La popolazione del Mezzogiorno era stanca di subire,lui era stanco di subire.
Tutta colpa della sua economia basata principalmente sull'agricoltura, al contrario di suo fratello che si concentrava sulle sue industrie.
Perchè Veneziano non lo considerava?Eppure erano fratelli,erano una sola Nazione,con idologie diverse questo si,ma erano una sola Nazione.
Con l'Unità sperava che le cose si sarebbero aggiustate e che lui e suo fratello sarebbero stati più uniti.
Ma la situazione peggiorò sempre di più fino a portare al fenomeno del brigantaggio.
Ormai il Mezzoggiorno campava così:c'erano i contadini che facevano di tutto per sopravvivere e c'erano i briganti che derubavano o rapivano i ricchi di passaggio.
Era stanco di spaccarsi la schiena nei campi ,era stanco di rapire gente o di derubarla.
In quegli uomini davanti a lui il suo popolo vedeva la speranza,vedeva i vendicatori dei torti subiti.
In fondo se si ritrovavano in quella situazione la colpa era anche della borghesia imprenditoriale per niente attiva ,per non parlare del mal governo dei Borboni che aveva segnato il Meridione.
Ma il problema era che tutti sapevano quello che era stato e allora perchè i politici non si interessavano minimamente alla questione?
Perchè gli chiedevano sempre di più quando non poteva fare altre rinunce?
 E pensare che lui e suo fratello si erano visti solo pochi anni prima per festeggiare la loro unione,per festeggiare l'unione di una Nazione rimasta troppo tempo disunita e ancora disunita.
Lui urlava,urlava in continuazione per far si che suo fratello lo sentisse.Il brigantaggio era solo un modo per far capire a Feliciano che lui non stava bene,che lui non ce la faceva più a sopportare altre rinunce.
Ma allora perchè non lo sentiva?


                                                                 2012



Lovino si svegliò di soprassalto.Si pasò una mano sulla fronte per asgiugare ill sudore
"Ah dannazione ancora quell'incubo" si ritrovò a pensare seduto sul letto.
Non riusciva più  a riaddormentarsi.Decise di andare in cucina a preparasi un caffè,anche se sapeva che poi non avrebbe dormito decise di prenderlo comunque.
Preparò la caffettiera e la mise sul fuoco.Si sedette sulla sedia per aspettare.
-Romano che succede?-
Che idiota ,aveva svegliato Feliciano.
-Niente Feli.-
Lovino si alzò per spegnere la fiamma e con la presina prese la caffettiera.
-Tutto bene Lovi?-
Rimase con la caffettiera a mezz'aria
Tutto bene?Gli aveva chiesto se andava tutto bene?
Non andava affatto bene, si sentiva a pezzi ,sentiva tutta la pressione della crisi sulle sue spalle.
Era stufo di essere considerato il fanalino di coda dell'Italia,si sentiva morire,si sentiva umiliato dai capi di suo fratello.
Ma nonostante tutto gli sorrise rispondendogli semplicemente:
-Bene grazie.-



Sala del The:
Grazie per aver letto fin qui.So che con molto probabilità le due Italia sono OOC quindi accetto critiche,ma solo se costruttive e vi prego di usare un linguaggio moderato.
L'autrice non ci ha mostrato i due fratelli Vargas in un contesto simile quindi ho provato ad immaginare.
Il titolo l'ho preso dalla canzone ma vi sconsiglio di ascoltarla durante la lettura anche se mi piace l'artista.


ringrazio Rico da Fe per la recensione e Yuki_987 per aver messo la storia nelle seguite