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Autore: IsAry    09/03/2013    2 recensioni
Storia ispirata da un musical giapponese che ho avuto modo di vedere pochi giorni fa "Stacy's Shoujo Saisatsu Kageki", anch'esso ispirato a un libro di un autore giapponese. Ambientato in un momento non ben definito della saga, sicuramente dopo il primo.
Nel mondo in Edward e Bella vivono è successo qualcosa che ha trasformato la vita di tutti i giorni in un vero incubo. Perchè Bella è così terrorizzata? E Edward che nasconde così bene la paura per la sua amata?
-Dal primo capitolo: La luna piena brillava alta nel cielo illuminando i prati e creando omrbe inquietanti attorno al bosco, come se la vita non fosse diventata gia abbastanza inquietante.
“Ahahah…”
Mi irrigidii. Non poteva essere.
Avevo sentito una risata, lontana, proveniva da fuori, ma sempre una risata era. -
Genere: Horror, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buongiorno a tutti! Come promesso, eccomi qui con l’epilogo di questa triste storia. E anche questo sarà un capitolo molto triste, ma con una piccola rivincita se possiamo chiamarla così.
Voglio ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite, chi tra le preferite e chi ha recensito, soprattutto dopo tutto questo tempo che ho lasciato la storia in sospeso.
Ora vi lascio alla lettura, purtroppo è venuto piu corto del solito, ma non c’era piu molto da dire, ci voleva solo una degna conclusione (che poi lo sia veramente ho qualche dubbio! XD)
 
 
Epilogo Pov Edward
 
Quando tornai in paese e raggiunsi il nuovo nascondiglio della cittadinanza, esitai per alcuni minuti a mostrarmi, ma non potevo non rivelare la realtà dei fatti.
Così, dopo aver preso un profondo respiro, anche se non ne avevo realmente bisogno, feci alcuni passi fuori dalla boscaglia ai margini del cortile che circondava il magazzino in cui si erano tutti rifugiati, anche i lupi e la mia famiglia li avevano raggiunti.
Davanti alla porta d’ingresso trovai Seth Clearwater e Jacob di guardia che non appena percepirono la mia presenza si voltarono allarmati, ma vedendo chi tenevo tra le braccia sgranarono gli occhi.
Corsero subito da me,  Jacob per primo che non riusciva a togliere gli occhi dal cadavere ormai freddo di Bella.
“Non dirmi che è…” cominciò a dire, ma non ricevendo risposta e leggendo il mio stato d’animo negli occhi, crollò davanti all’evidente verità.
“NO!” gridò in preda alla disperazione e crollando sulle ginocchia cominciando a piangere come avrei voluto poter fare io. Dietro di lui, Seth piangeva in silenzio condividendo il nostro dolore.
Intanto alcune persone all’interno, alcuni lupi insieme a Carlisle ed Emmett, uscirono dalla porta principale per capire il perché di quel grido disperato.
Edward, ma cosa…? Cominciò a chiedermi mio padre attraverso il pensiero decisamente confuso.
Alzai lo sguardo su di loro e, superato Jacob che era ancora in terra, li raggiunsi. Piu mi facevo vicino, piu leggevo nelle loro menti che capivano cosa era successo: inizialmente credettero che Bella fosse semplicemente svenuta tra le mie braccia, ma poi capirono che così non era.
“Edward…” bisbiglio esterrefatto e sofferente mio padre quando fui a pochi passi da loro.
Non dissi nulla, lo guardai solamente negli occhi facendogli comprendere il mio immenso dolore. Guardai anche mio fratello che ricambiò il mio sguardo con altrettanta tristezza.
“Non può essere….” Mormorò Emmett .
Poi entrai all’interno dell’edificio.
Inizialmente nessuno si rese conto della mia presenza, ma piano piano che avanzavo verso il centro dell’enorme struttura attirai su di me gli sguardi confusi dei presenti compresi quelli della mia famiglia e di Charlie.
Arrivato al centro della stanza, mi fermai e mi chinai per posare delicatamente a terra il corpo senza vita della mia Bella. Sembrava che stesse dormendo.
Non mi accorsi che le persone che erano fuori poco prima con me mi avevano seguito all’interno fino a che Carlisle non mi fu accanto e mi posò una mano sulla spalla.
Lo guardai in volto leggendo tutto il dispiacere che provava per quello che era successo, ma poi fui distratto da un rumore e mi voltai: Alice si stava lentamente avvicinando a noi, gli occhi sgranati fissi su Bella, il suo passo incerto e leggermente tremante.
Quando fu a pochi passi, si fermò senza mai distogliere lo sguardo che vagava su tutto il corpo inerme, ma poco dopo alzò i suoi occhi su di me in cerca di conferme che sapevo non voleva.
Non riuscii a risponderle a parole, mi limitai ad abbassare lo sguardo riportandolo sul volto cereo della mia umana.
Quello che seguì fu straziante. L’urlo di dolore che Alice si lasciò sfuggire era il peggiore che avessi mai sentito mentre la vedevo cadere sulle ginocchia singhiozzante e Jasper le fu immediatamente accanto per stringerla tra le sue braccia senza però riuscire a togliere gli occhi dal cadavere di Bella, anche lui incredulo.
Anche Rosalie ed Esme si fecero vicine. La prima guardò tristemente Bella per alcuni secondi, poi cercando di trattenere anche lei i singhiozzi, si avvicinò a Emmett per abbracciarlo mentre con la mente mi diceva che era dispiaciuta per me. Mia madre  invece mi si inginocchio di fronte dall’altro lato del corpo e prese ad accarezzarle i capelli e il viso come una madre mentre piangeva un pianto senza lacrime.
Il silenzio era irreale, spezzato solo dal singhiozzare delle persone, e quando Charlie si fece piu vicino non potei far altro che fissarlo negli occhi cercando il suo perdono per non essere stato in grado di proteggere sua figlia.
Lui si inginocchiò accanto a mia madre stringendo i pugni per la rabbia e il dolore.
“Bella… Perché…” disse in un mormorio quasi inudibile anche al mio udito di vampiro.
“Mi dispiace, Charlie.” Dissi con voce tremante: “Non ho… Non…” non riuscivo a dire nulla, il dolore mi opprimeva.
Charlie non mi disse nulla, si limitò a posarmi una mano sulla spalla e a fissarmi negli occhi. Non era in collera con me e, leggendo nei suoi pensieri, capii il perché: avevamo un enorme dolore che ci legava, la perdita della persona piu importante della nostra vita.
“Si è gia… si è gia ritrasformata?” mi domandò Carlisle per quanto fosse riluttante ad affrontare l’argomento.
Annuii: “Ho dovuto…” provai a spiegare senza riuscire a concludere la frase.
Gli occhi di Charlie erano di nuovo su di me.
“Me lo aveva fatto promettere.” Conclusi infine.
Sentii di nuovo la mano calda do Charlie sulla mia spalla e alzai gli occhi per incontrare i suoi tormentati.
“Era quello che voleva.” Mi disse semplicemente.
E dopo quelle parole, nessuno disse piu nulla, ci chiudemmo tutti nel nostro dolore.
 
Nei giorni seguenti il dolore era ancora troppo forte, ero certo che mai si sarebbe placato in nessuno di noi.
Con Charlie concordammo che Carlisle potesse usare il corpo di Bella per i suoi studi, eravamo piu che certi che anche lei sarebbe stata d’accordo.
E la nostra scelta fu azzeccata: non sapevamo spiegarci il perché, Carlisle ipotizzò fosse dovuto al veleno che avevo iniettato in Bella, ma nel suo sangue trovammo ancora traccia del virus mortale che trasformava le ragazze in zombie.
Carlisle fu in grado di studiarlo e nel giro di poche settimane un vaccino fu pronto. Certo, per le ragazze oramai trasformate non c’era piu speranza, ma quelle ancora vive potevano essere salvate.
In breve tempo, il vaccino fu disponibile a livello mondiale.
Poco tempo dopo la scoperta del virus, fu fatto il funerale di Bella, un giorno molto triste per tutti quanti e anche il cielo mostrava il suo dolore con una scrosciante pioggia. La sua bara fu interrata nel cimitero di Forks.
Da allora, ogni giorno mi reco alla sua tomba per posarvi un fiore e raccontarle tutte le novità che ero certo le avrebbero fatto piacere.
Un giorno mi ci diressi con un mazzo di fiori piu grosso, ero consapevole che non ci sarei piu tornato per molto tempo.
“Ciao Bella.” La salutai chinandomi come sempre a baciare la lapide e posare i fiori sul terreno.
“Purtroppo oggi sono qui per salutarti, devo partire.”
Facevo delle pause come se mi aspettassi una risposta da quella fredda pietra.
“Come gia ti ho detto, è stata trovata una cura grazie a te, a ora bisogna liberarci di tutte le Stacy rimaste. Sono entrato nella squadra di eliminazione insieme alla mia famiglia e ai lupi, andremo a caccia di zombie.”
E cosi sarebbe stato, saremmo partiti di li a poche ore e non ci saremmo fermati fino a che anche l’ultimo di quei mostri non avesse smesso d muoversi. Solo allora si sarebbe potuto dire che l’incubo era finito.
Mi inginocchiai davanti alla lapide che accarezzai lentamente: “Aspettami Bella, tornerò da te e quando lo farò sarà per ricongiungermi con te, questa volta per sempre amore mio.”
Sfiorai delicatamente la foto sorridente di Isabella e non potei fare a meno di sorridere a mia volta.
“Sarà per sempre, amore mio. Lo prometto. Aspettami, tornerò presto.”
E con quelle ultime parole, mi alzai, lanciai un ultimo sguardo alla lapide, poi le voltai le spalle e raggiunsi l’auto nera parcheggiata davanti al cancello.
Alice era in piedi accanto alla portiera con lo sguardo vacuo e triste, aveva appena avuto una visione ed io sapevo bene cosa aveva visto.
“Ci mancherai.” Mormorò cercando di trattenere i singhiozzi.
La abbracciai senza pensarci mentre lei scoppiava a piangere senza piu cercare di contenersi.
“Anche voi mi mancherete, ma non posso vivere la mia eternità senza di lei.” Ammisi con voce carica di dolore.
Passarono alcuni minuti e il pianto asciutto di Alice si calmò. Fu allora che si allontanò leggermente per potermi guardare in volto.
“Lo so, per questo non ti fermeremo.” Disse con sicurezza.
Le sorrisi grato: “Grazie.”
La strinsi ancora per un secondo, poi ci separammo e Alice si sforzò di sorridere.
“Forza, andiamo. Bella non mi perdonerebbe mai se ti tenessi lontano da lei piu del dovuto.” Provò a scherzare.
Risi tristemente di quella battuta e mi misi al volante dell’auto, misi in moto, ma prima di partire guardai per un ultima volta il cimitero.
Non so se era vero quello che vidi o uno scherzo della mia mente, ma mi sembrò di vedere Bella in piedi accanto alla sua tomba che mi sorrideva.
Risposi al sorriso prima di partire a tutta velocità verso la nostra meta.
Avrei mantenuto la mia promessa, una volta finita quella storia l’avrei raggiunta e sarebbe stato veramente per sempre.
 
 
 
Ok, vi saluto per l’ultima volta dicendovi ancora grazie per tutto e sperando di non avervi fatto perdere tempo con la mia storia.
RIsponso anche alla recensione:
Lola Masen Cullen: Gia, la nostra Bella è morta diventando ciò che mai avrebbe voluto essere e Edward è stato costretto a rispettare la promessa. Mi dispiace, il suo numero non ce l’ho (magari! XD) quindi mi dispiace! J Spero che anche l’ultimo capitolo (per meglio dire epilogo! XD) ti sia piaciuto anche se è molto triste, ma dopo  quello che è successo nel capitolo precedente come poteva essere? Un bacio!!! J
   
 
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