Ok,è la mia prima storia,andateci piano con le critiche.
''Nat,tutto bene?'' Era Rebeccah.
''Cosa ci fai quì? Dovresti divertirti con James,dentro.''
Si sedette accanto a lui.
''Dai,rientra. Si starà preoccupando..''
''Non voglio lasciarti solo. E poi James è circondato da biondine che gli sbavano addosso. Probabilmente non si sarà neanche accorto della mia assenza.''
''Io me ne accorgerei..'' Disse lui a bassa voce. Lei sentì e sorrise.
''Parlami di te..'' disse Rebeccah
''Non c'è molto da dire. Sono sempre stato un ragazzino sfigato,preso di mira dai bulli,detto 'gay' per la mia sensibilità e preso in giro da tutti per questi.'' Disse indicandosi i capelli e le lentiggini. ''Non sono mai stato amato da nessuno,solo da mia madre forse,che si è suicidata per disperazione dopo aver perso tutte e due le gambe. Mio padre è morto per overdose qualche anno dopo. Che vita felice,vero?''
Dopo il suo sfogo,il ragazzo scoppiò in lacrime. Rebeccah non disse nulla,lo abbracciò e basta. Non aveva immaginato neanche lontanamente che dietro i suoi occhi verde scuro si nascondesse tutta quella sofferenza.